Il maestro di strada: «Voglio ascoltare e rispondere alle voci di Napoli»
di e. f.
«Di mestiere faccio il maestro». Si presenta così, col titolo di un suo fortunatissimo libro, Marco Rossi Doria. La sua qualifica è quella di maestro di strada, una lunga esperienza da insegnate in Africa, America e Francia ha inventato il progetto Change. Riportare a scuola i ragazzi cacciati dal sistema scolastico. Cercarli nei bar, nelle officine, a casa, per strada - racconta nel libro - e restituirgli il diritto al sapere. Perché «centomila ragazzini e ragazzine se ne vanno dall’istruzione pubblica o vengono messi al lato dall’istruzione pubblica. Ogni anno. Nell’opulenta Italia. Lo sanno tutti. Governo e opposizioni. Lo sanno le accademie. E’ uno scandalo nazionale. La prima emergenza del paese». Per la sua opera e i suoi progetti - «frutto di un lavoro collettivo» - due anni fa l’edizione giapponese di «News week» lo ha premiato inserendolo tra i dieci migliori insegnati del mondo. Ora Marco Rossi Doria è candidato a sindaco di Napoli. Lo hanno scelto gli amici, una lunga catena di sms, e il blog di un sito.
Allora, signor maestro, lei è in campo per la carica di sindaco?
«Sì, ma chiariamo subito un punto: la mia non è una lista civica, la mia è una candidatura politica».
Sì, ma i partiti hanno in ballo altri nomi e tardano a mettersi d’accordo.
«Capisco e rispetto i problemi dei partiti, ma si facciano le primarie. Quelle vere. Questo è il primo obiettivo».
E se la sindaca Iervolino ci ripensa?
«Ho grande rispetto per la Iervolino e proprio per questo credo che la sua decisione sia ferma. In questo sono un po’ anglosassone credo nelle dichiarazioni delle persone».
Come giudica i nomi finora proposti dai due schieramenti?
«Applico un metodo: concentrare le energie sulle cose da fare, non sulle polemiche».
E l’Unione, i suoi ritardi, le frizioni interne?
«Ancora una volta mi appello alla mia pacatezza. Io sono parte dell’Unione, anche se non ho tessere di partito. La mia candidatura e quella di altri soggetti del mondo delle professioni, della cultura, dei mestieri, non è un processo contro i partiti. Non c’è una società civile che si contrappone. Tutt’altro: queste presenze servono ad avvicinare i partiti alla società».
Perché si candida, signor maestro?
«Perché una metropoli di oggi va governata in maniera partecipata. Le sembrerà una risposta semplice, anche un po’ fuori dal linguaggio politico, ma è così. L’idea del candidato perfetto non esiste, è ottocentesca. Il buon candidato è colui il quale riesce a catalizzare attorno a sé competenze, saperi, aspirazioni. Si ascolta e si ragiona, così si affrontano i problemi e si delinea una strategia. Questa è la funzione della democrazia».
Il centrosinistra, con Bassolino prima e Iervolino poi, governa Napoli dal 1993. Il suo giudizio.
«Napoli è cambiata, non c’è dubbio, questo è difficile negarlo. E credo che bisogna rivendicare con forza questo aspetto. Ma rispetto a quelle esperienze bisogna introdurre forti elementi di discontinuità. Bisogna sottolineare, e con orgoglio, le cose buone che si sono fatte, togliere le cose sbagliate, ma anche costruire fatti nuovi, adeguati ai tempi che viviamo».
Nel suo libro lei racconta la storia di un ragazzino napoletano che ha lasciato la scuola per il lavoro. Le rileggo le sue parole: «...voglio tornare a scuola, ma sono i soldi il problema perché devo aiutare a casa, voglio lavorare di meno e tornare a scuola pure». Alla fine di tante storie come questa lei si chiede: «Dov’è la polis per curare tutto questo?».
«Non esiste una risposta semplice, o un menù fatto di tante risposte. Bisogna ascoltare. Sentire Napoli e le sue voci. Tante e spesso dissonanti. Poi costruire le risposte. E’ la democrazia».
ho scritto un post sull'argomento sul mio sito
www.smclarkkent.blogspot.com
si intitola "LA FINE DI UN MITO?"
mi picerebbe conoscere la tua opinione
a presto
clark
E' una buffonata. Una delle tante buffonate di una persona "vanagloriosa", il NONPLUSULTRA dei maestri, che di fatto ha prodotto il NULLA. Vorrebbe adesso tentare una nuova scalata? Una cosa è certa, continuerà a speculare sulla povera gente con la facile retorica di chi E' CONVINTO DI ESSERE MA NON E'.
Ciao sono Salvatore ho 53 anni.Vorrei porti un quesito molto importante per noi napoletani.Considerando che il tuo avversario di centro destra impernierà la sua campagna elettorale sull'ordine pubblico e microcriminalità,quale sarà la tua posizione riguardo questi due problemi?Con la speranza che tu non sia tollerante con coloro che infangano ogni giorno il nome di Napoli!