Per le primarie una candidatura da maestro
di MATTEO BARTOCCI
«Voglio rompere il ghiaccio, qualcuno deve pur farlo». La partita per le primarie dell'Unione a Napoli ha da oggi il primo candidato. Dopo un paio di giorni di riflessione Marco Rossi Doria, «maestro di strada» dei Quartieri spagnoli, ci prova. «Non ho `tutor' politici ma mi candido sapendo che non ho nulla da perdere, almeno contribuirò a farle queste primarie, perché finora nessuno conosce i tempi le e regole con cui si svolgeranno. Invece facciamole e cominciamo a parlare di merito e dei problemi della città, che ne ha tanti». Ne ha discusso con i colleghi e con i giovani di «Chance», Rossi Doria, e anche con Fabrizio Valletti, parroco in prima linea a Scampia. Ha 51 anni e ben 30 li ha passati ad insegnare.
Prima di Napoli c'è stata la periferia di Primavalle a Roma, poi l'Africa, Parigi, gli Stati uniti, infine un progetto dal nome significativo: «Chance». «Chance è una scuola pubblica, ci tengo a dirlo - puntualizza - che raccoglie ragazzi e ragazze di 14 anni `totalmente inadempienti all'obbligo' in tre zone `a rischio' della città, Quartieri Spagnoli, Soccavo e San Giovanni». Un'esperienza nata «dal basso» in cui oggi lavorano 30 insegnanti e 40 operatori sociali. «Siamo convinti che se si usano le risorse pubbliche dandole direttamente a chi lavora sul campo anche la gente che vive nei quartieri di camorra può crescere molto in termini di partecipazione». «Non nascondo che siamo molto criticati sia da destra che da sinistra - racconta Rossi Doria - ma noi siamo una scuola pubblica perché lavoriamo con i fondi dell'ex legge Turco erogati dal comune, che ci ha sempre sostenuto. E' però una lotta tenace, perché per la nostra esperienza vediamo che le istituzioni sono importanti ma non possono fare tutto. Un sindaco deve imparare a delegare aprendosi al territorio».
Se gli parli di legalità, da Napoli, la visione è chiara e Rossi Doria si fa serio: «Come educatori vediamo ragazzi che si fanno di cocaina, si armano, il malaffare... da sinistra rivendico che di fronte a tutto questo bisogna dare sia limiti che opportunità. Ma la legge o la repressione vanno usate senza moralismi o ordini dall'alto. Solo così i cittadini possono partecipare e prendere in mano la propria vita. Da sempre Napoli è una città divisa in due - ammette - ma avere miseria e nobiltà è un fatto che di per sé impedisce lo sviluppo. Ed è grave che in una città in cui il 25% degli abitanti ha meno di 18 anni la politica non riesca a parlare ai giovani né a coinvolgerli direttamente nelle scelte di governo della città».
Un maestro elementare sindaco di Napoli? «Per parte mia farò di tutto per discutere di problemi e delle possibili soluzioni - promette - io ci provo, dal 1 gennaio mi metterò in aspettativa e poi vinca il migliore. Per me la democrazia inizia da chi è escluso, altrimenti che democrazia è?».
eddai... le primarie sono importanti.
Carolina
sì poi chiaro che Rossi Doria sarebbe infinitamente meglio se possibile. invece ringrazio Alberto che dev'essere stato meglio informato di me su Lamberti. ahem, diciamo che non ha un'ottima immagine, ho scoperto.
Carolina