Riflettevo (e sopratutto constatavo) durante le vacanze che le tue parole, alberto, nel post sulla barca di D'Alema, post come tutti ricorderanno prenatalizio, erano sorprendentemente identiche (ho fatto la prova, con giornale e portatile alla mano) a quelle di Silvio Belusconi: che suonavano tipo così "lascio a voi le considerazioni sulla credibilità di un leader di un movimento che dovrebbe difendere i proletari che possiede una barca a vela". La cosa mi ha fatto riflettere molto e, sommata ai post dal tono altamente feltriano (cioè piuttosto scadente e superficiale) su Ferrante (quello sull'eskimo per esempio su tutti: troppo comodo poi trincerarsi dietro un "era ironia") e alla tua venerazione incondizionata su quell'ipocrita di Dario Fo (strano, mi aspettavo un bel post sulle foto e il sostegno di un noto proletario come Oliviero Toscani, fotografo notoriamente contro la "città della moda") mi hanno indotto a giungere alla amara conclusione (lo ammetto, al momento un po' affrettata) che omb stia diventando molto superficiale e diverso rispetto a come lo avevo conosciuto ormai 2 anni fa. Cioè che attacchi e "la spari" tanto per. Conscio del fatto che difficilmete ci sarà spazio per venir capito e per aprire spazi di discussione reali sulla questione (ne ho la netta sensazione), ti manifesto il mio rammarico (del quale hai tutto il diritto di fottertene, ci mancherebbe, ma che tale resta) e un po' la mia delusione per l'attuale tono di OMB. Da frequentatore assiduo e forse "storico" ho pensato di potermele permettere queste considerazioni.
Nel frattempo leggerò con attenzione i post sul cinema, i libri, e qualche storia di rotafixa.
Come spesso è accaduto, Achab, interpreti troppo, soprattutto lo fai con i tuoi occhiali colorati. Oltretutto fai di ogni erba un fascio.
Vediamo di chiarire: io non mi trincero, esprimo opinioni e sentimenti. A livello nazionale e locale, ritengo di essere rappresentato (esatto: li ho votati, ma non pensavo che sarebbero scesi così in basso) dalla peggior gente nella storia della sinistra. Incapaci, inadeguati, miseri, corrotti. A D'Alema auguro ogni bene e ogni ricchezza (lecita). Quello che trovo insopportabile è che questo tizio, reduce da una serie interminabile di ingenuità, sconfitte, errori, sia ancora lì a decidere del mio futuro. Perché? Perché la classe politica - consapevole della propria mediocrità - chiude ogni porta a persone per bene e di valore. Ivan Scalfarotto in Italia e Davide Corritore a Milano sono due esempi su duemila. Credimi: se provassi a mettere il naso in quello che succede nella campagnia della nostra città saresti meno certo delle tue posizioni.
Ferrante, Fo e Toscani. C'è una grossa differenza (per me importante) tra Fo e D'Alema, talmente chiara da essere banale: il primo è una persona di successi culturali enormi, ricco, famoso, stimato nel mondo. Il secondo è uno che non ha lavorato un giorno in vita sua e che si è lasciato dire la famosa frase sulle pezze al culo senza reagire (quindi è vera). La barca di D'Alema l'ho pagata io obtorto collo, è per questo che la trovo intollerabile.
Olivero Toscani: è un genio, credo che su questo si sia d'acordo. Ed è un genio che si mette a disposizione della sinistra. Ma l'Unione che fa? Affida la campagna delle primarie a tale Terlizzi, uno strano frequentatore dei palazzetti locali che - lo dimostra una mail che mi ha inviato recentemente e che non pubblico per rispetto della netiquette ma soprattutto per carità cristiana - non è esente da errori di grammatica.
Ferrante: ho già detto la mia opinione. Non esiste una sola ragione perché io non debba manifestare il mio dissenso su un candidato politicamente agli antipodi dalla mia idea politica, sostenuto da un gruppo di potere inquietante, imposto dai giochi dei partiti romani, che - soprattutto - sta mettendo in atto una strategia politica irrispettosa e potenzialmente controproducente. Il fatto che sia la seconda scelta sbagliata dell'Unione non è una ragione sufficiente ad accettarla.
Ergo, rivendico la mia libertà a fare il poco che posso per contrastare il definitivo scadimento della sinistra nella mia città, anche se - viste le vicende nazionali - è uno scadimento probabilmente già avvenuto e irreversibile. Ma non mi rassegno.
Alberto, nella campagna elettorale per il sindaco di Milano ci sono abbastanza dentro per vari motivi (un giorno magari ne parlerò). Ed è proprio per questo la cosa mi sta a cuore e che vedo un modo, dal mio punto di vista, sbagliato di criticare su omb. Non ho molti argomenti, è più una questione "di pelle", mi rendo conto. E' da diverso tempo che noto molti post con un tono molto alla "chi spara più in alto". E vedo anche che il numero degli accessi è aumentato considerevolmente. Spesso però se vado a leggere o intervengo in molti posto con questo tono mi accorgo che non c'è un reale scambio di opinioni, ma una sorta di rissa dove si finisce sempre a o di qua o di là. E dove ci si trincera dietro frasi fatte, ostentazioni di appartenenza, e desiderio inconscio forse di convincersi ancora di più delle proprie certezze. Gli argomenti trattati, ricordo una volta i temi sull'ebraismo ma anche le discussioni su etica e morale o quelle sull'Olocausto o anche quelle sul monte stella e sull'ambientalismo, avevano un tono più alto. Sapevano volare più alto. Questo dal mio punto di vista. Ultimamente tutto si è incanalato su questioni politiche con un livore e un acredine (da parte di tutti) miope: che tarpa ogni volta le ali a una possibile discussione "nuova", aperta, costruttiva. Si finisce per dare "il premio calderoli" a quello lì a dare della "faccia come il culo" a quell'altro e di creare la rubrica "il lider d'asporto" appositamente per D'Alema quasi fosse il Nemico numero uno per cui SI DEVE parlarne sempre male, e, quasi sempre, sulla base di illazioni (il caso del conto per la barca) e anche pù spesso su quella di cose tipo le scarpe, le barche, le cene ecc. ecc.
Mi sembra ripeto che il tono di omb si sia abbassato. Magari sono aumentati gli accessi, ma a me interessa anche la qualità e il tono.
Alberto, ripeto, non è una questione di opinione (anche il Manifesto odia D'alema, ma mi piace, è fatto bene), è un discorso di tono e di modi. Io cerco in quello che leggo qualità e toni giusti. In molti post, sono sincero, apparsi su OMB negli ultimi mesi spesso mi sembrava mancasse. E avevo nostaglia di altre vecchie discussioni.
E' indicativo che gli accessi maggiori siano quelli in post su Di Canio ultmiamente. O sulla barca di D'Alema, non sulle idee. Non vorrei che ci si trasformasse insomma in una sorta di Libero di sinistra.
Che poi Oliviero Toscani sia un genio, alberto, proprio mi sa che sei fuori strada. Oliviero Toscani è un solo un grande furbo. Per cui essere per FO, piuttosto che per qualcun altro, è solo una questione di vezzo e di moda. Come mettere un vestito piuttosto che un altro. Infatti, dopo anni al servizio di una multinazionale delle moda fa ridere vederlo dalla parte di chi dice non alla citta della moda. Ma qui, le contraddizioni e l'ipocrisia tu non le riesci a vedere: prederisci quelle di chi portava l'eskimo e oggi non dice cose abbastanza di sinistra.
Perché non capisci che oggi la Milano da Bere sono Fo e Oliviero Toscani? Altro che cose di sinistra. Alberto, fidati, Toscani è davvero la cigliegina sulla torta per capire quanto è velletiario Dario Fo e quanto sia mille, MILLE volte meglio Ferrante. E infatti vincerà.
sono nuovo qui e dunque non ho l'inquadramento storico che puo' avere achab che legge OMB da parecchi anni, ma anche a me lasciano molto perplesso toni e qualita' molto disuniforme di questo blog.
questo per il semplice moltivo che OMB mi e' sembrato "frequentato" da un discreto numero di persone intelligenti, culturalmente preparate e capaci di esprimersi con lucidita', un prezioso bagaglio intellettuale che pero' troppo spesso si disperde in discussioni zig-zagganti, superficiali e poco stimolanti. avere questo tipoogia di visitatore non e' certo poco per un blog: nella mia esperienza i blog sono spesso poco piu' di chiassose fonti di pure rumore, frequentati da persone solitamente di scarso spessore culturale e intellettuale o comunque con scarsa propensione a pensare bene a quello che scrivono.
ecco, per me OMB rappresenta quindi un po' un'occasione peduta per sviluppare dibattiti davvero interessanti e di grande spessore su temi di attualita' - e in questo sciagurato momento storico fare questo per me e' di un'importanza enorme - con un gruppo di caratura intellettuale decisamente superiore alla media. forse alberto potrebbe incanalare meglio queste risorse proponendo articoli dal taglio magari meno polemico e/o ripetitivo (cosa possibile senza intaccare l'idiosincraticita' e parzialita' che sono la ragione d'essere di un blog), ma penso che se si rimuove dai vari articoli lo "spin-biraghi" (mi si passi il termine :-) c'e' comunque abbastanza sostanza di cui poter discutere in modo fruttuoso. non so, forse questa mia percezione di qualita' molto disuniforme della discussione e' dovuta al fatto che ho un'idea di blog come palestra intellettuale il cui scopo e' principalmente lo scambio e dibattito di idee, mentre per molti probabilmente e' abbastanza importante anche la componente di versione virtuale del salotto-slash-bar sport che lascia molto spazio anche a cio' che non riguarda esclusivamente il confronto sulle idee.
Boh!
Che dovrebbe fare Alberto, oltre a metterci a disposizione uno spazio per discutere e magari a lanciare degli spunti?
Lo spazio lo utilizziamo noi, se si sporca è per nostra colpa.
E se è uno spazio aperto ci entra chiunque, diventa uno spaccato della società, anche se non so quanto rappresentativo. E della società porta apetti positivi e negativi. Non è che si possa chiedere ad Alberto di istituire il "poliziotto del blog" o addirittura di esserlo lui stesso.
Francamente, Achab, non capisco dove vuoi arrivare. Se non condividi l'opinione di Alberto su D'Alema (per fare un esempio) discuti di quello. Che espediente è sparare su OMB?
Non intendevo parlare dei commenti, al massimo degli "spunti". E non intendo assolutamente invitare alberto a fare alcunché, era solo l'espressione di una sensazione che ho da un po' di tempo quando vengo su omb. Alberto può fare quello che vuole. Parlavo solo di spessore e tono. Non di singoli commenti violenti o aggressivi. Ma se tu fai un post dal titolo chessò "la faccia come il culo" e lo dedichi a un tizio provocatoriamente, inevitabilmente abbassi il tono e inviti la gente a essere più aggressiva. Dipende forse, più semplicemente, da cosa vuoi o ti aspetti da un blog, come ha detto cronoman. Io ho dato un mio parere, che si riferisce a quanto io mi aspetto da un blog di questo tipo, e basta. Poi, come detto, ognuno può fare come crede.
"Se non condividi l'opinione di Alberto su D'Alema (per fare un esempio) discuti di quello. Che espediente è sparare su OMB"
Appunto, penso che non ci sia lo spazio e la serenità sufficienti per discutere su D'Alema. Questo è l'allarme. Così come Fo non ha la serenità sufficiente per parlare con Ferrante. E non viceversa.
(la lettera gliela abbozzo io, che forse ha poco tempo, magari la puo' correggere, l'importante e' che la spedisca:)
cari compagne e compagnii,
come sapete, sono io che ho ispirato le aperture del nostro partito verso una persona che credevo di conoscere bene, consorte. fatti recentemente emersi, su cui la magistratura giudichera', mostrano che la mia stima era mal riposta. consapevole del significato del mio errore di valutazione e in conformita' alla mia visione dell'etica, offro le mie dimissioni al gruppo dirigente con la presente lettera. resto a disposizione del partito e al servizio del mio paese.
sinceri saluti,
massimo dalema
In un contesto in cui ci sono dei cosiddetti "potenti" che ogni giorno si arrogano il diritto prendere decisioni che influenzano la vita di milioni persone, prescindendo dall'ampiezza del loro mandato, spesso ponendosi loro stessi al di fuori delle regole, permettendosi, poi, di lasciare dichiarazioni che "giustificano" il loro operato anche quando questo non è propriamente difendibile, anche quando hanno palesemente operato illegalmente (o irresponsabilmente, o superficialmente, o..) il
"la faccia come il culo"
non è solo auspicabile, ma addirittura doveroso;
- perché bisogna ricondurre questa gente alla propria dimensione;
- perché dobbiamo noi stessi riconsiderarli per quello che in effetti sono, semplicemente degli uomini;
- perche si ricordino/ci ricordiamo che non sono intoccabili.
Mi sembra addirittura un prius per poter cominciare a discutere; altrimenti rimarranno per sempre dei monoliti intorno ai quali saremo "liberi" di continuare a prostrarci.
risentiamo anche noi della classica campagna elettorale all'itagliana, non dimentichiamolo.
e peggiorerà. come disse er mortadella non più tardi di due mesi fa, "ne vedremo delle belle": nessuno è esente dall'invelenimento, noi augusti commentatori/mosche cocchiere compresi.
ma questo è uno spazio di discussione, non di azione: l'azione si fa, e semmai poi si dice.
il mio modo è la bicicletta, che in questi recenti anni è diventato (miracoloso mezzo) un veicolo anche di politica: radicale forse, ma indice e supporto di un'attitudine alla riorganizzazione interiore dei capitoli davvero essenziali della convivenza.
essenzialità, leggerezza, autosufficienza, indipendenza da legacci economici che appaiono necessari e sono invece superflui, gusto per il bel vivere nel senso più longevo del termine, attenzione agli altri. se ci fate caso sono qualità che possono (e a mio parere devono) essere esportate in ogni settore, politica compresa.
ma ogni tanto un bel vaffanculo ci sta benissimo, no?
Achab: sei il più esigente, ma sei anche quello che in questo caso fa scadere il dibattito, con le tue argomentazioni fatte di "credimi", "mi sembra che" e sopratutto di distorsioni (lo dico davvero bonariamente) del mio pensiero. Chiariamoci allora.
OMB ha due obiettivi: (1) dare visibilità a notizie e riflessioni - considerate interessanti e in sintonia con la linea editoriale - che potrebbero passare inosservate e (2) influire - per quanto possibile - sulla società, creando consenso e dissenso. E' ovvio che di questi tempi la politica - tra elezioni milanesi, elezioni nazionali, caso Unipol - faccia la parte del leone su queste pagine, a maggior ragione perché da anni OMB denuncia l'inadeguatezza dei suoi protagonisti, a livello locale e nazionale.
A questo proposito - per inciso - desidero ribadire che la parola “odio” te la devi levare dalla tastiera quando ti riferisci a me, perché non mi appartiene. Il mio è dissenso assoluto, avversione politica profonda, in molti casi disistima per D'Alema e i dalemacloni, ma il piano emotivo è distante anni luce. Il mio odio è prezioso e non lo spreco certo per un D’Alema, anche perché io questo signore non l’ho mai conosciuto.
Detto questo, contesto profondamente l’accusa di feltrismo (e pensa che con Feltri, tanti anni fa, ci ho pure lavorato, da giovane collaboratore dell’Indipendente). Se fai una ricerca in OMB, ti accorgi che tra varie pernacchie, c’è materiale serio da vendere a dimostrazione dello sfacelo che questo signore - checché ne dica Sergio Staino (“E magari i nostri problemi si risolvessero con un unico capro espiatorio!” - Corsera del 3 gennaio 2006) - ha provocato con le sue trame, come seddiovuole si comincia a dire nel suo partito (“non bastano due persone, per quanto valide, a dirigere un partito. C'è bisogno di una direzione collegiale che fino a ora non c'è stata” - Cesare Salvi, Corsera del 3 gennaio 2006).
Passiamo a Milano e Ferrante: anche qui sei tu a far scadere il dibattito quando dici che uno è “mille volte meglio” dell’altro. “Mille” che? Ferrante mi lascia molto freddo, è una faccia come un’altra, a me non piace, non mi piace la sua storia, ma non è qui il problema. Il mio dissenso nasce da quello che il Ferrante candidato porta con sé: un’investitura dall’alto, molti segreti nella sua cassaforte, vari personaggi inquietanti come Scalpelli e Carruba, il supporto di una lobby di immobiliaristi che stanno già sbavando sui profitti che si spartiranno con l’edilizia per gli immigrati.
Al contrario Davide Corritore (per cui voterò e che aiuto come posso) e Dario Fo (per cui voterei se non ci fosse Davide) hanno una caratteristica comune: non si portano appresso lobby e interessi già spartiti, non hanno precedenti inquietanti. Non hanno necessità di candidarsi, sono persone perfettamente realizzate (sempre che una posizione di prestigio nella finanza e un Nobel bastino ovviamente), vogliono solo dare una mano a Milano.
Sinceramente.
A proprie spese.
Ecco perché spendo quel poco che ho per contrastare Ferrante: se vince lui, l’amministrazione di Milano sarà allagata da un’alluvione di arraffoni e di incapaci, di personaggi che nella vita non hanno lavorato un giorno, di collezionisti di sconfitte politiche e di piccoli privilegi immeritati, capaci solo di chiudere le porte in faccia alle persone di valore per il terrore di un confronto impietoso. Non solo: se vince Ferrante, i personaggi di basso profilo che oggi gestiscono la politica locale avranno responsabilità e potere e se permetti l’idea che gente così possa influire sul futuro della città in cui vivo e in cui vive mia figlia non mi fa dormire sereno. Non arrivo a dire che la prospettiva sia peggio di Letizia sindaco, ma poco ci manca.
Concludo con Oliviero Toscani, un uomo di comunicazione che - giudicalo come ti pare umanamente e politicamente, ancora una volta il nostro giudizio non conta - ha conquistato la stima del mondo. Letizia ha un esercito di comunicatori formidabile, non si può mandarle contro reclute e riformati e tenere in caserma Oliviero Toscani perché Achab dice “...è un gran furbo, ...vezzo, ...moda” o anche perché è miliardario. No, scusa, tiriamo dentro dei cialtroncelli del tutto inutili, buoni solo a rosicchiare privilegi, e facciamo gli schizzinosi con un professionista famoso nel mondo?
Eccheccazzo....
Alberto, sono troppe cose. Troppe quelle che mi dici tu e troppe quelle che averi da dirti io.
Non mi sembra di aver fatto cadere il tono.
Quando ti ho chiesto di postare la lettera di D'Alema sull'Unità era proprio per discutere sulla base di qualcosa che dicesse lui e non hai voluto farlo, rispondendo, scusa, ma proprio con, se non vuoi la parola odio ti dico "livore" nei suoi confronti. Se dici "certo, certo" riferito alle dichiarazioni di uno che dice di non aver mai conosciuto personaggi di PBI loschi, stai implicitamente dicendo che questo qualcuno è un bugiardo ed è anch'egli corrotto. Che sicuramente quel conto che è sporco e che D'Alema è un criminale. Se lo dici te ne devi assumere le rsponsabilità. E alzare il tono significa in questo caso portare delle prove, delle argomentazioni valide che vadano al di là della provocazione. La provocazione fine a se stessa alla lunga è superficiale. Se attacchi Ferrante per i motivi che mi hai detto mi sta benissimo. Se però poi non dimostri chiaramente quale è questa lobby di cui parli, questo esser calato dall'alto senza trincerarti dietro frasi fatte, , per me abbassi il tono. Se mi dici che Ferrante non ha un programma, mi sta bene (anche perché per il momento purtroppo è vero), ma se io ti chiedo quale è il programma di Dario Fo e tu non rispondi, abbassi i toni. Mancano insomma spesso, dal mio punto di vista, i contenuti concreti su cui discutere e c'è solo attacco e vis polemica. Che alla lunga, diventa un po' fine a se stessa.
Personalmente, ma è un'opinione totalmente mia, farei meno post e li curerei di più, apporterei più fonti, più opinioni contrastanti e non mi trincererei dietro i "La faccia come il culo" o "Il lider d'asporto" che già a priori finiscono per tagliar fuori alla lunga (cosa temo che succederà anche con me) chi non la pensa in un certo modo, ma che magari potrebbe portare un contributo alla discussione importante. Magari perderai degli utenti (molti dei quali richiamati dalle provocazioni, vengon qui solo per provocare e attaccare, senza portare alcun contributo alla discussione: quante volte hai dovuto chiudere dei post o eliminare dei commenti?), ma ne acquistarai in approfondimento e spessore. Io stesso se vedessi un post serio che mette al confronto le proposte e il mood di Corritore e quello di Ferrante (senza che sia viziato in partenza dalla tua disistima per Ferrante) sarei portato a leggere di più e meglio le proposte di Corritore (pur rimanendo probabilmente della stessa opinione: e cioè che se si vuole vincere a Milano, Corritore non ha senso, come non aveva senso Scalfarotto in Italia). Invece tutto questo non lo trovo. E' una mia esigenza, posso anche cercarla altrove o farmi io un mio blog (autet non è un blog, scelta nostra, mia e di un gruppo di amci, nè tanto meno tratta di politica) è vero, ma penso che con un po' di umiltà e meno prevenzione potresti guadagnarci anche tu ad ascoltare le critiche. Per esempio anche cronoman ha fatto un discorso simile al mio, e non mi pare uno che abbassa i toni.
Su Oliviero Toscani, da addetto ai lavori, continuo a pensarla che professionalmente sia un gran paraculo. E che il suo schierarsi politicamente a favore di Fo non abbia nessuna credibilità: per me non puoi schierarti con chi è contro la città della moda se sei un fotografo che per anni ha lavorato per un'azienda che c'ha mangiato sulla città della moda e su tutti i suoi compromessi. E' questione di etica. Mentre nonv edo nessuna argomentazione valida per dire che uno è un'ipocrita nel fatto che in gioventù a portato l'eskimo e poi ha fatto il prefetto.
Alberto, ti faccio un ultimo esempio: la capa di mio fratello, architetto, marxista, pro Fo, piena di soldi, sfrutta mio fratello da anni nel so studio rifiutandosi di assumerlo a tempo indeterminato, il mio capo, di sinistra, pro Ferrante, assume ancora a tempo indeterminato. Chi è l'ipocrita?
E' solo un esempio, ma la dice lunga, molto lunga su cosa intendo dire che essere di sinistra per molti, a milano, è solo un vezzo. Per molti per cui che vinca Letizia Moratti o Ferrante in concreto, nella loro vita, non cambierà niente. Anzi meglio la prima, così si può ciontinuare a fare i radical chic nel salotto di Dario Fo e Franca Rame, sorseggiando Martini cocktail e parlando di no tav.
Achab. Non entro nella discussione fra te e Alberto perché non mi permetterei mai e perché non saprei che cosa apportare, però le tue argomentazioni su che cosa è e che cosa non è ipocrisia mi piacciono molto, volevo dirtelo.
Carolina
Ti ringrazio, e penso che in tanti la pensino come me.
PS: sul sito di Ferrante è presente il programma in 6 linee guida, molto corpose. Ci sono tanti argomenti e tante idee, a prescindere da come la si pensi. Chi ha voglia può leggersele e poi in caso se ne può discutere.
Devi imparare a distinguere la satira dal commento. Uso D'Alema come simbolo (della persona non me ne potrebbe fregare di meno) e come ho detto zilioni di volte non so se sia corrotto, se abbia guadagnato molto o poco (ho una mia opinione, basata su deduzioni, la tengo per me).
So però che è l'archetipo del politico perdente che resta aggrappato alla sua sedia - a dispetto di svarioni colossali di cui porta la responsabilità, a causa dei quali l'Italia è quasi in ginocchio - grazie a una trama di potere che tutela la casta più privilegiata e inetta d'Europa.