Soldi e democrazia
di Marco Simoni
Qualche mese fa, D'Agostino, tenutario di un sito di pettegolezzi che ha in Italia lo stesso status di indipendenza ed autorevolezza del Guardian in Inghilterra, motivava con arguto ardore la sua scelta di ospitare solo pubblicità di siti porno. La logica ineffabile e tagliente del giornalista spiegava che la pornografia era l'unica sponsorship che gli consentiva di poter essere libero. Ospitare pubblicità di una qualsiasi impresa italiana avrebbe impedito tale libertà in quanto, nel suolo patrio, ospitare qualsivoglia marchio impone gentilezza nei confronti del marchio padrone. Questa è la riflessione rumorosamente assente dalle discussioni sulla polemica pretestuosa del Giornale contro i DS, ovviamente pro domo Berlusconi (genitivo). Se non finanziamo la politica con i soldi pubblici (a parte pochi finanziamenti postelettorali) e se non sviluppiamo un modo trasparente di lobby per il quale le aziende private finanziano le coalizioni (anche entrambe! in una sorta di servizio pubblico-privato), come si fa ad arginare la strapotenza economica dello gnomo lombardo? La democrazia senza soldi è una fola per bimbi, e ve lo dice uno che ha preso 30mila voti con i soldi della nonna e il sudore della fronte. Salvo capire dopo che erano pochi, sia i soldi, che i voti, e il sudore troppo.
trasparenza nei finanziamenti sì. piagnistei, no, grazie.
posso salutare qualsiasi ottima novità (fra l'altro l'ho pure fatto personalmente con Scalfarotto e con Corritore), ma non posso esimermi dal pretendere che chi fa politica abbia un'idea di che cosa sia la politica soprattutto con tutto il dilettantismo che da cittadina mi becco quotidianamente e da anni e anni (con tentativi di captatio benevolentiae a base di miracolose proposte di leggi elettorali, una volta maggioritarie, una volta proporzionali, intanto i costumi son sempre gli stessi, eh??? e figuriamoci).
quanto alla pornografia, lo gnomo lombardo e i suoi compari sono degli stronzi.
a parte quella che non ci propinano loro come livello estetico e morale, pensano che consista nel farsi una pippa.
la tassano pure, la pippa (per quanto abbia senso il tassare un settore, come quello, notoriamente "en amitié" in gran parte).
e sono loro delle pippe.
e 'ste pippe ci mettono pure il poliziotto di quartiere altrimenti detto l'annusapatte - Nooo, non fate le faccine scandalizzate!!! Leggete, per esempio Montalban, e andate al cinema bigotti!!! - a meno che sia proprio un eroe come indole sua personale.
e parlano di sicurezza. con tutti i casi che ci son stati di violenze.
ma pure i loro psicologi da salotto televisivo... e che bello...
"I nostri figli non crescono più" è sempre solo il primo loro libro, il secondo normalmente si chiama "Ma il mio portafogli eccome".
Mio padre, che non è un diseducatore (e si capirà dal mio presque intollerabile moralismo :-))) ha sempre detto: "Mille volte meglio un giornalino pornografico di uno stupro".
Carolina