Fu nell'ormai archeologico 1964 che
Elvis, già Re dei Re, trovò per la prima volta pane per i suoi denti, sotto forma di una
23enne svedese con i capelli color rame fuso e un corpo da statua greca. Secondo i bene informati pare il Re, nonostante un chiaro apprezzamento, non nascondesse l'insofferenza per quella semi debuttante che pretendeva di dire la sua e soprattutto gli contendeva il palcoscenico. E in effetti dopo quella volta non la volle più nei suoi film, anche se
Viva Las Vegas è a giudizio di molti il suo miglior film, migliore degli storici
Jailhouse Rock e
King Creole. E comunque fu quello che incassò di più, fruttando alla MGM 5 milioni di dollari (nel 1964) per un investimento di un milione.
Al di là delle classifiche, una cosa è certa: Viva Las Vegas si vede ancora oggi con un piacere che va al di là della curiosità archeologica, sia per le performance canore di Elvis (strepitose - oltre alla title track - The Lady Loves Me, What I'd Say), sia per quelle danzanti di Ann-Margret, che per la prima volta mise in mostra un talento di performer che pareggiava i conti con i doni di madre natura.
La storia è semplicissi: Lucky Jackson, pilota squattrinato di auto da corsa (ai tempi in cui le corse d'auto erano corse da meccanici e
gentleman), ha bisogno di soldi per acquistare un motore e vincere l'importante corsa di las Vegas. Vince al casinò, ma poi li perde in piscina, quindi deve adattarsi a fare il cameriere nel grand hotel di Las Vegas in cui Rusty Martin è istruttrice di nuoto. Dopo poche peripezie e molti sguardi languidi, Lucky vince la corsa e sposa la bella (il finale si può dire, non ne è mai esistito uno diverso in un film del Re).
Oltre alle canzoni di Elvis e ad Ann-Margret (dalla testa ai piedi), ci sono alcune altre chicche nel film. Gli appassionati non mancheranno di perdere saliva sulle chitarre del gruppo, tra cui una splendida Telecaster 1962 bianca e un Precision Bass sunburst circa 1961 e soprattutto sulla strepitosa Stratocaster 1958 "sunburst 3 toni" (vedi foto) che Elvis impugna per What I'd Say.
Alle chitarre si aggiungono le auto, una serie di giocattoli anni di quando le auto erano rozzi mostri affascinanti e non SUV: la Ferrari 250 del rivale italiano di Elvis, un paio di Sting Ray, la Scarab di Elvis, una splendida Jaguar E, eccetera.
Alle chitarre si aggiungono le auto, una serie di giocattoli anni di quando le auto erano rozzi mostri affascinanti e non SUV: la Ferrari 250 del rivale italiano di Elvis, un paio di Sting Ray, la Scarab di Elvis, una splendida Jaguar E, eccetera.
Un'ultima cosa: tra i tanti omaggi a Elvis, citiamo la straordinaria Viva Las Vegas contenuta nel DVD (tra l'altro superbo dalla prima all'ultima traccia)
Greatest Hits degli ZZ Top.