qui giace OneMoreBlog2.31
«I'm a picker, I'm a grinner, I'm a lover and I'm a sinner, play my music in the sun» (Steve Miller)
luoghi:
HP OMB 2.31 |
HP OMB 4.x |
archivio mensile |
archivio sezioni |
Alberto Biraghi
Lady Henderson presenta
Il
film è ispirato alla storia vera del Windmill Theatre, della proprietaria del teatro, Lady Laura Henderson (
Judi Dench, bravissima protagonista in
Tè con Mussolini) e del suo manager Vivian Van Damme (un grandissimo
Bob Hoskins). I due sono passati alla storia per essere stati i primi a mettere in scena nudi femminili, aggirando per la prima volta le leggi bacchettone dell'epoca. La vicenda si svolge nei primi anni '40, in una Londra devastata dai bombardamenti. Dell'altra sponda della Manica arrivano le notizie delle prime deportazioni di ebrei verso i campi di sterminio e il morale della popolazione è sotto i tacchi. Lady Henderson, ereditiera annoiata, decide di investire un po' di denro in un vecchio teatro e in un produttore dispotio e visionario. La formula darà risultati straordinari e il teatro diventerà un'oasi di serenità, alla faccia dei tentativi di chiuderlo con varie scuse, nel mondo depresso dalla guerra mondiale.
Stephen Frears non tradisce chi lo ama dai tempi di
Alta fedeltà . Il film è elegante, rilassato, godibile. Dopo un primo tempo davvero sopra le righe, il ritmo si siede un po', ma va bene così, anche perché il regista riesce sempre a evitare di cadere nella facile retorica (soprattutto quando Lady Henderson svela che anche suo figlio è morto in guerra). Insomma, due ore che dichiarano l'assurdità di guerre e censure, con un quadretto di Europa in guerra contro Hitler che riesce sempre a divertire e interessare, con delicatezza e misura.
08.01.06 15:55 - sezione
cinema