estremamente interessante l'articolo dei due autori francesi citati su carmilla.
tra le cose che colpiscono è stata la mistificazione della composizione sociale degli arrestati.
il ministro dell'interno francese ha sostenuto che l'80% di questi era "conosciuto dalla polizia", coem a dire delinquenti abituali.
durante le varie udienze invece, dicono i due sociologi, è stato evidente che solo un'esigua minoranza degli arrestati aveva la cd fedina penale sporca. si trattava in larga maggioranza di giovani diplomati o lavoratori interinali, commessi, camerieri.
un guidice minorile di bobigny ha constatato che su 95 minori giuticati, 17 erano noti alla giustizia, e qualcuno di questi 17 soo perchè destinatario di misure di assistenza educativa per l'infanzia a rischio.
non sorprende la mistificazione di un ministro dell'interno. mi colpisce soprattutto non la volontà di nascondere la realtà al pubblico spaventato (un classico), ma il sospetto che le classi dirigenti stiano nascondendo la verità a loro stesse.
notevole la citazione di un sociologo specializzato nell'osservazione dell'immigrazione algerina: "il mondo dell'immigrazione e l'esperienza di questo mondo sono senza dubbio chiusi alla maggior parte di coloro che ne parlano".
L'immigrazione avrà senza dubbio una conseguenza sul piano sociale. Il problema è che nessuno sa ancora quale sarà questa conseguenza. Circa un mese fa leggevo un articolo su Le Monde nel quale il giornalista sosteneva che di questo passo nel 2030 i francesi spariranno dalla Francia.
Non ne sono così convinto, ma di certo queste notizie fanno colpo sull'immaginario collettivo.
Di fronte all'immigrazione ci prende la sindrome dell'accerchiato. Così come il berlusca vede comunisti dappertutto, noi vediamo immigrati ovunque, anche dove non ci sono. Ci tengo a precisare che sto parlando di immigrati, non di immigrati arabi o magrebini.
Negli USA stanno meditando di tirar su un muro ai confini con il Messico, nazione dalla quale proviene la stragrande maggioranza degli immigrati clandestini. La Spagna ha sigillato i suoi accessi (chapeau al pseudo-socialista Zapatero...), l'Italia si barcamena chiedendo come al solito che siano gli altri (UE) a risolvere i nostri problemi (tipico atteggiamento italiano), l'Olanda è ancora in pieno shock post-Van Gogh, l'UK stringe le serrande meditando un numero chiuso di immigrati. Anche l'Italia vorrebbe farlo ma non ne siamo capaci.
Non ho la più pallida idea di come sarà la nostra società tra 200 anni, e francamente me ne strabatto di saperlo perché sono un omino che tra qualche decennio marcirà sottoterra, sta però di fatto che il processo migratorio è in pieno svolgimento e nessuno, tranne rarissime realtà, ha ancora trovato il modo di far coesistere in modo civile accerchiati e accerchiatori.