L’otto per mille dovrebbe essere ripensato integralmente a partire dalla considerazione che non c’è motivo per cui la Chiesa cattolica debba uscire indenne da una coerente generalizzazione di quell’astensionismo, tanto strombazzato come legittimo e anzi del tutto conforme al dettato costituzionale allorché, senza remora alcuna, entrò nell’agone dei referendum sulla procreazione assistita.
Anche il procedimento della destinazione dell’otto per mille è sostanzialmente un referendum. Perché non deve esservi previsto un quorum, senza il raggiungimento del quale la torta non possa essere spartita e l’intero gettito Irpef (o come cavolo oggi si chiama) debba rimanere allo Stato per i propri compiti istituzionali? Soprattutto: perché la spartizione deve in ogni caso interessare l’intero gettito e non soltanto il montante costituito dalla contribuzione di quei soli contribuenti che si sono pronunciati?
Non sarebbe il caso - anche, perché no?, in omaggio al biblico “occhio per occhio” - di inserire nel programma della sinistra una simile misura, in qualche modo propedeutica d’un auspicato ritorno a una vera laicità dello Stato, nonché l’aggiunta di altri soggetti tra i beneficiari? Compresi questi di cui qui si tratta.
Assolutamente d'accrodo. Ho già firmato.
Ma che cos'e' un hoax?
hoax significa "bufala"
Definizione di Hoax da wikipedia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Hoax
Sono assolutamente contrario a questa possibilità.
L'otto per mille da distribuire a istituzioni religiose che senso ha? Ha quello di dire che l'otto per mille delle entrate vadano alle religioni sulla base della relativa fiducia dei cittadini. Ovvero, lo stato si spoglia del suo diritto/dovere di decidere come spendere i soldi delle tasse perchè sul tema delicato della religione offre una voce in più ai contribuenti. Il quadratino che manca nel 740 è quello relativo a "organizzazioni private senza fini di lucro non confessionali" che è l'equivalente laico delle religioni.
La scienza è una cosa diversa. Mettere vicine due possibilità: a chi vuoi dare i soldi alla scienza o alla religione? Signfica mettere sullo stesso piano Padre Pio e Marie Curie. Non mi stupirei se i primi ad essere d'accordo fossero i teo-con alla Buttiglione-Ferrara.
chi vuole contribuire al finanziamento della propria confessione religiosa, e/o delle associazioni laiche che meglio crede, è padronissimo di farlo. e le donazioni sono anche deducibili. non vedo il motivo per cui dovrebbe essere obbligatorio donare questi soldi a qualcuno.
l'8per1000 sarebbe semplicemente da abolire, come retaggio di un'epoca barbara in cui lo stato finanziava la chiesa, poi diverse chiese, poi diverse chiese, le associazioni e "la scienza". ormai stà diventando la classica tassa di scopo senza più scopo.
quanto a dare soldi "alla scienza", che siano del nomale bilancio dello stato o dell'8x1000, parliamone: quale scienza?
quella che viene privatizzata o quella che ha ricadute positive per tutti?
la medicina delle operazioni da miliardi a botta o quella della prevenzione e della salute?
le tecnologie della democrazia o quelle del controllo?
lo sfruttamento intensivo del territorio o la biodiversità?
il software libero o le collaborazioni con la M$?
le centrali nucleari o i pannelli solari?
le grandi opere o far funzionare i trasporti pubblici dei pendolari?
conoscenze di base per tutti o conoscenze iperspecialistiche per pochi?
prima di dare soldi per "la scienza", vorrei capire bene di quale scienza si tratta.
HCE
Marco S, pragmatismo: vorrei che fossero dati piu' fondi alla ricerca (non "alla scienza"); la strada piu' corretta sarebbe che lo Stato lo facesse da se', ma non lo fa, quindi ben venga l'escamotage dell'otto per mille.
HCE: dubbi leciti, ma se portati all'estremo come fai tu la conseguenza e' che non riceve niente nessuno, ne' dall'8x1000, ne' dal volontariato, ne' dallo stato. Con buona pace dei pendolari.
L'otto per mille va abolito.
Vanno detratti dalle tasse i cotributi dati per la ricerca, le associazioni umanitarie, le religioni etc.
Così i contributi saranno realmente volontari e non estorti.
Così si dovrebbe fare anche con i contributi sindacali o per le associazioni dei datori di lavoro..
Ma tutto questo, da noi, è impensabile..