qui giace OneMoreBlog2.31
«I'm a picker, I'm a grinner, I'm a lover and I'm a sinner, play my music in the sun» (Steve Miller)
luoghi:
HP OMB 2.31 |
HP OMB 4.x |
archivio mensile |
archivio sezioni |
Alberto Biraghi
Giornali, c'è da fidarsi
Prolisso e commosso fino alle lacrime, ma anche gelido e impenetrabile manager che non perde la calma anche nei momenti più drammatici. Il resoconto dell'ultimo consiglio di amministrazione di Unipol di Consorte offre un'immagine deprimente di come funziona l'informazione italiana. leggere per credere.
Corsera del 10 gennaio 2006, pagina 9:
«Giovanni Consorte nel suo ultimo consiglio da presidente di Unipol non è riuscito a trattenere la commozione. Gli si è incrinata la voce quando, nel silenzio generale ha iniziato a leggere la sua lettera di addio. Un' appassionata arringa di difesa scritta di getto e a tratti difficile da capire. Per dire a chi lo ha criticato che lui non ha fatto nulla di illegittimo, nulla che andasse contro lo spirito e l'etica della cooperazione».
l'Unità del 10 gennaio 2006, pagina 6:
«Giovanni Consorte ha chiuso ieri la sua avventura in Unipol e la sua scalata alla Banca Nazionale del Lavoro con una lettera di poche righe in cui ha dichiarato le sue dimissioni, rivendicando la bontà del lavoro svolto nel corso di tre decenni, tre decenni che hanno visto Unipol salire da debole assicuratrice venduta dalla Lancia a grande impresa nazionale. Una lettera quella di Consorte di grande sobrietà, quasi burocratica anche nell’accenno alla strategia avviata per la conquista di Bnl. (....) In abito grigio, con una camicia azzurra a righe, è salito di un piano e si è presentato. Ha consegnato la lettera e ha subito lasciato la sala tornando nel suo ufficio, scambiando un rapido saluto con i presenti. C’erano giornalisti ovviamente pronti a carpire una sua espressione o solo una battuta. Consorte li ha accuratamente evitati: non una parola, non un cenno.»