Witness il testimone
di Marco Travaglio
«Dottor Berlusconi, che piacere rivederla! Quanto tempo!». «Carissimo dottor Greco, mi consenta, il piacere è tutto mio. Lei non lo sa che sono sempre stato un suo grande ammiratore? Con Bondi e Cicchitto parliamo sempre bene di lei, e Apicella, appena ha saputo che lei è napoletano, voleva dedicarle una canzone…». Il procuratore aggiunto Francesco Greco sorrideva sornione, mentre il presidente Testimone si accomodava nel suo ufficetto al quarto piano del Palazzo di giustizia. Erano quasi tre anni che non lo vedevano, da quelle parti: dal 18 giugno 2003, quando monologò per un paio d’ore al processo Sme, poi guardò l’orologio, si battè la mano destra sulla fronte sudaticcia, la staccò a fatica per via del fard colante, e proruppe: «Che sbadato, devo proprio andare: ho un appuntamento con il premier greco Kostas Simitis. Ma posso assicurare che il 23 avrò tutta la giornata libera e tornerò per completare le mie dichiarazioni spontanee». Purtroppo l’indomani la sua maggioranza aveva approvato (ovviamente a sua insaputa) il lodo Maccanico-Schifani che lo rendeva invulnerabile. Da allora giudici e pm non lo videro più. Ma lo pensarono spesso, peraltro ricambiati. «Dottor Greco esordì serio il Presidente Testimone - intendo denunciare a verbale dei gravi fatti di cui sono venuto a conoscenza a proposito di Unipol e Ds». Greco chiamò il maresciallo per la verbalizzazione. Il sottufficiale sedette al computer e domandò burocratico. «Lei si chiama?». «Come, non mi riconosce?». «Sì, ma qui si fa così: nome e cognome del teste, data di nascita, fedina penale…». «Incensurato». A quella parola il maresciallo si bloccò con aria interrogativa: stava per esclamare qualcosa, quando Greco lo bloccò: «Vabbè, lasciamo perdere… Scriva: “Il signor Berlusconi, nella sua veste di imputato per corruzione giudiziaria, falso in bilancio, frode fiscale, appropri…”». «No, cribbio, c’è un equivoco: io sono qui in veste di testimone!». «Ah, mi scusi, è la prima volta. Sa, l’abitudine…». Il maresciallo insisté: «Testimone? Ma dal registro isulta un precedente specifico: nel 1989 il teste Berlusconi depose al tribunale di Verona sulla P2 e fu subito processato per falsa testimonianza, poi giudicato colpevole ma amnistiato…». «Se è per questo sorrise Greco anche nel ’96 il dottor Berlusconi si recò a testimoniare alla Procura di Brescia con un dossier di “notizie agghiaccianti” sul conto del pool Mani Pulite: poi i due testimoni da lui indicati furono arrestati e condannati per calunnia. Ma lasciamo andare, magari il teste è cambiato e stavolta vuole raccontarci qualcosa di vero…». «Infatti, cose grosse, fonti affidabilissime», balbettò Berlusconi, cercando di stemperare l’imbarazzo con una battuta delle sue: «Certo che a lei, dottor Greco, non sfugge proprio niente, eh? Che memoria! Chi se lo ricordava più quel vecchio infortunio di dieci anni fa? Per caso anche lei frequenta il dottor Scapagnini?». «Lasciamo perdere, che ho fretta». «Peccato. Per una volta che avevo la giornata libera!». In quell’istante si aprì la porta ed entrarono altri due uomini. Greco fece gli onori di casa: «Presidente, le presento i colleghi Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo». «Mi pare di averli sentiti nominare, ma mi sfugge il contesto…». «L’aiuto io», intervenne Robledo: «Ricorda quel plico in busta gialla che le è stato recapitato un paio di mesi fa? L’invito a comparire per rispondere della corruzione giudiziaria del teste David Mills? Ecco, gliel’abbiamo mandato noi, ma lei non s’è mai presentato, accampando impegni istituzionali improrogabili fino alle elezioni». «In effetti sono stato molto impegnato: sa, Ferrara, Biscardi, Vespa, La Rosa…». «Ecco, quando abbiamo saputo che lei era qui nell’ufficio del collega, ci siamo detti che magari era la volta buona. Che ne dice di passare anche da noi, siamo proprio nell’ufficio qui di fronte, così prende due piccioni con una fava…». «Veramente avrei da fare…». «Ma entrando ci era parso di sentirle dire che aveva tutta la giornata libera. Guardi che facciamo presto, sa? Lei ci spiega un paio di versamenti estero su estero a Mills in coincidenza con le sue false tetimonianze e la lasciamo andare». «Eh, vorrei tanto accontentarvi, ma purtroppo mi viene in mente proprio ora un impegno urgente con Kostas Simitis. Devo scappare…». Mentre si alzava di scatto e s’infilava il cappotto, Greco tentava di fermarlo: «Ma dove va? E la testimonianza?». «Sarà per un’altra volta. Mi consenta, ma nessuno meglio di lei, dottor Greco, può sapere quanto è suscettibile un premier greco…».
provo ad essere ottimista. sociologicamente.
20 anni e piu' di caja tonta. mani in pasta dappertutto. potere d'influenza da fare invidia alle schools of america. scontro impari su tutti i fronti.
nonostante tutto questo ancora meta' degli itagliani non sono totalmente brainwashed. se queste armi fossero state in mano d'altri e di segno opposto forse il cambio potrebbe essere molto piu' facile del previsto.
l'unico appunto a questo "impeccabile" ragionamento di speranza e' che il personaggio in questione e' incredibilmente difficile da credere (in buona fede), nonostante 20 anni di caja tonta, mani in pasta etc etc etc
da Repubblica.it
Il portavoce del segretario dei Ds, Roberto Cuillo, ha fatto sapere che "Fassino non parteciperà a confronti televisivi con Silvio Berlusconi. Non abbiamo nulla da dire a un provocatore". Immediata la replica del portavoce del premier Paolo Bonaiuti: "Prendiamo atto che Fassino ha paura del confronto".
ottima scelta, così potrà continuare a lanciare accuse a raffica senza contradditorio: complimenti Piero, un altro autogol...
Credo anche io che l'unica cosa da fare è attaccare, attaccare su tutto, anche sulle cazzate. Ma chi hanno come consiglieri questi? Perchè non prendono la palla al balzo delle accuse del Presidente della Fiorentina che accusa Berlusconi di essere un bugiardo. Restano a piagnucolare invece di cominciare a menare sberle. La tattica Di D'Alema è andata a farsi friggere. S.B. non è mai stato un democratico e mai lo sarà, quindi credo che la sinistra tutta debba rispondere in modo unitario.
S.B. è andato in procura e la prima cosa che ha detto è che non crede ci siano cose di rilevanza penale nelle accuse che ha fatto, dando la prova che è tutta una campagna mediatica.
Io spero che tutta la gente che gira intorno a Fassino e compagni abbia idea di cosa fare per spostare il tiro.
Chiacchiere. Chiacchiere le nostre. Chiacchiere che però rientrano in un disegno ben preciso: spostare tutte le attenzioni altrove. Che colpo ragazzi, riuscito in pieno direi se anche noi siamo qui a guardare il dito e non la luna. Quanto mi piacerebbe sbagliare!
Che bravo il nostro "persistente del consiglio", dopo aver detto in tv chestè a conoscenza di un reato, il giorno dopo si precipita dal Procuratore
dela Repubblica e gli dice tutto.Poi apprendiamo che le "notizie di reato" sono di seconda e terza mano. Vabbè. L'intento rimane lodevole, grande senso civico, ha dato l'esempio, i reati vanno denunciati sempre e comunque, poi... poi mi ricordo di quando il nostro "persistente del consiglio" fu interrogato dai giudici di Palermo, in una delle tante inchieste di mafia e, cosa fece il nostro eroe?: SI AVVALSE DELLA FACOLTA' DI NON RISPONDERE.
E'proprio vero: una barzelletta vivente ci governa.
Ferinamente Salvo
Decisamente d'accordo con Davide. Ora come ora Fassino non può esimersi da un confronto diretto con S.B. Sulla scelta di non confrontarsi con il Clown l'opininone pubblica ci può vedere unicamente la coda di paglia. Tutte le motivazioni addotte da Fassino per giustificare la volontà di non partecipare ad un confronto televisivo (umanamente comprensibili) non hanno nessun tipo di valenza in un contesto mediatico come quello italiano. L'elettorato ignavo ha bisogno di rivalse e di credibilità. Lui così fa la figura del coniglio. Senza contare i danni all'unione. Ci vada subito, oppure esca fuori dalle palle.
Non ce niente da fare... O qualcuno dell'Unione comincia seriamente a tirar fuori "l'attrezzatura riproduttiva" o L'incantatore di Serpenti si fa il pubblico quanto basta per sorriderci ancora per anni. Ed io mi sono veramente "rotto i coglioni" di accender la TV e vedere i suoi denti di ceramica. Ormai i toni sono quelli di una vera e propria battaglia. Quanto ancora dobbiamo aspettare??? Sono terrorizzato dal fatto di dover porre una X in cabina elettorale, su un simbolo vuoto, che rappresenta il nulla.
Ecco bravo Kapo! Il problema e' quello: non hanno le palle!
Ho appena telefonato alla sede nazionale dei ds per esprimere la mia incazzatura sul fatto che fassino ha declinato l'invito ad un confronto con berlusconi. La signora dell'ufficio stampa mi ha detto che fassino non va ad un confronto con berlusconi perche' non puo' scendere ai suoi livelli. A questo punto non so piu' cosa dire. Facessero un po' come vogliono...
Piu o meno le stesse scuse che usava il Berlusca prima, no?
Hai ragione, Saoirse! Che tristezza!!! Sai, quella signora era alquanto infastidita da quello che le ho detto, cioe' che fassino secondo me e tanti altri dovrebbe andare invece al confronto... Io ho chiuso dicendole che e' questo che noi miseri elettori pensiamo, poi decidessero le alte sfere del partito, al quale di noi non gliene frega nulla!
....sigh [senza parole]
se non vogliono fare il testa a testa con SB (Fassino & C),si rivolgano al presidente della Fiorentina che ècertamente in grado di prepararli in brevissimo tempo al confronto.
Ma debbono "assolutamente" andarci, altrimenti è meglio dimenticare tutto.
Giuseppe