Il presidente- delatore vorrebbe un mondo in cui il suo amico putin possa confidargli i "segreti" del KGB, il suo amico bush possa rivelargli quale sia il bene e il male, il suo fido bondi possa dedicargli improbabili poesie...ma dove un quotidiano libero non possa scrivere la verità...
mi dispiace signor spione, non è così che funziona nelle democrazie, in una democrazia le voci fuori dal coro non vengono messe a tacere usando mezzucci squallidi come i suoi.
per questa ragione ancora una volta la Società Civile si stringe attorno all'Unità, glorioso quotidiano insultato e preso ad esempio per tutte le atrocità del mondo.
e ci piace farlo oggi, nel 115° anniversario della nascita di Antonio Gramsci che l'Unità fondo'.
come vede, cavaliere, il nostro giornale è durato nel tempo, ha resistito a dittatori veri, a guerre tragiche...ma lei crede davvero di poterlo distruggere con le sue solite pagliacciate?
suvvia, non avrà mica paura di un giornale, lei del resto ce ne ha così tanti, quasi tutti...
Ho paura del sostanziale silenzio della sinistra in risposta alle valanghe di m...a del banana delle ultime settimane.
E' un gioco al massacro dove i dirigenti dell'unione si divincolano col "minor danno", di fronte ad un arsenale di repliche da sparare al nano praticamente illimitato (lui che viene a parlare di conflitto di interessi???? lui che ci mostra in tv le opere (non) fatte???).
Temo che sotto ci sia sotto qualcosa (molto) di più e che Silvio tenga per le p....e qualche nome illustre, con cimici e cimicioni...
Non mi riesco a spiegare altrimenti una linea remissiva di questo tenore.
Che ne pensate?
Caro Edo, non penso piu' nulla. Quando telefonai ai DS per dire che Fassino, secondo me, doveva andare ad un confronto con il cipria per ribattere alla monnezza che questo andava vomitando, mi risposero che era meglio di no perche' rispondere al cipria vuol dire scendere al suo livello... Draw your conclusions...
Dopo il siparietto del nano di Arcore su L'Unità, penso che acquisterò più spesso questo quotidiano!
mi sembra la classica excusatio non petita