Volevo solo vivere
lele ha scritto a OneMoreBlog:
Roma, 25 gen. (Apcom) - "Auschwitz ti rimane dentro: siamo sempre là". Con questa frase di Nedo Fiano, deportato a 18 anni in campo di concentramento, unico sopravvissuto della sua famiglia, si chiude il film Mimmo Calopresti "Volevo solo vivere". Il documentario con le testimonianze di nove ebrei italiani sopravvissuti al lager verrà distribuito il 27 gennaio, Giorno della memoria, nelle sale delle principali città italiane.
Per due anni Calopresti ha visionato e selezionato le videointerviste raccolte dalla Shoah Foundation, fondata da Steven Spielberg nel '94 per raccogliere i ricordi dei sopravvissuti all'Olocausto. "Dopo un viaggio ad Auschwitz con il sindaco Walter Veltroni e alcuni studenti romani - racconta il regista - ho iniziato a lavorare su questo film: l'impegno maggiore era ascoltare le interviste ai sopravvissuti e credere alle cose che dicevano, perché erano letteralmente incredibili".
Il racconto di quei nove testimoni, l'arrivo nei campi di concentramento, la quotidianità, le sofferenze, le perdite, gli orrori, fino alla liberazione, si alternano a filmati e fotografie d'archivio. "Volevo solo vivere" è un documentario asciutto e rigoroso, che svela sfumature e episodi diversi dell'orrore. Il sindaco di Roma Veltroni ha sottolineato: "Sulla Shoah c'è stato un lungo silenzio. Solo negli ultimi anni abbiamo iniziato ad ascoltare queste testimonianze, perché molti sopravvissuti non volevano ricordare. E ogni volta i loro racconti hanno toni e emozioni diverse".
Shlomo Venezia, uno dei testimoni di Calopresti, ha taciuto per 47 anni sugli orrori a cui aveva assistito ad Auschwitz-Birkenau: "Quando ho iniziato a vedere scritte e striscioni antisemiti negli stadi e per le strade, ho iniziato a raccontare. Nel '92 ho accompagnato ad Auschwitz alcuni studenti: da quel momento ci sono tornato altre 37 volte con tutte le scuole d'Italia per passare ai ragazzi la mia testimonianza". Il film verrà distribuito anche in DVD e il desiderio del regista è che "ogni spettatore diventi un testimone, perché non sono sicuro che quell'orrore non succederà più o non stia già succedendo".