Vendita della Serravalle Albertini denuncia Penati
«La Provincia ha favorito Gavio e la scalata di Unipol a Bnl»
di Maurizio Giannattasio
Ha fatto come Silvio Berlusconi nella trasmissione di Porta a porta. Ha aspettato la fine della puntata per lanciare la bomba. Il sindaco Gabriele Albertini nelle prossime ore presenterà un dossier in Procura dove ipotizza il reato di abuso d'ufficio nei confronti dei vertici della Provincia per avere favorito il gruppo Gavio e la cordata Unipol con l'acquisto delle azioni Serravalle in mano all'imprenditore di Tortona. Ironica la replica del presidente Filippo Penati: «Nulla di nuovo. Nonostante le mie sollecitazioni di questi mesi, Albertini non ha ancora compiuto quello che è un suo dovere: presentare ciò che è in suo possesso alla Procura. Ho aspettato inutilmente mesi che lo facesse; speriamo che questa sia la volta buona».
Albertini, davanti alle telecamere di Prima serata,
la trasmissione politica di Telelombardia diretta da David Parenzo, si guarda le due mani. E conta fino a sei: «Primo dito: 2 euro e 70. È il valore delle azioni Bnl che in un'intercettazione tra Gavio e Consorte, lo stesso Gavio considera troppo alto. Secondo dito: 4 euro. Intercettazione tra Gavio e il suo braccio destro Binasco. È il valore di un'azione di Serravalle. I due lo considerano un buon prezzo per vendere e dicono che faranno un sacco di soldi. Terzo: 5 euro. È il valore che Banca Intesa ritiene congruo per l'acquisto da parte della Provincia delle azioni in mano a Gavio. Quarto: 9 euro. È il valore pagato dalla Provincia per le quote di Gavio. Un valore suggerito a Penati, che infatti dichiara: "Il prezzo pagato è stato fissato con la perizia dell'advisor Guido Roberto Vitale". Guarda caso, Vitale è anche uno degli advisor di Consorte nell'operazione Unipol».
Non prende fiato Albertini: «Quinto dito: 176 milioni di euro. La plusvalenza ottenuta da Gavio con la vendita delle azioni Serravalle alla Provincia. Sesto dito: 50 milioni di euro. I soldi investiti da Gavio nella cordata, poi abortita o quasi, di Unipol». E le quattro dita rimanenti? «Le magistrature che sono al lavoro». E qui i conti non tornano più. Perché fino a oggi le magistrature interessate erano tre. Quella amministrativa per un doppio ricorso al Tar, quella contabile e l'arbitrato interno. Di penale, fino a oggi, c'era stata solo una lunga chiacchierata tra il sindaco e il procuratore capo.
Ecco la sorpresa: «Nelle prossime ore presenterò in Procura un dossier che ipotizza il reato di abuso d'ufficio nei confronti della giunta provinciale». E aggiunge: «Nel momento in cui ci sono state violazioni di norme e di regolamenti che devono essere accertate dalla giustizia contabile e amministrativa, c'è un vantaggio per qualcuno. Questo qualcuno è Gavio, assieme alla cordata Unipol. Toccherà al magistrato verificare se l'abuso c'è o no».