Fatico a credere ad un dato del genere.
Mi fa rabbrividire. Siamo veramente peggio delle bestie.
Non ho rimedi, ma un consiglio sì: donne, badatevi. se il vostro amato bene, alla prima obiezione, vi risponde con un "sta' zitta, cretina", mollatelo SUBITO. Se, peggio ancora, vi chiede "chi è quello lì" e rafforza la domanda con un ceffone, SPARITE PER SEMPRE. Non illudetevi di poter cambiare un uomo violento e debole ( le due cose vanno insieme). L'unico risultato della pazienza e perseveranza saranno una serie di corse al pronto soccorso.
e ai medici: fate rapporto. fottetevene del "sono caduta dalle scale". denunciate.
Carolina
I francesi.. nn me l'aspettavo.. Ma nn erano quelli romantici e galanti? Vabbè stereotipi a parte..qualc1 ha i dati dell'Italia? No giusto x sapere se è meglio "moglie e buoi dei paesi tuoi"..
Una donna senza un uomo è come un pesce senza la bicicletta!(Gloria Staimen)
95% dei problemi della società sono colpa del machismo imperante.
se questi sono i dati francesi, ho paura che in italia le cose vadano molto peggio ma non se ne parli per via della cosiddetta "centralita' della famiglia" imposta dalla morale neocattolica.
come tutte le cose spregevoli in questo paese di merda, la violenza domestica "si fa ma non si dice".
Berja hai preso 30 mila punti con questo tuo spassionato e lucido intervento. E un po' catartico anche: que-sto Pa-e-se di mer-da, oooooooh... non stiamo a menarcela, io l'ho letto anche così :-) e mi è piaciuto, sul serio.
Carolina
Sono contenta che almeno qui parlate della violenza sulle donne come fenomeno globale che interessa anche la cattolicissima Italia e non solo i paesi della cultura mussulmana, come è stato fatto sui quotidiani dopo l'omicidio di Hina Saleem. Vi segnalo un blog dove vengono pubblicati articoli interesanti di queste questioni
http:/vincenzaperilli.blog.kataweb.it/
Sono contenta che almeno qui parlate della violenza sulle donne come fenomeno globale che interessa anche la cattolicissima Italia e non solo i paesi della cultura mussulmana, come è stato fatto sui quotidiani dopo l'omicidio di Hina Saleem. Vi segnalo un blog dove vengono pubblicati articoli interesanti di queste questioni
http:/vincenzaperilli.blog.kataweb.it/
@ ruba : qua non solo se ne parla , ma la maggior parte dei frequentatori di questo blog ne sono convinti .
la violenza sulle donne non ha una specifica matrice musulmana e chi lo dice si nasconde dietro un dito , fingendo che nella progredita e cattolica italia o francia queste cose non succedano .
ci sono anche dei post più recenti su questo blog , con i quali puoi farti un 'idea più precisa .
ruba purtroppo non ho in questo momento possibilità di visionare il blog da te segnalato, ma a nome mio e sono sicura anche di tutte le altre donne frequentanti OMB e non escludo neanche gli uomini che ti garantisco hanno una grande sensibilità e attenzione verso questi temi, sono lieta che tu abbia trovato un ulteriore spazio a quello che già frequenti per allargare una discussione così spinosa ed attuale.
maria
eccomi a rappresentare l'altro sesso...
già è un orrore che accada..., ci mancherebbe solo che non se parlasse...
Vi inviamo il testo del saluto che Usciamo dal silenzio ha rivolto alle partecipanti e ai partecipanti alla manifestazione della sera de 25 novembre alla Stazione Centrale di Milano contro la violenza sulle donne:
Stasera abbiamo scelto un luogo pubblico - questa stazione - perchè vogliamo rendere pubblico che dietro la violenza sulle donne c'è la qualità della relazione tra gli uomini e le donne .
Stasera abbiamo chiesto con la nostra parola che altri -chi governa- prendano parola pubblica per dire basta alla violenza sulle donne ovunque essa si eserciti, nelle case e nelle strade, sul corpo e sulla mente delle donne.
Stasera abbiamo chiesto un cambio di passo: a noi stesse, agli uomini che possono e devono esserci compagni, alle più giovani e ai più giovani, a chi è chiamato a rappresentarci.
Stasera siamo arrivate qui - luogo di arrivi e partenze, di incontri e di solitudini- forti di una parola che ci siamo riprese, che abbiamo saputo - in questo ultimo anno - arricchire dei nostri saperi , intrecciare con altre donne, far valere nello spazio pubblico e sulla scena della politica come da tempo non succedeva.
Non vogliamo essere vittime per sempre e vogliamo essere protagoniste di cambiamento: è il progetto che ci lega, ci impegna, ci fa forti da un anno in qua e da qui in avanti.
Grazie e arrivederci a tutti e a tutte quelle che stasera l'hanno condiviso.
Usciamo dal silenzio