Cassazione, una sentenza che è uno stupro
«Violenza meno grave se la minore ha avuto rapporti». Dopo le proteste, la Corte si sconfessa
di Anna Tarquini
Se non sei vergine non è stupro. Anzi peggio, lo stupro è meno grave se una minorenne ha già avuto rapporti. La Cassazione ci ricasca. Sette anni dopo la sentenza sui jeans, (ricordate? «La violenza sessuale è impossibile se la donna indossa i pantaloni stretti») ecco una nuova motivazione choc. Cinque togati, tutti uomini, hanno deciso che una ragazzina di 13 anni, violentata dal patrigno, non aveva subito un «grave abuso» perché già «avvezza» ai rapporti sessuali. Una «perla», che porta la firma di Umberto Papadia, noto alle cronache solo per aver sentenziato che è un reato dire «vaff... », Franco Mancini, Amedeo Postiglione, Mario Gentile e Giovanni Amoroso.
E ha un'aggravante: questi togati dovevano giudicare una situazione di estremo degrado dove la vittima era particolarmente indifesa. Valentina oggi ha vent’anni. Se ne è andata di casa tanti e tanti anni fa. Ma allora, all’epoca dei fatti, ne aveva appena
compiuti 13. Costretta a crescere in fretta per difendersi in fretta. E chissà, forse costretta anche cercare altrove l’affetto. A tredici anni - commentano questi giudici - aveva avuto numerosi rapporti sessuali con uomini di ogni età. Un giorno è il suo patrigno a chiederle qualcosa, con la forza. Ma lei che stupida non è chiede precauzioni. Lui è un tossicodipendente e Valentina ha paura dell’Aids. Accetta e riesce a far accettare al fidanzato di sua madre solo un rapporto orale. Poi la denuncia e Marco T., 41 anni, viene condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione. Condanna contro la quale presenta ricorso sostenendo, lui stesso, che l’episodio doveva considerarsi meno grave, perché Valentina non era più vergine. E ieri la terza sezione penale della Cassazione ha accolto questa motivazione riconoscendo allo stupratore l’attenuante del «fatto di minore gravità». «È lecito ritenere - scrivono testuale i giudici - che siano più lievi i danni che la violenza sessuale provoca in chi ha già avuto rapporti, con altri uomini, prima dell’incontro con il violentatore. Questo perché la sua personalità, dal punto di vista sessuale, è molto più sviluppata di quanto ci si può normalmente aspettare da una ragazza della sua età». E ancora, a sostegno: «La ragazza aveva avuto numerosi rapporti con uomini di ogni età di guisa».
I primi a scandalizzarsi sono stati gli stessi colleghi dei magistrati. «Questa sentenza - è il commento ai piani alti della Cassazione - come avvenne per quella dello stupro e i jeans, sarà seppellita con ignominia: ossia non troverà mai spazio nel Massimario e, anzi, verrà citata come esempio negativo di come una sentenza non dovrebbe mai essere scritta nè motivata». «La nostra giurisprudenza è costante - hanno poi aggiunto - nel senso di dare la massima tutela alle vittime della violenza sessuale, compreso il caso in cui a subirla siano le prostitute: questa sentenza è uno sbaglio». Da destra a sinistra le reazioni politiche sono state unanimi: «Una sentenza vergognosa e devastante. Aberrante, medieoevale» hanno commentato da Alessandra Mussolini a Livia Turco, da Michele Bonatesta di An a Stefania Prestigiacomo, a Gloria Buffo, a Giovanna Melandri. Calderoli ha chiesto scusa «a tutte le donne. Perché oggi la loro dignità è stato equiparata al valore che può esserci tra un'auto nuova e una usata». Qualcuno ha chiesto anche l’intervento del ministro della Giustizia Castelli. Don Di Noto, da anni in prima linea per la tutela dell’infanzia, è secco: «Questa volta i giudici dovrebbero chiedere scusa». Intanto però questa sentenza ha concesso allo stupratore di riprendere nuovamente parola per dire: «Ero molto affezionato a Valentina. La sua denuncia mi ha stupito».
Spesso è il contrario.
L'episodio singolo a volte si riesce ad elaborare, magari con adeguato supporto, l'abuso perpetrato modifica la persona.
Non ho parole per tanta ignoranza e superficialità da persone che occupano ruoli simili.
e questi imbecilli invece di chiedersi come mai una 13 enne abbia già avuto svariati rapporti con uomini di varia età (sintomo esatto, a quell'età delicatissima, di degrado ambientale) concedono le attenuanti allo stupratore, il quale, indovinate un po' cosa farà appena uscito di galera? è la solita storia, ignobile:se non sei più vergine allora sei una puttana. mi vergono di vivere in un paese che ha un opinione così bassa del 55% della sua popolazione.
atroce.
Carolina
Atroce? Io non trovo nemmeno le parole!
Credo sfugga anche ai piu' raffinati giornalisti, non specializzati in informazione giuridica, la funzione della Suprema Corte di Cassazione, che rimane ancora, nonostante la recente legge, ancora in attesa di promulgazione, sulla inappellabilità (adesso attenuata nelle versione bis dopo il rinvio alle camere del Presidente Ciampi)delle sentenza di assoluzione di I°grado, quella di giudice della legittimità. La S.C.C. insomma non entra mai nel merito, salvo casi eccezionali in cui la legittimità è inscindibile dal merito, rarissimi. Con la sentenza così criticata è stata accertata la illogicità della motivazione di una sentenza di condanna, che rifiuta la concessione di una attenuante. Nel caso di specie, la sentenza d'appello è stata cassata con rinvio ad altra sezione della Corte d'appello di Cagliari. Rimane immutata l'esecrazione per il comportamento di un criminale che ha approfittato di una minorenne in modo così schifoso. Mentre non si deve dimenticare che le regole processuali in ogni procedimento guidiziario (civile penale, amministrativo, contabile, tributario) sono dettate a garanzia e salvagurdia di tutti i cittadini, ivi compresi coloro che hanno sbagliato, che sono oggetto del procedimento giudiziario e che devono pagare il prezzo delle loro responsabilità.
I giudizi etico-morali-religiosi non sono dati dai tribunali della Repubblica italiana, che pronunciano sentenze in base al diritto vigente.
"questa sentenza è uno sbaglio" ..." E potrà essere corretto dagli stessi giudici della Corte di Appello di Cagliari che hanno lo spazio - si fa notare - per ribadire il 'no', nel giudizio di rinvio, alla richiesta di attenuanti avanzata dal violentatore".
questo è il seguito dell'articolo dei piani alti della cassazione ,
il diritto vigente si basa anche su giudizi etico e morali( a volte anche religiosi ,ma non necessariamente).
antonella_c sbaglia: i principi (non giudizi) etico-morali sono alla base del diritto positivo, per intendersi, alla base dei comportamenti vietati e puniti dal codice penale. Il codice penale poi prevede circostanze aggravanti e circostanze attenuanti, che debbono essere essere valutate ed (solo eventualmente) applicate.
Una sentenza penale di condanna valuta se il comportamento, che si assume delittuoso, corrisponde al modello previsto dal codice penale, per poter poi irrogare una pena, da un minimo ad massino (detta: pena edittale, la norma penale è un editto, un 'ordine', di non fare), che può essere aumentata in virtù delle aggravanti e diminuita in virtù delle attenuanti). Ciò vale per qualunque tipo di reato. Qualunque sentenza penale, di condanna o di assoluzione, deve rispondere a criteri di logicità, perchè siamo in uno stato di diritto, nel quale non vige il principio dell'arbitrio dei regimi di governo assolutistici (dittature).
In chiaro, il giudice penale non può condannare a suo piacimento (arbitrio) ma in base ad un ragionamneto logico basato sul processo e sull'acquisizone delle prove. Lo stesso principio vale per aggravanti ed attenuanti.
La Corte di cassazione non ha detto "l'attenuante va applicata", ma ha detto "l'esclusione della attenuante è immotivata, il giudice dell'appelo,se ritiene di confermare tale esclusione,la motivi MEGLIO". E'questo il compito della cassazione, di valutare la legittimità delle sentenze, di condanna o di assoluzione.
Le valutazioni di merito (quelle relative all'esperienza della povera ragazza), sono deL giudice di merito, cioè del Tribunale prima e della Corte d'Appello poi, la Cassazione si è solo limitata a richiamarle a fondamento della cancellazione della sentenza d'appello, limitatamente al diniego di concessione delle attenuanti, dicendo al giudice d'appello "se le vuoi escludere, le attenuanti, motiva meglio".
Ciò accade in uno stato di diritto.
La lettura della sentenza, forse, sarebbe utile.
Peccato che il sito non mi consenta di allegarla.
si lascino circoloqui ampollosi cirquire lenendo le complesse curve d'una mente duttile e malleabile nonché elastica da soli, e si lasci che un giudizio etico nella sua parca linearità si possa anche mettere giù in qualche riga dall'onesta semplicità. Caro Luigi Morsello, ammiro la tua preparazone -quale io dal mio basso di sedici anni non posso certo avere, sed cerebrum iudiciumque habeo et animam: ciò mi basta per intendere chos'intendessero coloro che hanno pronunciato la sentenza. Ed io penso che l'hanno proprio detta grossa e orrenda il doppio.
Non ne faccio un mistero: chiunque osi usare violenza su di una donna merita solo una cosa, vale a dire l'evirazione con un falcetto arrugginito; ma questo è un mio parere, ed è anche ingiusto.
Questa sentenza, questi giudici che, credo proprio nel pieno e pedestre rispetto della prassi, hanno blaterato questa sentenza, però, ritengo meritino davvero d'essere ricoperti d'infamia: che cosa vuol dire "che siano più lievi i danni che la violenza sessuale provoca in chi ha già avuto rapporti, con altri uomini, prima dell’incontro con il violentatore. Questo perché la sua personalità, dal punto di vista sessuale, è molto più sviluppata di quanto ci si può normalmente aspettare da una ragazza della sua età [13 anni]"? che altro vuol dire se non che, avendo gia tanti goduto di lei, ma sì: godiamone anche noi! in poche parole: segui il branco, se ti stuzzica. A me ciò spaventa, perché è breve il passo che si devecompiere per asserire: una violenza di gruppo è meno atroce di una individuale, poiché dopo un po' ci si fa l'abitudine... del resto, non si puo fare più di uno alla volta, no? Non fa giusto un poco schifo? Bene, è lampante che il problema non sta nel come sia stata pronunciata la sentenza, ma per i suoi atroci contenuti. Ho sentito negli ultimi tempi troppe volte di stupri, ed ogni volta è un bel bagno d'odio ferino, di frustrante sofferenza e di ustionante ribrezzo... ed oltre a questo, nel sapere di questa sentenza ho udito la dignità ed il rispetto urlarsi vittime una grave offesa: una violenza non va trattata così, con "leggerezza", perché tanto c'è già stata prima, e altri pima l'hanno commessa, qualunque essa sia; una violenza di questa meschinità è a maggior ragione assoluta dalle circostanze: è vittima chi la subisce, e miserrrima vittima, ed è carnefice di un anima lo stupratore, ch'esso agisca in guerra, in pace, al buio, alla luce. Anzi, credo che costui sia da sottoporre ad un giudizio ancor più severo e ferreo se va a colpire una ragazza così indifesa: tredici anni, altri rapporti sessuali -ad un età che anche i giudici reputano quantomeno "strana", ed io definirei innaturale, frutto di una situazione sicuramente marcia e degradata. Non credo che alcuno avrebbe dubbi nel dire che non è che un verme chi colpisce alle spalle, mentre qualcuno è caduto... si tratta di una situazione tanto diversa, ora? Mutatis mutandis, no.
E' una mancanza di rispetto, questa sentenza non è che una mancanza di rispetto al dolore di quella povera ragazza e di chiunque abbia vissuto quell'esperienza che non oso definire, una mancanza di rispetto scaturita da una medievale incultura tempestata di schifosi pregiudizi... sono l'ennesima vergogna di 'sto straccio di paese, quei cinque giudici che del maschi il carattere hanno la testa.
Ma, nonostante tutti i discorsi che si possono fare, rimane sempre quella sensazione di profondo e violento schifo, ribrezzo ed orrore nei confronti di un atto così atroce. Ed io non muto il mio parere.
Il ritornello di una canzone del passato suonava così: "Che bella età è la verde età".
Ed è anche bello che una sedicenne, cara MiHares, abbia tanta sensibilità e tanta passione civile. Però devo dirti che hai il cervello, il giudizio e l'anima di una sedicenne, che studia latino al liceo classico.
Devo dirti che condivido in pieno il tuo giudizio morale sulle vicende di quella ragazzina.
Oggi ha ventun'anni.
Appena raggiunta la maggiore età (per quattro anni è stata ospite di una comunità) è tornata a vivere con la madre ed il patrigno (il quale ha precisato che adesso vive con la madre e che solo saltuariamente fa visita alla sua compagna).
Condivido molto meno (anzi, non lo condivido affatto) il tuo disprezzo per i magistrati della sezione III della cassazione penale.
Io ho letto la sentenza, è stata pubblicata sulla rivista di informazione giuridica Diritto & Giustizi@ della Giuffrè: è una sentenza che non contiene nulla di innovativo, che non merita nemmeno di essere inserita nel massimario della Cassazione, tanto è solo e meramente tecnica.
Ieri leggevo che Grazia Volo, una grande penalista (donna, eh!) italiana, affermava che la sentenza è tecnicamente perfetta e giudicava il gridare allo scandalo di grandi firme femminili del giornalismo italiano espressione di "veterofemminismo" (tu sai cosa signfica, vero ?).
Vedi, non sono il solo a pensarla nel modo che non hai apprezzato, io non sono nessuno, ma Grazia Volo è famosa in campo nazionale ed internazionale ed è sicuramente una donna coraggiosa, al punto da sfidare le grandi firme femminili di cui ho detto prima.
E' questo che si deve volere dalla giurisdizione, sentenze tecnicamente ineccepibili, è questa la garanzia che deve dare la giurisdizione in un paese civile e moderno, che per giunta è stato la culla del diritto (il diritto romano della gens latina), e non solo. Intendiamoci: io non affermo che le grandi firme femminili di prima siano giornaliste ignoranti, ci mancherebbe !
Non occorre però la laurea in giurisprudenza per capire i concetti che sto esprimendo.
Dico solo, ed è di tutta evidenza, che la passione civile acceca anche le menti più brillanti, quando si entra in un argomento che abbisogna solo di valutazioni tecnico-giuridiche.
Quanto a te, MiHares, tanti auguri per le tue ambizioni letterarie: prometti bene.
" non troverà mai spazio nel Massimario e, anzi, verrà citata come esempio negativo di come una sentenza non dovrebbe mai essere scritta nè motivata" :
questo è quanto hanno espresso i colleghi della corte che ha emesso la sentenza .
"è una sentenza che non contiene nulla di innovativo, che non merita nemmeno di essere inserita nel massimario della Cassazione, tanto è solo e meramente tecnica":
questo è quello che ritiene lei.
che siano accecati dalla passione civile anche alcuni magistrati?
Grazie Luigi, di cuore, grazie... io parlavo in base a ciò che sapevo, ciò che ho sentito dire... mi sbagliavo, riguardo a quella sentenza, mi sbagliavo... posso dire a questo punto, credo, che tutto su questo blog sia andato per il miglior verso, sperando che sia anche quello giusto... chi può dirlo?
Grazie ancora per i complimenti che mi hai fatti, soprattutto avermi scambiato per una ragazza che frequenta il liceo classico: sono un ragazzo e frequento lo scientifico... ma non ti preoccupare, appunto, che tu sia caduto in un simile errore: nihil malus est, omnia fururua bona... (sperando nella correttezza dei casi...)
MiHares
Grazia Volo sarà famosa, ma se io dicessi cose come quelle andrei dentro per "pedofilia". Con tutto che si dovrebbe a ragione dire "pedoFOBIA" visto che si infliggono danni permanenti alle persone in quel modo. E con tutto che per quelli andrei dentro anche se dicessi: "Vaffanculo!" (se poi volessi farmi uno spinello allungherebbero pure la legislatura per mettermi dentro).
Carolina
Ciò che ho scritto nella mia seconda postata nulla tolga al giudizio che ho espresso e ribadisco riguardo a chi commette tali atti di violenza!
Ed io non muto il mio parere.
MiHares
Trovo la cosa a dir poco sconvolgente! ma ci siamo chiesti COME PUò ESSERE CHE UNA RAGAZZINA DI 13, [COMPRENDIAMO BENE COSA SIGNIFICANO 13 ANNI?? UN'ETà IN CUI SI IMPARA A CONOSCERE SE STESSI E IL MONDO CON UNA GUIDA COME UN GENITORE E MAGARI QUALCHE AMICO CARO] possa avere già avuto rapporti, sappia cosa sia e quali siano i rischi di una malattia come l'Aids e accetti di fare sesso orale??!! E i giudici hanno il coraggio di dare un'attenuante perchè aveva già rapporti?? altro che attenuante! castrazione! e che persona è una che chiede a una ragazzina del sesso orale? non è una persona... e la madre, che sta insieme a questa persona, che madre è?! non se lo sono chiesti i giudici? invece di dare l'attenuante perchè la ragazza non era vergine.. non si sono chiesti perchè questo è successo?? che colpa ne ha la ragazza?? in che stato è cresciuta?? che futuro poteva avere?? in quale degrado è vissuta?? no, non importa, non era vergine! allora lasciamo che tutti stuprino le ragazze, tanto se non sono vergini c'è l'attenuante! ma in che mondo maschilista viviamo?? la società è marcia... non ho più parole.
mi scuso per eventuali errori e per la poca rilevanza di questo commento... anche se non è bello ho ritenuto giusto dire la mia..
In pienissimo accordo con Die Hexe... continua così, continua così!
MiHares è al tuo fianco!
Ps: Die Hexe, tieni in maggiore considerazione le tue parole, ché sono davvero valide.
Alcune repliche, necessarie.
Per tutti, io sono un direttore di carcere in pensione, ho 68 anni e sono in pensione da un anno.
Negli ultimi otto anni ho avuto a che fare anche con una sezione di pedofili e 'sexual offneders'.
Conosco il genere.
MiHares, scusami, ma tu firmati in modo più riconoscibile e risparmia il sarcasmo, non è stata colpa mia. Io mi firmo in modo riconoscibile e non corro il rischio di essere scambiato per una donna.
Tu hai un animo gentile e cultura classica, ma il mio latino è comprensibilmente piuttosto arrugginito: mi spieghi cosa vuol dire 'fururua'? Ed ancora: ('sperando nella correttezza dei casi...')?
A me sembra un puro ermetismo.
L'ho già detto e lo ripeto, quell'uomo è un porco.
Non hai cambiato parere tu e nemmeno io, entrambi pensiamo che sia un maiale.
Carolina: quello che hai detto di una grande penalista (Grazia Volo) è ingenuo.
PedoFOBIA è un neologismo creato da te, che vuole dire 'paura dei pedofili'.
'Quelli' per un 'vaffanculo' non ti mettono dentro, al limite ti rimproverano per turpiloquio.
Quanto allo spinello, io sono un ex fumatore che considera un gesto stupido ed autolesionistico il fumare una sigaretta normale, figuriamoci uno spinello!
Ma anche qui la galera è evitata.
Die Hexe (chissà cosa vuol dire)lo vuoi capire che la sentenza (che di certo non hai letto) si limita solo a richiamare le parole dette dalla ragazzina ?
Sono insentate, perchè fare sesso orale non mette al riparo dal contagio dell'AIDS.
Inoltre, i giudici della Cassazione non hanno dato un bel niente (e lo potevano fare !), hanno solo rinviato la sentenza alla Corte d'Appello perchè venisse adottata una motivazione logicamente corretta per negare l'attenuante al condannato.
Chiarito questo, condivido lo sdegno per il comportamento di quella madre degenerata.
Però quella madre non era imputata, i giudici non emettono giudizi morali ma sentenze in base al diritto penale vigente.
Insomma, ragazzi: informatevi meglio presso un amico avvocato o presso chi sta studiando legge.
Un ultima informazione: le attenuanti come le aggravanti non si applicano AUTOMATICAMENTE, chiaro ?
antonella_c: prima di dar fiato alle corde vocali, è bene informarsi.
Quella sentenza non verrà, forse, inserita nel Massimario della Corte di cassazione non perchè 'da dimenticare', ma perchè perfettamente in linea con la giurisprudenza della Suprema corte degli ultimi cinque-sei anni.
Ragazzi, non basta leggere la cronaca, occorre informarsi meglio anche perchè opionini così distorte dalla stampa nazionale non specializzata per 'amore della notizia' a prescindere dalla sua fondatezza (tutta eh !) non rendono un buon servizio alla maturazione delle future classi dirigenti dello Stato, cioè di voi giovani.
Questo esempio di pericolosa disinformazione (che non è neanche a sfondo politico)dimostra quanto sia da prendere con le pinze la disinformazione politica vera e propria, che è presente in tutti gli schieramenti (o quasi): ripeti una menzogna continuamente nel tempo ed ossessivamente nel metodo ed avrai una verità fasulla, cioè una bugia che si è trasformata in verità nell'immaginario collettivo, disinformato sì ma anche disattento e facile da manipolare.
E' questo il peccato capitale di certa politica che si è spacciata negli ultimi anni come 'impolitica' ed in realtà è stata messa al servizio prevalentemente di interessi privati.
sig. morsello non sono una ragazza ,sono una donna adulta che sta scrivendo in un blog con la massima correttezza ed educazione .
se lei ha dei commenti da fare li faccia senza urlare (maiuscolo),e tenendo presente che qua non è il direttore perchè non siamo in un carcere .
quello che ho scritto virgolettato è stato preso da più fonti ,non me lo sono inventato io , ed ho replicato in quanto contraddiceva in parte quello che lei asseriva e avrebbe potuto dar luogo ad una discussione fruttuosa per entrambi e per altri utenti . ma se per lei questo è dar aria alle corde vocali è inutile ancora discuterne .saluti
Le chiedo scusa Antonella_c, non potevo immaginare, ho immaginato fosse una donna giovanissima ed ho usato un linguaggio scanzonato, che le ha arrecato disturbo.
Io non sono più un direttore di carcere, sono in pensione da un anno ed ho 68 anni.
Se vuole mi può inviare la sua e-mail a questo indirizzo: l.morsello@virglio.it, così potrò inviarle tutta la documentazione di cui sono in possesso, compreso mie valutazioni pubblicate sulla stampa cittadina di Lodi. Se non vuole, pazienza.
un cordiale saluto.
veramente, Luigi, non è dibattuto solo da me il tema dell'improprietà del termine 'pedofilia'. che implicherebbe un 'amare' (sia pure aberrante) i minori. invece non solo c'è l'aberrazione ma
- molti psicologi, operatori del sociale e affini ritengono che in realtà abbia luogo proprio un fenomeno di 'fobia'. i minori in altre parole verrebbero violentati da adulti che li temono, li odiano, e per quello aggrediscono la loro integrità psicofisica.
- non solo. a parte il fatto che credo comunque la psichiatria sia d'uopo in casi del genere, nei casi ove vi sia un mercato intorno all'aberrazione in questione (minori venduti e comprati, prostituiti, mercimonio di materiale audiovisivo sulle violenze che essi subiscono etc.) sarebbe difficile vedere solo una patologia negli adulti, e ancor più dubbio parlare di un 'desiderio' da parte loro.
Per questi motivi ho sentito esperti ipotizzare l'uso di una parola più chiara da un lato e meno ipocrita e sospetta di esprimere una connivenza con i criminali dall'altro, e un'opzione preferita era il termine 'pedoFOBIA'.
Sul resto ognuno ha le proprie opinioni, che ognuno ha anche spiegato, e ok.
Carolina
stia tranquillo sig. morsello , già dimenticato !
adesso la lascio nelle mani di carolina ...
carolina : hai ragione pedofilo è un termine sbagliato ma pedofobia non mi sembra tanto adeguato , forse miso-pedìa ?
Carolina, sottoporrò il tuo ultimo intervento ad uno psicologo che ha lavorato al programma di recupero dei pedofili e degli aggressori sessuali nel carcere di Lodi e che ha scritto sull'argomento anche un pregevole libro, intitolato: "La cura dell'orco", quindi uno che conosce bene sia l'argomento che gli autori di tali reati.
Questo perchè a me sembra che, dall'etimologia della parola, "PedoFOBIA" significhi , letteralmente, "paura dei bambini", una fobia che prevede cure psicologiche, in quanto anomalia del comportamento, non psichiatriche che presuppongono e comportano cure farmacologiche.
Ti farò conoscere il risultato delle sue riflessioni.
Riconosco di essere stato superficiale e ne faccio ammende, ma desidero farti presente che lo scopo del forum, del dibattito è, per definizione, il confronto di idee, che non necessariamente deve concludersi col tenersi ognuno le proprie opinioni.
Quando sette anni fa presi contatto con, la sezione speciale dei pedofili ed aggressori sessuali, ero prevenuto al sommo grado, con una chiusura mentale totale.
Poi i due psicologi che lavorano ancora oggi nel carcere di Lodi mi fecero aprire, accortamente ed intelligentemente, gli occhi la mente, facendo cadere il pregiudizio.
Affrontando in modo equilibrato il problema del trattamento carcerario di questa particolare specialissima categoria di detenuti, abbiamo fatto del nostro meglio per restituire alla società (prima o poi scontata la pena vengono scarcarati) non soggetti uguali a prima e resi più esperti ed accorti dalla carcerazione, ma soggetti che, partecipando liberamente - senza costrizioni o lusighe o promesse di benefici carcerari -, avevano preso coscienza del loro problema accettando di partecipare alla psicoterapia di gruppo.
Vedi, Carolina, questi soggetti non considerano abnorme il loro comportamento, non accettano le responsabilità, si sentono ingiustamente puniti in quanto innocenti.
Come si potevano lasciar perdere per poi liberare soggetti incattiviti ed inveliniti da una punizone che considerano ingiusta ?
Già il risultato di far loro prendere coscienza dei reati commessi era un primo grande passo, al quale seguivano gli altri.
Solo un vecchio, un ultrasettantenne laido e disgustoso, non rispose al trattamento e fu rapidamente trasferito altrove.
Vedi come avevo radicalmente cambiato idea ?
antonella_c, non ne vuole proprio saperne di più ?
La mia risposta a Carolina dovrebbe avere evidenziato una mia personale conoscenza professionale della materia.
Il forum non consente di inviare allegati.
La mia età dovrebbe pormi al riparo da qualsiasi sospetto.
dr. Luigi Morsello, sposato con tre figli maggiorenni e non più conviventi
residente in Lodi - viale Vignati 4, CAP 26900
la mia e-mail è già nota.
le stavo giusto scrivendo in privato .saluti
Luigi, le sarò grata. Non ne so molto altro, ho solo inteso che la 'fobia' potrebbe essere anche rivolta al bambino che una volta il criminale era, e magari questa elaborazione sarebbe stata fatta dalla sua psiche proprio a causa di violenze da essi un tempo subite. Ma le ribadisco che non sono io esperta, e che anzi sarò grata di sapere che cosa ne pensa un vero esperto. Per il resto mi pare che il lavoro che avete fatto sia importante e non volevo certo che ognuno si tenesse le proprie idee, ma solo cercare di non intervenire in maniera eccessiva/invadente. A differenza del mio discutibile "clone" di poco più su :-D
Carolina
@ morsello luigi : problemino con l'email , mi ritorna indietro l'indirizzo , può scrivermi lei (cliccando sul mio nome)o ridarmi l'indirizzo ?grazie