Sono un pesce stanziale, non faccio testo. Finché la mia tana è al sicuro non ci penso minimamente di spostarmi altrove. E poi sono troppo occupato a gestire l'inferno delle piccole cose di tutti i giorni per accorgermi della pochezza culturale, della superficialità della "nazione".
Lo so, sono un vero itagliano.
ps: e poi voglio proprio sapere che fine farà il trio Giraudo-Moggi-Bettega.
a me pare che la pochezza culturale e la superficialità siano visibili proprio nelle piccole cose di ogni giorno. nelle persone che tocca frequentare, siano essi colleghi, conoscenti o sconosciuti. a volte anche in famiglia, sento discorsi che fanno rabbrividire.
e la trimurti juventina poi, un motivo in più per levare le tende :)
Se posso dire la mia, anche senza essere un uomo di cultura o di valore (anche se ho i miei). Lavoro da 9 mesi ormai in Olanda come ricercatore universitario, e ci rimarro' per altri 4 anni buoni. Non sono scappato, e non ho mai sputato nel piatto dove ho mangiato per quasi 30 anni. Sono andato via per seguire un sogno, che l'italia non mI permetteva di realizzare: avere un dottorato di ricerca, oltretutto su temi riguardanti le energie rinnovabili. \Lo stipendioper un dottorando e' 1300 euro al mese netto, in italia 830, e i prezzi di dove sono io (Delft) sono piu' o meno quelli di Milano. A Milano e' impossibile vivere da solo con uno stipendio simile.
Qui vivo davvero bene, ho trovato una buona dimensione di vita, ma l'Italia mi manca, e molto, tutta quanta. Non vi sto a dire quanti parenti e amici (chiedetelo a Carolina e al suo fratellino) ho lasciato la'. Puo' sembrare stupido o banale, ma anche il sole mi manca, e i colori che lo accompagnano (e arrivo da Milano, figuratevi!). Qui, in due settimane, c'e' stata solo una mezza giornata di sole.
Alcune volte e' un sacrificio: la malinconia comincia ad urlare dentro di te, ma vado avanti, nella speranza di aver scelto bene. Almeno posso dire di averci provato, e non avro' di certo rimpianti.
Se davvero i politici ci tenessero al paese, non permetterebbero la diaspora di ricercatori, letterarti, artisti, ecc...
Se ricordate come hanno fatto a vincere la seconda guerra mondiale gli americani, e con cosa (la bomba H), vi renderete conto che e' stato grazie agli scienziati cacciati dalle dittature europee (si', ma i gulag?...), un nome su tutti: Fermi.
Si dovrebbe invertire questa triste tendenza, oltretutto ora che anche l'america ha preso questa strada: chiudere le porte agli stranieri per i dottorati, cosi' i posti migliori non se li prendono piu' i migliori da tutto il mondo, ma i migliori d'america, poi quelli meno bravi, e via a scendere.
Cambiera' mai qualcosa? Io credo di no, e cosi' mi tengo le nuvole e i mulini a vento.
Doei doei (trad. ciao ciao)
Corrado
corrado auguri, stai facendo la cosa giusta, e se hai pazienza ed un po' di aiuto dall'effetto omega, tornarai in italia da vincitore
vabbe Corrado, chissenefrega del sole, quando basta entrare nel coffee shop all'angolo e ti passa la malinconia
:)
effetto omega? Cos'e'?
Grazie per gli auguri Beppe...
ah, un'ultima cosa... come impegno morale, mi sono preso quello di leggere i quotidiani italiani online, cosi' da rimanere informato, e cercando anche le varie angolature: repubblica, l'unita', il corriere, ogni tanto pure la padania e il giornale, per vedere l'effetto che fa.
questo blog, poi, mi aiuta molto per farmi un'idea critica su cio' che accade, difatti ci partecipo pure con segnalazioni ;).
Ci vediamo per le votazioni ad Aprile (ma sono confermate o buttero' via un fine settimana? Devo chiamare Arcore per la conferma?)
Corrado
(azz... Davide ha capito la cura...)
Sono andato via a 50 anni dal settembre 2005. In questi sei mesi ho riscoperto il gusto del mio lavoro, non ho più l'ulcera e non ho la minima nostalgia. Tenetevi pure la mia parte del bel paese.
complimenti vivissimi a Corrado!
Garp: una curiosità: dove sei andato? in che ambito professionale sei impegnato?
Corrado, il tuo è uno stato emotivo che capisco perfettamente. L'tialia è un paese, geograficamente, stupendo, come lo sono gli Stati Uniti. Ma come società, come modo di vivere, è notevolemnte degradata. Domenica scorsa ho letto un bellissimo corsivo sul domenicale del Sole 24 ore di Montanelli in cui si descriveva la Milano dei primi imprenditori: si capiva bene cosa era quello spirito. L'italia è come se si fosse seduta su se stessa, tutta tesa a difendere uno status quo, senza accorgersi che il mondo cambia, che città come Barcellona hanno avuto una crescita negli ultimi 10 anni che fa pavento se paragonata al traccheggio italiano. Cosa è successo in Italia di interessante negli ultimi 10 anni? Cosa è successo a Milano? Un cazzo. Si è peggiorati. Siamo abbruttiti. Non è un luogo comune, è vero: non c'è creatività (o ce n'è poca), non c'è passione civile (se non in rari casi), non c'è cultura, non ci sono spazi per i bambini (cosa avete fatto a Milano l'ultimo weekend sotto l'acqua? cosa c'era da fare?) , persino la pubblicità (settore nel quale lavoro) è triste e mogia, al massimo imita, senza riuscirci, quella degli altri paesi. Non c'è politica (tranne noi, e siamo pochi). Ci sono solo telefonini e automobili. E una filosofia veramente triste (e spesso anche violenta) che vuole farci essere orgogliosi di tutto questo. No, col cazzo. Io non sono orgoglioso di questo paese. E mi spiace: abbiamo immense fortune rispetto a tanti altri, ma ormai abbiamo imparato a darle per scontate.
PS: Aleph, hai mai letto "L'uomo senza qualità" di Musil? Quello che hai scritto non è per nulla banale. Ma proprio quelle stesse cose, in Italia, si vivono male. A meno che tu non sia pieno di soldi.
Ciao Garp, hai visto gli Alpha Flight, per caso?
effetto omega: sinonimo di "fortunata combinazione di eventi". la denominazione deriva dalla forma della minuscola greca corrispondente.... corrado, scusa lo scherzo, lo so che e' dura, un sorriso magari aiuta. appena piu' seriamente, pensa a vivere con pienezza questo momento speciale al futuro ci pensarai quando verra'.
aahhhhh,
E io che pensavo all'omega maiuscola... vedi tu come sono messo!
Grazie dell'appoggio comunque :)
corrado
A me manchi tu, Corrado. Se poi fai così, figurati. :-) Doei doei e alla prossima :-)
Carolina
Italiani all'estero:
http://www.promiseland.it/view.php?id=1535
Coraggio TURI!
Negli ultimi anni ho assistito a un inquietante cambio di prospettive da parte di molti amici e conoscenti (e temo anche da parte mia): si è passati dalla speranza di poter cambiare le cose con il "semplice" impegno politico, intellettuale e sociale, alla constatazione che dopotutto la triste situazione dell'Italia è imputabile alla maggioranza degli italiani stessi, che hanno voluto esattamente ciò che hanno ottenuto. La maggioranza che pensa che evadere le tasse o essere "furbi" sia auspicabile, che odia i deboli e tutto ciò che non conosce, che ha come primo obiettivo nella vita quello di accumulare sempre più soldi.
Siamo passati dall'illusione di poter rinnovare l'Italia semplicemente ripulendo i "piani alti", storicamente e strutturalmente corrotti, alla constatazione che ciò che c'è al governo è un puro e semplice specchio degli italiani stessi: il vero problema non è Berlusconi o la sua cricca di neofascisti, xenofobi e mafiosi, il vero problema è la gente che lo vota. Si potrebbe obiettare che è stato lui stesso a creare questa "gente", ma non credo di poter attribuire all'ometto una tale abilità. Lui stesso è nato e cresciuto nello stesso protoplasma di tutti gli altri, è soltanto stato più rapido, fortunato e furbo.
È probabilmente per questo che sempre più gente fugge dall'Italia: un conto è attendere la fine di un ciclo o una classe politica (cosa che arriva sempre), un altro conto è ritrovarsi in mezzo a un popolo in gran parte estraneo e sgradevole. I più snob (come me) si limitano a lamentarsene, i più intellettualmente onesti si limitano ad andarsene.
Eh, del resto, se se ne vanno anche i "meglio pezzi" come Sahmil Rijd, non c'è speranza!!!
Fotone
Corrado a Roma questo WE al Congresso Mondiale x la Libertà della Ricerca Scientifica s'è parlato anke d "te".
Dai1okkiata al mio kikko "Liberi nn si nasce. Lo si diventa" se nn l'hai già letto e studiato a memoria ovviamente ;o)
Forza e coraggio. Io c credo ancora cmq..
Ciao Giorgia, ora gli do un'occhiata...
per Fotone... sai che fine farebbero le ditte di molti leghisti se i loro dipendneti in nero extracomunitari scioperassero?
Quando ti butti nel traffico, prova a contare quanti padroncini italiani vedi nei Ducato (ditte tipo Bartolini, ecc...) e quanti extracomunitari...
Corrado
Cara Giorgia
ho letto il tuo bel post, e i problemi sono sempre quelli, da secoli. Primo fra tutti la Chiesa. Proprio oggi mi pare era la giornata di ricordo dei patti Lateranensi, grazie ai quali siamo andati a spezzare le reni alla Grecia e a surgelare in Russia con le scarpe di cartone MA le armi benedette (sì, ma i gulag? - quinto comandamento: non uccidere). E ancora siamo a festeggiarli. Sono sempre piùù convinto della necessità di una nuova breccia di Porta Pia, o per lo meno, l'indifferenza TOTALE verso quello che sbraita Ruini and company.
Altri casini li crea il nullo rapporto di legame tra centri di ricerca e industrie: ad esempio, in Italia, spesso si fanno brevetti non per produrre, ma per evitare che gli altri producano!
L'etica nella ricerca ci vuole, ma che me la venga a spiegare uno come Ruini è come se Calderoli, sposato con rito celtico dal druido Formentini (ho ancora le lacrime agli occhi dal ridere), fosse in prima linea nella battaglia per le radici cristiane d'Europa!!! Maddaiiiii
Come scusa??? E' davvero in prima linea? Lui???
ok, domani sorriderò alle grigie nuvole olandesi.
Corrado
e guardate questa!!! Che ancora non conoscevo!!! Io pensavo si trattasse "solo" delle solite schifezze, invece:
"Non abbiamo più bisogno della vulgata tolemaica resistenziale, è l'ora di mettere in discussione il mito. Lo si abbandoni e si faccia più storia''.
Marcello Pera presentando un libro di Giampaolo Pansa!!!
Carolina
Charlie: non ci posso credere...leggevi gli Alpha Flight. Noo...Credevo non li avrei mai più sentiti nominare. Sono commosso
Garp: potessi scegliere, raggiungerei proprio te (con preferenza quebecchese, però)
IO mi chiedo, ma un Fotone che ci sguazza, dentro questa picchiata, può davvero star bene? A prescindere dalle convinzioni politiche, davvero uno può non vedere il baratro? Davvero può sentirsi, personalmente, bene? A livello individuale...non "politico"
TSO (o galera???)!!! C'è pure questa!!! "la Costituzione non può definirsi antifascista, bensì solo democratica, in quanto essa è antifascista, ma anche anticomunista, antinazista, antifondamentalista, anti-antisemita, e così via. Meglio interpretarla in positivo. Liberarci da un mito del quale non credo che gli italiani hanno più bisogno. Riconoscerci in positivo in quei valori e liberare, liberalizzare la storia, cioè consegnarla agli storici''.
Il presidente del Senato della Repubblica italiana, o itagliana!!!
Fra poco viene meno pure il mio pacifismo, altro che emigrare!!! :-)))
Carolina
e io sono la relativista laicista. in culo. la costituzione è tutto quello che vuole dire quest'uomo, e soprattutto... si liberalizza? come l'Iraq? come le compagnie energetiche? come il falso in bilancio? come le droghe leggere secondo 'sti coglioni, eh, magari?
Carolina
ps e davvero scusami Al, la chiudo qui. I Costituenti comunisti... hanno fatto una Costituzione "anticomunista", ovvio. E poi soprattutto questo scrive decisamente libri molto complessi di teologia, per chiamare "vulgata tolemaica" l'onore tributato alla Resistenza!!! Ma si potesse chiavare e in posti indicibili!!! E noi a discettare di Ferrando!!!
Carolina
Il ragionamento di Larry è simile al mio: di fatto, temo, alla maggioranza degli italiani molte cose vanno bene così. cose che non cambierebbero nemmeno con un governo Prodi, che comunque migliorerebbe di molto la situazione.
Bisogna farsene una ragione. E' vero.
Io porto il mio esempio: cultura e spazi per i bambini sono tra le mie priorità (ovviamente, si parla di una situazione per molti aspetti assolutamente privilegiata, ma la cosa non rende meno grave, secondo me, le condizioni). Oggi queste esigenze a Milano non sono praticamente servite. E comunque lo sono, in maniera assolutamente inadeguata e oggettivamente inferiore a quelle degli altri paesi europei cui l'italia pretende di confrontarsi: Germania, Francia, Spagna (tralsciando l'Inghilterra).
Se io voglio, poniamo, in una giornata di pioggia battente (come è stato sabato) andare da qualche parte con bambino, dove cazzo vado, a Milano? Che attività ci sono? Guardo sul giornale e trovo 3 cose in croce, organizzate spesso in maniera autogestita, senza sovvenzioni comunali o comunque irrisorie: ho trovato un piccolo teatro che fa spettacoli per bambini, in mezzo a un parco lasciato completamente al degrado, in una struttura semiabbandonata e non riscaldata. Nient'altro. Come cazzo è possibile? Oggi a Milano, città con pretese assolutamente sproporzionate alla sua reale situazione?
Non credo che nel resto d'Italia vada meglio.
Cultura: voglio andare a un museo? Sapete quale è l'unico veramente decente a Milano? Il museo della scienza e della tecnica. Il resto è niente.
Vado a Berlino, ho solo l'imbarazzo della scelta: a ottobre ho visitato lo Judische Museum di recente costruzione, in un quartiere, Kreuzeberg, considerato degradato (almeno in parte). Quel museo è un piccolo capolavoro di volontà, coraggio e cervello. A milano anche solo la Triennale, considerata da molti il fiore all'occhiello della modernità e del design, è assolutamente risibile: un piccolo museo del design, decine di spazi lasciati vuoti, e ogni tanto qualche incontro mal organizzato e mal pubblcizzato. Non credo, anche qui, che nel resto d'Italia vada meglio: a roma non posso vedere i Musei vaticani perché chiudono alle 17:30. Le 17:30? Cos'è troppo tardi? L'usciere deve andare a casa perché se non gli scuoce la pasta?
Bibiloteche? Ditemi a Milano o anche a Roma una biblioteca costruita di recente e di dimensioni superiori a quella triste di quartiere con 15 posti in croce per leggere e con orari che vadano oltre le sette di sera. Non c'è, non esiste.
A Barcellona hanno costruito il MACBA, in pochi anni, hanno trasformato un vecchio mercato coperto in un enorme biblioteca comunale, nel quartiere del Born. E sto parlando di Barcellona, della Spagna, e del governo Aznar, non della Francia, o della Spagna di Zapatero.
Ma sapete la cosa che più mi spinge a essere pessimista? Leggere, sentire, capire, convincermi che a nessuno di tutto questo frega niente. Tranne a pochi che comunque, vuoi per soldi, vuoi per altri motivi, i loro spazi ce li hanno comunque. Ma a me, comune cittadino, che non naviga nell'oro, che si aspetta di riceverli dalla propria città questi servizi, questi spazi sono praticamente impediti sul nascere.
ovviamente, tralascio il discorso bici.
L'Italia è ferma da almeno 15 anni. Solo quando andavo al liceo la situazione era leggermente migliore. Eppure, come dice Berlusconi, va tutto benissimo, il mio è solo disfattismo.
Un'ultima cosa: il governo Zapatero ha stanziato i fondi per permettere alle aziende private di dare un permesso retribuito di ben 18 giorni ai papà. Questo a prescindere dall'eventuale congedo di paternità. In Italia non si ha diritto nemmeno a giorni 1.
molti miei amici e amiche (laureate e laureati) ora vivono all'estero.
non ho ancora sentito nessuno pentirsene.
piuttosto: quando mi scrivono mi compatiscono sempre un po'...
ps: totale accordo con quanto scrive achab. segnarsi la data sul calendario! ;-)
davvero.
;-)
ho decine di parenti/amici/conoscenti che si sono trovati a doversi trasferire all'estero, per un semplice motivo lavorativo.
una volta esportavamo minatori, edili, metalmeccanici, ora esportiamo soprattutto lavoratori della mente e in larga quantita'.
chi rimane e' chi si assoggetta alla pratica neocorporativa familista (il figlio del medico fa il medico, etc), chi si accontenta e chi tanto starebbe male o bene ovunque (le ali estreme del censo, si potrebbe dire)
achab: i musei vaticani dipendono da uno stato estero, non lo dimenticare; inoltra pure le tuie lagnanze al cardinal vicario.
chiedere che anche berja fosse d'accordo, era troppo.
;-)
Io ho vissuto un annetto a Madrid.
Sto seriamente pensando di ripartire a Settembre!
Io vi giro la domanda, visto che appena conseguita la laurea me la sono data a gambe levate (mi dispiace, ma in un paese in tale declino generale non me la sono sentita proprio di restare); ma cosa vi trattiene in Italia? Quali sono le speranze e le aspettative che vi fanno restare? E' una domanda sincera, onestamente non so come facciate a mantenere un minimo di equilibrio in una Itaglia psicotica.
rispondo alla domanda di chiara. ho vissuto meta' della mia vita all'estero quindi conosco abbastanza bene anche realta' non italiane, e ho deciso di rimanere in italia per un motivo semplice: l'incredibile sfida che si trova davanti questo paese per i prossimi 5-10 anni. l'italia e' stata in passato uno dei fari piu' luminosi della civilta' umana, e adesso che si trova in questa fase di forte appannamento c'e' l'opportunita' di contribuire alla sua rinascita e essere presenti in un momento topico della sua storia.
la scomessa e la speranza e' ovviamente che in futuro si guardera' indietro a questo momento storico come topico per via del suo essere l'inizio di un ciclo virtuoso e quasi rinascimentale del paese. la nuda materia prima intellettuale, culturale e artistica di altissimo livello in italia certo non manca, ma questa e' pur sempre una scommessa azzardata al limite della follia; anche perche' c'e' da fare i conti col fatto che nella storia recente l'italia sembra sempre aver trovato il guizzo salvatore pochi istanti prima di precipitare, per tornare poi tutto come prima appena superato il momento di pericolo. ma questa volta penso che le immense forze geopolitiche che entreranno in gioco nei prossimi anni escluderanno salvataggi roccamboleschi in extremis e ci confronteranno con scelte drastiche che - nel bene o nel male - porteranno a cambiamenti profondi e irreversibili.
sono trentenne, di energie da spendere ne ho ancora parecchie e mi trovo nel bel mezzo di una battaglia socioculturale che si preannuncia estenuante e piena di incertezze, ma anche assai interessante, importante e non priva di opportunita'. le energie prima o poi si esauriranno, e penso che se non ci saranno a breve/medio termine dei mutamenti profondi nel tessuto sociale italiano pure io arrivero' al punto di saturazione e me ne andro' di qui senza rimpianti e senza guardare indietro. ma non sara' ne domani e neanche dopo domani. magari l'italia e' destinata a un declino irreversibile, oppure a diventare un museo di se stesso, oppure un parco divertimento vacanziero. ma qualche minimo margine di manovra c'e', e io rimango ancora scanzonatamente in partita per il gusto della sfida.
la bellissima risposta di cronoman coglie le motivazioni nobili e non sempre cosi' lucidamente espresse. aggiungo per il mio, moglie che non voleva andarsene e famiglia. e come ho detto ad un altro amico qui su omb, penso sia bene andarsene per un periodo dal'italia soprattutto se per fare esperienze professionali o umane importanti.
infine sull'italia psicotica che menzioni, chiara, personalmente penso che stiamo vivendo le psicosi di chi ci comanda (a partire dalla paura dei giudici, della mafia e dei creditori)
Assolutamente da sottoscrivere quello che dice cronoman: è quello che penso anche io, che sogno, che vivo, ma che non osavo dire.
Bravo. Uno così non poteva che essere un ciclista.
Pardon, un pistard.
Grazie per le vostre risposte, avete tutto il mio appoggio (ma da lontano). Devo ammettere che a volte mi autocritico piuttosto severamente per la mia scelta. Forse avrei dovuto rimboccarmi le maniche come tanti (ma ancora non abbastanza) hanno fatto e stanno facendo, e contribuire in qualche modo alla tanto agognata "rinascita". Ma mi e' parso che ad un certo punto il qualunquismo e la pigrizia intellettuale e culturale della maggioranza abbia raggiunto livelli tali da sfiorare il ridicolo. Beppe, purtroppo chi ci comanda e' stato eletto, non ha fatto un colpo di stato. Magari fosse stato un colpo di forza e non un'elezione democratica!
Sono rientrata in Italia (a Milano) nel 2000 solo per rendermi conto che le cose erano cambiate per il peggio, tra leghisti deliranti e forzitalisti arroganti e pocchiosi, una burocrazia aberrant, gente abituata ad inghiottire ingiustizie e crimini senza aprire bocca e pseudo artisti ed intellettuali pieni di se' ed incapaci di auto ironia. Ho rifatto i bagagli in poco piu' di un anno e non credo di aver voglia di riprovarci piu'.
ok chiara, allora te lo mandiamo a casa col prossimo voto poi ne riparliamo.
Spero sia una promessa, Beppe. Ancora non riesco a digerire che ci sia mai arrivato.