Diffondere
Grazie
....Santo subito!!!
Marx ed Engels hanno fatto un'analisi per certi versi anche condivisibile della società industriale della loro epoca. Ovviamente il mondo è cambiato e anche le analisi si evolvono.
Il comunismo, però, è altra cosa. Ne' chiamerei quello realizzato nei paesi dell'est stalinismo. E' cominciata col bolscevismo, passando poi a Lenin, l'idea di uno stato autoritario, non democratico, dove le "idee giuste" venivano imposte per legge. Lo stalinismo non è che una delle tante forme della cosa in qeustione.
In linea generale, con tutti i suoi difetti, la democrazia liberale (vale a dire con la tutela dei diritti delle minoranze) è l'unico sistema decente che esiste nel mondo. All'interno del quale il sistema economico può variare dal welfare socialdemocratico nordico al liberismo inglese.
Quello italiano è il peggiore di tutti, un insieme di norme feudali, burocrazia parassitaria, clientelismi e mancanza assoluta di libertà d'impresa. Figlio, ovviamente, dell'orrido cocktail formatosi negli anni (secoli) tra controriformismo cattolico,assenza di una vera rivoluzione industriale, stato corporativo - fascista, anticapitalismo comunista generico.
"qualcuno era comunista perchè pensava di poter essere libero e felice solo se lo erano anche gli altri" (Gaber)
"interessarsi alla condizione dei disagiati, dare opportunità ai lavoratori, dare una vita decente ai pensionati, dare una solida educazione paritaria a tutti gli studenti, assicurare a tutti un alloggio dignitoso, migliorare la sanità e la giustizia renderla vera ed equa "
Sig.Suleyman che ne direbbe di candidarsi ? o di prestare il suo programma all'unione ?
interessarsi alla condizione dei disagiati, dare opportunità ai lavoratori, dare una vita decente ai pensionati, dare una solida educazione paritaria a tutti gli studenti, assicurare a tutti un alloggio dignitoso, migliorare la sanità e la giustizia renderla vera ed equa vuol dire essere comunista, allora ho scoperto che non mi dispiace essere diventato comunista alla mia età. In fondo sullo Zingarelli
il Comunismo è descritto come “sistema che mira a realizzare l’eguaglianza sociale attraverso la comunione delle risorse e dei beni”
Rileggerlo non fa mai male, specialmente a chi lo usa come un dispregiativo
Suleyman for President, Daniela premier e Antonella_c ai Rapporti con il Parlamento! ;o)
Carol
grazie carol ,così è risolto anche il problema delle quote rosa .
:-) altro che quote rosa :-) voglio un governo tutto di donne :-)))
Carolina
Basta con la pubblicazione di queste mail che poi mi commuovo e non mi riconosco pù nell'identità di comunistone di ferro.
Quando avevo vent'anni uno zio, passato dal PCI alla DC perchè un onorevole gli aveva promesso il posto di lavoro (che allora, a Napoli, era oro), se ne uscì con la solita cazzata del tipo "se non sei comunista a vent'anni non hai cuore, se lo sei a trenta non hai testa".
Meno male che c'è gente senza testa come Suleyman. Magari la perdessimo un po' tutti, questa testa...
1) Il punto invece è che se non sei comunista a trenta, quaranta cinquant'anni, a venti sei stato un buffone. E' (era?) quando la cosa significa rischiare consapevolmente di venire licenziati, emarginati, perseguitati, che ha senso essere comunisti, non quando sei giòvane e bello e il vento ti scompiglia i lunghi capelli.
2) la democrazia liberale tutela le minoranze di sto ricchissimo cazzo, visto che per esistere nella forma in cui esiste ha bisogno di sfruttare (eufemismo) il resto del mondo. Ai liberali beati consiglierei di leggere, molto prima del Capitale, "le vene aperte dell'america latina", di Galeano, tanto per capire su cosa si basa il nostro benessere e la possibilità di "tutelare le minoranze" e sparare cazzate immani in beata (in)coscienza.
Poi, che dire, quello di Suleyman mi pare un dignitoso programma socialdemocratico, ci s'accontenterebbe anche, viste le prospettive attuali.
neri..perfetto ,semplicemente
bene. perfetto davvero... e... abbiamo un bel po' di sottosegretari uomini :-)
Carolina
Carolì, a me che mi fai fare?
eh, sottosegretario alla Giustizia, ti va bene? O agli Interni, se preferisci.
Carolina (Ministero dislessico e squattrinato delle nozze blogger)
"las venas apiertas de america latina" cantavano Los Fabulosos Cadillacs :-)
bella citazione bibliografica, quello che dicono adesso i vari cialtroncelli no global lo diceva galeano gia' nel 1968...
Tutto sommato oggi, da noi, comunisti ed ex-comunisti propongono in realtà programmi "socialdemocratici" (e non sono poi così tanto lontani dal condividere l'analisi, per me abbastanza giuta, di Dedalus).
Trovare dei veri "stalinisti" è un po' difficile e quindi la demonizzazione berluskoniana del "comunista" brutto e cattivo non è altro che un espediente per giocare sull'ignoranza e il pregiudizio di molti elettori, ed inoltre evita un vero confronto sui programmi (trappola in cui la sinistra spesso purtroppo cade).
Io stesso, tendenzialmente più socialdemocratico che comunista, ho già votato senza timori per Rifondazione non riuscendo a trovare nel centro-sinistra nostrano un vero partito socialdemocratico di sinistra (i DS a volte sembrano più dei "democratici" USA che un partito socialdemocratico europeo).
Mi chiedo però se, nel 2006, ha ancora senso stare qui ad azzuffarci su parole come "comunista", "socialista", "socialdemocratico".
Ormai è evidente che le carte sono "rimescolate" e che anche la sinistra non può non fare i conti con valori e battaglie che non sono più quelle della vecchia tradizione (sia essa socialdemocratica, marxista, leninista, stalinista, quel che volete) e che invece pescano anche da altri filoni politici dei secoli che ci precedono (compreso quello liberale e borghese citato da Dedalus).
Ad esempio molte cose sono cambiate e fanno parte ormai del "patrimonio genetico" della sinistra: l'ambientalismo (pensate invece che solo negli anni '80 io quasi le prendevo dal servizio d'ordine del filo-nuclearista PCI perchè ero uno "sporco antinucleare"), la pace e la nonviolenza (mi è piaciuto molto quello che ha scritto Bertinotti su nonviolenza e comunismo), i diritti civili (lo stato di diritto, anche se magari raramente realizzato, è un valore dello stato liberale e borghese), ecc. ecc.
Mi sembra un po' ingenuo poi continuare dire cose del tipo "se interessarsi alla condizione dei disagiati, dare opportunità ai lavoratori, dare una vita decente ai pensionati, dare una solida educazione paritaria a tutti gli studenti, assicurare a tutti un alloggio dignitoso, migliorare la sanità e la giustizia renderla vera ed equa vuol dire essere comunista ...".
In realtà quelli di destra ti rispondono che con il liberismo loro vogliono ottenere le stesse cose, facendo crescere l'economia, ecc. ecc.
Bisogna piuttosto essere capaci di ribadire che le loro "politiche" si sono dimostrate inefficaci, anzi dannose (creano miseria, inquinamento, fame, ecc.) e nascondono ben altri interessi e difesa di privilegi. Bisogna anche cercare di spiegare alla gente che viviamo in un mondo dalle risorse limitate (economiche ed ambientali), che occorre imparare a dividerle e condividerle, che le promesse di sviluppo economico illimitato della destra sono "favole". Bisogna presentare proposte e programmi alternativi, credibili e coerenti.
E non è facile come mettersi un'etichetta addosso e diventare un fedele di questa o quella ortodossia politica (sia essa comunista, liberale o quel che vuoi).
oh... qui abbiamo gli esteri, l'economia, i capogruppi alla camera e al senato... bene... :-)
Carolina
eh no carolina, uno degli eventi che ha distrutto gli equilibri della fragilissima democrazia italiana e' stata l'elezione d i due esponenti della maggioranza a presidenti di camera e senato nel 1994.
precedentemente per anni ed anni le cariche erano divise tra maggioranza ed opposizione.
sara' il caso di cominciare ad imparare dagli errori del passato?
Berja, io dicevo i capigruppo, non i presidenti delle camere... i tuoi capigruppo politici mica li vorrai di destra ;o)
Carolina
se sconfiniamo nei campi del desiderio credo non vorrei proprio una camera, un senato ed un governo.
meglio i soviet.
peccato.. io ti volevo sottosegretario alla cultura... :-)
Carolina
...per mettere mano alla pistola?
no grazie, meglio gli interni, con delega alla repressione...
ahr ahr ahr!
:-) così però bisogna accordarsi con Mangoni... o forse no, se lui sceglie gli Interni anziché la Giustizia vi accordereste voi, dopo, perché siete in due :-) Ma penso che ve la cavereste benone, anzi 2 is megl' ke one :-)
Io comunque non ne voglio sapere ché il mio ministero conta pochissimo, si autofinanzia e non approva i conflitti istituzionali :-)
Carolina
la democrazia liberale tutela le minoranze di sto ricchissimo cazzo, visto che per esistere nella forma in cui esiste ha bisogno di sfruttare (eufemismo) il resto del mondo
Temo tu non abbia capito alcunchè (un cazzo?) di ciò che andavo dicendo..la democrazia liberale (ovvero: la democrazia col correttivo della tutela delle minoranze rispetto allla volontà sovrana della maggioranza) non ha nulla ha che vedere con il sistema economico che poi, al suo interno, viene scelto. Il quale può essere liberista, socialdemocratico, corporativo e -paradossalmente- anche comunista (nel senso della proprietà statale dei mezzi di produzione).
Mi rendo conto, comunque, che la questione è troppo complessa per le tue modeste meningi e ti saluto.
la democrazia liberale tutela le minoranze di sto ricchissimo cazzo, visto che per esistere nella forma in cui esiste ha bisogno di sfruttare (eufemismo) il resto del mondo
Temo tu non abbia capito alcunchè (un cazzo?) di ciò che andavo dicendo..la democrazia liberale (ovvero: la democrazia col correttivo della tutela delle minoranze rispetto allla volontà sovrana della maggioranza) non ha nulla ha che vedere con il sistema economico che poi, al suo interno, viene scelto. Il quale può essere liberista, socialdemocratico, corporativo e -paradossalmente- anche comunista (nel senso della proprietà statale dei mezzi di produzione).
Mi rendo conto, comunque, che la questione è troppo complessa per le tue modeste meningi e ti saluto.
"se interessarsi alla condizione dei disagiati, dare opportunità ai lavoratori, dare una vita decente ai pensionati, dare una solida educazione paritaria a tutti gli studenti, assicurare a tutti un alloggio dignitoso, migliorare la sanità e la giustizia renderla vera ed equa vuol dire essere comunista ...".
Bah, direi proprio no. Classico programma socialdemocratico, anche moderato.
beh, trovo che se l'opposizione fosse composta di radicali liberi ci si potrebbe pure divertire :-)
Carolina
Ma...ehm...forse...cioè... dai...voglio dire...bello questo slancio agiografico sui possibili significati del "comunismo"...ma parlarne censurando la lotta di classe sottolineandone solo la dimensione "sole cuore amore" mi sembra...come dire...ah! Ecco!! RIDUTTIVO?
Quanto al discorso Sudamerica, direi che è abbastanza comodo scaricare tutte le colpe sull'Occidente evoluto e cattivo.
Quando cominceranno a camminare sulle proprie gambe ridenti paesi come l'Ecuador, la Bolivia, il Paraguay, il Guatemala e compagnia cantante forse le condizioni miglioreranno.
Un primo passo significativo potrebbe essere rappresentato dal cacciare a calci in culo i consulenti politici francesi da suddetti paesi: che il trotskismo guevarista lo propalino tra i ristorantini chic di Monmartre e dintorni.
In Perù cominciarono a capirlo quando i campesinos sparavano a vista sugli assassini senderisti, senza bisogno che intervenisse il lupo cattivo americano o i servizi segreti deviati. Stessa cosa successe con gli assassini e torturatori dell'African National Congress (che avevano la divertente abitudine di appiccare il fuoco a copertoni messi a mò di collana su inermi abitanti di villaggi colpevoli di "atteggiamento non collaborativo" con i marxisti evangelico/rivoluzionari dell'ANC), i quali furono massacrati senza inutili convenevoli dagli Zulu in più di un'occasione.
Per non parlare della triste ma meritatissima sorte che toccò ad alcuni combattenti cubani in Angola, sempre a solerte opera delle valorose popolazioni locali, di certo non schiave o colluse con la mafiosa America.
Ecco, vedete, ce lo insegano la saggezza tribal/popolare e il vero buon senso proletario: il primo passo verso la civiltà spesso consiste nel piazzare qualche pallottola o qualche colpo di picozza da ghiaccio nelle teste criminali dei troppi, davvero troppi, sedicenti guerriglieri, consulenti militari/politici, agitatori, plagiatori.
Del resto, noi che teniamo in massimo grado e considerazione la Resistenza, non possiamo che apprezzare il diffondersi a macchia d'olio dei medesimi principi che animarono la Lotta Partigiana in realtà tanto lontane e diverse dalla nostra.
Certo, nella maggior parte dei casi (tutti i casi?) detta Resistenza nasce e si sviluppa in opposizione ai rossi "liberatori" e/o "portatori di pace" e/o "galvanizzatori di masse".
Che ci volete fare: o tempora o mores.....
cvd i coglioni vanno sempre a coppie, vicini vicini.
"RIDUTTIVO?"
non direi proprio. il tuo problema bubbidolo, e' che non appena si nomina comunismo ti volti ansioso al passato e via al tiro a bersaglio. piu' che riduttivo lo vedo molto propositivo e purtroppo poco applicabile, per la sua grandezza.
"Quando cominceranno a camminare sulle proprie gambe ridenti paesi come l'Ecuador, la Bolivia, il Paraguay, il Guatemala e compagnia cantante forse le condizioni miglioreranno."
questa e' bellissima. gli amerikani hanno gia' pronte le protesi.
"Un primo passo significativo potrebbe essere rappresentato dal cacciare a calci in culo i consulenti politici francesi da suddetti paesi: che il trotskismo guevarista lo propalino tra i ristorantini chic di Monmartre e dintorni."
gli estetismi continuano. cazzo gli amerikani non ci sono ancora riusctiti?
"In Perù cominciarono a capirlo quando i campesinos sparavano a vista sugli assassini senderisti, senza bisogno che intervenisse il lupo cattivo americano o i servizi segreti deviati."
cattivo esempio "the shining path" bubbidolo. in malafede davvero.
"Per non parlare della triste ma meritatissima sorte che toccò ad alcuni combattenti cubani in Angola, sempre a solerte opera delle valorose popolazioni locali, di certo non schiave o colluse con la mafiosa America."
caxate come le altre. Ci vivo con angolani. Di nuovo, l'amerika (dai,non ridurla a semplice mafia) c'entra eccome...la guerra civile e' stata colpa dei cubani?
"il primo passo verso la civiltà spesso consiste nel piazzare..." i figli di puttana giusti al posto giusto: corrompere, armare, ingannare. poi che si sparino tra loro per preapare il terreno per la depredazione. (altro che civilizzazione).
come al solito, propaganda.
Bubbidolo. Se vuoi aprire un post sulla questione violenza, "mezzi-fini", "colonizzazione", ecc. al limite potrei essere anche d'accordo con te.
Poi, ok, si apre la solita discussione infinita su quando la violenza è per difesa, quando è stato lo sfruttatore a scatenare l'ira dell'oppresso, ecc.
... Gandhi, nonviolento, che diceva di preferire il violento che si batteva contro l'opressione, piuttosto che l' a-violento che non faceva nulla, ecc. ecc. ....
E capisco che si rischia di banalizzare però non ho nemmeno voglia, in un blog, di impantanarmi in queste infinite discussioni (che conosco bene, avendole discusse mille volte in ambito pacifista - nonviolento).
Però anche tu semplifichi. E come se semplifichi.
La scelta di una "lotta di classe" violenta è fondante e intrinseca al comunismo o piuttosto una sua "deviazione" storica?
Questo è accaduto ad altri. Così come, ad es., in certi momenti storici il cristianesimo si voluto imporre con le armi e la violenza (contrariamente ai suoi stessi principi ai quali io aderisco).
Tornando al comunismo, letti anche i ragionamenti di Bertinotti sulla nonviolenza, propenderei per una "deviazione" storica. Dopo, al limite, il Bertinotti è per tenersi il "comunista", mentre io, visto che ormai, a torto o a ragione, è diventato così "deprecato", sarei per rivalutare tutti insieme il vecchio "socialista" (forse "stinto" ma una bella vernice colorata, tutti insieme, si potrebbe trovare).
Però, capisci, come dicevo, anche queste finiscono per essere disquisizioni da "salotto" (o da "blog"?). E resto dell'idea che il continuo blaterare di "comunisti" dei vari berluskoniani sia sostanzialmente abile malafede.
Oggi la sinistra in Italia è ben altra cosa e ha ben altri problemi che star qui a disquire se comunista sia bello o brutto.
Penso che servono di più altre cose (quelle che dicevo nel post precedente).
Berrò l'amaro calice e prendo la Giustizia come Togliatti.
fantastico. però sottosegretario per il fatto che i ministeri vanno tutti alle donne (Suleyman fa il presidente della Repubblica, che è un altro discorso). A questo punto cerchiamo una volontaria Togliatta e una volontaria per coordinare il lavoro di Berja agli Interni. :-)
Carolina
Dedalus, ricambio il saluto.
"[L]a democrazia liberale (ovvero: la democrazia col correttivo della tutela delle minoranze rispetto allla volontà sovrana della maggioranza) non ha nulla ha che vedere con il sistema economico che poi, al suo interno, viene scelto. Il quale può essere liberista, socialdemocratico, corporativo e -paradossalmente- anche comunista (nel senso della proprietà statale dei mezzi di produzione)."
Questa è la formuletta che puoi trovare sui manuali di scienze politiche, o nei depliant di qualche partito politico liberale (praticamente tutto ciò che si sbraca in parlamento da queste parti, insomma), o ancora nei testi di filosofia politica tanto più se di matrice anglosassone.
Il punto è che bisognerebbe andare oltre le modellizzazioni formali del tipo "la democrazia liberale è questo e quello", e, quanto meno, essere in grado di indicarne una reale, di queste presunte "democrazie liberali". Allora potrebbero forse sorgere alcuni problemi.
Almeno, credo che ci sarebbero grossi problemi ad indicare una democrazia liberale che non abbia a che fare, NB: strutturalmente, con lo sfruttamento di risorse di paesi che sono demandati a produrre nient'altro che quelle risorse. E questo vuol dire che nonostante tutti gli sforzi dei buoni democratici liberali del mondo, quei paesi sono vincolati al sottosviluppo. Ma questo avviene fuori dal nostro campo percettivo...
Vai a vedere la storia della società che oggi sul mib aveva il massimo del guadagno, la cucirini cantoni coats. Nel 1904 è stata rilevata dalla JP Coats, ditta scozzese di filati tra le maggiori al mondo, che riceveva le materie prime dalle piantagioni la cui manodopera era gentilmente fornita dalle popolazioni delle coste africane dell'oceano atlantico. Senza la storia il presente è fatto di formule vuote, bisogna darle un po' di sostanza. Il libro di galeano è un buon polpettone per riempire qualche lacuna...
Bubbidolo, onestamente non c'ho capito molto di quello che hai scritto. Quei paesi latinoamericani che hanno provato a farcela con le proprie democratiche forze negli anni '70 hanno subito giusto un paio di colpi di stato, caso mai la cosa fosse sfuggita (ma forse sono io che fraintendo...), e con un lieve, tangenziale intervento degli stati uniti.
Berja, lieto che apprezzi la citazione (e i los fabulosos cadillacs ;)
Fine del salotto e del pistolotto. Spero che un minimo i miei neuroni abbiano dato prova di lucidità :)
Il passaggio sulla JP Coats è un po' a volo d'uccello (e le battute si potrebbero sprecare): il punto è capire cosa ha comportato la produzione del cotone, cioè monocultura e schiavismo prima, monocultura e schiavismo in forme giuridicamente più sottili oggi. Ma si potrebbe parlare del caffé, del cacao, dell'oro e dell'argento, o dell'oppio turco portato a forza in cina dai tea-clippers americani con l'appoggio della corona inglese: tutto ciò è stato il motore della rivoluzione industriale, della cosiddetta accumulazione originaria dei capitali che ha contribuito sostanzialmente a creare l'europa e gli stati uniti così come li vediamo oggi. Più chiaro, così, no?
Me dicen el matador, nací en barracas
si hablamos de matar mis palabras matan
no hace mucho tiempo que cayo el León Santillan
y ahora se que en cualquier momento me las van a dar
Me dicen el matador me están buscando
en una fría pensión los estoy esperando
agazapado en lo mas oscuro de mi habitación
fusil en mano, espero mi final
Vedete? abbiamo un governo colto e poliglotta :-) Se Daniela premier è d'accordo sul fare ben più delle quote rosa, ad interim potremmo dare anche le Pari Opportunità a Berja! :-)
Carolina
Che le potenze economicamente più forti tendano a sfruttare la manodopera a basso costo è sicuramente un fatto. E' anche vero, però, che alla lunga questo (almeno in molti casi) porta ad una crescita della società "sfruttata", con aumento del costo della manodpera stessa, maggiori diritti sindacali etc.
Esistono poi situazioni limite dove questo non accade.
Ma questo ha poco a che vedere con il fatto che la democrazia sia migliore dell'assolutismo, delle dittature comuniste e/o fasciste e/o reazionarie e/o teocratiche.
Oppure (è forse questa la tua tesi?) la democrazia è strettamente connessa con la rivoluzione industriale inglese che per evitare lo sfruttamento dobbiamo passare ad un regime islamico o castrista?
O, magari, ad una solida teocrazia catto-terzomondista amministrata, con buon senso paterno, da paparazzi?
Scherzi a parte: la rivoluzione industriale ci fu (e fu giusta ed utile) e non si può più tornare indietro; bisogna trovare dei correttivi, particolarmente per quanto riguarda le grandissime imprese (multinazionali).
Quanto all' america latina; sicuramente spesso c'è stato la zampino USA, ma quelle società sembrano avere comunque grandi difficoltà a trovare soluzioni moderne, senza oscillare continuamente tra il latifondo feudal-peronista e le utopie sanguinarie dei sentieri luminosi. Forse, ora, il Cile..ma chi può dire?
Dedalus, e se invece tenessimo presente oggi il Venezuela? Chavez, mi pare, stia facendo di tutto proprio per liberarsi da una tendenza a pensare in maniera feudale alla propria economia (ed il feudatario, guardacaso, sono al solito gli Stati Uniti...) e non mi sembra che stia cavalcando alcuna utopia sanguinaria. Inoltre con il referendum di metà mandato ha dimostrato di avere il popolo dalla sua nonostante il tentativo criminale di farlo fuori attraverso lo sciopero strumentale degli industriali del petrolio. Poi è comunista, di fondo, ma questo è un fatto incidentale...
Caro dedalus, ti ringrazio, perché siamo riusciti ad arrivare ad un nodo importante: quello secondo cui "alla lunga questo (almeno in molti casi) porta ad una crescita della società "sfruttata", con aumento del costo della manodpera stessa, maggiori diritti sindacali etc."
Io è proprio questo che metto in discussione e ritengo (ma è un'espressione da salotto) falso. F-A-L-S-O.
Il rapporto tra centri economici e periferie non è un rapporto del tipo "io vado avanti e (con i miei scarti) voi verrete a traino lungo la via luminosa del progresso". Magari fosse così, questa è una delle soluzioni più efficaci con cui viene propagandato lo sfruttamento, la devastazione, l'impoverimento e il circolo vizioso di dipendenza in cui si trovano gli stati ricchi di risorse ma che guarda caso non riescono mai a trovare un'unità politica serena. FOrse perché sono tutti degli incivili sanguinari, ancora in uno stato di semi-barbarie culturale dalla quale proprio non ne vogliono sapere di uscire? O forse perché quando qualcuno prova a fare un minimo di lotte sindacali viene sparato impunemente? Perché quando un governo si afferma democraticamente il suo parlamento viene bombardato dagli aerei americani? Perché, porcoddio, se i comunisti nel '48 fossero andati al governo in italia gli americani avrebbero tagliato i finanziamenti perché no, i comunisti non ce li vogliamo?
Poi, che la democrazia sia connessa con la rivoluzione industriale non me lo sono mica inventato io, per lo meno, la democrazia nelle forme in cui la vediamo oggi. Il suffraggio universale non esce mica dal culo di un pollo, per usare un'espressione bucolica.
Infine: "la rivoluzione industriale ci fu (e fu giusta ed utile)". Cosa intendi tu per utile? Ma soprattutto, cosa intendi tu per GIUSTA? Perché tra tutte le cose che si può dire della rivoluzione industriale, giusta mi sembra proprio la più fuori luogo. Poi, uno può continuare a tapparsi gli occhi, nessuno ti obbligherà a vedere la luce (almeno finché berja non sarà agli interni). Però, dai, non prendiamoci per il culo. Utile, magari, fu utile ad un po' di gente, ebbe degli effetti a modo suo progressivi, certo, mica mi fa schifo non dover lavare i panni a mano. E ha permesso a momenti una presa di coscienza enorme da parte di moltissimi che prima non avevano altro rapporto che con le zolle di terra che zappavano. Ma giusta...
Chavez è il tipico dittatorello cialtrone sudamericano (al momento su posizioni populiste).
Il Cile, invece, ormai è una democrazia abbastanza consolidata e con un'economia decente.
Quanto all'evoluzione dei paesi sfruttati mi sembra ci siano numerose prove a favore. Diciamo quasi tutti i paesi orientali (Corea del Sud, Singapore, Taiwan, un tempo lo stesso Giappone,Cina, India etc.).
Dove la cosa stenta è dove le lavorazioni non sono industriali ma agricole e in Africa, dove sembra esistere una sorta di condanna a non fare un solo passo avanti (addirittura con tutte le classi "medie" costituite da indiani e arabi).
Quanto alla rivoluzione industriale intendevo dire "inevitabile" e comunque necessaria. Guarda che Dickens l'ho letto pure io e so che cosa erano i sobborghi delle città industriali inglesi nell'ottocento. Ti ricordo, però, che la democrazia inglese già esisteva da un bel numero di anni (anche senza tornare alla magna charta).
il comunismo è un sistema dittatoriale responsabile di milioni di morti, fallito storicamente ed economicamente... coloro che tentano, come te, di resuscitarlo citando i suoi presunti meriti sono solo dei revisionisti, estremamente illusi e ignoranto oppure in completa malafede.
"samurai", imparare a portare un po' di rispetto per le persone non guasterebbe. Forse prima di sparare queste banalità ti converrebbe provare a leggere bene quello che c'è scritto sopra, capire cosa intende dire l'autore, comprendere il peniero degli autori che cita, valutare gli effetti del loro pensiero sulla storia con atteggiamento curioso. Altrimenti, basta la frase classica "sì, ma i gulag" e ti risparmi pure del tempo.
Si,ma i gulag?
I gulag non saprei, ma il gulasch mi piace assai.
Papa Wojtyla e Moro: del loro sangue son sporche le mani dei comunisti
Secondo i diari di Mitrokhin Armando Cossuta sarebbe stato il massimo referente romano del Kgb
di Renato Farina-Dico subito la parolina: Mitrokhin. Non riesco a cominciare l'articolo con freddezza, sprizza fuori troppo sangue. Ho letto i documenti della Commissione, sono pubblici. Tra poco uscirà il volume con le conclusioni, Paolo Guzzanti ha rischiato la pelle per metterlo insieme. Dico: Mitrokhin. Ma bisognerebbe scrivere: la fogna rossa, rossa come la bandiera ma anche come il sangue di Aldo Moro e del Papa. La picchierò sul tavolo quella parola: Mitrokhin. In quel dossier c'era e c'è il contratto tra la nostra sinistra comunista e para-comunista con l'impero criminale più duraturo della storia. Il problema è che questa storia dura tuttora. Finché non ci sarà luce, e tutti potranno vedere, l'inganno perdurerà. Ora comincio l'articolo per bene. Daccapo. Scusate.
Mitrokhin? I comunisti e la sinistra gridano allo scandalo perché la televisione ha detto la verità in diretta. Orrore. Canale 5 che ha fatto mai? Ha fornito la prova tivù dell'alleanza tra l'Italia di Berlusconi e l'America di Bush (ma anche di Clinton, vedi gli applausi di Hillary). Prodi e i suoi azionisti di maggioranza (D'Alema, Fassino, Bertinotti e Diliberto) chiedono la par condicio. D'accordo. La nostra idea allora è questa. Bisognerebbe fare una bella scorpacciata televisiva sull'altra alleanza: quella che ha riguardato la sinistra e ha reso orribile la vita di questo Paese. È finita l'alleanza solo perché il partner è morto. Si sa: l'Urss è defunta. Ma l'alleanza continua, come in un film di spettri: la cattiveria dello sguardo e la menzogna della lingua sono quelle là. Diliberto quando denuncia «le mani grondanti sangue» di Bush e di Berlusconi ristabilisce una specie di giuramento segreto con i compagni di tutto il mondo. Ma sì, quell'alleanza di zombie si protrae. E c'è una logica. Come ogni colpa grave non si ferma al momento del delitto, ma finché non è espiata permea le mosse degli impuniti, i quali ora pretendono di governarci.
Ah, se ci fosse stata la telecamera e la diretta tivù quando voi, compagni comunisti, andavate a Mosca a conferire con i vostri referenti massimi, non ci saremmo opposti alla mondovisione dei passaggi di dollari. Non avremmo ostacolato la diffusione del sonoro con relativa traduzione. E quello accaduto a Mosca tra dirigenti sarebbe ancora poco. Ora si sa molto di più. E si può ricostruire con precisione come questo rapporto tra il Partito comunista italiano e il Partito comunista dell'Unione Sovietica non sia stato una faccenda folkloristica o di necessaria condizione per la democrazia. Anche questo ci hanno fatto bere come oro colato: l'America dà i soldi alla Dc, la Russia li consegna al Pci. Pari e patta, non è vero? Balle. A parte che il primo fatto non è vero, e l'America i dollari li ha dati all'Italia intera, comunisti compresi, grazie al piano Marshall, il paragone non tiene proprio. Infatti l'intreccio tra il Cremlino e le Botteghe Oscure non era la generosa offerta ad un amico, ma la paga del complice. Era in funzione di un progetto di occupazione di questa Italia. Serviva all'assassinio. Non diciamo che i compagni di periferia sapessero, le anime belle ci sono sempre. Ma ormai è palese come le vicende più gravi degli anni '70 e '80 - il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro, l'attentato al Papa, la consegna dei piani di difesa della Nato al patto di Varsavia - abbiano avuto la regia di Mosca che ha potuto godere del supporto logistico di spioni italiani, incardinati nel Pci, mentre tutto il partito di Togliatti, di Longo e di Berlinguer aveva sì il supporto dell'idealità operaia, ma anche dell'oro di Mosca. Oro in cambio non di un'adesione all'idea ma di un tradimento fattivo.
Si sa tutto. Non c'è mistero. Nel 1999 venne alla luce dell'opinione pubblica il dossier Mitrokhin. Ridiciamo questo nome, buttiamolo lì, insistiamo. In tutto il mondo fu preso sul serio. L'Italia era il vero centro delle rivelazioni messe insieme dall'archivista Vasilij Mitrokhin con pazienza certosina. Nomi di spie, di confidenti, ma soprattutto la chiave per capire - attraverso quei nomi - alcuni fatti decisivi della nostra vita. Berlusconi, che non è un fesso, stette zitto. Poi venuto al governo lanciò una commissione d'inchiesta guidata dal senatore Guzzanti. Si è avvalso di consulenti. Ha sentito molti personaggi. Ha cercato di capire perché i servizi segreti al guinzaglio dell'Ulivo abbiano tenuto nell'ombra queste carte fatte arrivare a Roma dagli inglesi. Poi è andato a fotocopiare fascicoli segreti in Germania e in Ungheria. Sono saltate fuori chiare come il sole le trame comuniste italo-sovietiche. Commuovono e fanno venire rabbia le pagine dedicate da Guzzanti a Moro. Ci sono comunisti italiani al soldo di Mosca. Non si sfugge. Sono sorprendenti le rivelazioni sui piani di invasione dell'Urss, valevoli negli anni '50, ma pronti ad essere praticati mentre il mostro russo era moribondo. Sarebbero dovuti entrare dal Brennero, i carri sovietici: segno palese che contavano sulle quinte colonne italiane. Chi? I compagni del Pci. In Italia invece a rimetterci sono stati i gladiatori della Nato. Ricordate? Furono additati al pubblico disprezzo come servi degli americani.
Qualcuno dice: il mistero delle spie sovietiche in Italia. Mistero? In realtà si sa tutto. Il mistero italiano è piuttosto un altro. Ed è perché questa vicenda resti nell'ombra, per una specie di tacito accordo, si stia tutti zitti. E quando ne accenna qualcosa Berlusconi sia trattato come un fissato. Il mistero è del perché non ci mettiamo insieme a strappare via questa coperta nera che soffoca la voce di chi ha ricostruito questa verità. Poi se la prendono perché in tivù Berlusconi dice viva l'America e ricorda la visita al cimitero dei militari americani caduti per liberarci dal nazifascismo. Noi aspettiamo con impazienza e un po' di schifo l'altro film, quello della Mitrokhin. Per ora in Italia questo macigno sulla coscienza dei comunisti e dei loro amichetti è servito soltanto a condannare Feltri aunanno emezzodi carcere per la denuncia di un comunista citato per sbaglio in un rendiconto. Sarebbe come se dopo la fine del nazismo l'unico condannato fosse un giornalista che ha sbagliato il nome di un capo delle Ss. Questa è l'Italia. Che rischia di essere occupata post mortem dall'Unione Sovietica che vive nelle teste e negli atti di gente come Diliberto. Mitrokhin!
(da libero)
moshi moshi samurai-san. proprio oggi c'e` una bella risposta di quel comunista di severgnini sul sito web del corriere del kgb o come si chiama:
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/06-04-04/01.spm
riporto il finale qua sotto per tua convenienza. buon karakiri,beppe
La verità è che questo governo non merita la riconferma (secondo me, secondo molti), e ha un peccato originale - il conflitto d'interesse del premier - che un giornalista non può ignorare. Nemmeno se lavora per una testata di proprietà dell'interessato. Qui - hai ragione, Clara - ci sono diverse categorie di colleghi.
Quelli che capiscono il problema, ma lo ritengono meno grave del rischio della sinistra al governo (sono molti, anche al «Giornale»).
Quelli che non riescono a capire il problema (e va be', che ci posssiamo fare).
Quelli che si occupano d'altro (anche se è dura, perché Mister B. ha il piedino, o piedone, dappertutto: televisione, sport, esteri, cinema, finanza, banche, assicurazioni, telefonia, amministrazioni locali, urbanistica, media eccetera)
Quelli che sfidano la sorte (ce ne sono, e li ammiro).
Quelli che capiscono il problema e stanno zitti perché c'è di mezzo il posto di lavoro (ne conosco, e li capisco).
Quelli che capiscono il problema e lo affrontano con deliziosi sofismi (alcuni hanno un grande successo, come giornalisti e come filosofi).
Quelli che sono abbastanza forti per ritagliarsi uno spazio di libertà vera (ma sanno dov'è il confine, e non lo varcano).
Infine, quelli non vogliono capire il problema, perché la passione politica li acceca ed è diventata la ragione di vita e di carriera: Paolo Guzzanti, tanto per fare un nome. Tra tutti, questi sono più affascinanti. Molti vengono dal Partito comunista, e continuano a preferire al fede al dubbio. Hanno solo cambiato idolo.
samurai: nome che evoca quella ridicola fascinazione evoliano-misticheggiante che i nazistelli ebbero per l'oriente (senza peraltro mai capirci na fava)...
Mitrokhin. nome che ricorda la piu' grande bufala mai concepita dai giornalisti prezzolati del piu' ricco magnate italiano. un castello di carte - false - che continua a precipitare nel ridicolo chiunque l'abbia evocato.
e c'e' pure qualche farlocco che ci crede!
l'universo non sara' mai grande quanto l'umana idiozia...
Antonello De Pierro su falsa promessa ICI
Antonello De Pierro, direttore del Portale dell'Informazione Nazionale Italymedia.it è intervenuto con fermezza sulla promessa del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di abolire l'Imposta Comunale sugli Immobili, meglio conosciuta come ICI, sulla prima casa.
"E’ stata l’ultima lancia scagliata con la forza della disperazione da parte di un Cavaliere ormai col cavallo morente. Con l’approssimarsi del verdetto dell’urna ha cercato di giocare la carta della demagogia più spregevole, dopo i “bambini bolliti per concimare i campi” e lo spauracchio delle varie tasse inventate, facendo leva sulle emozioni confuse di una popolazione ormai stremata e spolpata dalla politica aggressiva esercitata dalla classe dominante in un quinquennio da affondare per sempre nelle paludi dell’oblio. I sindaci sono saltati sulla sedia quando hanno udito quelle parole, tra l’altro proferite in extremis, e quindi senza la possibilità di un contraddittorio, di una replica che potesse spiegare quanto fosse vacillante la piattaforma su cui un premier ormai all’angolo, aveva posato l’illusione degli italiani di risparmiare l’ICI, e il suo barlume di estrema speranza di “rapinare” qualche consenso a quell’esercito di “coglioni” che ha preso definitivamente le distanze da chi negli ultimi due anni ha accresciuto il suo patrimonio, tanto da passare da 5,9 miliardi a 12 miliardi di dollari, che ha fatto varare ben quindici leggi ad personam, che ha trasformato abilmente il famoso conflitto di interessi in “armonia di interessi”, che ha fatto retrocedere, nonostante lo share di gran lunga più elevato, gli introiti pubblicitari della RAI, facendo lievitare in maniera esponenziale quelli delle reti Mediaset, e che soprattutto ha travolto, stravolto e mortificato la Costituzione, mentre la maggior parte degli italiani ha dovuto fare i conti con una crisi economica senza precedenti. Certo, tra i tanti, qualche “coglione vero” ci sarà pure, che crederà alla panzana dell’ICI e regalerà (o forse meglio donerà) il suo voto al quel Centrodestra che ha calpestato i suoi diritti, ma indubbiamente i tanti dimostreranno al nostro caro e simpatico premier che l’appellativo poco ortodosso loro affibbiato non calzava affatto e che l’Italia si governa con i fatti, e non con la retorica populista a cui siamo stati abituati negli ultimi anni. Anche gli alleati postfascisti e pseudocristiani sono rimasti spiazzati dall’assist berlusconiano, e pur probabilmente non credendo all’ultima frottola “acchiappavoti”, a una manciata di ore dalle consultazioni elettorali hanno dovuto sostenerla a tambur battente. Il macigno di propaganda pura scagliato dal Berlusca, su una campagna elettorale già infuocata, si sgretola da solo al primo vento di saggezza riflessiva della coscienza degli elettori, anche perché lo stesso premier non ha indicato dove avrebbe preso i soldi0 per colmare l’eventuale voragine provocata dall’abolizione dell’ICI (probabilmente solo perché egli stesso non lo sapeva). Il gatto berlusconiano si morde dolorosamente e inesorabilmente la coda. Il denaro incamerato dai comuni con l’imposta in questione va a soddisfare le esigenze primarie nel campo dei servizi (scuola, sanità, ecc.) Qualcuno, facendo i raggi al cranio del premier ha ventilato la possibilità di aumentare l’imposta comunale sulle eventuali altre case di proprietà. Un’ipotesi irresponsabile da far venire i brividi. Chi possiede altri immobili di proprietà, generalmente li affitta, e un’eventuale soluzione di questo tipo, andrebbe indubbiamente ad influire proprio sugli affitti già esosi, che getterebbero tonnellate di combustibile sul fuoco della precarietà e dell’incertezza che brucia a fiamme elevate sulla realtà quotidiana della popolazione. Quella precarietà ed incertezza, foraggiate da cinque lunghi anni di governo antipopolare, che ha distrutto il mercato del lavoro e annientato lo stato sociale e che pur di soddisfare la demagogica statistica del milione di nuovi posti di lavoro, sottoscritto nel famoso e monofirmato contratto con gli italiani, ha distribuito a grappoli contratti di assunzione a breve termine, che hanno disegnato il profilo preoccupante di un futuro instabile di più generazioni di “coglioni” (dopo il danno la beffa), che ora manderanno a casa il signor Berlusconi, archiviando il capitolo socialmente più tragico e buio della storia repubblicana, con le dolorose pagine scritte sul sacrificio soprattutto delle cellule più deboli del tessuto sociale, tra sorrisi beffardi, “tagliandi” estetici, panzane e bandane."
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oh ma sn sempre le stesse persone alasciare i commenti!!!!la sinistra ha bisogno di aver un sempre maggior numero di partecipanti.......qnd imparerà la gente ad aprire gl occhi e capire che berlusconi è un coglione(ho sbagliato anzi lui nn è un COGLIONE e qst è il guaio!!!!)nnn fa altro che cambiare le carte in tavola confendendo il popolo ignorante cn tutte quelle cifre e continuando a promettere di abbassare le tasse di aumentare le pensioni di abolire l'ici senza dire però che aumenta un sacco di altre cose che ogni giorni paghiamo(il tichet, i prodotti in generale).........noi di sinistra siamo + realisti e nn facciamo preomesse che nn manteniamo e nn facciamo le cose di nascosto e nn facciamo tutta quella campagna promozionale che fanno quelli di destra.........purtroppo però la gente si lascia incantare cn qst cose e nn va all'interno delle cose!!!!!!!vi prego gente aprite gli occhi!!!!!!!!!