Caro Milton Meli Lupi, ma tu sei soddisfatto dell'operato dell'attuale sindaco? Non mi sembra che Cenni abbia portato chissà quali innovazioni nella solida gerarchia del potere senese (1.MPS 2.Comune & Friends .... 10.Cittadini_comuni).
Siena è una città moribonda, con 18000 studenti che la città non vuole, ma a cui fa pagare affitti da capogiro (tutti in nero).... il problema non è la cattiva memoria dei senesi, ma il fatto che vivono di ricordi.
Che Piccini faccia la sua campagna elettorale come vuole, come del resto la sta facendo l'Unione nei confronti di Berlusconi, sicuramente non stanno dicendo che ha lavorato bene no?
Non sono senese e non sono (ahimé...ma ancora per poco) mai stato a Siena, ma mi pare di capire che chi sta facendo campagna elettorale "contro" si scagli contro una situazione che ha in gran parte creato lui, avendo governato per dieci anni e pussa; per cui, il paragone con l'Unione non calza, o chelato Dr.Zoidberg
Anche se fosse, Cenni ha avuto tutto il tempo, non dico per cambiare qualcosa, ma anche solo per provarci.
Questi sono i soliti battibecchi di corte, di quelli che non danno fastidio a nessuno.
Milton Meli Lupi, probabilmente, è troppo schierato per dare un giudizio onesto e veritiero.
Controllare dove finiscono i soldi della Fondazione MPS, ecco, questo è qualcosa che nessuno ha il coraggio di fare. Ad esempio, non si capisce perché la fondazione, che, stando allo statuto, dovrebbe operare solo all'interno della provincia di Siena, abbia erogato gran parte dei fondi ad altre regioni. Per non parlare della mancanza di mezzi pubblici, di una costosissima ma inutile rete in fibra ottica, di parcheggi carissimi, scale mobili non funzionanti, la fortezza, inutilizzata, ormai allo sfascio, l'ospedale che è sempre meno qualificato... etc.
Per approfondire:
http://www.liberasiena.it/hannodetto/Attualita/ascheri_liste_civiche.html
Idem come sopra, caro desperate forceitalienne, Piccini ha sguazzato nel potere del montepaschi per poi ergersi a condottiero del bungoverno quando gli è toccato farsi da parte.
detto questo, vorrei ricordare che il "cattivo" MontePaschi ha reso la città e la provincia di Siena le più ricche d'Italia.
E no mio caro, io non sono affatto schierato, non te lo permetto caro dottr zoiberg. Tanto meno sono schierato per il Cenni o per il suo partitino che si limita a gestire il potere e non fare politica.
Ma quel partitino era il partitino di Piccini e Cenni ha di buono di aver imposto all'ex sindaco di prendersi una vacanza dal potere cittadino. Io contesto questo: piccini pur di non perdere il potere ha tramato per cinque anni e ora torna appoggiato dalla destra. Lo schierato è chi si finge cieco ed attacca Cenni per quello che in realtà ha inventato Piccini! Inventato, lo ripeto, perché le nomine in fondazione le ha inventate lui (anche perché prima non esisteva la fondazione) così come lui ha accentrato il potere e deciso giunte di basso profilo.
Non ci sto a farmi dare dello schierato da chi è più shierato di me.
"Per non parlare della mancanza di mezzi pubblici, di una costosissima ma inutile rete in fibra ottica, di parcheggi carissimi, scale mobili non funzionanti, la fortezza, inutilizzata, ormai allo sfascio, l'ospedale che è sempre meno qualificato... etc."
Informati altrove magari e non da quelli di liberasiena, magari scopriresti che la rete in fibra ottica l'ha voluta e costruita il Piccini così come il Canale Civico, la Siena Parcheggi l'ha voluta e costruita il Piccini mettendoci a capo il suo amico Scapigliati, le scale mobili e la risalita distruttiva del Costone l'ha voluta e votata il piccini e la sua giunta così come il ponte di Malizia! Tutte cose che il cenni ha finito ma perché votate dalla giunta precedente. Possiamo aggiungere strada Massetana Romana e le rotonde. Poi, la fortezza è lì dal 1500 e l'ospedale non è gestito minimamente dal comune forse non lo sai ma esiste una Azienda Ospedaliera ed una Università che in questi giorni ha altri problemi.
Mi scusi chi non è di Siena ma la cattiva informazione fa male a tutti.
Milton, mi fa piacere sapere che non sei uno dei "cortigiani", e mi trovi d'accordo su tutto quello che, di sbagliato, o per lo meno poco corretto, può aver fatto Piccini.
Ora però mi dici cosa ha fatto di buono il Cenni?
Siena è la città più ingesseta d'Italia. Gli utili MPS sono sprecati: andate a vedere i contributi a chi sono dati al sito della Fondazione. Cenni ha gestito malissimo i progetti, per lo più discutibili, di Piccini. Il quale però ora, espulso dai DS e solo a capo di 4 liste civiche, può vincere (se la destra, anch'essa in parte comprata non lo ostacola) e creare una situazione completamente nuova.
In 5 anni avrà imparato che aveva fatto più di una bischerata, no? E ora come fa se non poggia sui cittadini avendo contro tutto l'establishment? Badate a Siena non c'è radio, né TV né stampa libera (anche la Nazione è di regime), salvo un piccolo giornale di FI naturalmente pochissimo diffuso.
E' la più 'berlusconiana' delle città. Venite se non credete. Sarebbe una città fantastica e ricchissima se i soldi non venissero impiegati in modo clientelare e si potesewse lavorare senza tessera. Ora per comprarsi anche gli industriali si è progettato uno stadio nuovo megalomane. Che Dio ci salvi da questa oligarchia che conta sulla buona fede degli elettori di sinistra...
Battitore Libero
Chi non è a Siena in questi giorni non capisce quanto la città sia blindata. Il sindaco uscente si sottrae al confronto diretto con lo sfidante Piccini e compare a tutte le manifestazioni pubbliche possibili e immaginabili: 25 aprile s. Caterina 1 maggio, tutto fa brodo e chiede alla fine di essere confermato per riesserci l'anno prossimo! Intanto i media compiacenti lo strombazzano in contiuazione. Canale 3 manda in onda i TG della settimana in continuazione. Il "Corriere di Siena" (della catena che fa capo a Perugia) si è specializzato nella caccia agli avversari del Cenni: romolo Semplici leader di Libera Siena, Renato Lucci, leader della Mongolfiera già capogruppo DS con Piccini in consiglio comunale a Siena, l'ex prefetto Vittorio Stelo che si è schierato apertamnte per Piccini, e alcuni universitari stimoalti dal successo del nuovo rettore Focardi, che ha posto fine all'era Berlinguer-Tosi all'università: cioè il prof. Giovanni Buccianti, noto professore di Storia dei trattati amico di Sergio Romano, e il prof. Mario Ascheri, un senese professore a Roma. Quest'ultimo ha fatto un'intervista molto istruttiva (si può leggere nel sito www.liberasiena.it) domenica scorsa, 23 aprile, su "Il Cittadino", il giornale dell'opposizione. Vi ha ricordato tra l'altro al direttore del CorSiena con grande tatto di essere in contraddizione perchè da massone dichiarato fa la campagna elettorale in modo spudorato (tutti possono confermalo: non da giornale d'informazione ma come fosse di partito) per la maggioranza di sinistra, quella così liberale che in Toscana per legge perseguita i massoni. Reazione prevedibile: Ascheri massacrato tre giorni dopo. Ma i lettori fino a che punto non capiscono che è tutto costruito ad arte?
Il direttore del CorSiena cerca di screditare Piccini accusandolo di avere a suo tempo dato alla stampa le liste di massoni veri o presunti tali. C'è un processo in corso sulla questione perché Picini ha querelato il direttore del CorSiena. Bisognerebbe conoscere i dettagli. Senza che si può dire? Come il sindaco Piccini potè a suo tempo fare la campagna antimassonica senza la copertura del suo partito?
Senesi più grandi, chi ricorda di voi articoli del tempo (inizio anni '90) dei vari soloni del PCI-PDS-DS che allora attaccarono o almeno si dissociarono dalla linea Piccini? Aurelio Ciacci, venerando uomo di partito e fervido sostenitore del Cenni, pronto a intervenire e dibattere su tutto, scrisse mai qualcosa su questo punto? Chi può illuminare chi ha la memoria corta o era allora troppo giovane? Intervenite per favore! Molti senesi ve ne saranno grati. Per capire qualcosa, dato che la stampa a Siena non ce lo consente.
VIVA il blog, VIVA la libertà.
Perchè votare Piccini anzichè Cenni a Siena?
1) Perchè l'alternativa (al regime oligarchico-mafioso-partitocratico nel quale è sprofondata Siena) è più facile che nasca dall'alternanza.
2) Perchè se è vero che anche il Piccini gestiva un'oligarchia lo faceva più per soddisfare la sua vanità e sempre con un occhio di rigauardo e di rispetto verso la città. Il Cenni invece lo fa, a mio modesto parere, per servire gruppi di potere anche non senesi, vogliosi di prendersi la banca MPS e senza capire veramente di cosa la città abbia bisogno in questo momento di grande trasformazione.
Un plauso a Francesco Antoni che non si nasconde dietro uno pseudonimo (dote rara di questi tempi a Siena, dove l'anonimato è diventato saggia virtù perché la critica si paga cara, non proprio come sotto il fascismo ma... date tempo al tempo).
Secondo me pochi hanno capito cosa sta succedendo. Lo scontro è questo: da una parte una forza spaventosa (tanto per capire di cosa stiamo parlando: l’enorme potere di Berlusconi esercitato su 60 milioni di Italiani sta tutto ed esclusivamente sui 23mila miliardi di lire su cui sta seduto, altrimenti sarebbe un poveraccio come me, mentre i compagni a Siena sono seduti "solo" su i 20mila miliardi del Monte per schiacciare 50mila cittadini) che domina l’esistenza dei Senesi succhiando loro l’anima e la dignità costringendoli a strisciare; dall’altra uno sparuto gruppetto di resistenti (tocca a noi oggi resistere, resistere, resistere!) che si oppone con tutte le sue forze affinché Siena non precipiti nel feudalesimo o, peggio, in un sistema mafioso. Questa e solamente questa è la battaglia in atto. L'altra battaglia, quella meramente teorica tra destra e sinistra, è assolutamente ininfluente, ammesso che venga combattuta, per il popolo senese (anche se questo non se ne rende conto): chiunque vinca si siederà sempre sul collo del popolo (ricordate il Gattopardo? deve cambiare tutto affinché nulla cambi).
Piccini, quale che sia il suo passato (e pochi all'epoca l'hanno combattuto quanto l'ho combattuto io), oggi rappresenta una novità per un motivo principale e per uno secondario e semplice che anche un idiota capisce al volo.
Il primo è che Piccini ha sposato la tesi della restituzione del potere al popolo e di porsi come esecutore della volontà popolare (questo è l'evento importante di queste elezioni, non l’inutile giro di valzer tra destra e sinistra che si avvicendassero al potere). Il secondo motivo è che il Piccini era il Piccini quando condizionava il partito sopra di lui grazie al Monte e dominava quello sotto di lui per carisma e magari anche clientelarmente. Ecco questo partito dominato oggi non ce l’ha più, né sopra né sotto e non può sperare di riformarlo coi "resistenti" che lo sostengono (di cui dicevo) e che non hanno nessuna voglia di rinunciare al loro ruolo di resistenti.
Questa è l'ipotesi. Se poi l'ipotesi risulterà sbagliata Siena sarà finita. Ma questa è la battaglia, e non altra, che in questo momento si sta combattendo. Da una parte la speranza del riscatto del populus sibi princeps (il popolo principe di se stesso) dall'altra lo spettro della frana in una situazione meridionale dove pochi (o uno solo) comandano e tutti gli altri obbediscono e strisciano, con il manipolo di dissidenti costretti ad abbandonare la città per sopravvivere decentemente.
Il resto sono chiacchiere o, meglio, il resto non mi interessa affatto e lo lascio agli appassionati del pettegolezzo politico (non molto diversi dalle sartine di una volta e il loro Grand Hotel).
Mauro Aurigi
PS. Chi ha scritto che Siena deve tutto al Monte non ha capito niente di come stanno le cose (e forse ha capito poco anche di molte altre): è il Monte che deve tutto a Siena o, meglio, ai Senesi. Scambiare la causa con l’effetto non è il massimo della perspicacia.
M.A.
Il mio intervento di stanotte, dopo 17 ore, ancora non appare (appare solo in anteprima ma credo che appaia solo a me e non agli altri). Cosa c'è, una sorta di controllo poliziesco sugli interventi?
Mauro Aurigi
Hops! è apparso quasi per incanto (scusate la mia precedente battutaccia).
Mauro Aurigi
E siccome la stragrande maggioranza dei Senesi non sa quanto essi siano caduti in basso, voglio anche aggiungere quanto segue.
Mauro Aurigi
www.aurigi.net
www.liberasiena.it
(da Il Cittadino del 27.11.2005)
PER UN PUGNO DI RISO … LE SCIMMIE DELL’ASIA E QUELLE DI SIENA
L’umiliazione di dover ringraziare chi ci dà quello che già ci appartiene
Nel Sud-est asiatico da tempo immemorabile si fa ricorso a questo metodo ingegnoso e incruento per la cattura delle scimmie: si assicurano saldamente al suolo delle brocche, la cui bocca sia grande abbastanza perché i poveri animali possano introdurvi la mano aperta, ma non abbastanza per poi poterla estrarre col pugno chiuso, quindi vi si versa un poco di riso e ci si nasconde in attesa. La scimmietta, attratta dall’odore del riso, si avvicina al vaso con fare assai circospetto, vi infila curiosa la zampa, afferra un pugno di riso e lesta cerca di correre al sicuro per mangiarselo. Ma inutilmente: per quanti sforzi faccia non riesce a tirare fuori dalla brocca la zampa insieme al riso. Quando si accorge degli uomini che vengono a catturarla comincia ad urlare e si vede benissimo che è combattuta tra due terribili alternative: perdere il riso o perdere la libertà. Tutte le scimmie scelgono la seconda (poi perderanno anche il riso), salvo pochissime eccezioni rappresentate evidentemente dagli individui più intelligenti.
Un comportamento stupido, è vero, ma c’è poco da criticare, perché nella società dell’uomo, sia nella storia che nell’attualità, quello è un atteggiamento più diffuso di quanto si creda: quelli che per un pugno di riso vendono la propria libertà e la propria dignità sono molti, moltissimi, troppi. Il caso più banale e volgare è quello di quei Napoletani che negli anni ’50 votavano il monarchico Lauro per un pugno di spaghetti (non ci furono ulteriori distribuzioni di spaghetti, nel senso che la loro situazione peggiorò ulteriormente). Ma ci sono forme più subdole e sofisticate per cui i pochi riescono, con il classico piatto di lenticchie, a sottomettere i molti o per cui i molti accorrono volentieri a sottomettersi ai pochi (o all’uno solo). E quei molti sono talmente tanti, assai più di quanto s’immagini, che alla fine s’arriva a quella sconsolante conclusione di cui dicevo: la nostra distanza intellettiva da quella povera scimmietta non è poi così grande.
Ma c’è almeno una situazione che costituisce un caso a sé: è quella senese. Qui vendere la propria libertà e la propria dignità per un pugno di riso è lo sport cittadino. E ai molti che volentieri si sottomettono corrisponde la proterva e fascista volontà dei pochi di dominarli (oh, quanto inutilmente qualcuno, a suo tempo, imbracciò il mitra e salì in montagna!). Ma fin qui siamo nella norma. L’eccezionalità sta nel fatto che il pugno di riso che viene distribuito a Siena non appartiene ai pochi che lo distribuiscono, ma ai molti che lo ricevono. E quando sento i servili e ottusi ringraziamenti che questi ultimi – del tutto indifferenti al fatto che ai nostri figli saranno richiesti costi ben superiori – indirizzano alla Fondazione e soprattutto al suo presidente Mussari, perché ci elargiscono graziosamente ciò che è già nostro, penso che la nostra distanza da quella scimmia che almeno rubava il riso altrui, diminuisca ancora. E forse forse …
Mauro Aurigi
Roberto Perrone, giornalista sportivo a Siena per siena-juventus ha scritto su
"Corriere della sera" 1 maggio 2006, a proposito dello stadio che la giunta Cenni ha deciso di spostare con costi enormi a Isola d'Arbia:
"stadio affascinante con i suoi pini marittimi e con le sue guglie gotiche".
E ci vorrebbero fare un auditorium \che intaserà di traffico S. Prospero anche più che lo stasdio attuale, do ve il caos è creato ad arte per irritare la popolazione residente.
Tutto calcolato, non Vi pare?
Per il Sig. Aurigi: i senesi DEVONO scrivere anonimamente se non vogliono essere impallinati dal "Corriere di Siena", finanziato, a quanto dicono gli esperti, dagli artigiani dei DS...
I contributi di Fondazione MPS, delle varie finanziarie ecc. a Siena contano molto di più di ogni ideale di sinistra.
Meditate gente, meditate, e non votate come a livello nazionale il 28/29 maggio.
Berlusconi è di casa a Siena. Ma sotto altre bandiere...
Salve sono Francesco Antoni
F R A N C E S C O A N T O N I
se pensassi di vivere in uno stato dove non posso firmare il mio pensiero di certo emigrerei (non ho lo spirito troppo rivoluzionario, sono più per l'auto-esilio).
Vai vai impallinatemi.
La cosa più triste è che ci crediamo tanto civili e invece a malapena conosciamo la nostra storia e non abbiamo voglia di conoscerla. Non vogliamo sapere da dove viene il riso che sta dentro la brocca, vogliamo solo essere sicuri di poterne mangiare un pugno, costi quello che costi. Siamo una razza speciale sotto tanti punti di vista...., ci sentiamo grandi e furbi, perché lo siamo stati, ma oggi siamo piccoli e c.....oni! ci facciamo vanto di essere da sempre "di sinistra", da prima che la sinistra esistesse! ma un operaio, con la sua paga, a Siena non ci vive di certo. Qualcuno glielo dica per favore!
parliamo dei fatti.Zona San Prospero sotto propaganda elettorale Sindaco Cenni.Asfaltatura via del colle e taglio erba giardinetto.Motivo? incontro con i residenti della strada.Asfaltatura via Monticchiello e Bimbi.
Motivo? residenza di qualcuno che conta?
Allora in via Martiri di Scalvaia chi ci abita dato le condizioni della strada?Complimenti all'amministrazione per la faccia messa sul campo.
Documentatevi bene sulle fibre ottiche e di quante cazzate Vi hanno fatto bere su questa storia.rimango a disposizione vostra. saluti
Cenni, Mussari, ... ma lo sapete che questa combricola di "bravi" signori stà per consegnare la Vostra tanto amata banca nelle mani del San Paolo di Torino ( grazie DS ...) ??? Se ciò verrà confermato che fine pensate che potranno fare i quasi 3000 dipendenti senesi del Monte ???
Prima di votare pensateci bene a chi date il vostro voto ...
Io credo che giriate intorno, voi Senesi!
Abitate in città splendida, ma i suoi abitanti del centro sono solo circa 8mila maggiorenni.
La stragrande maggioranza dei residenti (gli altri 35mila maggiorenni) abita in periferia o in campagna, spesso in case comunali o di cooperativa per le quali spesso (ancora) devono dire grazie a qualcuno dalla mattina alla sera. Come fanno a rendersi conto che questa oligarchia al governo sta dissipando un patrimonio (e ancor più farà con lo stadio ecc. ecc.) e degrada il centro storico? Vengono ogni tanto in centro per la contrada o per qualche concerto dispensato in piazza; possono fare quel che gli pare perché non c'è nessun controllo e i VV. UU. hanno l'ordine di lasciar fare: sono elettori, anzi la maggiornaza degli elettori...In queste condizioni ogni protesta s'infrange sul muro di obbedienza e servilismo che certa stampa innalza ogni giorno sempre più. Il vero sindaco di Siena è chi controlla la stampa. Quell'altro ufficiale è una pura comparsa e i suoi amici devono fare tanta attenzione: hanno costruito un meccanismo di cui rimarranno vittime.
Come per l'URSS si può solo sperare l'implosione, credetemi. Ma andate a votare ugualmente, preparatevi in attesa...
Vostro
Nuovissimo Archimede
Nessun commento dopo le elezioni?
E' stata confermata la previsione essendo state le elezioni meno corrette della storia senese...con i mezzi d'informazione praticamente monopolizzati dall'Unione che sosteneva il Cenni vincere al primo turno è stato facile, ma...
il sindaco è stato sotto il 50% in 18 sezioni elettorali su 50 (pare quelle del centro storico e del perimetro fuori le mura) e i suoi partiti hanno registrato un 61% del 76% degli aventi diritto, ossai una minoranza per quanto consistente degli aventi diritto. Astensione: questo il dato che spiega il modesto risultato della sinistra (DS al 29%! del 76 beninteso...) e la sconfitta di Piccini, che ha comunque totalizzato un 31%, mentre le sue liste civiche associate un 23%: sono il secondo partito...Per questo Sergio Bindi, un veterano Pci-Pds-Ds, ha fatto un articolo critico, ricordando senza pietà le passioni bancarie del suo partito...E degli alleati che hanno incassato nomine bancarie a tutto spiano e imposto un rimpasto in giunta provinciale, dove i verdi (sconfitti alle comunali: un partitino insignificante, che non si era affatto occupato dell'ambiente) hanno licenziato un proprio assessore e lasciato il posto alla Margherita divenuta vice-presidente: bel senso dell'alleanza...
I due primi consigli comunali hanno visto il sindaco e la sua maggioranza procedere cpome un cqrro armato nonostante motivate obiezioni della minoranza (liste civihce soprattutto) a delibere fondamentali (bilancio, programma). Ma tanto nessuno ne ha saputo niente a Siena, perché al Canale civico è stata inibita la trasmissione...siamo al Comune delle banane?
Archimede saluta
Io so che i miei a Siena facevano la fame e che nessuno li ha aiutati: Senza leccare il c.... a nessuno mi sono laureato e ho pubblicato una decina di libri in barba alle mafie accademiche. però per essere uno che parla senza peli sulla lingua me l'han fatta pagare. Che volete, non ascolto la nannini, son diabetico e non mangio più i ricciarelli, non sono un caterinate...lE ELEZIONI CI SON GIà STATE ma non credo che si possa cambiare in meglio, intendo anche la situazione personale di chi non fa parte di cordate e ammanigliamenti. C'era una volta un Paese mafioso...