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«A politician, you know the ethics those guys have. It's like a notch underneath child molester» (Woody Allen)
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Alberto Biraghi
Una quota è una quota una quota, ma è rosa?
Benvenuto a* * passegger* sul volo a ritroso per Baghdad. Tempi duri, atterraggio per le 7.25 del giorno degli esiti ufficiali delle elezioni irachene: 70/275 seggi alle donne contro tutti i timori che la Shar'ia avrebbe escluso loro, Carletti e Silvioni. Ora, sempre a ritroso, a casa, in compagnia del film: “Il Partito Trasversale Salvamaschioeseggio Italiano”.
Ciak, si gira: appaiono gli on. PTSI Cusumano, Orecchio e Iannuccilli (Udeur), Buemi, Ceremigna, Grotto e Di Gioia (Sdi); Bottino, Ruggirei e Gerardo Bianco (Margherita) e altri di F.I. e UDC di cui è difficile ricordarsi tutti i nomi - rivolgersi al personale di bordo per segnalarne altri. Grandangolo parlamentare onde tralasciare gli astensionisti: si vota per avere nelle liste 1 donna su 4: candidata, non eletta (le elette sono ora il 10% del Parlamento). Il PTSI ottiene voto segreto e 180 deputati lo bocciano. Citazione clou: “Le donne non devono scassare la minchia!”. Le chiamano quote rosa. Tranquill*. Prima dello scalo a Roma si offrono tarallucci e vino per la decisione di opposizione e governo d'ignorare il PTSI: 30% o 50% di candidate a sinistra, 25 o 30% a destra. I Salvamaschieseggio? Sono già contenti delle proprie collocazioni non trasversali da cui possono condizionare il voto mettendo gente di proprio gradimento in cima alle liste. E litigano sul
bon ton.
Ora Capitan Dizzy Fuzzy vi saluta e vi augura buon proseguimento. Siete a Milano. Non vige la Shari'a, ma libere elezioni. Potete toticchiarvi per liste fatte al 50% di donne o votare la destra carrozzata di Gelmini e “le quote grigie, intese come materia cerebrale” di un fondamentalismo detto Intelligent Design, * cui leader teme d'incontrare Ombretta Colli in tv.