Liscia la notizia
di Marco Travaglio
Signor Primo Ministro, lei ha le mani sporche di sangue? Ha intenzione di dimettersi?». Così, il 19 luglio 2003, un giornalista inglese si rivolse a Tony Blair durante la conferenza stampa congiunta col premier giapponese Koizumi. Il giornalista si riferiva alla morte misteriosa del dottor Kelly, che aveva denunciato le manovre del governo inglese per appesantire il rapporto dei servizi segreti sulle armi di distruzione di massa di Saddam. Non risulta che il giornalista abbia ricevuto critiche, insulti o richieste di ritrattare come invece è capitato a Oliviero Diliberto per l'ovvia constatazione che Bush ha le mani «grondanti di sangue» iracheno, avendo mandato i suoi uomini a sterminare, anche con bombe al fosforo, migliaia di civili. «Signor presidente, lei è un cocainomane?», domandò nel 2001 David Letterman a George W. Bush durante il suo seguitissimo show televisivo. Bush non si sognò neppure di recarsi in Bulgaria per chiedere la cacciata di Letterman dalla televisione, e comunque anche se l'avesse fatto non avrebbe trovato nessuno pronto a obbedirgli. Figurarsi che accadrebbe in Italia se qualcuno, giornalista o comico, osasse tanto.
Bisogna partire di qui, dal «mondo a parte» che è il dibattito politico-giornalistico in Italia, per capire come mai da noi «certe cose non si possono dire», soprattutto in televisione. E dunque come mai certe cose la gente non le sa e non le potrà mai sapere. Infatti le proteste del centrodestra per quanto è avvenuto domenica a Rai3 non si appuntano sull'inutile provocazione di Lucia Annunziata che ha dato il pretesto a Bellachioma di andarsene anzitempo («Lei non può dire che si alza e se ne va», ripetuto una decina di volte in due minuti). Ma sul fatto che prima dell'incidente la giornalista ponesse domande e pretendesse risposte, mentre il premier tentava di suggerirle le domande e di non dare le risposte.
Ogni tanto è utile immaginare come sarebbe l'Italia se, per incanto, si potesse realizzare un cambio merci fra la Rai e la Bbc. I politici fuggirebbero dalle tv, invece di accorrervi a ogni ora del giorno e della notte. E anche il teleconfronto di stasera, se si svolgesse negli studi di una tv inglese o americana, ma anche francese o tedesca, sarebbe tutt'altra musica, anche perché di Vespa e di Mimun, in quei paesi, non ce ne sono. O, se ce ne sono, non dirigono tg nè programmi d'informazione. Prendiamo il caso dei teppisti e picchiatori di sabato a Milano. Ma in quale paese il governo potrebbe iscriverli d'ufficio all'opposizione («sono alleati di Prodi»), avendo nelle proprie file due condannati per resistenza a pubblico ufficiale? Ben due ministri, Roberto Maroni e Roberto Calderoli, l'uno in via definitiva l'altro in appello, sono stati condannati per aver alzato le mani sulla polizia che perquisiva la sede milanese della Lega Nord di via Bellerio. Cioè per aver fatto esattamente ciò di cui sono accusati i facinorosi di corso Buenos Aires, contro i quali il governo dei Maroni e dei Calderoli (alle memoria) invoca «pene esemplari». La Lega è la stessa che ha sostenuto (addirittura con una colletta per pagare loro gli avvocati) i tre fanatici «serenissimi» che qualche anno fa si armarono di tutto punto e sequestrarono un traghetto a Venezia (con passeggeri incorporarti) concludendo il loro blitz eversivo sul campanile di San Marco. Chi lo ricorda più?
In un lungo elenco di candidati impresentabili, l'Espresso fa il nome di Marcello De Angelis, in lista con An: negli anni di piombo faceva parte di «Terza posizione», fu a lungo latitante e venne poi condannato per associazione sovversiva; ora dirige la rivista «Area» del ministro Alemanno. Poi c'è un candidato milanese di Alternativa sociale dell'ottima Mussolini, Pasquale Guaglianone, ha una condanna per i suoi rapporti con i Nar, i nuclei armati rivoluzionari che seminarono terrore e morte in Italia negli anni 70 e 80. Chi l'ha mai fatto notare a quanti, accendendo ogni giorno la tv, si fanno l'idea che Prodi sia alleato con i terroristi e debba «prenderne le distanze»? Chi ricorda mai in tv che le ultime stragi in Italia le perpetrò un'organizzazione denominata Cosa Nostra, a cui - secondo il Tribunale di Palermo - era organico Marcello Dell'Utri, l'uomo che ha selezionato le liste di Forza Italia ed è candidato a Milano? Ci vorrebbe l'informazione. Magari, prima o poi, arriverà anche da noi.
Francamente non capisco cosa si vuole sostenere in questo articolo? Mi sfugge. Mi pare un enorme minestrone stilistico per sciorinare la propria abilità retorica (nel senso letterale del termine). Cosa c'entra l'Annunziata con Calderoli, gli scontri di Milano con la BBC, Bush con la nostra televisione? Cosa vuoi sostenere? Io, francamente, con onestà non capisco. E, come noto in libreria, credo che Travaglio abbia semplicemente trovato il business del secolo. Detto fuori dai denti: lo trovo insopportabile, pedante e assolutamente prevedibile. Infatti ha difeso Berlusconi nei confronti dell'Annunziata, per fare quello fuori dal coro e che la sa lunga su come funziona il sistema mediatico. Quando invece, l'Annunziata andava difesa e basta perché non ha fatto nulla di sbagliato: è antipatica, brutta, quel che volete, ma ha fatto le stesse domande che avrebbe fatto chiunque di fronte a una persona che mistificava in diretta dati, fatti, realtà incontrovertibili (tipo i dati sulla disoccupazione e la crescita economica), soprattutto di fronte a una persona che in diretta, studiandola a tavolino, voleva il colpo di scena. L'Annunziata non poteva non incalzarlo quando negava il vero e copriva le sue domande con alzando la voce come farebbe un padroncino qualunque. Comunque complimenti a Travaglio: il vedo autogol alla sinistra (ammesso e non concesso che voti a sinistra) lo ha fatto lui.
Oltretutto quanto successo dimostra chiaramente il nervosismo di cui è preda il Cavaliere e l'assoluta calma con cui Prodi si prepara ad affrontarlo stasera: con le regole (cioè le domande fatte da giornalisti, non da sudditi, come quelle che sono chiaramente emerse domenica come qualcosa che lui non può, non sa accettare) non ha dimsetichezza, sono la sua criptonite. Come quella di tutti gli italiani medi. E le regole, torno a sembrare e forse a essere, ma chi se ne frega è quel che penso, reazionario sono la prima cosa da ristabilire in tutti i campi. Dalla politica, alla tv, passando per la vita quotidiana.
quoto in pieno Travaglio
l' Annunziata doveva calmare le acque, invece le ha solo rese più torbide
Achab: un dibattito è quella cosa in cui si scambiano opinioni. In questo senso affermare di trovare qualcuno "insopportabile" significa uccidere il dibattito. Uno che ti risponde? "Chi se ne frega" (polemico) o "a me è simpatico" (inutile). Cominciamo a dire che ha venduto centinaia di migliaia di libri che hanno raccontato cose che nessun altro racconta?
Vengo al merito: Annunziata ha perso una grandissima occasione di mettere alle strette Berlusconi che aveva perso le staffe. L'autogol lo ha fatto lei, avrebbe potuto dare un bello schiaffone a Silvio, ma - dimostrando una chiara mancanza di sensibilità professionale - si è giocata l'occasione.
Ti domandi cosa Travagli voglia sostenere. Secondo me - come spesso accade - non vuole sostenere nulla. Racconta fatti che mostrano una realtà scomoda: in Italia esiste un regime mediatico, che trae nutrimento anche dalle ambiguità della sinistra.
Cosa poi voti Travaglio, sinceramente è del tutto ininfluente. Io mi limito ad apprezzare uno dei pochissimi giornalisti indipendenti che abbiamo oggi in Italia, il suo lavoro certosino di informazione, la sua curiosità che lo porta a non fermarsi alle apparenze dei fatti. In questo senso credo che la lettura dei suoi libri sia fondamentale per comprendere il valore del suo lavoro, soprattutto se si è convinti che in fondo Berlusconi è anche il prodotto di una sinistra che l'ha lasciato fare.
l'annunziata che benedice i bombardamenti sulle popolazioni afghane, l'annunziata che si fa integerrima donna di governo televisivo censorio per conto del governo fascio-mafioso, adesso l'annunziata che, fiutato il vento, si inventa giornalista paladina dei prossimi (?) nuovi padroni.....
il solito sguazzare immorale. stesso tipo umano dei ferrara, sgarbi etc etc
Cosa c'entrino Bush e la BBC con la nostra televisione mi pare abbastanza chiaro, forse ti conviene rileggere, perchè le argomentazioni riguardo al fatto che certe domande in Usa e UK si possono fare, e qui no, mi sembrano più che pertinenti.
Quanto al business del secolo e alla prevedibilità, sono discorsi ad minchiam: tutto è prevedibile, a posteriori. E per tutti, a posteriori, è possibile trovare sordide ragioni per spiegare quel che fanno o dicono. E' la solita tattica per delegittimare le voci fuori dal coro, e Travaglio innegabilmente lo è. L'Annunziata no.
Ma l'errore sta nel metodo: un giornalista lo si giudica in base a ciò che scrive, non all'eventuale motivo per cui lo fa. E finchè si attiene ai fatti, va criticato nel merito.
Come si può negare che l'Annunziata negli ultimi 5 minuti abbia continuamente interrotto Berlusconi, legittimando la sua fuga? Nessuno, nemmeno Travaglio si sogna di negare che inizialmente era accaduto l'esatto contrario: Berlusconi interrompeva, si rifiutava di rispondere alle domande, pretendeva di deciderle lui. E lo dice chiaramente. Ma altrettanto chiaramente non può fare a meno di criticare l'isterismo da cui si è fatta prendere l'Annunziata nel finale. Quella frase "lei non può dire mi alzo e me ne vado" che senso ha? E' semplicemente una reazione isterica. L'Annunziata non ha mantenuto l'aplomb necessario in questi frangenti, per distinguersi da personaggi come Berlusconi. Ha sbagliato in questo, nel non distinguersi. L'autogol non c'entra, nessuno ha parlato di autogol, per lo meno non Travaglio, anche perchè si da per scontato che l'Annunziata, al di là delle proprie posizioni politiche, faccia il suo lavoro per sé stessa, e non per favorire questa o quella parte politica.
Quindi, al limite, l'autogol sarebbe per l'Annunziata, non per la sinistra.
"Achab: un dibattito è quella cosa in cui si scambiano opinioni. In questo senso affermare di trovare qualcuno "insopportabile" significa uccidere il dibattito."
Perché, invece intitolare una rubrica "la faccia come il culo"?
Comunque, in caso, cancella l'intervento.
Annunziata ha perso una grandissima occasione di mettere alle strette Berlusconi che aveva perso le staffe. L'autogol lo ha fatto lei, avrebbe potuto dare un bello schiaffone a Silvio, ma - dimostrando una chiara mancanza di sensibilità professionale - si è giocata l'occasione.
Non sono assolutamente d'accordo: Berlusconi, ci fosse stato anche Furio Colombo, aveva deciso di piantare il casino. E lo avrebbe piantato. Perchè non può rispondere a dei dati di fatto che lo sbugiardano. Non vedi quanto alza la voce appena l'Annunziata gli dice che i dati dicono cose diverse? Lui non la fa parlare, la zittisce, cerca di farlo, perdendo le staffe, come fa chiunque viene colto in fallo. L'Annunziata al massimo poteva alzare a sua volta la voce, ma allora sì avrebbe fatto danno, cadendo nello scontro. Invece si è limitata a lasciarlo andare: vuoi andartene, perché non accetti che ti corregga quando non riporti il vero? vai. E poi, aveva ragione a dire "Lei non può dire mi alzo e me ne vado". Cosa fai? la domanda è scomoda, vieni corretto perchè riporti dati diversi, da un giornalista, la correggi a tua volta dandole dell'incompetente ("lei non si intende di economia"), e pretendi che il giornalista taccia e lasci che la sua trasmissione diventi il tuo show di falsità? No, l'Annunziata ha fatto vedere a tutti che Berlusconi è incapace di accettare regole e contraddittorio. A Ballarò, Flori corregge e interrompe ben di più i vari Fini, Tremonti ecc, quando a suo avviso non riportano correttamente la realtà. E nessuno si sogna di lasciare lo studio. E se non è dovere minimo di un giornalista tenere un piano di realtà nella sua trasmissione, allora andiamo tutti a vedere i cartoni animati.
Travaglio non sostiene niente e ha venduto milioni di Libri? Beh, anche Dan Brown.
"fondamentale per comprendere il valore del suo lavoro, soprattutto se si è convinti che in fondo Berlusconi è anche il prodotto di una sinistra che l'ha lasciato fare."
E poi te la prendi con l'Annunziata...
"discorsi ad michiam"... e meno male che sono io che uccido i dibattiti osando dare dell' "insopportabile" a quel "santo subito" di Marco Travaglio.
Travaglio non sostiene niente e ha venduto milioni di Libri? Beh, anche Dan Brown.
ohibò, complimenti per il paragone, calza a pennello...
comunque achab se non ammetti che l'Annunziata ha continuamente interrotto Berlusconi sul finale della trasmissione, dandogli il pretesto per fare quello che ha fatto, sei evidentemente in malafede.
oppure vuoi semplicemente fare quello fuori dal coro...
sì sono discorsi ad minchiam, perchè ti sfido io a trovare un personaggio per cui non si possa dire "vabbe, ma fa tutto per i soldi", oppure "vuol solo fare l'alternativo", oppure "niente di nuovo sotto il sole".
questi sono discorsi del cazzo, se preferisci. Piuttosto, entra nel merito dei fatti, dicendo "questo è vero", "questo è falso". E' molto più efficace.
No, è semplicemente quello che penso: ho visto il filmato poco dopo. E l'idea che ho avuto è quella: non poteva non interromperlo. Quando riporti dati sbagliati e su quelli pontifichi, elucubrando, un giornalista ha il dovere di interrompere. E se non ci stai, puoi andartene, anche se ti chiami Berlusconi.
L'Annunziata non l'ho mai sopportata, detto per inciso: questa volta ha fatto bene. Oltretutto lo ha fatto senza spettacolarizzare. Forse è questo il motivo per cui date ragione a Travaglio: lui spettacolarizza. E' anche'egli figlio di questa era che senza gossip non può vivere. Cioè è a sua volta, suo malgrado, un prodotto dell'era berlusconi. COme lo sono i vari filmettini che tutti gli intellettuali di sinistra si compiacciono di mostrare in questi giorni: i va "Quando c'era Silvio" per intenderci. Tutta quella sinistra, che per voi, "le canta" e che in realtà è solo scaduta a prodotto televisivo (anche i libri possono essere televisivi, e quelli di Travaglio, a mio avviso, lo sono, come quelli di Dan Brown, certo), cioè, in ultima analisi, è divenuta essa stessa parte di ciò che pretende di constestare: il brelusconismo.
Va bene, miei sono "discorsi del cazzo" e "uccido il dibattito". A questo punto, non ha senso continuare a discutere.
travaglio spettacolarizza? deaglio e il suo dvd "prodotto del berlusconismo"?? achab, stamattina tendi al surrealismo. Mi arrendo.
Continuiamo a processare la Annunziata, ma il punto é che un primo ministro che si alzasse e se ne andasse durante un programma televisivo, avrebbe finito la sua carriera in qualsiasi altro Paese.
Non qui. Qui si grida contro la giornalista maleducata.
Paradossalmente, mi ricorda il caso Raiot, quando i grandi pensatori della sinistra (ma in quel caso Travaglio la pensava diversamente) si misero a disquisire sul concetto di satira e a giustificare la soppressione del programma, dandone la colpa all'avventatezza della Guzzanti. Così ora la colpa è dell'Annunziata.
filox, mi ripeto. A me non pare affatto che Travaglio dia pienamente ragione a berlusconi. non mi pare che non abbia stigmatizzato il fatto che, come dici tu, "avrebbe finito la sua carriera in qualsiasi altro paese".
Altrimenti la prima parte dell'articolo, di che parlerebbe, se non del fatto che le domande dell'Annunziata erano assolutamente legittime e, per quanto (giustamente) provocatorie, Berlusconi era tenuto a rispondere?
Diverso è il discorso su come poi lei abbia gestito la situazione. Ma qui nessuno discute il diritto-dovere di un giornalista di fare le domande che crede, scomode quanto gli pare.
Mah, mi sembra che la posizione di Travaglio fosse che "ha quasi ragione Berlusconi" e che anche lui se ne sarebbe andato. Salvo oggi criticare la destra che non protesta per quello per cui, a suo dire, avrebbe apparentemente ben diritto di protestare.
a me (mi ripeto) sembrano distinguo alla Raiot.
P.S. E se vogliamo un altro paragone, Santoro è sempre stato più aggressivo (e fastidioso) dell'Annunziata. IMHO, of course.
flox, stai attento a quel che dici. Qui si incazzano.
concordo su Santoro. Confesso di non sapere se sia mai capitato che un ospite di Santoro lasciasse la trasmissione per protesta. Ma è capitato, di certo, altrove. Il famoso episodio del "perchè" ripetuto una quarantina di volte da Socci, costrinse alla fuga la Melandri. Per Berlusconi è bastato molto meno, d'accordo (ma Berlusconi è un coglione esagerato, non lo scopriamo oggi), ma il concetto è lo stesso: anche allora Socci aveva tutto il diritto di porre qualsivoglia domanda, ma poi è sbroccato. A quel punto non era più in discussione la professionalità o il mestiere, ma la semplice buona educazione. In questo caso, ripeto, Berlusconi era partito all'attacco, da gran cialtrone qual'è, alzando i toni, lanciando accuse, cercando di provocare. E l'Annunziata si è lasciata trascinare nella battaglia. Consentendo al nano di portare a termine la sua messa in scena.
Detto questo, non credo che l'episodio gli abbia portato alcun beneficio, nè d'immagine, nè elettorale. E l'Annunziata può stare tranquilla, che la macchia sulla sua carriera non è certo questa, ma quella, gigantesca, che è rimasta dai tempi della vicenda Raiot.
Il berlusca è uscito vincitore in una trasmissione che in teoria, ha come audience un pubblico già schierato a sinistra. Il clamore mediatico ha ribaltato la situazione.
Nessun processo all'Annunziata. penso solo che si è fatta prendere dalla foga e gli ha dato il pretesto per scappare. doveva invece tenerlo alle corde. Incalzarlo ma non sopraffarlo con la voce.
S è diventati talmente avvezzi al malcostume liberticida che vige in questo paese, che nessuno quasi si rende conto che il diritto all'informazione è fondamentale e deve abbattere qualunque opposizione da parte di coloro i quali non gradiscono che la popolazione sia correttamente informata su quanto accade. E' una indecenza, ma formalmente accettata e divenuta "normale", che un politico, uno qualunque, venga interpellato su chi o come è stata fatta informazione, se bene o male. E' come chiedere a un ristoratore cosa pensi di un altro e a chiederglielo sia colui che s'è appena ristorato con soddisfazione nell'altro. Basta con l'informare il popolo su cosa pensa la politica dell'informazione!!
Bene, diciamo anche che noi non avremmo fatto come lei, non ci è piaciuta, avrebbe potuto fare tante altre cose. Ma secondo me, un primo ministro che si alza e se ne va, cancella tutto quello che di sbagliato possa aver fatto lei. E chi (a sinistra) si mette quasi a prendere le difese del nano, mi sembra assai vicino ai Fassini che prendono le distanze da Eco, di cui si parla pochi post più sopra. E servono a fornire mezzi alibi e sviare l'attenzione dal fatto grave davvero: che il nano è scappato.
P.S. Caro Achab, starò attentA a quello che dico - tipo, mica ho proposto di andare in macchina in chiesa la domenica? ;)
Immagino che "achab" sia una reminiscenza letteraria (Melville: Moby Dick, la balena bianca, l'ossessione, la lotta mortale), ma temo che più semplicemente sia il richiamo all'omonimo sito di software.
Allora achab, Marco Travaglio à un giornalista liberale indipendente, cresciuto alla scuola di Indro Montanelli, che non esita ad infliggere staffilate senza risparmiare nessuno, in quota centro-destra ed in quota centro-sinistra.
E' così scomodo da subire anch'egli un parziale oscuramento televisivo, in quanto dice cose politicamente 'scorrette', scrive sul filone giusto, di successo.
Ma un successo sudato e guadagnato ampiamente.
Ti domando: ha mai fatto ricerche. giornalistiche e non ?
Hai mai letto qualcosa di Marco Travaglio ?
Se non l'hai - ancora - fatto, acquista, leggi e poi sentenzi.
Io che ho letto quasi tutto non sentenzio, condivido.
Anche se è un piemontese !
Anzi, forse proprio perchè è un piemontese !
No, perchè è serio !
Scegli tu.
Io credo di aver letto tutti i libri di Travaglio tranne l'ultimo forse e trovo che, seppur interessanti, sono più o meno tutti legati dallo stesso filo conduttore. Voglio dire: ne leggi uno e scopri l'origine delle fortune di Berlusconi. Leggi il secondo e scopri per la seconda volta le origini della fortuna di Berlusconi, più qualcosa sui suoi compagni di merenda. Il terzo è uguale, con qualche aggiornamento temporale. Ma trovo che senza Berlusconi Travaglio farebbe l'assistente di un giornalista della "nera" al Giorno. E', paradossalmente, la sua fortuna. In quanto all'Annunziata invece trovo che sia talmente insopportabile da giustificare qualsiasi atto anche di violenza fisica nei suoi confronti. Berlusconi è sempre prolisso nelle sue risposte ma dargli 10 secondi per rispondere su temi abbastanza complessi è davvero mancanza di rispetto e di educazione, così come ergersi a lina sotis dei poveri dando lezioni di bon ton peraltro fuori tema davvero. E lo dice uno che stima Santoro, quindi non è un discorso politico. Io trovo che per lei Berlusconi fosse un avversario, non un intervistato e non si trattasse di un'intervista ma di una sorta di interrogatorio. Poi Berlusconi una volta incazzatosi ha reagito impolemicandosi notevolmente ma era in qualche modo una reazione ad una provocazione, tanto più che l'Annunziata avrebbe potuto incalzarlo su temi più attuali e interessanti per i comuni mortali che non il caso Biagi, che diciamocelo, non è proprio di pertinente attualità.
Willy scusa ma Berlusconi ha dominato la scena politica degli ultimi 12 anni, la scena economica degli ultimi 30, perfino quella calcistica (che in italia equivale a sportiva) negli ultimi 20. Di chi altro dovrebbe occuparsi un giornalista come Travaglio, di Castagnetti?
E poi, scusa, l'hai vista per intero la trasmissione? Non mi pare che inizialmente si possa imputare alcunché all'Annunziata. Se qualcuno interrompeva, non era certamente lei. E poi, da quando in qua l'intervistato pretende di decidere le domande e le risposte?
Il punto focale della trasmissione-intervista della Annunziata e' stato l'imperiale "Lei è una persona violenta". Il resto sono interruzioni di routine per entrambi ma quella frase rivela tutta l'arroganza di una persona che non ha nessuna intenzione di sottoporsi ad un'intervista bensi' fa capire "Io voglio utilizzare questo spazio per i miei interessi, non concedero' interruzioni e domande". Un'altra cosa pietosa e' stato il servizio di ieri di StudioAperto dove veniva citato Travaglio in difesa del povero B. con musica melanconica di sottofondo e voce bassa e tradita del giornalista. Imperdibile. ps. A Marco.. pe piacere statt buono.
Infatti il punto di fondo è che si è consumato un atto di violenza. Arrognate, indegno sotto certi aspetti: Berlusconi ha aggredito l'Annunziata, non il contrario. Ha fatto abilmente credere di essere lui a subire un'ingiustizia e gli allocchi ci sono cascati. Ma è compito della sinistra saper smascherare e prendere le difese di cha in realtà subito violenza. Nons chierarsi conigliamente con il ipiù forte, dietro dotte sdisquisizioni politiche da salotto. Che poi l'Annunziata sia antipatica, su questo penso sia difficile dire il contrario. Ma la sua antipatia e, in uncerto senso, anti-televisività vanno in questo frangente messe in secondo pian, se no, come dicevo siamo tutti figli degli show televisivi. Quindi sottoprodotti del berlusconismo.
Bè, Davide tanto per cominciare un giornalista dovrebbe interessarsi di tante cose, tu hai mai sentito parlare di travaglio se non in chiave antiberlusconica? Io no. Sarebbe comunque limitato anche se parlasse solo sempre della pizza, dell'euro o di Unipol. In quanto all'Annunziata, bisogna distinguere tra forma e sostanza. Si può interrompere senze essere maleducati, precisare senza essere polemici, puntualizzare senza sembrare arroganti maestrini. Tutto qui. Che poi Berlusconi non sia un santo e tenda a ripetere il solito bla bla lo sappiamo, che l'Annunziata sia un'isterica badessa lo sapevamo un po' meno.
Bè, Davide tanto per cominciare un giornalista dovrebbe interessarsi di tante cose, tu hai mai sentito parlare di travaglio se non in chiave antiberlusconica? Io no.
Male. Significa che non lo hai seguito molto. Ti posso assicurare che si interessa di molte altre cose. Non è vero che i suoi libri siano così monotematici. E' vero però che Berlusconi, gira e rigira, da qualche parte spunta sempre. Ma è ovvio, Travaglio non è ottuagenario e non è uno storico, si occupa degli ultimi 2 decenni scarsi.
Nons chierarsi conigliamente con il ipiù forte, dietro dotte sdisquisizioni politiche da salotto.
schierarsi? suvvia, nessuno si è schierato con Berlusconi, non esageriamo.
A me pare che Travaglio si sia schierato eccome.
E la trasmissione dell'Annunziata andrebbe vista per intero, non solo i 30 secondi succulenti finali da Striscia la notizia. Se la vedi per intero, ti accorgi di come per tutta la sua durata il Cavaliere, dimostrando di avere qualcosa di personale con l'Annunziata (chi si ricorda la puntata della DS di qualche anno fa?), l'ha attaccata vilmente, dicendole: "le dico io che domande farmi" "lei ha poca dimestichezza con l'economia" ecc. ecc. Quasi irridendola. L'Annunziata ha reagito giustamente quando si è vista rigettare una contestazione legittima: cioè un dato numerico. E ha fatto bene: non è possibile che i dati siano di volta in volta manipolati a seconda della convenienza e nessun giornalista, che dovrebbe essere garante di oggettività, dica niente. In America o in Inghilterra (e qui Travalio ha ragione) se un politico spara un dato, immediatamente c'è modo di verificarne la veridicità. Così come non è possibile che Berlusconi nella stessa intervista dica che la sinistra in passato ha fatto dei brogli senza che nessuno possa recuperare le prove per dimostrare che è una balla. Il punto è semplcie: non dare ragione all'Annunziata, significa, nei fatti, darla a Berlusconi e accettare la sua sottile abilità, che invece ne è il punto debole che lo farà paerdere, nel negare e mistificare la realtà. E Travaglio lo ha fatto.
Dimostrando, a mio avviso, di essere un velleitario narcisisita. Come tanti, certo. Ma poco da prendere come un profeta, cosa che invece qui viene puntualmente fatta. Manco fosse Ghandi.
Davide, correggimi se sbaglio ma sono tutti libri su Berlusconi. Su come ha fatto i soldi, sulla banca Rasini covo di mafiosi, la liqidazione sospetta del padre, su come li ha investiti, sulla sua affiliazione alla P2 di Gelli, su Milano 2 e la deviazione delle rotte di Linate, su Mills e la galassia di finanziarie operanti in seno alla Fininvest, su Galliani, sui suoi rapporti sulla mafia, su Dell'Utri e lo stalliere di Arcore, su Previti e il caso Sme, sul caso Ariosto e Dotti, il teste Omega, su Tele + e la connivenza dell'immobiliarista Reanto Della Valle come socio "non finanziatore". Insomma, sono sempre e cmq. su di lui, per non parlare degli articoli sull'Espresso. Ora l'accanimento contro chiunque a me induce sempre un po' di fastidio e di sospetto, a prescindere dall'autore o dalla vittima.
be' dai willy: non e' mica colpa di travaglio se l'uomo piu' ricco d'italia che controlla tutto il mercato pubblicitario e quasi tutti i mezzi di informazione e' pure lo stesso che controlla il parlamento e il governo...
...o a te sta situazione pare normale?
Ma Travaglio è uno che "ha visto la luce". A me già solo questo, questi "unti dal signore", l'altro è Dario Fo o Bebbe Grillo, è sufficiente. I profeti servono a chi non sa pensare con la propria testa, guardare con i propri occhi, decidere con le proprie idee.
"il tuo capo dice che sei bravo, intelligente, ambizioso. Come mai hai un capo?"
Bè diciamo che non è che ci dormo la notte ;-) cmq. scherzi a parte se fossi un giornalista mi verrebbe istintivo cercare di occuparmi il più possibile di cose diverse. Credo che dopo un po' mi romperei le palle persino di scrivere di jenna jameson (per chi non sa chi sia..il web può provvedere....).
quoto achab in pieno...bella anche la citazione
;-)
che a achab sembri tutto normale non ci piove.
i diessini trovavano normale anche i carri armati a budapest....
ma, porcamiseria, tonii, non sono diessino. La cosa mi sorridere.
è strordinario vedere come per voi sia facile giudicare una persona, solo perché ha difeso D'Alema in un post sulla barca a vela o
Poi, detto per inciso, a me di "normale" mi sembra sempre che non ci sia niente. Nemmeno il meteo. Tonii, orsù, non fare il berja.
E la trasmissione dell'Annunziata andrebbe vista per intero, non solo i 30 secondi succulenti finali da Striscia la notizia.
Ma dai, c'è forse qualcuno qua dentro che non l'ha vista per intero? Sì, forse achab, che continua a fare finta che negli ultimi 5 minuti l'Annunziata non si sia fatta prendere da crisi isterica ripetendo "ritiri quello che ha detto", "lei questo non lo può dire" come un'ossessa, Socci-style.
Achab, a volte penso che anche tu abbia bisogno di un profeta, quando pensi solo con la tua testa diventi pericoloso :)
willy, ti correggo: i libri di travaglio non sono tutti su berlusconi. ma sono pochi, quasi nessuno, quelli che, in un modo o nell'altro, non lo coinvolgono. per ovvi motivi.
"Poi, detto per inciso, a me di "normale" mi sembra sempre che non ci sia niente. Nemmeno il meteo."
:-) :-)
non dare ragione all'Annunziata, significa, nei fatti, darla a Berlusconi
e anche questa dicotomia mi pare fuori luogo. non è necessariamente vero che se uno ha torto, l'altro ha ragione. uno è un cialtrone, l'altra ha gestito male la situazione, ingenuamente.
Tonii, cosa credi, ceh solo a te piace Feyerabend?
Davide: mi sembri mia madre.
"non è necessariamente vero che se uno ha torto, l'altro ha ragione."
In alcuni casi, secondo me invece sì.
e mi pare che Travaglio sul tg4 lo dimostri ampiamente.
ah ora siamo al Tg4 usato come argomento a proprio favore? A questo punto tua madre ti avrebbe preso a schiaffoni...
questa volta quoto davide: capita spesso che 2 persone abbiano torto entrambe, a diversi livelli di logica ovviamente, magari uno nella forma, l'altro nella sostanza. E mi sembra che sia proprio questo il caso lampante.
Ma scusa: il tg4 usa le armi che la sinistra gli fornisce. E in questo caso, Travaglio gliel'ha fornita su un piatto d'argento.
Mi ha appena telefonato mia madre: la pensa come me.
il vero problema è che nella nostra cloaca mediatica non si distingue tra forma e sostanza.
Travaglio ha provato a farlo. Del resto, lui ha visto la luce :)
(intendo dire che nella specifico, la Annunziata ha peccato nella forma, Berlusconi nella sostanza. Ma Berlusconi pecca nella sostanza praticamente dal giorno in cui è nato)
la Annunziata ha peccato nella forma, Berlusconi nella sostanza.
Appunto, e tu da che parte stai? leggi l'editoriale di Rotafixa.
ma come da che parte sto, mi offendi anche solo chiedendomelo.
Sto dalla parte di Travaglio!
scherzo, eh! :)
anche perché qualcuno oggi mi ha dato del "surrealista" (che ovviamente è un complimento bellissimo):
"Mentre lo scettico considera ogni opinione ugualmente buona, o ugualmente cattiva, o desiste completamente dal dare tali giudizi, l’anarchico epistemologico non ha alcuno scrupolo a difendere anche l’asserzione più trita o più mostruosa."
Tonii, guarda un po' cosa ho trovato. Calza a pennello per spiegare molte cose di come la penso io (e anche del perché qualcuno oggi mi ha dato, con mio grande piacere, del "surrealista"):
"Mentre lo scettico considera ogni opinione ugualmente buona, o ugualmente cattiva, o desiste completamente dal dare tali giudizi, l’anarchico epistemologico non ha alcuno scrupolo a difendere anche l’asserzione più trita o più mostruosa."
...ovviamente Paul K. Feyerabend
Ho uno splendido ricordo di Feyerabend. Lo abbiamo studiato a fine maggio, io avevo già il mio voto in filosofia, e, dall'ultimo banco, godevo mentre la prof finiva il giro di interrogazioni torchiando gli ultimi malcapitati con lui, Kuhn e il Circolo di Vienna.
Ma nonostante questo, continuo a dare all'aggettivo "surreale" una connotazione fortemente negativa :)
E sbagli.
Ah, escluso l'ambito artistico-letterario, s'intende!
cmq l'Annunziata poi tutto quello che fa è registrare ciò che è accaduto - e in questo non c'è un elogio: non vuol dire sia brava; come non vuol dire nemmeno sia stata pessima, casomai io registro un suo moto di dignità; :-) è solo il minimo di quel lavoro. Invece il Banana si porta responsabilità per quello che è accaduto.
Carolina
ACHAB: non mi pare che tu mi abbia risposto.