Migranti alla lotteria Italia
Davide Atomo Tinelli ha scritto a OneMoreBlog:
Ieri mattina alle otto gli uffici postali della città erano già presidiati da cittadini stranieri che cercavano la “pole position” in attesa del via libera all’accettazione dei moduli che “regolano” i flussi d’ingresso in Italia.
Questa notte erano ancora lì, più numerosi, a bivaccare all’addiaccio per non perdere la precedenza.
Hanno atteso fino ad oggi pomeriggio perché le loro speranze di essere regolarizzati fossero esaudite dietro un aberrante e umiliante meccanismo studiato in funzione della legge Bossi Fini. Chi prima consegna, valgono i minuti, i secondi ed i centesimi di secondo come ad una gara a cronometro, potrà sperare di rientrare in quei 170.000 che avranno diritto ad essere considerati dei cittadini. Otterranno il permesso di soggiorno e perderanno quell’odioso aggettivo usato sempre e solo in maniera dispregiativa: clandestino.
Chi non vincerà la riffa (sono più di 1.000.000 i moduli distribuiti) continuerà la sua vita precaria, il suo lavoro in nero, a non godere di alcun diritto, ad essere accompagnato dall’aggettivo clandestino come fosse un marchio indelebile ed infamante.
Questo perché il decreto flussi è la tipica barzelletta all’italiana, non serve a regolare le nuove entrate ma è una disperata competizione per chi non è in regola che rocambolescamente cercherà di rientrare al proprio paese per simulare la chiamata e tornare, questa volta, con la dignità di cittadino.
Una lotteria massacrante per migliaia di colf, badanti, accompagnatrici/tori costretti all’ennesima umiliante prova di resistenza, pazienza, astuzia.
Una guerra tra diseredati dichiarata per riuscire a passare davanti nella fila.
Al freddo, molte donne con i bambini, impossibilitati ad accedere ai servizi per non perdere il posto.
L’ennesima aberrante incivile, volutamente priva di organizzazione, applicazione di una legge che sancisce la divisione dei cittadini in due tipologie: gli umani ed i subumani.
Solo il grande senso di civiltà e rispetto di alcuni concittadini ha permesso di alleviare le sofferenze di questi fardelli di speranza consegnando bevande calde e alimenti.
Dov’erano i servizi sociali e la protezione civile ma soprattutto dov’era la civiltà di uno Stato del primo mondo?
Consigliere Comunale
Davide Atomo Tinelli
15.03.06 00:01 - sezione
milano