Un sospiro, di speranza, da parte di un pensionato, quindi non per me stesso ma per 'la meglio gioventù' ancora oggi, rinnovatasi, senza futuro o con un futuro incerto e fumoso.
Ritorna il richiamo all'abbattimento di cinque punti del 'cuneo contributivo'.
Si vede che è il 'cavallo di battaglia' della campagna elettorale, ma, anche, il modo di rimettere in moto l'economia e la 'crescita zero', una espressione cupa e livida che ha il sapore di un ritorno nella regressione economica.
Ne avete abbastanza o no del precariato ?
Di vedere che i vostri, i nostri figli, a 32 anni e dopo una vita di studi fino alla laurea, sui quali si è investito tanto in termini di denaro, preoccupazioni, di timori di una adolescenza che poteva finir male, aspirare, con trepidazione, ad un contratto a tempo determinato di sei mesi ?
Ed è andata ancora bene, alla grande.
Tanti altri non sono stati altrettanto fortunati.
Giovani con la laurea che svolgono lavori che nulla hanno a che fare con il proprio percorso di studi, mentre c'era (e vuole continuare ad esserci) chi giochicchiava al gioco dei 'Grandi della terra', i vari Putin, Bush, sfoggiando uno sfarzo, una sontuosità, una ricchezza, una opulenza offensiva, oltraggiosa, ingiuriosa verso chi faceva già, e fa ancor più oggi, fatica a mettere assieme il pranzo con la cena, addirittura.
Si rientri nel mondo reale, dove la gente comune vive gli affanni e la fatica del vivere e mastica amaro (e ne ha tutte le ragioni) quando vede passare sotto i propri occhi, in TV, l'esibizione del lusso più sfrenato.
Bene a chi dà un filo di speranza e si augura di ridare la 'felicità', una parola pesantissima, usata con lucida consapevolezza, da chi sembra avere a cuore il benessere degii italiani.
Popolo della sinistra ! Dove sei finito ?