Non tutti sono al corrente dei dettagli.
Per poter commentare occorrerebbe, almeno per me, conoscere per intero l'articolo citato dal Corsera, che non è più in edicola.
Se ho afferrato almeno qualcosa, dovrebbe essere estremamente interessante.
Bloggisti, qualcuno ha capito di che si tratta ?
Mah, come si fa a capire quando nel testo si definisce Libero "quotidiano della stessa area politica" rispetto al "Riformista"?
Si può pensare quel che si vuole dell'uno e dell'altro, ma l'equivalenza mi pare curiosa....
finalmente ho capito.
concordo.
Paolo: il fogliaccio riformista è un succedaneo del Foglio, non è un caso se l'impomatato direttore promosso parlamentare (salvo clamorose e sognate trombature) frequenta il peggio della nomenklatura di destra. Il fogliaccio riformista è una testa di ponte della destra a sinistra, non l'opposto. E i velardi-rondolini che l'hanno inventato - non a caso - ruminano proprio nelle mangiatoie del loro padrone.
«in un'intervista, li minacciai, utilizzando la memoria storica e la conoscenza delle storie di partito. Da allora, le battute su di me sono finite»
Perfetto avvertimento in stile mafioso. Bella gente, nevvero?