Ma proprio in generale: c'è di che sentirsi orgogliosi nell'essere italiani?
pietà...
Di Pietro ha grandi meriti, è degno di rispetto e l'ho sempre sostenuto. Ma è un uomo di destra, tutto qua.
Mangoni,Di Pietro è tutto meno che di destra...per questo mi pare strano che abbia detto una cosa del genere....e ha ragione oltretutto
E' di destra, è di destra... sicuramente non fascista, ma neanche liberale. E' un conservatore moderato molto attento alle questioni legalitarie che in Francia si riconoscerebbe tranquillamente nei gollisti. Ma in Italia, per motivi fin troppo a tutti noti, non può che stare col centrosinistra.
Sono un cittadino della Repubblica Italiana.
Così recita il mio passaporto.
E la mia lingua è l’italiano.
A me, come cittadino italiano, appartiene L’ITALIANO.
Eppure giorno dopo giorno sento che mi appartiene sempre meno.
E questo perché gli esperti di comunicazione sanno bene che allargare il significato semantico di una parola di uso comune porta più facilmente all’accettazione della posizione che, a seconda delle esigenze, ci debbono (per lavoro) propinare.
Ora,
Se mi si definisce un mercenar-contractor “eroe” da un giorno all’altro, “eroe” cioè, una persona che è pronta a rischiare la vita pur di difendere dei pozzi di petrolio (americani?) a 1000 dollari al giorno, io rischio di non avere più le parole per definire volontari, pompieri, assistenti sociali o anche persone comuni che siano pronte ad aiutare il prossimo solo per puri (stupidi?) fini altruistici.
E’ giusto piangere ogni vita che si spenge, a chiunque essa appartenga.
Ma non si può non considerare che chi viene chiamato a proteggere un pozzo di petrolio (conquistato grazie a carri armati “portatori di pace”) e ottiene per questo un alto corrispettivo economico, se anche può sentirsi in pace con la propria coscienza, non può e non deve essere definito eroe.
Non entro nel merito dell'orgoglio di essere italiano poiché io stesso non lo sono. Comunque ha ragione Mangoni: Di Pietro è di destra, proprio come Travaglio, Borsellino e Falcone. Certi "valori" sono molto importanti per quella parte politica. Io spero che l'Italia si riempia di gente di destra come i suddetti!
concordo con mangoni e darth wanax
Di Pietro è di destra, certo.
Uno dei tanti danni di Silvio B. è stato quello di convincerci che la destra è lui e i suoi sodali.
chi per denaro prende le armi e segue un esercito invasore sul suolo di uno stato occupato militarmente non merita medaglie
ma di finire sotto terra come e' finito
mentre noi gridavamo not in my name
il presidente della repubblica delle banane
ci viene a dire che proprio in nostro nome
partono i mercenari
la feccia dell'incivilta'
un'itaglia fatta di tricolori che garriscono
divise esibite nelle commediuole televisive
'legge e ordine' brandeggiati per agevolare mafia e il narcotraffico internazionale
questa italietta della miseria
dell'analfabetismo
dei padrepii e statue delle madonne col mestruo preelettorale
della sanita' pubblica allo sfacelo
dai treni da terzo mondo
delle scuole cadenti
e dei servizi sociali inesistenti
questa itaglia merita un presidente del consiglio burino e un presidente della repubblica da museo delle cere del piu' becero nazionalismo ottocentesco
e l'ulivo (o un altra pianta) non dice l'unica cosa che dovrebbe:
fuori dall'irak il nove aprile
non un giorno di piu'
ma le elezioni finiscono il 10, e ci vorrà tutta la giornata per scrutinare...
un po' di pazienza, tonii... :)
Di Pietro è davvero di destra (ed è anche un liberalista, forse solo un po' sui generis).
Il fatto che sia a sinistra lo si deve solo al fatto che è onesto, quindi non può che opporsi all'attuale indecente "destra" italiana. Sottoscrivo quanto scritto da darth: magari fosse tutta così la "gente di destra"! Avremmo risolto metà dei nostri problemi (e anche la sinistra sarebbe meglio di quello che è).
In merito al Premio, caro alberto, hai cannato completamente (secondo me).
Mi spiego...
Fare il "vigilante" non è una cosa in sé disonesta o sbagliata; non lo diventa perché la si fa in Irak. Proteggere i pozzi, per dire, è a vantaggio anche di chi sui pozzi lavora; è a vantaggio di chi vive sull'economia del petrolio, quindi di molti iracheni che, nonostante tante "belle parole" spese nei nostri blog, continuano a dover mangiare per vivere. Certo, si potrà (e si deve) obiettare che il petrolio iracheno è sotto la minaccia dell'appropriazione americana (o inglese/italiana/eccetera); questo è vero ma non è colpa di Quattrocchi: perché prendersela con lui?
Una persona che protegge il frutto e gli strumenti del lavoro ha tutto il mio rispetto; ne ha di più se lo fa a rischio della propria vita.
Magari Quattrocchi era davvero un farabutto, questo non lo so e non credo che qui nessuno lo possa sapere; certamente non è dal suo lavoro che lo si può giudicare! Per quello che ne sappiamo avrebbe anche potuto essere una brava persona.
Le circostanze della sua morte poi, cioè l'essere avvenuta in una "guerra sbagliata", non possono essere usate come "aggravante" nel giudicare le parole di Di Pietro, visto che quest'ultimo ha chiaramente condannato quella stessa guerra, anche nella dichiarazione "premiata". Anzi, di più, Di Pietro si è dichiarato in disaccordo anche con i "motivi che hanno portato Quattrocchi in Irak".
Come già ho scritto qui un'altra volta (mi scuso per la ripetizione), sappiamo ben poco della vicenda di Quattrocchi; c'è troppa propaganda sull'argomento.
Cosa sappiamo in realtà di certo? Al momento di morire ha fatto una dichiarazione coraggiosa e disperata; ha voluto sfidare i suoi assassini, mostrando loro di avere dignità; si è richiamato al popolo da cui proveniva, senza insultare gli altri ma rivendicando la virtù italiana del coraggio... (Virtù della cui "italianità" mi permetto di dubitare, comunque.) Cosa c'è di sbagliato in tutto questo?
Che altro vogliamo da un essere umano in punto di morte? Ricordiamoci che nessuno di noi può sapere come si comporterebbe se si trovasse in una situazione simile: il panico e il terrore fanno brutti scherzi.
Forse Quattrocchi sapeva di essere filmato, certo sapeva che c'erano testimoni. Avrà pensato alla sua famiglia? Avrà voluto nacondere la propria paura, pensando a chi l'amava e avrebbe potuto soffrire ancora di più, vedendolo morire terrorizzato? Forse sì. Forse, anche se in punto di morte, ha pensato agli altri, ha voluto mostrare dignità. Forse la medaglia, dopotutto, l'ha meritata... (Anche se devo dire che non gliel'avrei data).
P.S.: Di Pietro non faceva venire "travasi di bava e cagotto" agli imputati, almeno non intenzionalmente; faceva solo il suo lavoro e va, se del caso, ammirato per quello e non per gli "effetti collaterali" citati. Il cittadino tradito ha forse il diritto di essere infuriato, di diventare vendicativo, ma il magistrato no!!.
Il tribunale deve essere, come la giustizia, distaccato e imparziale. L'idea di giustizia "terza", in opposizione alla faida e alla vendetta, deriva così dai tempi degli antichi romani, se non da quelli dei babilonesi (ahem, oggi iracheni?...)
È decisamente ora che ci facciamo entrare in testa e diffondiamo questo concetto del sistema giudiziario; se non lo facciamo la propaganda di Banana avrà miglior gioco nel far credere che i magistrati siano una casta, una corporazione, un gruppo che persegue scopi personali e di parte. Se la cultura della giustizia non prende piede nemmeno tra coloro che, in fondo, ci credono...
d'accordo con danjar e disaccordo con albe: essenziale e' la premessa di di pietro. per stima verso di pietro e verso il nostro presidente il minimo che mi sentirei di suggerire e' sospendere il giudizio, si rischiano gli isterismi o peggio di leggere in chiave sbagliata (elettorale) vicende che devono essere lette diversamente.
per inciso ricordo che ciampi (in occasione di una lapide commemorativa) ha promesso la medaglia d'oro per calipari.
beato il popolo che non ha bisogno di eroi, dice l'adagio, ma non si riferisce a noi purtroppo. non e' facile mandare avanti una nazione come l'italia, ma andare avanti si deve. la dignita' di un popolo passa anche da vicende del genere. se poi uno preferisce difendere la sua, di dignita', faccia pure.
ps per tonii: se davvero vuoi che si esca dall'irak il 9 aprile, vai a votare cazzo!
concordo con danjar, come già descritto in:
"Ti faccio vedere come si decora un'italiano"
beppe: a votare ulivo si finisce in guerra a teheran
hai ragione tonii bisogna sempre pensare per il meglio. ad esempio se riesco a scampare ad un pirata della strada, devo pensare che e' successo perche' possa morire maciullato da una ruspa. (se sono riuscito a farti ridere almeno, sono contento, certe volte mi sembri savonarola)
savonarola? bacchettone
chiamami cassandra, piuttosto
...visto che di volontari per portare a casa il cavallo di troia ce ne sono a iosa...
...e finiranno ammazzati nel rogo delle liberta'...
....vox clamantis in deserto...
..solvet saeclum in favilla, teste David cum Sibylla
Rammento che ad oggi sono quarantaquattro i soldati italiani morti di leucemia per effetto dell'uranio impoverito. Per loro nessuna medaglia, niente funerali di stato, nessun risarcimento alle famiglie, neanche un vicoletto intitolato alla memoria. E nessuna possibilità di proclami eroici, perchè la loro morte è stata lenta, dolorosa e soprattutto censurata.
Questa cosa fà davvero schifo...
e le colpe si sprecano in entrambi gli schieramenti...
altro che medaglia...
Danjar: non discuto qui della medaglia (anche se mi permetto di ricordare che questo povero vigilante per denaro viene equiparato nell'onorificenza al Comandante Volpe), ma della puzzonata del vigilante che nobilita l'Italia sparando una frase retorica. Chi nobilita l'Italia sono gli artisti, Gino Strada, gli scienziati, i contadini che non usano pesticidi, gli insegnanti che si fanno il mazzo per uno stipendio da fame, gli infermieri negli ospedali se trattano bene i pazienti, i volontari che assistono tossici e malati terminali.
Insisto nel pensare che non basta una frase - ancorché detta nel momento estremo - per fare un eroe. Nel mondo moderno è molto più eroico chi trascina il suo carretto giorno per giorno, sudando e smadonnando. Quattrocchi - poveretto - sarà pure stato coraggioso in quel momento lì, ma al massimo ha nobilitato se stesso (per chi crede a queste storie di onore e coraggio).
Ci sono zilioni di missionari ammazzati negli angoli più infami del mondo, padri e madri che sacrificano la vita per i figli, gesti davvero eroici, anche perché oscuri.
E noi qui dovremmo sentirci "nobilitati" da un vigilante, che si assumeva consapevolmente grossi rischi a fronte di molto denaro? Ma per carità...
Infatti.
Non avrei dato nessuna medaglia a Quattrocchi, semplicemente perché la vicenda è poco chiara e, per di più, ampiamente strumentalizzata.
Diffido delle medaglie, in particolare se date da autorità politiche - soprattutto se, come Ciampi, sono universalmente spacciate per super partes, incensate un giorno sì e l'altro pure.
Diffido della "retorica della Nazione", delle "nobilitazioni", delle storie di onore.
Però, per chi crede in questa retorica, Quattrocchi, per come è morto, ha rappresentato la virtù italiana del coraggio; per chi ci crede ha davvero "nobilitato" l'Italia.
Forse altri avrebbero meritato di più l'onorificenza e/o le lodi, in tal caso quindi l'errore sta nel non riconoscere i loro meriti, non nel riconoscere quelli di Quattrocchi.
Non sono d'accordo con l'assegnazione della medaglia, quindi, ma credo che il Premio Verde a Di Pietro resti comunque mal dato.
condivido le riserve ed il fastidio di alberto ma non ho da aggiungere nulla alle parole di di pietro che trovo giuste e condivisibili, insomma prendo con me un piccolo pezzo dell'onorevole premio.
invece per tonii, mi dispiace tanto ma trovo che il tuo individualismo sia impressionantemente in consonanza con lo spirito dei tempi.
e perchè a Enzo Baldoni allora niente riconoscimenti?
quattrocchi non è un eroe.
In tutta questa vicenda il commento più clamoroso è quello di Giuliana Sgrena : "Quattrocchi non meritava la medaglia,era un mercenario"..Ah ah ah! Detto da lei... Ma è stata geniale la risposta di La Russa : "Ci siamo pentiti di aver gioito il giorno della sua liberazione!"...
Non si sono evidentemente pentiti di aver tentato di decidere quale "dovesse" essere il destino di una persona che non li attraeva sessualmente. Né di aver rinunciato alla sovranità sul caso Calipari.
Carolina
"detto da lei", de che, Kaiser? La Sgrena in Iraq era inviata e faceva il proprio lavoro di giornalista.
Quattrocchi e gli altri speculavano sulla guerra.
Poi in assoluto definire geniale una qualsiasi frase di La Russa è quantomeno "bislacco", come direbbe qualcuno...
Anche Quattrocchi faceva il proprio lavoro...così come Calipari,morto per salvarla. Spero daranno una medaglia anche a lui. Questa Sgrena chi è per permettersi di dire chi non merita una medaglia? E comunque la medaglia l'ha data Ciampi,non la destra,per cui non capisco perchè si fa tanto casino. Questa Sgrena mi ricorda tanto le due Simone,e la risposta di La Russa in questo caso è geniale
calipari ha dato la sua vita per salvarne un'altra , quattrocchi ?
ma infatti, a parte l'impresentabilità del lacerocontuso La Russa, se c'è uno in possibile odore di santità in Italia/itaglia sarebbe Calipari...
ma 'sta feccia di destra voleva perfino propinarci come "santo" Pollari.. quello che s'inventò i finti dossier sull'uranio iracheno per lecchinare i fautori di un attacco preventivo per intenderci..
ma figuriamoci. Bisogna solo trombarli.
Carolina
scusassero se mi ripeto o sono piu` esplicito: il presidente ciampi ha assegnato una onoreficenza che era stata chiesta a gran voce da una parte dell'italia e ha fatto bene perche` risponde ai criteri che cristina ci ha ricordato da qualche parte (incluso la risonanza del suo gesto nel paese). di pietro ha detto che si sentiva in consonanza con quella scelta pur sottolineando che la guerra e' stata una porcata, e personalmente non dubito che l'abbia fatto anche per il rispetto che ha verso il nostro presidente. lo stesso presidente che (da costituzione, mi sembra) simboleggia l'unita' della nazione e sempre lo stesso che ha promesso una uguale onoreficenza alla memoria per calipari. per favore, basta mescolare questa vicenda alle elezioni.
Beppe. Hai ragione diciamo anche solo come metodo. Oltretutto non è solo che siamo sotto i canoni di legge per queste onoreficenze, ma che siamo sotto i canoni di legge pure per chi ricopre le cariche dello Stato. Io mi permetto solo, una volta che sento altri che mescolano il discorso con le elezioni, di farlo un po' pure io nel senso di dire quali sono i loro valori rispetto ai nostri e a quelli costituzionali. Io sono anche molto lontana dall'essere il Presidente e non mi ritengo vincolata all'essere bipartisan. Ma al buonsenso e alla Costituzione come semplice cittadina sì. La destra voleva l'onoreficenza non solo a Quattrocchi, ma pure a Pollari che non solo è vivo ma è pure complice della guerra. E su Calipari ha rinunciato alla sovranità.
Carolina
Quattrocchi era comunque in missione in Iraq, era un soldato che lì e morto...e di solito queste persone meritano l'onoreficienza. Qualcuno qui dice : perchè non dare un'onoreficienza ad Enzo Baldoni? Ed è una contraddizione con quanto detto sopra : Calipari ha dato la sua vita per salvarne un'alra,Baldoni?
Quattrocchi un soldato?!?! NO, NO E ANCORA NO!
Cazzo, informatevi prima di sparare minchiate!
A Calipari dovrebbero erigere una statua, altro che medaglia!
Soldato,mercenario,bodyguard,quello che volete, ma la questione resta la stessa : calipari ha dato la vita per salvarne un'altra. Baldoni?
Baldoni ha messo in gioco la sua per un' idea in cui credeva, quella del giornalismo che cerca la verità dietro le facciate. Quattrocchi cercava lavoro, ed è morto per quello. Se questo basta per una medaglia, allora tutti quelli che muoiono sul posto di lavoro lo meritano. Ma si sa, per alcuni la retorica dell' eroe è una tentazione troppo forte. Al riguardo c' è una frase che ho sentito dire anche a Fini: sfortunato il popolo che ha bisogno di eroi.
Il "testamento" di Baldoni, scherzoso, quando nemmeno sapeva che sarebbe morto lui
Carolina
... sarà che sono ipersensibile, o che il mio compagno si chiama Enzo... ma un po' di effetto me lo fa...
Ordunque, trascurando il fatto che io sono certamente immortale, se per qualche errore del Creatore prima o poi divesse succedere anche a me di morire - evento verso cui serbo la più tranquilla e sorridente delle disposizioni - ecco le mie istruzioni per l'uso. La mia bara posata a terra, in un ambiente possibilmente laico, ma va bene anche una chiesa, chi se ne frega. Potrebbe anche essere la Casa delle Balene, se ci sarà già o ci sarà ancora. L'ora? Tardo pomeriggio, verso l'ora dell'aperitivo. Se non sarà stato possibile recuperare il cadavere perché magari sono sparito in mare (non è una cattiva morte, ci sono stato vicino: ti prende una gran serenità) in uno dei miei viaggi, andrà bene la sedia dove lavoro col mio ritratto sopra. Verrà data comunicazione, naturalmente per posta elettronica, alla lista EnzoB e a tutte le altre mailing list che avrò all'epoca. Si farà anche un annuncio sui miei blog e su qualsiasi altra diavoleria elettronica verrà inventata nei prossimi cent'anni. Vorrei che tutti fossero vestiti con abiti allegri ecolorati. Vorrei che, per non più di trenta minuti complessivi, mia moglie, i miei figli, i miei fratelli e i miei amici più stretti tracciassero un breve ritratto del caro estinto, coi mezzi che credono: lettera, ricordo, audiovisivo, canzone, poesia, satira, epigramma, haiku. Ci saranno alcune parole tabù che *assolutamente* non dovranno essere pronunciate: dolore, perdita, vuoto incolmabile, padre affettuoso, sposo esemplare, valle di lacrime, non lo dimenticheremo mai, inconsolabile, il mondo è un po' più freddo, sono sempre i migliori che se ne vanno e poi tutti gli eufemismi come si è spento, è scomparso, ci ha lasciati. Il ritratto migliore sarà quello che strapperà più risate fra il pubblico. Quindi dateci dentro e non risparmiatemi. Tanto non avrete mai veramente idea di tutto quello che ho combinato. Poi una tenda si scosterà e apparirà un buffet con vino, panini e paninetti, tartine, dolci, pasta al forno, risotti, birra, salsicce e tutto quel che volete. Vorrei l'orchestra degli UNZA, gli zingari di Milano, che cominci a suonare musiche allegre, violinie sax e fisarmoniche. Non mi dispiacerebbe se la gente si mettesse a ballare. Voglio che ognuno versi una goccia di vino sulla bara, checcazzo, mica tutto a voi, in fondo sono io che pago, datene un po' anche a me. Voglio che si rida - avete notato? Ai funerali si finisce sempre per ridere: è naturale, la vita prende il sopravvento sulla morte - . E si fumi tranquillamente tutto ciò che si vuole. Non mi dispiacerebbe se nascessero nuovi amori. Una sveltina su un soppalco defilato non la considerei un'offesa alla morte, bensì un'offerta alla vita. Verso le otto o le nove, senza tante cerimonie, la mia bara venga portata via in punta di piedi e avviata al crematorio, mentre la musica e la festa continueranno fino a notte inoltrata. Le mie ceneri in mare, direi. Ma fate voi, cazzo mi frega. Basta che non facciate come nel Grande Lebowski.
Nel nostro belpaese...
L'eroismo di Quattrocchi è come quello di Sordi e Mastroianni nel film "la grande guerra". Due codardi profittatori che alla fine, però, in punto di morte hanno uno scatto di orgoglio.
Se si da una laurea ad honorem a Vasco Rossi si può anche dare la medaglia a Quattrocchi. Perchè no. In fondo siamo un paese generoso, lo siamo sempre stati, specie quando non ci costa niente...
A me però, lo dico con molta pacatezza, questo riconoscimento, e con esso la posizione di due grandi Italiani che ammiro: diPietro e Ciampi, non è piaciuto.
Non nei confronti di Baldoni. Semmai di Callipari. Non mi è piaciuto nei confronti dei tanti Italiani che sono morti in entrambe le grandi guerre combattendo poveracci con mezzi spesso inadeguati. Non mi è piaciuto nei confronti tanto dei caduti di Nassiria che di El Alamein. Dai caduti, anch'essi eroi involontari, di Cefalonia. Quanti di essi hanno avuto, non dico una medaglia, ma il disprezzo o l'indifferenza degli storici? Ci son voluti gli stranieri per ricordarli in un film (da cui non ne usciamo tanto bene: spaghetti e mandolino...).
Un popolo si riconosce anche dai suoi eroi. A noi ci tocca risalire a Garibaldi...
argomento: case popolari.
Sono andata a far visita ad una famiglia che vive in una casa popolare ed ho constatato la seguente situazione:
appartamento 3 camere - doppio salone - 2 bagni- 3 balconi - cantina 15 mq. - box 25 mq - posto auto esterno. Canone € 69,00-(sessantanove/OO).
reddito familiare:
capofamiglia funzionario ministeriale € 37.000,00
coniuge insegnante € 22.00,00
figlia giornalista € 32.000,00
figlio impiegato in un'azienda privata € 27.00,00.
E' normale!!!! che faremo se vinceremo?
altra paradossale situazione - porta accanto:
appartamento medesime condizione affittato regolarmente ad una extracomunitaria rumena senza famiglia in quanto il resto della famiglia vive nel paese di origine. I grandi spazi vengono subaffittati a n. 11 extracomunitari rumeni a € 250,00 a lettino - quindi ricava da un appartamento del comune una rendita mensile di € 2,750,00. Perchè dovrebbe trovarsi un lavoro - risulta badante di un'anziana di 96 anni..... Non dico altro - in quanto una mia amica vedova con figlio disoccupato paga un canone di € 650,00 e fa salti mortali tutto il giorno per vivere dignitosamente.
argomento: matrix
Sono fiera di votare Antonio DI PIETRO - l'arrogante, uterino e dispotico TREMONTI ha fatto una figura caprina. Forse crede (vuol far credere)di essere l'unico esperto in finanza ..... ha trovato chi non gli ha consentito di riferire tante cavolate!
Votare Di Pietro significa votare la coerenza e la ragionevolezza dei problemi, Tremonti si è arrampicato su degli specchi per difendere solo tante operazioni di illusionismo visivo.
Il premio a Di Pietro ben gli stà, i mercenari non debbono essere ricoperti di onore e medagliette.
Ma vorrei fare una precisazione su un vero eroe della Repubblica Italiana: Giovanni Falcone. Bene, ho letto tra i commenti che Falcone era di destra. No. Borsellino era missino (non nascondo che questo fà male al cuore, ma tralasciamolo..), mentre Falcone era di sinistra, progressista. Questo è anche confermato dalle interviste, in cui si raccontavano i caratteri opposti dei due magistrati, anche per quanto riguardavano le idee politiche, ma erano comunque legati da una lunga amicizia e dall'impegno contro la mafia.
Perdonatemi se sono un pò uscito fuori tema, ma era doveroso. Però Falcone di destra non lo era proprio.
fydaije.