8 marzo 2006
+ mons. Tommaso Valentinetti, Presidente di Pax Christi
LETTERA APERTA
all'On. SANDRO BONDI
Forza Italia
Camera dei Deputati
Palazzo Montecitorio
00186 ROMA
Onorevole Bondi,
abbiamo ricevuto l'opuscolo "I frutti e l'albero, cinque anni di governo Berlusconi letti alla luce della dottrina sociale della Chiesa" che, riteniamo, sia stato inviato a tutte le parrocchie e le comunità religiose in Italia. E' giunto anche alla nostra Casa per la Pace in Firenze.
Non possiamo nascondere lo stupore o meglio, la nostra indignazione, non perchè lei ci ha inviato pubblicità elettorale, cosa legittima e che molti fanno, ma per aver avuto l'ardire di affermare che molti provvedimenti dell'attuale Governo sono in "forte consonanza con la dottrina sociale della Chiesa".
Si potrebbe e si dovrebbe discutere a lungo delle scelte di questo Governo ben più disinvolte di quelle indicate nell'opuscolo come fedeli alla Dottrina Sociale della Chiesa .... E facciamo solo alcuni esempi. Le leggi ad personam, il mancato provvedimento per i detenuti (nonostante le 26 interruzioni con applausi durante l'intervento di Giovanni Paolo II in Parlamento che chiedeva un atto in quella direzione), impoverimento di molte persone, legge Bossi-Fini (più repressiva che altro: dalla relazione della Corte dei conti per l'anno 2004, le spese per "misure di sostegno" risultano pari a 29.078.933 euro contro i 115.467.102 euro per quelle di contrasto, fra cui rientrano i costi per i cosiddetti CPT - Centri di permanenza temporanea), il mancato sostegno alla cooperazione internazionale (siamo l'ultimo tra i Paesi donatori Ocse, con lo 0,15% del PIL per il 2005), la riduzione drastica del Fondo per lo Sminamento Umanitario, l'incremento inarrestabile delle spese militari (una spesa pari a 478 dollari pro-capite annui, a fronte di appena 545 euro per stato sociale, contro i 1.558 di media UE), il sostegno alla guerra in Iraq motivata con continue menzogne, il tentativo di modificare la legge 185 e di impedire il controllo parlamentare del commercio delle armi, il mancato finanziamento e sostegno ai giovani in Servizio Civile (malgrado la Corte Costituzionale abbia stabilito che sia il servizio civile che quello militare concorrono alla difesa della Patria, al primo si assegnano 224 milioni di euro, ed al secondo 19.021 milioni di euro, più 1.200 milioni di euro per le missioni militari e vari fondi fuori bilancio della difesa per nuovi sistemi d'arma), la mancata cancellazione del debito dei paesi poveri (a cinque anni dalla storica assunzione di responsabilità nell'anno del Giubileo, inoltre, l'Italia può "vantare" di non avere nemmeno rispettato gli obblighi derivanti dalla legge 209/2000, che prevedeva una cancellazione di 6 miliardi di euro, mentre ad oggi ne sono stati cancellati solo 2,5 miliardi) e molte altre cose tra cui, cosa non secondaria, il coinvolgimento di autorevoli personaggi nella tristemente nota Loggia massonica P2. Ma non è solo di questo che ora vorremmo parlare.
Ci indigna l'arroganza, la mancanza di pudore, la presunzione nel presentarsi come interpreti fedeli del magistero, della Dottrina Sociale della Chiesa e delle radici cristiane; l'uso strumentale dei riferimenti religiosi per il proprio potere; il tentativo di blandire gli interlocutori con sdolcinati riferimenti al magistero della Chiesa.
E' un'offesa alla serietà della politica. E' un'offesa alla Dottrina sociale della Chiesa.
E, se permette, è un'offesa anche alla intelligenza degli elettori, e quindi anche nostra. Se vuole far campagna elettorale non utilizzi a proprio uso e consumo i riferimenti religiosi, cosa che purtroppo capita spesso a qualche autorevole esponente del suo gruppo politico.
In conclusione le proponiamo un testo che può aiutare tutti nella riflessione e nella conversione. Essendo stato scritto nel V secolo dopo Cristo, è al di sopra di ogni sospetto:
"Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga..., non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l'anima con il denaro". (Ilario di Poitiers, V sec. d. C.)
Pax Christi Italia
Ma chi è questo prete? E' un grande! Pure la P2 tira fuori... Gli si stanno rivoltando tutti contro al Nano. La borghesia, gli industriali, i preti..
Forse il post sui topi che scappano non è così sbagliato..
Il Berlusca ribatterà: "è un bislacco rovesciamento della realtà"
http://www.paxchristi.it/
E' uno di quei tanti preti (la maggioranza) che vivono davvero sul teritorio e conoscono i problemi e di conseguenza non possono essere per questa destra e se ne fregano altamente di Ruini, dei Pacs, dell'aborto e si occupano degli ultimi, come vuole, come pretende, la Bibbia.
Onore a loro ed ai moltissimi cattolici che li seguono.
Don Aldo Antonelli ha rispedito al mittente l'opuscolo ed ha inviato a Sandro Bondi una lettera che di seguito riportiamo:
Signor Bondi,
sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui a chiamarla "onorevole" dovrei coartare la mia coscienza.
Ho ricevuto l'inverecondo opuscolo che lei, immagino, ha inviato a tutte le parrocchie d'Italia.
Glielo restituisco senza nemmeno sfogliarlo e le ricordo che le parrocchie non sono discariche di rifiuti né postriboli nei quali si possa fare opera di meretricio.
Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere per un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale ed umanistico che voi in cinque anni di malgoverno avete dilapidato.
Avete fatto razzia di tutto. Avete dissestato la finanza pubblica, avete ridotto alla fame gli enti locali da una parte e foraggiato, dall'altra, gli enti ecclesiastici cercando di comprarvi il nostro silenzio se non addirittura la nostra compiacenza.
Avete popolato il Parlamento di manigoldi, ladri e truffatori. Di 23 parlamentari condannati in via definitiva più della metà (13 per la precisione) fanno parte del vostro gruppo. Avete fornicato con il razzismo della Lega e con il fascismo di Rauti. Con voi i ricchi sono diventati più ricchi ed i poveri più poveri. Il vostro "Capo" in cinque anni ha quadruplicato il suo patrimonio, mentre le aziende del Paese andavano in crisi. Solo l'elettromeccanica, nell'ultimo quadrimestre del 2005, ha perso il 7,1% del suo fatturato.
I nostri pensionati, da qualche anno in qua, non solo non riescono più ad accantonare un soldo, ma hanno incominciato a rosicchiare il loro già risicati risparmi.
Avete speso energie e sedute-fiume in Parlamento per difendere a denti stretti le "vostre" libertà mentre il Paese rotolava al 41° posto quanto a libertà di stampa e pluralismo di informazione, dopo l'Angola.
Avete mercificato i lavoratori e ipostatizzato le merci.
Si tenga pure, signor Bondi, la sua presunzione di coerenza con la "dottrina sociale della Chiesa". Noi preti vogliamo tenerci cara la libertà di lotta e di contestazione contro la deriva liberista e populista della vostra coalizione.
Aldo Antonelli
(parroco)
Antrosano, 1 marzo 2006
www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=18184
Secondo me questi preti anti-Banana hanno qualche scheletro nell'armadio e si vogliono ingraziare Magistratura Democratica, notoria organizzazione di Giudici-quindi-Comunisti che controlla urbi et orbi TUTTO (tranne Sua Santità Gesù Napoleone Banana, per fortuna).
O forse, questi preti anti-Banana, sono Comunisti Declinisti Giornalisti COOPConflittodinteressisti, eccetera...
Escluderei comunque che rappresentino gli italiani che non si fanno certo abbindolare così, dalla prima Pax Christi che passa (manco fossero ragazzini delle medie, nemmeno tanto svegli...)
Di uomini come il signor Antonelli fortunatamente in Italia ce ne sono. Ma bisogna dar loro voce, perchè gli Italiani hanno bisogno di sapere, ne hanno il diritto anzi. La chiesa, che non è mai stata sinomino di pulizia, si fa razziare a man basse a colpi di condoni sull'ici. Ma per fortuna esiste anche una chiesa che rimane fedele a ciò che le compete: la morale e la fede.
La coscienza italiana ricorda papa Giovanni XXIII come il papa buono, ma si dimentica che fu lui che mise a tacere vescovi e prelati che volevano denunciare quanti all'interno della chiesa si fossero macchiati dell'onta della pedofilia, minacciandoli di scomunica.
Abbiamo ancora fresche le lacrime agli occhi per la perdita di Giovanni Paolo II, ma ci dimentichiamo che lui ebbe un enorme potere tra le mani: poteva dire al mondo no alla guerra, poteva lasciare Bush fuori dal Vaticano, poteva scomunicarlo, e il mondo lo avrebbe ascoltato. Ma non lo fece.
Speriamo che questo prete non rimanga solo un articolo pubblicato su l'Unità.
Due cose sull'intervento di Michele, da verificare (e che dunque potrebbero essere sbagliate):
1) Non ricordo che Giovanni Paolo II abbia ricevuto Bush in Vaticano dopo l'inizio della guerra in Afghanistan, ricordo solo quando Bush ando` dal Papa prima del G8 di Genova. In ogni caso le parole del Papa sono sempre state contro la guerra.
2) Non mi risulta che Bush sia cattolico. In tal caso il Papa non puo` certo scomunicarlo.
Se c'è una cosa giusta fatta da Giovanni Paolo II è stata proprio opporsi, con tutte le sue forze, all'aggressione all'Irak. Praticamente l'unica cosa significativa che abbia imbroccato in tutto il suo papato (almeno secondo me).
@MG55: mi riferivo proprio a quello...
Scusate per la "toppata" :-) Spiego meglio il senso del mio post.
Avrei desiderato che Giovanni Paolo II esprimesse un NO alla guerra che andasse al di là delle semplici parole. L'Italia partecipa al conflitto? Mi aspettavo che il papa si riufasse di ricevere chi l'ha voluta la guerra, da Bush a Berlusconi, appioppando scomuniche (quelle nel senso letterale del termine) laddove fosse stato possibile. Ma posizioni nette certa parte della chiesa mai le ha prese e mai le prenderà. Ci si limita magari a far della beneficenza (ben venga, ci mancherebbe altro..)che però aiuta l'Africa a rimanere povera e schiava di noi occidentali. Giovanni Paolo II è stato un papa che è penetrato profondamente nei cuori dei fedeli di tutto il mondo, e alla luce di questo dico che i suoi doveri avrebbero dovuto andare ben oltre i semplici no alla guerra pronunciati in quel di San Pietro. Parte del Vaticano è immischiata negli affari sporchi della P2, ma voglio credere che esiste anche una parte "buona" nel Vaticano: ed è da loro che mi aspetto azioni FORTI, contro la guerra, contro le ingiustizie sociali, contro i motivi veri delle situazioni di povertà del terzo mondo. E non è mandando qualche bottiglietta di SanPellegrino che risolviamo il problema della sete in Africa. E nemmeno dicendo "no alla guerra" da una finestra che da su P.zza SAn pietro togliamo le bombe da bagdad. Salvo poi scatenare il Ruini di turno quando parliamo di culattoni, pacs e leggi sulla fecondazione assistita. Perchè non si sono fatte campagne così efficenti quando c'erano e ci sono di mezzo guerre, genocidi e soprusi? Perchè si abbassa la voce e si chiudono gli occhi di fronte a queste cose salvo poi ricordarsi di averla la voce e di poter anche urlare quando si è voluto imporre per legge delle opinioni? (mi riferisco alla nuova legislazione su fecondazione assistita)
Questo è il senso del mio post..
> Salvo poi scatenare il Ruini di turno
> quando parliamo di culattoni
Io non sono un sostenitore di Ruini, che ritengo sia autore di pesanti "ingerenze" nella vita politica italiana, però Michele invito te e tutti gli altri a distinguere la Chiesa Cattolica e isuoi esponenti dai vari bifolchi "Calderoli" o fascisti di turno che usano termini quali "culattoni", ecc. ecc.
Purtroppo la Chiesa Cattolica, con il suo ingerire e parlare quando non dovrebbe, e tacere quando sarebbe meglio se parlasse, nel bailamme mediatico lascia sia "mescolata" la propria voce ai vari Calderoli di turno, ingenerando notevoli malintesi sulle proprie posizioni.
Però noi, che pensiamo con la nostra testa, stiamo attenti anche alle differenze. Fare di tutt'erba un fascio è sempre sbagliato.
Ripenso a questo scomunicare un leader politico per le sue scelte...
Puo` sicuramente essere una buona idea, se avvenisse non sarei contrario.
Ma poi vi chiedo: state tanto a criticare gli interventi di Ruini, e vi andrebbe bene che il Papa scomunichi un Presidente del Consiglio? Solo perche' e` Berlusconi? Non c'e` un po' di incoerenza in questo? Non sarebbe anche questo un "attentato alla laicità dello stato" come lo hanno definito i socialradicali? L'ultimo esempio di scomunica di un capo di stato credo sia Napoleone, il quale peraltro reagì da par suo facendo arrestare il Papa.
Insomma, io credo che se un intervento di Ruini sui Pacs (che peraltro non ha detto nulla di nuovo) è un ingerenza, una eventuale scomunica di Berlusconi (o chi per lui) per aver iniziato la guerra in Iraq sarebbe molto di più. Ripeto, io non critico nessuna delle due cose. E voi?
Critico gli interventi sui "PACS" perché non è compito dello Stato decidere come e perché la gente debba vivere: se assieme, se separatamente, se more uxorio, se pregando tutto il tempo, se facendo l'amore tra due persone di sesso diverso, dello stesso sesso o tra più di due persone. Non sono cose che debbano riguardare lo Stato, non sono pubbliche, non a caso si tratta di vita privata.
Men che meno la chiesa deve stabilire cosa lo Stato debba fare in merito. La chiesa dovrebbe rivolgersi direttamente ai suoi fedeli; il fatto che tenti invece di impedire a tutti di fare quello che non le piace la dice lunga su quanto essa stessa si aspetti di essere ascoltata; dimostra anche che in gioco c'è in realtà dell'altro: il potere.
Lo Stato deve regolare gli aspetti pratici delle unioni, quali che siano, favorendo il benessere dei cittadini e tutelando i diritti; permettere a un convivente di subentrare nell'affitto, o di percepire la pensione di reversibilità, o di assistere il/la compagno/a in ospedale è semplicemente un gesto di civiltà.
Non critico gli interventi sulla guerra, che è un affare pubblico sul quale la chiesa - che tra l'altro fa Stato a sé - ha tutto il diritto di pronunciarsi. Male farebbe comunque il Vaticano se tentasse di determinare la politica estera italiana con lusinghe e/o ricatti a questo o a quello, in merito al proprio appoggio "elettorale". Dovrebbe anzi astenersi dall'appoggiare "elettoralmente", per qualsivoglia motivo, la Casa delle Banane; cosa che invece purtroppo fa...
@Gerry:
non voglio fare di tutta l'erba una fascio. Difatti ho proprio parlato di una parte "cattiva" del vaticano e di una parte "buona" che esiste e che voglio credere che esista.
@MG55:
Le due cose banno distinte. La chiesa per propria natura "parla" alla coscenza dei suoi fedeli. Li guida, e fornisce le indicazioni atte a conseguire i principi ai quali la teologia cristiana si ispira, che sono sintetizzabili se vuoi nei 10 comandamenti. Tra questi principi alla base di tutto il cristianesimo ne esiste uno che spesso taluni (vedi Ruini)dimenticano: il libero arbitrio. Cosa vuol dire libero arbitrio? Vuol dire che il cattolicesimo parla di se stesso e si "spiega" ai suoi fedeli e a quanti ancora fedeli non sono. Ma il fedele e non fedele è libero di scegliere se abbracciare o meno il culto cristiano, senza alcuna costrizione. E' anche libero di tradire gli insegnamenti e i precetti cristiani, ed è ancora libero quando può scegliere di pentirsi di fronte a Dio dei suoi peccati. Dio non è mai sceso sulla terra agitando un decreto legge che impone ai propri fedeli un suo credo, una sua opinione quindi. Ma Ruini e la Chiesa hanno fatto proprio questo, contravvenendo al princio della libera scelta, decidendo di imporre ex lege una opinione loro (vedi legge sulla fecondazione assistita). Se tale legge fosse stata abrogata, il cattolico avrebbe comunque potuto scegliere di ispirarsi ai principi Ruiniani, avrebbe avuto la possibilità di scegliere. La scelta rimane adesso invece zoppa: perchè la scelta è imposta per legge.
Riguardo alla guerra il discorso è diverso. Qua non si parla di scelte, ma di doveri: il dovere da parte della Chiesa di impedire che accadano guerre che poi guerre non sono, trattandosi casomai di soprusi. E questo dovere va esercitato con forza, anche con atti che sono propri di altre epoche. Enrico VIII venne lasciato fuori dal Vaticano da CLemente VII a "riflettere", se lasciano fuori il signor B. con lo stesso invito (a riflettere) di certo non farebbero ingerenza nella vita politica, in quanto ci si sta occupando in maniera diretta di un principio che non è sottoponibile a scelta.
Io crtico la Chiesa laddove intervenga a man basse nella vita civile di tutti i cittadini, laici, islamici, ortodossi e cristiani. Lo fece in occasione dell'ultima consultazione referendaria, andando a imporre a tutti ciò che era un sua personale opinione. Critico la Chiesa quando fa campagna elettorale: la lotta tra papato e impero è finita da un pezzo, e le discussioni tra potere temporale e potere spirituale hanno già trovato le loro conclusioni. Alla luce di ciò la Chiesa non può fare campagna elettorale porgendo la mano a chi nell'altra gli regala un condono e una esenzione sull'ICI.
Sui pacs la questione è la medesima: i Pacs si propongono di regolamentare sul piano civile un fatto civile. Non vogliono minimamente intaccare gli aspetti religiosi del matrimonio. Proprio perchè le unioni talvolta coinvolgono aspetti civili ma anche religiosi, col secondo concordato si è fatta distinzione tra matrimonio civile e matrimonio religioso, e alla chiesa è stata data libertà di "regolamentazione" per ciò che riguarda il matrimonio religioso: pertanto lo stato non dirà chi e come potrà sposarsi secondo rito cattolico (o buddista..), ma regolamenterà gli aspetti economici e sociali che derivano dall'unione matrimoniale. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che lo Stato, alla luce del fatto che due persone formano un "nucleo", che è anche nucleo economico, nonchè sociale, riconosce a questo nucleo una serie di diritti e di doveri, che vanno dal diritto ereditario agli obblighi di assistenza. E se questo nucleo lo formano due entità diverse da quella canonica uomo-donna, ritengo corretto che anche a questa entità vengano ricosciuti obblighi e diritti. Fermo restando il sacrosanto diritto dell'ordinamento religioso di scegliere per proprio conto chi e come debba sposarsi. Ma allo Stato si deve lasciare il diritto di scegliere i modi in cui si disciplina il fenomeno del nucleo sociale-economico.
ieri Ruini in tv era una perla. ha consultato tutto sussiegoso delle carte, che si è scoperto essere leggi di varie regioni italiane, ha detto che in alcune si prevede una parziale - mi raccomando!!! - equiparazione dei diritti delle coppie gay alle "famiglie legittime" e si è esposto con molta nonchalance sul fatto che "in questi termini si potrebbe discuterne nel Parlamento". Italiano ovviamente. Bontà sua! Comunque era da sbellicarsi tutta la scena! :-))) Forse almeno si sono accorti di quanto si son sputtanati con opuscoli e leccate varie al nano, il problema è che non mi fido lo stesso dei loro bodeggi! :-)
Carolina
PS "l'Unto del Signore" :-) invece... si è fermato a Eboli. :-))) Pare che lì si siano inventati una mostra di cani - !!! - che li terrà impegnati per tutto il tempo in cui lui voleva andare a far campagna elettorale nel loro paese e che Bondi abbia fiutato (a proposito) il boicottaggio e se ne stia stato zittino ma che sia venuto fuori lo stesso che il nano non lo vuole più nessuno a comiziare da nessuna parte(es. Confindustria di Napoli invita Bertinotti ma ha cancellato l'incontro con lui). Adesso sarebbe bello che anche i pretonzoli lo ostracizzassero, così saremmo sicuri che è decotto!!!
Non riesco a capire questo accanimento contro i "Pacs", se due uomini vogliono convivere assieme chi lo può impedire? Già di fatto queste cose avvengono e se si vogliono sposare basta andare all'estero uno dei due si sottoponga ad un intervento chirurgico ed ecco che i due uomini (ora uomo e domma) possono convolare a nozze.
Ma allora mi chiedo basta avere un pò di soldi per potersi pagare il viaggio all'estero e l'intervento per risolvere il problema? Credo invece che la libertà di due cittadini debbe essere uguale per tutti, la religione è una cosa e i diritti civili sono un altra. Se Dio non accetterà questa unione tra "diversi" sarà un problema suo e dei due interessati se credenti o meno. Su questa terra tutti abbiamo diritto ad essere felici e a imparare a rispettarci a vicenda.