qui giace OneMoreBlog2.31
«I'm a picker, I'm a grinner, I'm a lover and I'm a sinner, play my music in the sun» (Steve Miller)
luoghi:
HP OMB 2.31 |
HP OMB 4.x |
archivio mensile |
archivio sezioni |
Alberto Biraghi
Quartiere Traiano: dove lo Stato latita
roberto ha scritto a OneMoreBlog:
Sono nato e vivo a Napoli in uno dei quartieri più degradati della città: il Rione Traiano. La quotidianità che vivo mi spinge a fare una amara e sconcertante constatazione sulla camorra (mafia, 'ndrangheta e altro): Lo Stato non ha interesse a sconfiggerla! Non ho usato a caso il termine "interesse". Mentre sto scrivendo sono le ore 0,20 e il quartiere è vivo come un mercato in piena attività. Macchine e motorette sfrecciano a tutta velocità e stereo che sparano musica a tutto volume. Strafottenti spacciatori stanziano, indisturbati, sotto casa mia tutte le notti e altri a ogni trenta metri circa. Non è una esagerazione ma la realtà. Anche nella piccola piazzetta, dove miracolosamente sopravvivono alcuni pini, un altro gruppetto di spacciatori bivacca tutte le notti accanto ad un fuoco tra l'indifferenza di tutti. La pattuglia dei carabinieri passa spesso per le strade del rione ma sembra non vedere quello che è palese a tutti; anzi, sembra quasi che abbia ricevuto l'ordine di non interferire se non nei casi più eclatanti di criminalità.
Moltissime famiglie vivono abusivamente negli scantinati, tolti ai legittimi proprietari con la prepotenza, con tanto di certificato di residenza rilasciato dal comune (peccato non possiate sentire il casino infernale che viene da fuori nonostante le finestre chiuse). E' in ambienti come questi, dove lo Stato è latitante, che la delinquenza attecchisce e la camorra fà proseliti. Torno subito al perchè dico che lo Stato non ha interesse a combattere seriamente la camorra. Anni fa ci fu una guerra serrata al contrabbando delle sigarette che lo Stato vinse. Va detto che: uno - tale guerra ebbe seriamente inizio nel momento in cui i contrabbandieri cominciarono a far fuoco veramente sulle forze dell'ordine uccidendo diversi militari, due - il vantaggio economico che derivò da tale operazione fu notevole in quanto i soldi distolti al contrabbando tornarono copiosi nelle casse dello Stato grazie al monopolio sui tabacchi. Combattere la camorra vuol dire tagliarle le radici e le radici altro non sono che le migliaia di persone, che essendo state abbandonate a se stesse dallo Stato, hanno trovato di che vivere e sopravvivere grazie ad essa. Ora lo Stato è veramente in grado di provvedere a questa moltitudine di persone garantendo loro un lavoro dignitoso, una dimora decorosa e, soprattutto, una cultura che li riscatti? No, non credo, e allora capisco come sia più facile chiudere un occhio e intervenire solo quando proprio non se ne può fare a meno.