di poesia ce n'era anche allora. certo che allora la morte di D-o si pose quasi come priva di ogni possibile interlocutore/smentita. E guai a coloro che si sognassero anche solo di dirne il perché, non parliamo del contestarla.
A me piace solo, proprio solo a uso dei ragazzini di adesso, ricordare - sebbene arbitrariamente - i due resistenti Donati. il Donati ebreo che salvò tanti altri ebrei facendoli passare dalla Francia agli USA, per esempio, già da una Francia occupata dove illusoriamente era migrato anche lui, e il Donati cattolico che perì per aver denunciato con una lettera formalmente legale al formalmente legale ministro degli interni fascista tutto quel che sapeva del delitto Matteotti. Probabilmente ciò è buonismo che non risponde alle domande, ma spero comunque che mandi se non altro un messaggio, a tutti.
Carolina
Può esservi poesia dopo Auschwitz?
Si, quella stessa frase è già poesia.
Anzi, la poesia, la scrittura, trovano terreno fertile non sono nelle cose belle e negli ideali superiori, ma soprattutto negli orrori e nelle bassezze umane...
si dice che all'odio non bisogna rispondere con l'odio, che alla violenza non bisogna rispondere con la violenza, all'inbarbarimento non bisogna arrendersi, quindi credo che ad Auschwitz non si può che rispondere con la poesia.
non sono nessuno per dirlo ma secondo me il quesito di Adorno è pura retorica, la poesia solo ci può salvare.
Gregory Corso scrisse addirittura una poesia d'amore alla "Bomba", il vero assassino dell’umanità è l’odio.
beh sono due temi, la poesia e la morte di D-o. Su uno ho già detto almeno ad usum memoriae (poi non so se si possa sul serio rispondere). su quello della poesia... beh allora molti veri poeti furono sterminati in quanto "artisti degenerati"... compreso colui che preconizzò la fine del reich con le bombe su dresda... TS Eliot fu considerato almeno bislacco da chi, antifascista, lesse le sue opere mentre i ghetti bruciavano... insomma... un caos... poi molto probabilmente la poesia fu prodotta comunque. è che è proprio difficile dire..
Carolina
Il GIORNO DELLA MEMORIA viene ricordato dai Zuf de Zur in uno spettacolo che attraverso la lettura di testi in poesia e prosa e la proposta di alcuni brani musicali cerca di creare un "percorso della memoria" guardando ad una delle tragedie più spaventose della storia dell'umanità:. il genocidio scientificamente preordinato di ebrei e zingari da parte della Germania nazista e dei suoi alleati.
OSWIECIM - Z 10803
SHOA e PORRAJMOS
Oswiecim, Auschwitz; Z 10803, Tonia Siegmejer, nata il 12 giugno 1932.
Il 12 giugno 1944, giorno del suo dodicesimo compleanno, Tonia è stata condotta nel centro di sterminio di Auschwitz. Fu tatuata con il numero Z ("zingaro") 1083.
Non si sa nulla del suo destino.
La Shoa degli ebrei, 6.000.000 di ebrei sterminati
Il Porrajmos degli zingari, 1.500.000 di zingari sterminati
Centinaia di migliaia di oppositori del regime nazista assassinati dalle menti che pianificarono il più grande genocidio della storia solo perché appartenenti a razze diverse, solo perché la pensavano diversamente o perché omosessuali o handicappati o analfabeti.
Solo perché "altri".
Ma la deportazione e l'eliminazione di milioni di persone sarebbe stata possibile senza la complicità di molti?
C'è voluta la mano del regime nazista e dei suoi alleati fascisti, ma, non meno importante, anche una certa indifferenza.
"C'è stato bisogno di impiegati per preparare gli schedari di censimento dei deportati, delle forze dell'ordine per arrestare le persone, di funzionari per organizzare il lager, di salariati per sorvegliarli e di tante altre persone per condurre autobus fino alle stazioni, guidare i treni fino ai campi di sterminio, programmare gli orari."
(Annette Wieviorka, "Auschwitz spiegato a mia figlia").
Scriveva Chaim Kaplan, maestro morto nel ghetto ebraico di Varsavia:
"Sono profondamente conscio dell'importanza dei tempi che viviamo, della mia responsabilità al riguardo. Scrivendo queste memorie ho l'intima convinzione di assolvere ad un obbligo nei confronti delle storia, cui non posso sottrarmi."
(da "Auschwitz spiegato a mia figlia").
E' grazie a questi atti di responsabilità e d'amore per l'umanità ed alle testimonianze dei sopravvissuti dei campi di sterminio e di concentramento che oggi possiamo dire di trovarci davanti ad una "memoria viva", fonte inesauribile di riflessione che tocca tutti gli aspetti dell'esistenza e della storia degli uomini.
"Tutto dipende da chi trasmetterà il testamento alle generazioni future, da chi scriverà la storia di quest'epoca. In genere la Storia viene scritta dai vincitori. Se i nostri assassini vinceranno, il nostro annientamento sarà presentato come una delle più belle pagine della storia mondiale.
Ogni loro parola sarà vangelo.
Allora potranno decidere di cancellarci completamente dalla memoria del mondo, come se non fossimo mai esistiti ."
(Ignacy Schider, morto a Majdanek, da "Auschwitz spiegato a mia figlia").
'ZUF DE ZUR in Oswiecim - Z10803
raccoglie una piccola parte di queste testimonianze ai confini fra poesie e musica, memorie vive e preziose perché la crudeltà umana si è nutrita e si nutre ancora oggi di stermini di massa, di deportazioni e di torture. Perché ancora oggi larghi strati di sconcertante indifferenza continuano a manifestarsi quotidianamente rispetto alle passate ed alle nuove sofferenze.
......."prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere i comunisti, e non dissi niente perché non ero un comunista. Poi vennero a prendermi..... ma non c'era rimasto più nessuno a protestare."
LE CANZONI
GESANG DER CHRYSALIDEN
Tratta della poesia del grande filosofo ebreo goriziano Carlo Michelstaedter. L'intreccio delle parole vita/morte rimanda a simbolismi di natura espressionistica. La musica di memoria brechtiana richiama ambientazioni da Ritterspelunke, tingeltangel bavarese, fumoso locale ingombro di sedie e tavoli e umana quotidianità.
TILULELA
Come il pane azzimo dei forni del ghetto di Gorizia che si sformava durante le festività di Pessah, così questo brano si veste della ricca semplicità dell'intreccio di famosi brani della tradizione della musica klezmer.
EL KOLO GO BALA'
Tratto da una poesia del grande poeta "triestin del mondo" Carolus Cergolj di madre croata e di padre ungherese che racconta dell'ultima notte d'amore di un partigiano prima della battaglia della Neretva.
LULINKA
Canto del ghetto di Lodz in Polonia. Scritto da Yeshayahu Spiegel e musicato da David Beigelman. E' dedicato a sua figlia Chava morta nel ghetto di Lodz nel 1943.
EL SUO NOME BANDITO
Canto partigiano tratto da una poesia di Carolus Cergolj
RIFKELE
Canto della resistenza ebraica contro il nazifascismo. Autore del testo e delle musiche è Pessach Kaplan. E' la storia di Rifkele il cui uomo è stato deportato dal ghetto di Bialystok il 12 aprile 1941 insieme ad altri 5000 uomini. Rifkele è stata presa ad esempio della resistenza delle donne alla barbarie nazista.
LAILA TOF
Canto del confine contro tutti i confini.
I TESTI
Testimonianza dal ghetto di Gorizia sulle deportazioni della notte del 23 novembre 1943 in cui tutta la comunità ebraica goriziana venne deportata dai nazifascisti.
("Un testimone oculare. In Le-Zikkaron. In memoria" Gorizia, Associazione Amici di Israele, 1993. )
ITZHAK KATZENELSON,
"Io canto" poesia tratta da "Il canto del popolo ebreo massacrato". Katzenelson fu il cantore ed in un certo senso il cronista del ghetto di Varsavia e della sua tragedia.
CAROLUS CERGOLJ,
"Parin" poesia sulla morte del pittore del ghetto di Trieste Gino Parin "brusà in Risiera".
("Canti clandestini")
PETER WEISS,
"Canto della banchina".("L'istruttoria. Oratorio in 11 atti". Torino, Einaudi, 1965).
ANNA FRANK,
brani dal "Diario" (Torino, Einaudi, 1993).
SHIMA GUTERMAN,
brano tratto da "Il libro ritrovato", testimonianza di un resistente del ghetto di Varsavia.
FRANTISEK BASS
"Un piccolo giardino" poesia di un bambino di Teresin.("Poesie e disegni dei bambini di Terezin 1942-1944", Milano, Lerici, 1963).
MARTIN NIEMOLLER,
una poesia sulla "coscienza delle responsabilità storiche conseguenti al nazismo"
(Mary Craig, "Candele nel buio. Storie di martiri moderni", Casale Monferrato, Piemme, 1988)
EUGEN KOGON,
testimonianza di un Rom a Buchenwald.
CEJA STOJKA,
testimonianza dal Blocco B II E di Auschwitz-Birkenau detto "blocco zingaro" o "delle famiglie".
solo perché c'è Drizzt che si permette più cose di me... Paul (Pesach) Celan, "Todesfuge"
Nero latte dell'alba noi lo beviamo la sera
noi lo beviamo al meriggio come al mattino lo beviamo la notte
noi beviamo e beviamo
noi scaviamo una tomba nell'aria chi vi giace non sta stretto
Nella casa vive un uomo che gioca colle serpi che scrive
che scrive in Germania quando abbuia i tuoi capelli d'oro.
Margarete egli scrive
egli s'erge sulla porta e le stelle lampeggiano egli aduna i mastini con un fischio
con un fischio fa uscire i suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
ci comanda e adesso suonate perché si deve ballare
Negro latte dell'alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al mattino come al meriggio ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo
Nella casa vive un uomo che gioca colle serpi che scrive
che scrive in Germania quando abbuia i tuoi capelli d'oro.
Margarete i tuoi capelli di cenere Sulamith noi scaviamo una tomba
nell'aria chi vi giace non sta stretto
Egli grida puntate più fondo nel cuor della terra e voialtri cantate e suonate
egli trae dalla cintola il ferro lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
voi puntate più fondo le zappe e voi ancora suonate
perché si deve ballare
Negro latte dell'alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al meriggio come al mattino ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d'oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith egli gioca colle serpi
Egli grida suonate più dolce la morte la morte è un Mastro di Germania
grida cavate ai violini suono più oscuro così andrete come fumo nell'aria
così avrete nelle nubi una tomba chi vi giace non sta stretto
Negro latte dell'alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al meriggio la morte è un Mastro di Germania
noi ti beviamo la sera come al mattino noi beviamo e beviamo
la morte è un Mastro di Germania il suo occhio è azzurro
egli ti coglie col piombo ti coglie con mira precisa
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d'oro Margarete
egli aizza i mastini su di noi ci fa dono di una tomba nell'aria
egli gioca colle serpi e sogna la morte è un Mastro di Germania.
I tuoi capelli d'oro Margarete,
I tuoi capelli di cenere Sulamith.
Voglio lanciare una provocazione.
Quando il ricordo, le emozioni e la successiva condanna storica lasciano il posto alla retorica non c'è il rischio che l'orrore e lo scempio compiuti vengano reinterpretati e quindi in parte sminuiti?
Faccio un esempio più spicciolo, e forse per certi versi non calzante, in Italia si festeggiano il 25 aprile ed il 2 giugno.
Sono date che ricordano tappe importanti per la nostra democrazia, ma quanti sono gli italiani che conoscono davvero il significato di questi giorni e che sentono davvero queste date?
Secondo me sono veramente pochi, una piccola parte di chi, ancora vivo, ha vissuto quei giorni ed ancora li ricorda, chi ha senso delle istituzioni ed una sensibilità storico-politica marcata.
Per tutti gli altri quei giorni non significano niente.
Come creare quindi sensibilità?
Non saprei, ma credo che ancora oggi il "racconto" del singolo sia più penetrante della celebrazione istituzionale ed anche della stessa poesia.
Joseph Stalin disse a Churcill: "La morte di un uomo è una tragedia, la morte di milioni è statistica.".
Probabilmente, anche se è terribile pensarlo, aveva ragione.
Salvatore...
come ho già scritto in passato, il rischio c'è ed è enorme...
come dici tu, la maggioranza degli italiani non sà cosa significhino certe date e una parte considera il tutto "vecchio" e privo di significato odierno...
questo, la dice lunga sul qualunquismo che imperversa il Italia... e non solo...
ricordiamo che negli anni passati, si è tentato di ridurre il tutto ad una comparsata, togliendo credibilità alla shoah ed in generale alle nefandezze perpetrate dai nazisti e dai fasci...
il problema come già si diceva, è che quando gli ultimi testimoni saranno ahimè scomparsi, coloro che vogliono nascondere il tutto, avranno purtroppo gioco facile....
è adesso che si può fare qualcosa, dopo sarà troppo tardi....
le tv. le tv. abolire tutto il revisionismo televisivo (regolando l'informazione in modo che risponda ai criteri costituzionali). ora la tv fa un mucchio di danni anche alla memoria... da piccola io a parte andare alle manifestazioni in quelle date... ma poi tutte le storie me le ascoltavo alla radio... e alcune me le ricordo ancora adesso. non è forse vero che la tv sia più efficace, è che è diventata una - pessima - abitudine... da levarsi asap... ed è piena di roba davvero oscena... e in quei giorni non fa un dannato lella... al massimo dei documentari, ma bisogna anche sapere come sono fatti perché anche in quell'ambito alcune volte sono incappata in roba da cambiar subito canale. tipo: 1) la stronza degli uomini importanti, che batteva la grancassa al puzzone facendo finta di illustrarne "la personalità" (???!!!)... 2) dopo un mucchio di bodeggi su "Fascism Legacy" pagato fior di milioni alla BBC e anche a coloro che dovevano adattarlo qui - non tutto si può dire delle mancate epurazioni evidentemente - hanno pure deciso di non mandarlo in onda affatto. censura preventiva non si capisce perché: mi offendo se mi dicono che Fanfani era fascista? eh quanto si preoccupano per me, sul serio! quasi quasi mi commuovo :-)
3) il ciarpame che citi anche tu diffuso tra politici, giornalisti di regime, finta gente di orrido spettacolo etc...
Carolina
interessante e significativa...
non la conoscevo... ;D
sulla tv...
mi auguro sempre che ogni giorno ci avvicini ad una informazione onesta e non di bottega...
ma leggendo le mie stesse parole, mi rendo conto che suonano vuote ed impossibili...
ma questo non mi ferma...
e nonferma quelli che ogni giorno si battono perchè la memoria non sia vilipesa da pressapochisti ignoranti e fascisti... ;D
bisogna parlarne... sin particolare ai giovani...
Si, si, Carolina, d'accordo con te, ma non pensiamo alla tv come al ricettacolo di tutti i mali, ne tantomeno come alla panacea delle coscienze.
Ci sono tanti modi per creare sensibilità su certi argomenti (ed il cinema secondo me su questo ha potenziali enormi) e cultura (e le strade per creare cultura sono tante e di nuove se ne possono scoprire).
Certo l'antifascismo in Italia sta morendo sotto una coltre di stupidità e di censura e questo è preoccupante.
Salvatore, d'accordissimo. ma proprio perché ogni volta che uno parla male della tv ci passa per talebano... poi ci si ritrova ad assorbire tutta quella fuffa subliminale... quindi le persone la guardano.. e il peggio è che magari la guardano convintissime di trovarci dell'informazione o altri contenuti... per cui, qualcosa bisogna farci. io propendo per la linea talebana :-D, quindi voglio dire che la tv:
- nuoce alle diottrie;
- produce effetti di emulazione della violenza secondo tutti gli psicologi seri del mondo;
- produce un abbassamento del livello di coscienza (che sarebbe un po' il suo bello, però è pericolosissimo comunque, perché porta a potenziali indottrinamenti di marketing o ideologici);
- destruttura il linguaggio e da lì la logica, il buon senso, quel poco di civiltà di cui ci ammantiamo spesso a cazzo, ma a volte no, e infine infastidisce di tutto dal sesso alla politica;
- si presta quindi direi quasi per natura a essere strumento di controllo sociale, di dittatura e di asservimento dell'uomo;
... e Ruggeri perché ci va a condurre i reality e non a cantare??? :-)
Carolina
Si, ma poi uno certe trasmissioni le guarda per scelta, o no?
Insomma, cavolo, alla fine uno che ha un certo punto di vista e vorrebbe vedere un certo tipo di TV non è che se non c'è si accontenta e segue il grande fratello o la trasmissione di Ruggeri... o no? :O
Oddio, forse no, mi ricordo che quand'ero piccolo andava di moda il Wrestling come ora, quando andavo a scuola tutti parlavano di Hulk Hogan ed io che non sapevo neanche chi fosse mi sentivo un pò escluso...:-)
stesse cose per me. Hulk Hogan :-) mio padre non voleva la tv a casa... però non mi sentivo poi particolarmente esclusa... certo, magari qualche cartone me lo guardavo dalle amiche (per il resto... molte delle mie amiche per esempio non conoscevano i libri...).
poi l'abbiamo avuta la tv, per merito o colpa di un'amica di famiglia che ci trovava troppo talebani.. soprattutto noi bambini... il dono fu accettato, ma con regola di non fare zapping e di non guardare troppi programmi di fila... 2 ore al giorno massimo, però 2 ore solo se guardavi un film... se vedevi Goldrake, o il tg, per esempio, guardavi solo quello... e più vado avanti e più mi ritrovo d'accordo con lui... non ho mai conosciuto amici che ti sfanculino perché non conosci un programma televisivo... in ogni caso... magari per Natale mi regalo Sky così la guardo lo stesso e sfuggo solo alla melma itagliana.. ma anche i programmi che scelgo insomma... mi piace la Sciarelli per dire.. però, quando il suo posto balla, ogni tanto mi ritrovo la politica o la fuffa anche da lei... quindi è sempre scelta fino a un certo punto. oppure: una volta odiavo Primo Piano perché trovavo spesso interviste autoreferenziali tra giornalisti... e ora lo apprezzo molto. ma non è cambiata la mia scelta, e nemmeno la trasmissione.. è che ormai mi piace tutto quello che non è berlusconide e che non appare alle ore più assurde anche al videocitofono... quindi mi sa che sono su una via di mezzo ... anch'io dubito prima di optare per il talebanismo... però mi sa che ha più senso il talebanismo...
Carolina
Non si tratta tanto di essere presi in giro, quanto di senso di appartenenza, che quando si è bambini si è un pò sensibili su questo...:-)
Lo stesso senso di appartenenza che porta tutti a ripetere gli stessi gesti per non sentirsi esclusi, chessò ad esempio anche il fumare...., e qualche volta la presa in giro c'era..., però io non ho mai fumato lo stesso ed il wrestling, proprio no, non mi piaceva... :-))
Per il satellite, sarebbe stato bello se invece di finanziare il digitale terrestre si fosse finanziato il satellite e si fosse costretta sky a sbloccare i suoi decoder che "nascondono" certi canali liberi.
Insomma, forse il satellite è un pò la internet delle TV, ci trovi il mondo la dentro.
In molti paesi stranieri, anche poveri, intere generazioni hanno imparato le lingue seguendo le trasmissioni "straniere" proiettate dal satellite.
A me la Sciarelli non entusiasma granchè, ma seguo Primo Piano (ogni tanto), Report, W l'Italia e altre trasmissioni sparse, quando lavoravo a Bolzano mi divertivo a vedere i film in lingua tedesca sulle tv austriache e quando avevo il satellite mi piaceva anche David Letterman e Jay Leno, oltre ad altre sciocchezuole in varie lingue...:-)
Il pluralismo televisivo esiste già, basta avere una parabola ed un decoder... :-)
Io la parabola non ce l'ho, sai com'è, sempre per la storia delle 5 case in due anni, il piatto della parabola è scomodo da portare in giro e da montare.... :-)))
ok. allora... satellitare ma non Sky? come si fa? non ne so nulla, ma per Natale ci sto pensando... i traslochi sono una mazzataaaaa... :-)
Carolina
Facile, basta un decoder free_to_air, con 90 euro di decoder e una 50 di parabola hai risolto... :-)
Ovviamente non prendi i canali del bouquet sky, ed è un peccato perchè alcuni sono carini.
Il discorso sul decoder Sky invece era diverso..., Sky per fare protezionismo sui suoi canali ne "oscura" volutamente altri, che quindi con il decoder sky non sono ricevibili.
Bene, credo che bisognerebbe fare una battaglia per impedirgli di fare una cosa del genere...
Per il resto, buona parabola... :-)
bene dai. grazie :-) di battaglie bisognerebbe farne su tutto in pratica qui... ahia... ma in ogni caso anch'io sarei lieta di poter scegliere bouquet di programmi un po' migliori...
Carolina
Beh Carolina, un pò è vero, bisogna fare battaglia su tutto.
Ancora oggi su repubblica Confalonieri fa la vittima e si lamenta di ritorsioni contro Mediaset, ora cominceranno le pubblicità strappalacrime per convincere le casalinghe e chissà se si farà questa benedetta legge antitrust....
Almeno, forse e dico forse, la "promozione" del satellite con incentivi statali potrebbe essere un piccolo gradino per "pluralizzare" la TV.
Mi rendo conto che quasi nessun canale satellitare può fare davvero concorrenza a Mediaset e Rai per il momento, però, intanto uno avrà sul telecomando molti più canali e chissà che pian piano cominci ad interessarsi ad altro e nel frattempo qualche altro imprenditore potrebbe cominciare ad acquistare frequenze e a creare nuovi canali!
Forse! :/
guarda io ne ho già pieni i cojons di aver fatto il porta a porta per il voto per le politiche con tutto, da utopisti ad astensionisti a destri pentiti... e sul lato economico e civile... allora. 4 mesi per passare da Telecom a Tiscali. poi è bellissimo.. una bolletta telefono Internet da 12 euro è bellissima... ma casini per 4 mesi prima di venire a capo dei loro inciuci e delle loro stupidaggini e pure dei loro call center... della serie una persona dice: dovrei essere più seria col lavoro. e va benissimo, anzi. dovrei esserlo di + proprio.
ma fai conto che ci sono telefonisti se così li possiamo chiamare che non solo sono frustrati, non solo pigliano pochi soldi e per una mansione poi cretina come fare il filtro con gli utenti... altro che assistenza tecnica... praticamente son pagati per far gli omertosi...
non solo poi tutto questo è flessibile... ma si fanno le seghe mentali sul fatto che io mi chiami CaZZrolina FigHini... roba da non credersi. non è manco bigottismo, è proprio che la gente sta sul serio male... malissimo...
Carolina
ps tornando on topic: Paul (Pessach) Celan è il Primo Levi tedesco. scrisse quella poesia da internato. sopravvisse, fu al centro di futili polemiche tipo sulla nascita di "nuove correnti letterarie", e si suicidò proprio come Primo Levi, nel 1970. il suo "latte nero" credo proprio sia un'altissima testimonianza e la gente dovrebbe leggerlo.
Carolina
moolte grazie per la precisazione...
dovremmo farlo leggere alla signora Isabella Bossi Fedrigotti...
così, magari un'pò più cosciente degli avvenimenti di 60 anni fà, la finirebbe di scrivere certe cazz...
eeh sì... ma che idiota la Fedrigotti... idiota completamente.. a proposito questi non furono proprio (e ovviamente) "bestseller" di cassetta... fai solo conto che Margarete è quasi una citazione di Goethe... e che in ogni caso ovunque appaia una Margarete nella letteratura tedesca significa proprio tragedia.. e da secoli... nemmeno solo nel dopoguerra... sono simboli che in qualche modo hanno la propria saggezza e il proprio significato profondo..
e ricordiamolo ancora una volta, con il suo altruismo (qui parla molto della guerra di Spagna quindi ancora prima delle sue stesse sorti) e con la sua profonda tradizione europea, musica inclusa, dalle fughe ai flauti:
Schibbolet di Paul Pesach Antschel detto Celan per pararsi (inutilmente) il culo:
Assieme alle mie pietre,
nutrite con il pianto
dietro le sbarre,
mi strascinarono
al centro del mercato,
là dove
si dispiega la bandiera
cui io non prestai giuramento.
Flauto,
doppioflauto della notte:
pensa all’oscuro
gemello rosseggiare
a Vienna e Madrid.
Metti a mezz’asta la tua bandiera,
memoria.
A mezz’asta
per oggi e per sempre.
Cuore:
fatti conoscere anche qui,
qui, al centro del mercato.
Gridalo, lo Schibboleth,
nella patria estraniata:
Febbraio. No pasaran.
Einhorn:tu ben conosci le pietre,
ben conosci le acque,
vieni,
io ti porto laggiù,
ti porto alle voci
di Estremadura.
semplicemente unica... :)
eh quanti morti (anche suicidi se per quello) per l'umana idiozia... figurati.. le nuove correnti letterarie del kazzo.. quando invece era tutta l'Europa... unico sei tu.. il mio vero e solo europeista convinto...
Carolina
Carolina,
Sinceri complimenti per le due poesie citate ed in generale per la cultura che dimostri con i tuoi post.. :-)
Ora vado a studiare, ho molto terreno da recuperare...:P
... e io che ignoro tutto delle parabole??? M'sieur... la cultura è un po' tutto.. :-)
Bacione
Carolina
Carolina, tu ignori le "parabole" perchè sei una infedele comunista.... :-D
A parte gli scherzi, sicuramente non si può essere onniscienti.
Il mio difetto ad esempio è quello di provare curiosità ed interesse per troppe cose, così alla fine non eccello in niente e mi arrabatto in tutto...:(
Ecco, magari su informatica e nuove tecnologie me la cavo un pò meglio, in fondo è il mio lavoro, ma anche in questo settore non sono certo Richard Stallman, anche se mi impegno e mi appassiono cercando di migliorare sempre...
Comunque i blog sono momento di cultura anche per questo, ora tu ne sai qualcosa in più sulle parabole ed io ho conosciuto Celan....:-)
:-) massì vai che siam belli... pure io sono una nota eclettica... è un pregio sai??? meglio tuttologi che capre :-D quanto a Celan... beh la letteratura tedesca è una delle poche cose che conosco piuttosto bene..
in ogni caso... un omologo di Primo Levi direi che non necessita di definizioni...
Carolina
per parafrasare qualcuno di Grande...
l'umiltà, và davanti alla gloria...
poi senza retorica, chi non è ignorante alzi la mano...
ps. le mie sono sotto la scrivania... ;D