Se una e-mail non è chiara, non lo è nemmeno la classica lettera.
Il problema, a mio avviso, come con ogni innovazione è l'uso che se ne fa. A me capita spesso di ricevere e-mail scritte in un pessimo in italiano e con una confusione tale da renderle incomprensibili.
Sembra quasi che la gente scriva le e-mail come se stesse parlando, ma parlare non è come scrivere; quando parli puoi arricchire le tue parole con le espressioni, quando scrivi no.
nello scambio di mail mancano elementi comunicativi quale la mimica facciale per esempio... quindi bisognerebbe sforzarsi di essere più chiari... d'altra parte il vantaggio è che normalmente non ci si scompone più di tanto... al limite se la mail proviene da/era stata spedita a qualcuno con cui si reputa importante chiarire, si va di domande e di risposte per un po' e il fraintendimento rientra. invece un sacco di roba più che incomprensibile xè fuffa... ed è meglio che non sia inviata su carta intestata forse.. poi casomai si potrebbe riflettere anche sul fatto che l'e-mail è un mezzo veloce... a volte questo non aiuta, a volte sì... che non aiuti l'italiano in buona forma scritta probabilmente è vero... che però sia un mezzo di serie b non lo so... magari invece aiuta i timidi e quelli in situazioni complesse proprio per l'informalità... in ogni caso non me la meno troppo sulle email né che mando né che ricevo.. in ogni caso, carta e penna non bisognerebbe perderle... sono bellissime...
Carolina
Di solito rileggo bene quello che scrivo, in lettere, email, commenti a blog eccetera, proprio perché so bene che rendere il "tono" del proprio discorso usando solo parole scritte è un esercizio complicato e a volte "pericoloso".
la gran parte delle e-mail ha contenuti di scarsa chiarezza perche' chi le legge e' un analfabeta come chi le ha scritte.
pensate all'orrendo "piuttosto che" utilizzato in funzione di congiunzione, oppure alle varie laidezze tipo "diciamo"; "cioe'"; "un attimino" etc etc etc.
in questo paese ci vorrebbero due istituzioni soltanto: il campo di rieducazione attraverso il lavoro (laogai) e la scuola elementare.
Io invece ammetto che spesso e volentieri scrivo i commenti e le e-mail di getto, senza rileggerle, ma molto dipende dall'importanza dell'argomento che sto trattando.
Insomma, se ci tengo davvero a sottolineare le mie ragioni e le mie opinioni, oppure se devo dire a qualcuno qualcosa di importante leggo e rileggo più volte ciò che scrivo... :-)
Io Carolina sono per le lettere, ancora ne scrivo, però ho sempre odiato la penna perchè ho una pessima calligrafia e quindi le scrivo al computer e prima ancora le scrivevo con la macchina da scrivere...:-)
Lo so, non è bello, però non è neanche bello far venire il mal di testa a chi è costretto ad intepretare i tuoi geroglifici... :-D :-D
esatto, il problema che affligge l'Italia tutta è l'uso del "piuttosto che" in funzione di congiunzione.
Ma come abbiamo fatto a non pensarci prima!
Berja, non mi puoi far leggere "piuttosto che" mentre sto mangiando, eccheccazzo!
La bellezza della e-mail è proprio nell'attenzione che devi usare per rendere chiaramente il senso ed il tono di ciò che stai scrivendo: io la trovo formativa.
E comunque scrivere fa sempre bene.
era ora ! la lingua italiana va coltivata sempre, sia nell'espressione scritta che in quella verbale.
non è vero che dal testo non si può intuire o capire un sorriso.
è vero che il vedersi mentre si parla semplifica le cose ma occorre continuare a coltivare la traduzione di stati d'animo in parole scritte.
non è facile ma, fuori dal lavoro in cui non si possono nè devono essere comessi errori, è un esercizio che consiglio: sviluppa l'intelligenza, evita l'imbarbarimento della lingua italiana e l'imporverimento culturale dei bloggisti.
un utile esercizio sarebbe quello di preparare risposte, quando debbono essere articolate, in un file usando poi il copia-incolla.
io in questa circostanza non l'ho fatto, perchè sono allenato, ma in altre sì.
aggiungo che bisogna evitare il copia-incolla del pensiero e delle parole altrui senza citare l'autore.
Sarà, ma io mi sono gestito i peggiori ritardi nelle consegne sul lavoro e mi sono tirato fuori dalle peggiori situazioni usando con cura le e-mail... Certo, non le userei per corteggiare la collega, ma per mettermi al sicuro dalla cazziata del capo di sicuro sì!
carolina, antonella_c, giorgia, dizzt: se ci siete battete un colpo !
TOC TOC... sono quà... :)
io uso tantissimo le email anche per lavoro ,anzi sopratutto per lavoro .
non mi piace tanto l'italiano figurato e il linguaggio sms (scusa giorgia), che ,secondo me ,scarnifica la lingua italiana e la riduce allo stesso livello dei suoni onomapatopeici (utili ma poco affascinanti).
non mi piace dilungarmi nei commenti , mi sembra che perdano forza dopo un pò di righe , preferisco poche righe incisive in italiano classico (a volte i miei commenti sono brevi anche per necessità :sono al lavoro !)
KING LEAR...
finalmente ho due minuti di libertà...
mio malgrado, sono costretto ad utilizzare sempre più spesso le email, ho da sempre preferito l'uso dei supporti cartacei, ma oggigiorno è diventato difficile poterne usufrire liberamente, vuoi per i tempi sempre più stretti, vuoi per la difficoltà di molti nel confrontarsi con carta e penna...
mi è già capitato di ricevere a fronte di una lettera, una risposta tramite sms e non nascondo di aver provato una certa tristezza...
cionondimeno, ritengo le email, al momento il modo più veloce e più diretto per corrispondere con chichessia...
non mi turbano certo i suoni onomatopeici, specie in un blog all'interno del quale si affrontano i temi più disparati, con toni a volte scanzonati, sicuramente non li utilizzerei mai qualora corrispondessi con stranieri e/o per lavoro...
per restare al tema blog, ritengo che a volte, visti i tempi molto serrati, dovuti spesso al fatto di essere sul posto di lavoro, possa risultare utile, unire al post in sè, un'emoticons, per dare subito all'interlocutore idea della nostra linea di pensiero...
concordo poi sul fatto che, se ci fosse la consapevolezza dei numerosi termini della lingua italiana, non sarebbe difficile far trasparire sia lo stato d'animo di chi scrive, sia le eventuali "mimiche" facciali...; certo, occorre una discreta cultura, ma si può fare...
sono invece da buon reazionario, restio all'utilizzo degli sms, che ti costringono ad utilizzare un idioma di difficile comprensione, ma non per questo mi permetto di pontificare contro chi " vedi Giorgia" ;) trova invece questo linguaggio attraente..., ci mancherebbe altro...
in ultima analisi approvo l'uso a tutti i livelli di qualsivoglia strumento cartaceo o tecnologico, che diffonda la conoscenza della lingua italiana e che permetta agli italiani (in primis a me) di comunicare in modo intelligibile, magari evitando di utilizzare un intercalare fastidioso e ripetitivo...
ps. ad onor del vero, a differenza di Adimant, ho utilizzato le email per il corteggio... ;)
totalmente d'accordo con drizzt, eccetto che per l'uso degli s.m.s, che trovo accettabile.
per gli emoticon mi sto attrezzando: %-(I).
che ne pensi ?
un suggerimento: un termine straniero si usa secondo le regole della lingua italiana e non si declina al plurale:->
*possa risultare utile, unire al post in sè, un'emoticons, per dare subito all'interlocutore idea della nostra linea di pensiero...*
Trovo che un esercizio molto utile sia quello di non usare l'emoticon e riuscire a rendere l'idea solo con il testo.
Certo se si ha fretta....
apprezzo il suggerimento.. ;)
KING...
ci ho pensato, ma, non ci arrivo...
%-(I)
cosa significa di preciso..???
toc toc son qua pure io...
Carolina
ciao Carolina...
ben'arrivata..., ora per un'pò scappo io... ;D
dizzt, per quanto rientri: %-(I)= risata allegra.
grazie KING...
purtroppo me l'ero persa... ;-D