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Alberto Biraghi
L'illusione comica
Un inno, di straordinaria forza, al teatro e al suo valore etico. E' il senso profondo di questo
testo seicentesco di Pierre Corneille, ritradotto e rimesso in versi magistralmente da Edoardo Sanguineti, diretto da Marco Sciaccaluga e interpretato da un impagabile Eros Pagni affiancato da un cast di attori di straordinaria forza e bravura. Due ore e mezza che volano via in un lampo, tenendo gli spettatori agganciati a un testo in versi che sa di Signor Bonaventura, ma sempre arguto, penetrante e attuale. La messa in scena è attualizzata con divise militari, telefonini e négligé (indossato con classe e gioia degli spettatori dalla bravissima e bellissima Isabella-Sarà Bertelà).
L'ambientazione è basata su muri scrostati, scenari di città bombardate e luci livide, a incorniciare un testo di valore tutt'altro che metaforico, con un'alternanza tra momenti comici e momenti drammatici che spiazza lo spettatore e ne tiene viva l'attenzione dal primo minuto all'ultimo. Applausi a scena aperta per tutti e ovazione per Eros Pagni, che alterna i panni del saggio mago Alcandro (a cui dona un azzeccato accento napoletano) con quelli del di Matamoro (perfetta combinazione di tracotanza e pusillanimità) con una disinvoltura che lascia attoniti. Imperdibile.
25.04.06 01:02 - sezione
teatro