per un attimo ho pensato:
Wow.. ecco un comune che ha capito...,
ed era quasi troppo bello per essere vero...,
poi ho continuato a leggere...
e come volevasi dimostrare, non era vero...
peccato... :-(
perchè sarebbe stato un bell'esempio...
io sono di pavia, e nella bufala ci sono cascato al volo..
però sono contento che qualcuno abbia fatto questa operazione perchè è servita e servirà (perchè ancora molti ci credono!) a smascherare l'inattività dei vari enti coinvolti..
ciao
Da pavese 'sonnolento' e 'prigioniero della mi casa in periferia' mi chiedo se invece discutere di queste gustose brule non sia il caso di chiedersi:
perchè le discoteche che c'erano hanno chiuso, e non solo quelle in centro ma anche quelle nelle immediate vicinanze e perchè nonostante tre legislature di centrosinistra pavia non sia ancora diventata la Reggio Emilia della lombardia.
Il mio dubbio è che per arrivare a disegnare la città a misura di chi ci vive ci vogliano delle proposte, non le critiche sterili che si sentono costantemente da queste parti.
GLi studenti sono una risorsa ma sono per la stragrande maggioranza pendolari o 'ospiti' e molto spesso, non nascondiamocelo da tali si comportano.
Fatevelo un giro nel cosiddetto 'campus' dell'università e poi riflettete su quello che avete visto.
L'università sta facendo molto, a mio modesto parere, ma gli studenti dovrebbero fare la loro parte.
Per quanto riguarda le periferie prive di vita bene, sono tali perchè chi ci abita non ha idea di come funzionino gli organi preposti alla loro amministrazione e ancora una volta nessuno ha voglia di organizzarsi e di fare qualche proposta e allora i consigli di quartiere si riempiono di pargoli della odiosa, e chi è pavese lo sa, 'Pavia bene' in attesa del salto in consiglio comunale.
Insomma sarebbe utile provare a confrontarsi e portare avanti, se ce ne sono, delle proposte e forse i SUV in città non entrerebbero più...davvero.
Quello che segue è un mio commento al comunicato degli invisibili uscito su www.maggiopavese.blogspot.com
Attenzione ragazzi "invisibili", sinceramente non so se essere d'accordo col vostro operato. Vi richiamo ad usare un po' di cautela.
Inutile dire che Pavia sia una città morente. Ci lamentiamo tutti i giorni di questo. Ma la domanda potrebbe essere: siamo sicuri che la colpa sia solo ed esclusivamente di un'amministrazione poco attenta ai problemi che voi avete evidenziato? Non è anche un po' colpa nostra, di chi vive la città?
Dubito che in una città come Pavia sia necessario essere "eletti" o "autorità" per farsi sentire; la voce si può tirar fuori in molti alti modi, senza tirare in ballo la Signora Democrazia, al giorno d'oggi argomento molto di moda e usato a proprio piacere -lasciamola un po' in pace-.
Un esempio? Dimostrando un interessamento per le -senza dubbio poche- manifestazioni culturali presenti in città. Molte volte vi sarà capitato di trovarvi a concerti o conferenze e poter contare i partecipanti solamente con l'aiuto delle dita di una mano. Le feste universitarie sono invece quasi sempre affollate. Quanti migliaia di iscritti ha l'Unipv e dove vanno a finire? Forse è anche per questo motivo che non vengono fatte nuove e coraggiose proposte: paura di una scarsa adesione, in particolar modo dal mondo universitario che, spiace a dirlo, alcune volte si ritiene una élite.
Non capisco poi il discorso da voi fatto sui "preconcetti legati all'identità dei gruppi sociali"... Penso che nessuno avrebbe avuto niente da obiettare se un programma del genere fosse stato presentato da uno di questi gruppi. Può far solo piacere confrontarsi con gente come Pennac (!) Benni Pivano, ascoltare i Subsonica, stupirsi con le acrobazie del Cirque du Soleil...
Non ricordo di aver mai visto un cartellone del genere presentato da un centro sociale e nello steso tempo accolto da critiche.
Vero che esistono molti preconcetti (e come tali molte volte ingiusti) a proposito ma forse sono questi atteggiamenti che li nutrono.
Sono stato anch'io un estimatore di Luther Blisset e della sua "guerra psichica", da cui sicuramente avete preso spunto, ma ora comincio a credere che se si vuole veramente cambiare qualcosa sia necessario uscire allo scoperto e non rimanere più invisibili, perché in questo modo si rischia di attirare critiche da chi non vuole ascoltare. La mia piccola opinione è che ci sia bisogno qualcosa di costruttivo, non distruttivo e divisionista.
Mi scuso se ritenete duri i modi in cui mi sono espresso, non era mia intenzione. Penso anch'io che l'amministrazione&Co. stia facendo poco e niente ma sembrava giusto esporvi i miei dubbi sul metodo usato per sensibilizzare i cittadini pavesi. Spero comunque che qualcuno tra Regione, Comune, Università,... ora si possa svegliare.