«La convinta adesione agli ideali comunisti fu sempre contraddistinta da una totale autonomia che ebbe il suo momento più noto nella condanna decisa della feroce repressione sovietica in Ungheria nel 1956"
Falso.
Tutti gli apparatcik di Partito giravano per l'Italia a raccontare, convegnare e conferenziare su "La vera storia della controrivoluzione ungherese". Basterebbe leggiucchiarsi Guareschi. O avere un minimo di onestà intellettuale.
Che è sta storia? Dopo cinquantasei anni non li avete ancora ammazzati abbastanza, i figli del Popolo di Ungheria?
Cinquant'anni, pardon.
Deciditi, esponente di minoranza.
O "leggiucchiarsi Guareschi."
O "avere un minimo di onestà intellettuale."
Le due cose non si conuiugano.
"esponente di minoranza" è ottima ;)
guareschi e' molto interessante e anche divertente, cosa c'entri con l'ungheria resta un mistero.
forse il ceto culturale medio basso potrebbe andarsi a guardare quanti uscirono dal pci nel 1956 e cosa dicevano quelli rimasti.
ma forse studiarsi i documenti dell'epoca e' piu' complicato che continuare a sparare cazzate.
Leggetevi il racconto "Ninna Nanna" dell'intellettualmente disonesto Giovannino.
Provate per credere.
O qualche raccolta del Candido, per esempio.
Certo, non è "La Repubblica", lo capisco, purtuttavia...
Bubbidolo, mi pare si parlasse di Di Vittorio, e lui prese posizione a favore degli insorti:
"La Segreteria della CGIL esprime il suo profondo cordoglio per i conflitti che hanno insanguinato l'Ungheria..., ravvisa in questi luttuosi avvenimenti la condanna storica e definitiva dei metodi antidemocratici e di Governo e di direzione politica ed economica... deplora che sia stato richiesto e si sia verificato in Ungheria l'intervento di truppe straniere... (L'Unità del 28 ottobre 1956)"
Davide, ricordi lo Schifani imitato da Neri marcorè? L'idea mi è venuta di lì!
e come non ricordarlo, faceva spanzare ;)
E non lo dice Galy....
Leggi Bubbidolo
L'Italia, il PCI e i fatti d'Ungheria
A parte Palmiro Togliatti e
Luigi Longo, la base comunista non approvò affatto quanto successo tanto è vero che negli anni immediatamente successivi si ebbe un calo degli iscritti al PCI. Si dimisero dal Partito Giolitti, Crisafulli, Onofri, Sapegno, etc etc.
La CGIL si schierò con gli insorti(L'Unità del 28 ottobre 1956).
Giuseppe Di Vittorio fu tra gli schierati più convinti e condannò fortemente la repressione.
"L'approvarono invece alcuni esponenti della sinistra socialista, che da allora vennero definiti carristi".
Un beso.
c'era anche un libro fotografico sugli ungheresi "popolo tradito", di sinistra (a casa dei miei nella mia infanzia c'era il giovedi di letture marxiste, di destra non eravamo proprio e nemmeno la maggior parte della biblioteca di famiglia lo era) con tutte fototestimonianze "inquietanti", tipo la prima fraternizzazione fra soldati del Patto di Varsavia e rivoluzionari ungheresi, e il dopo, e il prima, e molto altro... Solo che molti hanno solo visioni caricaturali...
Carolina
Candido Galy al Quirinale.
berja se ti piace Guareschi allora è proprio vero che non sei più giovanissimo.
ho preso una cantonata, scusami.
:-(