enzo d'onofrio,un tuo commento !
visto che lo conosci così bene.
;-)
Basta aver letto qualcosa per sapere il nome corretto, octopus.
Poi, pappiana, ovviamente la domanda “ne valeva la pena?” la devi fare ai pulotti che lo hanno ammazzato, non alla vittima.
franco serantini mori' sotto le torture della polizia fascista. nessuno pago' per la sua morte: ieri come oggi gli assassini in divisa ottengono promozioni e medaglie.
dalla sua morte e' nato un fiore: la biblioteca franco serantini. questo il loro sito:
http://www.bfs.it/
('la bandiera nera in realta' e' rossa, ma il rosso e' oscurato dal nero del lutto. e nera rimarra' finche' permane lo sfruttamento e l'asservimento dell'uomo' n.makhno)
agghiacciante, tonii, grazie.
Probabilmente a colpo d'occhio quella copertina del libro di Corrado Staiano che a Lui lo aveva dedicato con il titolo " Il Sovversivo " ha fatto scattare la molla dei ricordi legati a quei tempi e probabilmente come per molti della mia età che hanno vissuto anche con il cuore quegli anni e quei fatti e non sto parlando di Pisa ma del nostro Bel Paese in generale e se vogliamo anche di Milano in particolare, quel piccolo errore, forse soltanto di battitura, non poteva passare inosservato, perchè quel nome è rimasto nella memoria di chi in quei tempi ha creduto in quelle speranze...e insieme a quel nome potrei aggiungerne molti altri, ma in questo post non è necessario.
Ciao
Prima di tutto ringrazio Alberto che ha pubblicato il mio breve ricordo di Franco. La domanda non la faccio né alla vittima né a coloro che ne hanno provocato la morte che forse (spero) se tornassero indietro non lo rifarebbero, ma la faccio a me stesso, visto che ho un figlio e come tutti i genitori mi preoccupo del suo avvenire e mi chiedo come mi sentirei se al posto di Franco (o di Carlo Giuliani) ci fosse stato lui. Iopenso che la vita sia il bene più prezioso che abbiamo e anche se è vero che un giorno tutti dovremo morire, penso che dobbiamo viverla nel modo più proficuo per noi e per gli altri. Quindi se davvero ci sono ideali che meritano il sacrificio della nostra stessa vita ben vengano, ma ci sono veramente? E non faccio un discorso di egoismo ma semplicemente dico che non sta a noi giudicare QUALI sono questi ideali. Perché possiamo noi dire che un ideale vale il prezzo della vita e un altro no?
La tragedia di Franco, mi ha sempre turbato e continua a turbarmi perché vorrei che oggi fosse vivo e che avesse vissuto la sua vita fino ad oggi come l'ho vissuta io. Solo questo vorrei. Perché tutto passa, regimi, idee, e l'unica cosa che ci rimane sono i ricordi,ma i ricordi li ha solo chi ha vissuto.
Che confusione! Spero di essermi espresso bene. certo è che non è un tema da trattare in poche righe su un blog.
Il mio non voleva essere un intervento politico ma solo un ricordo per una persona che non c'è più, poi ognuno ne tragga le considerazioni che vuole e ben vengano i vostri interventi.
P.S. fra l'altro alcune fonti riportano che il comizio era di Niccolai e non di Almirante ma cambia poco.
La cosa che mi fa riflettere è che Pino Masi, che scrisse una canzone per commemorare Franco, adesso canta "O sole mio" per i turisti che mangiano nei ristoranti all'aperto nei pressi della torre.
su masi:
http://www.repubblicapisana.it/pagine/artexpo3.htm
adesso canta "O sole mio" per i turisti che mangiano nei ristoranti all'aperto nei pressi della torre
embe'?
sempre meglio che vederlo sparare cazzate da uno schermo televisivo o da un giornale padronale come tanti suoi ex compagni.
Mi fa un po' pena a vederlo perché meritava un destino migliore.
Tornando a Franco, quello su cui ho riflettuto in tutti questi anni è che se anziché fare la scelta politica che ha fatto, che rispetto anche se non condivido, avesse fatto la scelta religiosa che ho fatto io (e che voleva fare ma il giudice tutelare gli negò il permesso di battezzarsi nella chiesa di cui faccio parte) adesso sarebbe ancora vivo ed avrebbe vissuto la sua vita. Con questo non voglio dire che la vocazione religiosa sia migliore di una scelta politica, ma è solo un pensiero che mi ha accompagnato in tutti questi anni.
Colgo l'occasione per salutarvi in quanto per motivi familiari sarò lontano dal blog per 2 settimane.