C'hai troppo ragione.... sei troppo avanti....
Che vuoi che ne sappia Ferrante di GAY PRIDE? Ovviamente pensa sia solo una baraccata. Desolante poi il pezzo sulla moglie un passo indietro. Che tristesssssa!!!
Tu invece sei fantastico I LOVE YOUUUU
Non ho visto quel dibattito. Attendo i vostri post per capire meglio le ragioni degli entusiasti e degli indignati. 'Ste uscite paiono folli anche a me, per ora penso che siano le "gioie" delle campagne fatte sugli "indecisi". Invece ho una curiosità da chiedere al bravissimo Daniel: tu vorresti un quartiere gay?
Carolina
ma veramente ha detto la frase del passo indietro?
un'altra domanda come sarebbe un quartiere gay ?
Carolina,
davvero ha fatto queste uscite! Non si tratta di volere il quartiere gay o no, si tratta solo di capire che a Milano, nonostante sia pieno di gay, non si sia neppure formato un insieme di locali (bar, librerie, disco) come in tutte le grandi città europee. C'è una strada, via san Martini, che è desolante, sporca, brutta e senza un lampione: perché? Per non parlare dei locali che ci sono lì... teribbili!
Il quartiere gay tipo Soho non sarebbe male. Per ora l'unico posto simile a Milano è Porta Venezia. Ci vivono un sacco di gay, c'è l'elefant e l'art decò, che non è un locale gay ma la gente ci va perché l'elefant è strapieno, e poi c'è l'Esselunga di viale Piave... insomma si può partire da qualcosa! ;-)
Truly Daniel era una curiosità. Ho capito che son vere 'ste cose, solo dicevo, è vero anche il fatto che molti, che non mi paiono nemici dei gay, di Milano, né lecchini, erano contenti del dibattito. Quindi dicevo: perché questa diversità di vedute quasi agli antipodi sullo stesso dibattito? Continuerò a leggere. In ogni caso non penso che la destra possa essere tanto meglio, e sono aperta all'ipotesi del cerchiobottismo elettorale spericolato, del tipo: "Elettori di sinistra, andavo al Leoncavallo da giovane... El. di destra... oggi sono "tradizionale"... El. gay, sono con voi sul gaypride, el bigotti non sono con voi, però non vi sfido drasticamente... e via cerchiobottizzando.
Carolina
non ho guardato quel programma, non mi piace, ma se le risposte di Ferrante sono state riportate con esattezza, mentre da una parte si deve apprezzarne l'onestà intellettuale di non dire ciò che piace agli altri ma ciò che pensa, dall'altra non si deve dimenticare quale lavoro ha fatto fino a ieri.
Non si deve glorificare una persona mentre è in vita, non la si deve però nemmeno demonizzare perchè le cose che dice non ci piacciono.
e poi, non è un po' troppo tardi ?
perchè, ti chiedi tu, succedono queste cose?
Semplice, siamo in Italia, c'è il Papa, e non è poco! Prima i gay li bruciavano in questo paese. Sarebbe il momento di chiedere alla chiesa di smettere di perseguitare chi ha già perseguitato abbastanza, sarebbe anche il momento di farle capire che deve chiedere scusa. Ma la Sinistra non lo farà perchè la Chiesa è un istituzione troppo vecchia per essere discussa dalle altre, e poi perchè l'Italia ha paura di perdere l'Identità che il papato le ha sempre garantito. E allora andiamo avanti...
Paola, la chiesa è una istituzione antica, ha 2.000 anni di storia alle spalle.
Forse oggi può apparire vecchia, ma lo sarà per davvero ?
Daniel, Soho non e' un quartiere gay. A Soho ci si va per mille motivi diversi.
Ma davvero ti piacciono i locali per soli gay? A me paiono favorire molto il radicarsi di preconcetti, pregiudizi ed emarginazione. Sarebbero ancora peggio costruire dei quartieri interi, e che facciamo, costruiamo ghetti? Piu' separi piu' spacchi la comunita'. La "sciura Maria" di turno potra' abbandonare i suoi pregiudizi solo dopo aver vissuto anni nello stesso condominio con persone omosessuali. A mio modesto parere dovreste infiltrarvi in tutti i condomini, per tutta la citta' e bussare alle porte delle sciure tutte le settimane per invitarle a bere un caffe'.
Mamma mia, speriamo che 'ste invasioni barbariche abbiano uno share basso, siam messi bene...Però bisogna che qualcuno mi spieghi come si fa un quartiere gay: si costruisce ex novo in qualche area edificabile, oppure si sceglie un quartiere già esistente, si provvede a sfrattarne tutti gli abitanti eterosessuali, per poi assegnare gli stabili evacuati ai gay? E poi non ho capito, i locali per gay, chi li deve aprire, Ferrante, il Comune, o non piuttosto gli stessi gay, e in questo caso chi glielo impedisce?
Chiara, hai ragione a metà nel dire che Soho non è solo un quartiere gay, ma converrai con me che almeno tre quarti (almeno!) dei locali lo sono, per non dire poi di alcune vie.
L'idea del "quartiere" poi non è certo quella del ghetto e dell'emarginazione. Siccome poi in ogni città ci sono quartieri o vie che sono "particolari", dai negozi di antiquariato a - la sparo - quelli di scarpe, e non mi pare questo significhi segregazione. Avere una via gay non significa che ci possano essere solo locali gay, o che in questi locali ci possano entrare solo gay. E chiunque sia stato a Soho o a Chueca lo sa bene. Per quanto riguarda poi la Siura Maria, hai ragione. Grande responsabilità è dei gay che ancora si sono impauriti a vivere la propria sessualità normalmente e chissà che si inventano pur di sembrare etero.
Per Michele, è ovvio che nessuno si aspetti da Ferrante o dal comune il quartiere, la via o i locali gay. Però converrai con me che se quella che si chiama la "gay street milanese" (via san martini) è senza illuminazione, non viene pulita e le licenze ai locali non vengono date, allora c'è una responsabilità politica. Questo io volevo dire, niente di più! ;-)
Ho visto anch'io per buona parte il programma di ieri sera e non ne ho avuta questa impressione. A parte il fatto che stare un passo indietro può ben significare un passo avanti in un'altra direzione, Ferrante si è comportato come si fa in campagna elettorale. Nessuna particolare entusiasmante enfasi ma lo stile non mi è dispiaciuto. Certo a volte se fosse più chiaro sarebbe meglio. Ad ogni modo non mi pare mica un reazionario.
Daniel, continuo a non essere d'accordo sulla tua idea di Soho. Se parliamo esclusivamente dei locali notturni, allora dovremmo dire che la maggior parte sono i localetti a luci rosse. Se quello che intendi e' che la maggior parte dei locali gay a Londra si trova a Soho, allora ti do completamente ragione, ma questo e' essenzialmente motivato dal fatto che Soho e' il centro della vita notturna nel cuore di Londra. Ma poi a Soho o ci si lavora o ci si va a divertire, non e' sicuramente una zona residenziale abbordabile.
A mio parere non si puo' parlare di quartieri gay, perche' mi sembra (correggimi se sbaglio) che tu auspichi semplicemente una via o un quartiere che offra diverse alternative di vita notturna. Temo che sarebbe molto riducente - ci sono gay di tutte le eta', religioni e gusti culturali, quindi anche avere una via o quartiere dedicati a locali gay avrebbe solo qualche vantaggio per i 20-30enni o giu di li' a cui piace andare in discoteca ma non sarebbe rappresentativa dei gay. Onestamente non lo vedo come un grosso vantaggio. E pensa che casino ne verrebbe fuori, coi "ben pensanti" tutti felici di poter puntare il loro ditino e trarre le loro facili conclusioni!
Per quanto riguarda i problemi gestionali di via San Martini direi che si', se ritieni che non venga gestita in maniera decorosa hai tutto il diritto di lamentarti con chi ne e' responsabile.
Ma veramente, Daniel, pensa quanto sarebbe brutto se ci fosse la via dei gay, la via degli eterosessuali, la via di quelli che preferiscono la luce accesa e quella per quelli che la luce la vogliono spenta. Le citta' sono piu' belle quando c'e' varieta', a me le vie delle scarpe non sono mai piaciute.
Chiara mi pare che tu non afferri il nesso logico.
Un conto è la via degli etero e quella dei gay, un altro è il fatto che a Milano non ci sia un'area gay (o quartiere o via). È ovvio che poi ognuno va dove vuole, ma intanto c'è. Non ti pare? Dici che sarebbe triste, io trovo più triste che non venga permessa l'esistenza della via gay proprio perchè è gay, invece di vie per le scarpe è pieno a milano.
poi è facile e scontato dire "è sbagliato cercare la segregazione" e tutto il resto, ma qui non si parla di volersi segregare... si parla di avere cultura del rispetto per gli altri, e quindi visto che ci sono che il comune illumina via montenapoleone e via spiga può spendere due lire e illuminare via san martini.
Per me che sono di sinistra, che non vado al Blockbuster, da Castorama, all'Odeon e cerco di non guardare mediaset, perchè sono di berlusconi, devo dire che se la destra italiana non fosse quell'accozzaglia becera che abbiamo conosciuto in questi anni, sarei quasi tentata di non votare. Lo farò perchè spero che cambi aria in citta, tuttavia dopo la trasmissione di ieri sera le mie speranze di sono molto affievolite. Mi spiace che una città come Milano debba accontentarsi della mediocrità rappresentata dai due candidati e purtroppo devo ammettere che Ferrante è lontanissimo da qualsiasi idea di sinistra rimasta in città.
Deludente è dir poco, ieri sera si è rivelato per quello che è: un funzionario di stato grigio e benpensate che sembra uscito dagli anni cinquanta. La sua idea sulle donne, sulle coppie di fatto, sul gaypride, e anche velatamente sui giovani se non è reazionario è sicuramente politica di restaurazione, lontana dalla laicità di cui l'Italia e Milano hanno bisogno.
La sua idea di città è confusa, non si capisce che genere di interventi voglia fare per rendere questa città vivibile. Ha dichiarato, mi pare, che non può interropmere i progetti approvati da Albertini. Ma allora dove sta l'alternativa? Ma i rappresentanti della cultura milanese che si erano spesi per lui, lo conoscevano prima di dare il appoggio? Mi viene da pensare di no.
Partiti di sinistra, se ancora ci siete, battete un colpo: qui siamo alla disperazione, dateci un motivo per votarlo e soprattutto chiedetegli conto di quanto afferma.
Comunque vada siamo in guai seri.
Sono daccordo con lo scritto precedente "Ferrante , abbassiamo il cappello, Avanti Così"
Concordo al 100000000% Ferrante vattinneeeeeeee se ti voto ahimè sarà solo perchè voto contro la moratti
il fatto è anche, se non proprio, quello. non penso che la moratti si occuperebbe di via san martini o della condizione dei gay o per la verità di chiunque a Milano. ora se Ferrante pigliasse voti qui e là probabilmente ci toglierebbe un'enorme castagna dal fuoco, e poi si vedrebbe di far cambiare le situazioni. in ogni caso c'è di peggio di noialtri quando non siam troppo contenti. ad esempio c'è il buon e caro Moni Ovadia che sostiene Ferrante a spada tratta. non credo che certe uscite come queste lo entusiasmino particolarmente, e per dirla tutta potrebbe dedicarsi a ben altro. Ma non vorremo pensare che sia stupido o sprovveduto (personalmente, io la chiamerei "abnegazione"!). Evidentemente questa è la via d'uscita che conviene perseguire. Poi al limite faremo casino. Però non siamo tutti più belli e più bravi né di Moni né di Toticchio.
Carolina
No, Luca, non sono d'accordo al paragonare una via delle scarpe con una via gay, perche' i gay non li riduci a 4 locali messi in croce in una via. Come ho detto, fai contenti i ragazzi alla sera (forse) ma quelli che ragazzi non lo sono? E i 50enni, i 60enni e oltre? A loro niente? I problemi degli omosessuali non li risolvi con un bel quartierino, la cosa abnorme da affrontare seriamente e' che al momento sono cittadini di serie b, che non si vedono neppure riconosciuti diritti fondamentali quali il diritto di fondare unioni legalmente riconosciute. E' questo che deve fare indignare. Prima si vanno a risolvere le questioni davvero importanti, poi, se se ne sente la necessita', si va a guardare i fattori estetici.
Per quanto riguarda via San Martini mi pare di aver pienamente concordato con Daniel. Tieni presente, pero', che vi vie lasciate al degrado a Milano ce ne sono a bizzeffe per quanto ho potuto constatare nel misero anno e mezzo che ci ho vissuto.
ma che vi aspettavate da un "poliziotto"???
ma che vi aspettavate da un "poliziotto"???
max, bastava una sola volta, tre sono troppe.
dimostrano una penosa mancanza di argomenti, attenzione !
Come i post precedenti dimostrano, secondo me Ferrante sa benissimo che i nostri voti li piglia comunque tutti, qualunque cosa dica o faccia (pur di evitare la moratti). Ma siccome non bastano, come le recenti amare cifre dimostrano, deve pescare per forza di là, tra gli scontenti della riforma scolastica o chissà dove. Quanto sia vincente questa strategia, lo sapremo tra un mese.
Michele allora è per questo che afferma che la moglie deve stare un passo indietro all'uomo per conquistare i voti dei maschilisti.
E per i pacs? poteva attenersi al programma dell'Unione.
No, mi spiace lui è quello che ha dimostrato di essere e non so se raccoglierà tutti i voti a sinistra, nonostante la destra della brichetto.
Ci sono esternazioni che è meglio evitare, basta eludere se non vuoi perdere voti.....
Pa.ru. : hai dimenticato di evitare di leggere i libri di Mondadori,di Berlusconi,e di andare a vedere tutti i film di Medusa,di Berlusconi (che ha prodotto anche i film di Benigni...)
Ferrante non è un poliziotto, anzi non è stato un poliziotto.
Un Prefetto è, fra l'altro, responsabile dell'ordine pubblico, ma la polizia è altro, la dirige il Questore.
Io dico: meglio un uomo di carattere, che non fa l'occhiolino a destra ed a manca.
Inoltre, come Prefetto la sua migliore qualità è stata quella di mediare, compito difficilissimo.
Per quanto riguarda i quartieri gay, qualcuno ha ben presente il concetto di ghetto ?
:-|
Daniel, a mio modesto parere,l'idea di un quartiere gay è quantomai sbagliata,e in particolare per voi omosessuali,un vero e proprio suicidio. Come già è stato detto,la creazione di un quartiere gay è come ritornare ai ghetti per gli ebrei del '500,con la differenza che quei ghetti erano voluti dalle autorità.
Vedi,se a Milano venisse davvero costruito un quartiere "solo per gay", questo certificherebbe ufficialmente l'emarginazione,la diversità di voi omosessuali. Non serve che ti spieghi che ci sono una serie infinita di pregiudizi nei vostri confronti. Se vi isolaste in un quartiere, allora è come se diceste ufficialmente "noi siamo diversi, vogliamo stare qua,fra noi,e voi etero statevene nel resto della città". Così non si arriva a niente,i gay resteranno emarginati dalla società per loro stessa volontà. E così l'alta società più bigotta e moralista di Milano si scatenerà ancora di più contro di voi,ed eviterà di frequentare il quartiere,e si farebbe probabilmente pubblicità a questa cosa. In città si diffonderebbe la voce : "per carità,non andare mai da quelle parti,quello è il quartiere dei recchioni" e così il vecchio pregiudizio che voi siete ufficialmente dei "diversi" non morirà mai, anzi si rafforzerà sempre di più. Non credo voi vogliate questo. Secondo me l'obbiettivo degli omosessuali dovrebbe essere quello di integrarsi alla perfezione nella società e di vivere senza problemi in mezzo agli etero. Va bene pure l'idea di costruire qualche locale gay in più,ma un quartiere intero,ti assicuro, sarebbe un gesto di vero e proprio autolesionismo.
è stato un errore tecnico
Visser III,
se leggerai attentamente il mio post e soprattutto un paio di interventi, diciamo "di precisazione", credo potrai capire che
- non pongo come fondamentale la creazione di un "quartiere" gay (o via o area o come la si vuole chiamare);
- ma credo che a Milano non si sia formato "da sé" per una precisa volontà politica dell'amministrazione pubblica, che ha fatto di tutto per ostacolarne la costituzione.
Detto questo, parlare di ghetto, auto-segregazione mi fa sorridere.
Anche perché, caro Visser III, l'idea che ho in mente io è - come scrivevo - quella di Soho, di Chueca, del Village... posti che sono sì gay ma soprattutto cool, in cui ci vanno uomini e donne gay e etero.
Ha ragione Chiara a dire che questo sarebbe soprattutto funzionale ai più giovani, ma perché non dovrebbero andarci anche i più "vecchiotti"? Se vai alla serata Strasse, il giovedì sera ti rendi conto che ci sono davvero tanti 50-60 e anche qualche 70enne, si vede lo spettacolo e io non ci trovo nulla di male.
L'idea poi che ci sia quest'area non implicherebbe che non ci possano essere locali gay in un'altra. Anzi.
Termino chiedendo a chi di voi (etero), che predicate e auspicate l'anti-segregazione: quante volte all'anno andate in un locale gay? Ecco, se la risposta è zero, fate il piacere di smetterla di parlare per principio.
beh mi sembra un pò eccessivo ,uno parla anche per ipotesi .
qua da me non ce n'è , e qualora ci fossero ci potrei anche andare ,sempre che mi ci lascino entrare .
Ho seguito con interesse questo dibattito nato dal post di Daniel, recente e fortunato acquisto di OMB. Commento dal mio punto di vista etero-ferrantiano solo la faccenda della moglie che segue.
Due premesse:
1) sono convinto, avendo rivisto la trasmissione registrata, che Bruno sia stato male interpretato. Però da montanelliano credo fermamente che se uno non viene capito la colpa sia sua. Quindi spero che Ferrante possa riflettere su questo "incidente".
2) Daniel era preoccupato per questo post, vista la mia dichiarata scelta "ferrante-corritoriana" per le elezioni amministrative. Spero - casomai ce ne fosse bisogno - di aver dimostrato che OMB è al di sopra delle mie posizioni personali se i contributi sono di valore.
Provo a tradurre dal ferrantese la faccenda della moglie, anche perché so che la signora Ferrante ha uin ruolo determinante nella campagna elettorale. L'idea della moglie "un passo indietro" non ha a che fare con una volontà di gerarchia maschilista, come molti hanno lettto, ma con una scelta della moglie (di questa moglie) di voler partecipare senza voler apparire. Un esenmpio su tutti, quello della riompianta Carla Voltolina moglie del rimpianto Sandro Pertini, che fu determinante per la sua carriera politica coi suoi consigli e la sua presenza, ma che restò sempre nell'ombra. "Un passo indietro", ma al contempo accanto, adddirittura a volte davanti. Personalmente ritengo la scelta lodevole in questi anni di firstlady di basso profilo che spopolano sui rotocalchi sparando cazzate. Viva l'understatement.
Su cocktail gay_Leonka, vabbè, con tutta la simpatia che ho maturato per lui, vi ricordo chi è Bruno e come va vestito ("ha la cravatta infilata nei pantaloni!" urla disperata la nostra amatissima Galy quando lo vede). Ex garante delle istituzioni, sta studiando da persona normale e ci riesce bene. Ma soprattutto, dobbiamo ricordare che non si può pretendere che uno come Ferrante rappresenti Daniel, la signora Pina, Galearda, Tronchetti e OMB. Non è possibile. Ma è possibile che uno come lui, persona intelligente, colta e sensibile, arrivi - se riusciremo a farlo eleggere - a circondarsi di collaboratori che sappiano comprendere davvero i problemi della città, tutti, per risolverli assieme ai cittadini (per esempio Corritore, ma ce ne saranno tanti). Credo che in questo senso Bruno Ferrante, con la sua cravatta nei pantaloni e la sua pochette, sia uno spaventillione di volte meglio di Letizia con le sue autoblindo sgommanti e la sua cultura aziendalista.
Diciamo la verità; ancora una volta il candidato di sinistra alle elezioni è "una mmmmerda" per non dire un vecchio decrepito.
Il Leoncavallo???? La moglie un passo indietro??
Perché non lo eleggiamo sindaco di Jeddah??
Vai Moratti la vittoria è gia tua...
"Termino chiedendo a chi di voi (etero), che predicate e auspicate l'anti-segregazione: quante volte all'anno andate in un locale gay?"
Daniel, non ci vado regolarmente come non vado regolarmente in discoteca (preferisco andare alle gigs) ma ci sono stata diverse volte, sia accompagnando amici gay, sia con amici etero. Che mi ricordi, nell'ultimo anno sono stata in clubs 5 volte di cui 3 erano locali gay.
Belìn!!
Ebbravo Ferrante, eidolon perfetto dell'italico uomo-scimitarra, quasi meglio di Giannini in qulel film con la Vitti.
Patria e Famiglia li ha già nel DNA. Ora gli manca solo Dio, eppoi lo voterò anch'io.
Trallallero trallalà!!
Daniel appena passi d qua c facciamo 1 giro x locali ;o)
Nn t sfodero la lista innumerevole d amici gay x' sarebbe troppo OUT tesoro, nè t racconterò in 1 post d 2 anni passati almeno ogni sabato notte in club stupendamente gay x aiutare 1 mio amico a fare il suo outing e a raggiungere 1 equilibrio psicofisico con se stesso (ciò a 18-19 anni), nè t racconterò della scorsa domenica qnd son stata allo "Spring party" d questo mio carissimo amico gay ke arreda la sua casa con fiori, erba, farfalle e canarini veri cinguettanti x nn parlare del bidet riempito d ninfee e pesciolini, menkemeno t parlerò del mio coreografo d hip hop (ex ballerino d Madonna) ke seguo professionalmente da 5 anni e ke kiaramente bacio sulle labbra (1 tesoro d uomo ah gay ovviamente) a prescindere dal fatto ke sia single o fidanzata e col quale al gay pride d Milano d ormai quasi 5 anni fa ne abbiamo combinate d tutti i colori divertendoci come matti...
Vabbè basta. Bellezza qnd vieni a Milano si esce insieme!
Ps. consiglio: Il Borgo del Tempo Perso la domenica sera serata gay, bella bella gente, bella musica e ambiente piacevolissimo.
Besos
Ciao a tutti,
tornato dal mondo libero californiano, mi sento come gay di dare un'opinione favorevole a Daniel.
Posso citare due esempi di citta' molto libere in cui ho vissuto/vivo: boston e san francisco. Nella prima, il quartiere gay e' nato in una zona che era malfamatissima e decadente, e non la voleva nessuno. Poi 15/20 anni fa circa i gay hanno iniziato a trasferirsi li', non so bene da cosa sia partita, ma adesso e' un quartiere piuttosto chic, abitato da gay ma non solo, pieno di locali di ogni tipo e gusto.
L'altra, San Francisco, e' forse la piu' grande comunita' gay del mondo (sicuramente lo e' rispetto alla popolazione che ci vive). Li' i gay hanno una zona, la famosa Castro Street, ma in realta' si trovano locali, associazioni, librerie sparse in giro per tutta la citta'.
I motivi per cui secondo me i gay sono sempre favorevoli ad avere un proprio quartiere possono essere molti, tra cui appunto la sicurezza, ma secondo me prende anche molto piede l'idea che in una zona "dedicata" si trova una propria comunita', il mondo e la societa' passa tutto il tempo a dirti che sei un reietto, che il tuo stile di vita e' sbagliato e resterai sempre solo. E allora, vaffanculo, posso andare in una zona in cui mi sembra che questo non sia vero!
è del tutto imprevedibile come gli umani si associno/aggreghino in effetti ed è giusto che sia così con tutte le persone e le comunità. chi vuole star vicino agli altri della sua comunità, chi no, non è un problema. personalmente mangio spesso in un locale di amici di cui uno che forse è anche il più caro (anche perché il più vicino come età) è gay. non è un "locale gay" tranne a certi orari in cui tendono a riunirsi un po' di suoi amici o conoscenti o avventori gay. non so se ciò sia segno del fatto che manchino i "locali gay" o un fatto del tutto casuale.
volevo solo dire che anch'io trovo ottimo Truly Daniel - spero aolo voti Ferrante nonostante l'incazzatura, :-) e non quel fenomeno di siora Mestizia che credo abbia una sensibilità sociale pari a zero - e poi che ok, non avrò stabili frequentazioni gay, ma le mie scelte politiche e sociali sono tutte pro diritti civili. l'unica cosa era che del tema dei quartieri gay non sapevo niente e non sapendo chiedevo il suo parere.
Carolina
anch'io spezzo un paio di lance a favore di ferrante:
1) la domanda della bignardi "andrebbe al gay pride travestito" l'ho trovata piuttosto idiota. una sorta di provocazione di taglio ironico la cui risposta era assolutamente scontata. se l'ex prefetto abbina il gay pride con il leonka non lo fa tanto per ignoranza di cultura e storia gay (che credo manchi almeno a due italiani e mezzo su tre), ma al contrario nel tentativo di sforzarsi di uscire dai suo ambiti culturali e sociali e guardare oltre...certo, lo fa goffamente ma lo sforzo è da apprezzare (tenete presente infatti che ferrante è molto apprezzato dai leonkavallini per ciò che ha fatto per loro in passato...). Probabilmente se come prefetto avesse avuto contatti con la comunità gay milanese (com'è successo appunto con il leonka) forse oggi di omossesualità ne saprebbe di più e magari potrebbe anche ritenere una priorità quel registo delle unioni civili...So che si sta lavorando anche per questo: si sta cercando di organizzare un incontro di Ferrante con un pubblico gay, magari in una tarda serata milanese...
2) l'uscita della moglie che sta un passo in dietro è una gaffe bella e buona. ciò che ferrante voleva in realtà dire lo spiega più in alto alberto nel suo post.
Ragazzi, Ferrante sta facendo passi da gigante. Se non vi è sembrato sciolto l'altra sera dalla bignardi si vede che non lo avete visto com'era durante le primarie...uno stoccafisso!
beh, a torino la giunta chiamparino non sta facendo di meglio. Conosco il caso di un'associazione gay che stava in un locale del comune. Da un giorno all'altro li hanno cortesemente informati che li cacciavano a calci in culo. Con in piu' il fatto che nessuno dell'amministrazione rispondeva a richieste di chiarimenti. La presidente dell'associazione, una transessuale, e' pure andata in comune a chiedere un colloquio, e diciamo che avrebbe avuto un'accoglienza piu' calda in una sede di forza nuova.
La soluzione era di dargli un altro posto nell'estrema periferia torinese, che avrebbe significato la morte dell'associazione, visto che e' principalmente indirizzata verso i gay di eta' scolare, che non hanno la macchina e gli e' difficile spostarsi. Dalle ultime so che sono riusciti a dilazionare, ma non mi pare un granche' come politica di sinistra...
Voglio tanto bene ad Alberto e a Ilaria ...ma ..vi prego!
Lasciate che sia Ferrante a giustificarsi, se mai riterrà di farlo.
Due sole precisazioni:
1) "la domanda della bignardi "andrebbe al gay pride travestito" l'ho trovata piuttosto idiota. una sorta di provocazione di taglio ironico"...esatto Ilaria era proprio così. Ritengo fosse doverosa, da parte di una persona intelligente e di mondo che si appresta a governare Milano, la città più vicina all'Europa (davverooo????), una risposta altrettanto ironica e provocatoria...che però non c'è stata.
2)"Provo a tradurre dal ferrantese ....omissis...... L'idea della moglie "un passo indietro" non ha a che fare con una volontà di gerarchia maschilista"....Alberto questa come la giri, come la volti, come la tiri e come la imbelletti... è proprio brutta! So che lo sai!
Love,
Galy
nelle parole scambiate estemporaneamente con quelli a cui passava in mezzo uscendo dalla festa presso la MAM, a Toticchio è uscito un: "L'essere umano al centro, perché se dici l'uomo...". Che non ho capito se fosse un commento rivolto alla dx o alla sx, ma comunque lo trovo buffo più che offensivo.. In ogni caso il clima di partecipazione che si è costruito non negli studi tv è molto bello. C'è 'sta Milano che vuol cambiare, con tentativi più o meno graditi o sensati, non pigliamola per i fondelli perché Toticchio s'impegola con le differenze politiche o sessuali... gli altri non è che s'impegolino, è che sono il Medioevo prossimo venturo se non li stoppiamo!
Carolina
Galy: sulla risposta brillante sono d'accordo, ma una cosa su Brunetto è chiara: il suo senso dell'umorismo è quello che è, lo si capisce dai polsini e dalla cravatta.
Sulla sciura Ferrante, sapendo quanto fa per la campagna, ti assicuro che sono sincero. Guarda che a conoscere Brunetto se ne ricava un'impressione molto diversa da quella che hai vedendolo alla tivvì.
Ovviamente non mi aspetto una risposta ufficiale, OMB è parecchio letto dalle stanze del potere (sai che il mio postullo sulle 45 paginette del Matteucci ha già totalizzato un paio di migliaia di pageview, circa 40 volte le pagine del libretto stesso, ma non lavorano mai porcaputtana?), ma poco commentato. Ma in fondo a noi interessa che sappiano che li teniamo d'occhio e stiano in campana, no?
dal poco che sò di Ferrante...,
mi sembra che ce la metta tutta per uscire dalla sua "vecchia" ottica...,
il fatto che non conosca più di tanto la cultura gay, è da considerare come una presa di coscienza che arriverà con il tempo...
mi sembra che sia sulla buona strada...,
ci vorrà solo un'pò di pazienza...,
e poi, chi è che non porta con sè un minimo di ignoranza su un argomento (almeno uno) :-)
invitatelo a serate, nonchè eventi che organizzate e fatevi conoscere...,
può essere un modo di cominciare un dialogo..., no??? :-Þ
Sono di sinistra e non me ne frega un cazzo della storia e della cultura gay.
Non e' che essere gay o ebreo o negro o donna o facente parte di qualsiasi altra minoranza rilasci automaticamente il diritto di dare patenti di rispettabilità a chicchessia
Una moglie in certi casi puo' stare un passo dietro al marito.
Un marito in certi casi puo' stare un passo dietro alla moglie
Il riconoscimento della tua relazione, non basata sul matrimonio, non è una priorità.
Of course Albè!
Voterò Ferrante, questo è certo...anche se alle primarie non l'ho fatto (che non si sappia ma Galy, in quella occasione, ha votato per Corritore.... sai la storia che il voto è segreto).
Che rimanga tra noi...ma non ho scelta!
Sogno un sindaco open mind, brilliant, gay friendly, well dressed, clever, smart, tecnologico...e bla bla bla; sogno un sindaco rappresentativo della generazione U ma anche della generazione X, di quella Y e della generazione Z.
Bruno Ferrante - in alcune espressioni e manifestazioni - non pare assomigliarvi molto ma magari, col tempo...pole pole (ma non troppo!), si avvicinerà a quel modello che noi esperti "non-senser" e detentori ufficiali del trash-know-how vorremmo.
Lo farààà?
Urgono rassicurazioni in merito!
In campana Mr. Ferrante!
Besos,
Galy
sandro il tuo post "contro" sotto certi punti di vista è condivisibile, però affrettati a specificare che le donne non sono "una minoranza", altrimenti a breve ti prevedo sommerso di improperi
;)
Bravo Sandro!
Ho appena aperto il mio blog...vieni ti sentirai come a casa tua.
In effetti le donne diminuiscono...io non ne trovo una che voglia parlarmi...
Tu hai lo stesso problema?
Umberto
perspicace davide ;-)
e rapidissimo ....
quando l'ho letto mi è preso un colpo .
ps.: sandro hai un pò le idee confuse
ça va sans dire
sandro, ma chi ti ha chiesto niente? chi ha detto che vuole essere riconosciuto e "assecondato" dalla societa'?? Qui si parla di diritti fondamentali, capirai quanto cavolo me ne frega del fatto che il resto del mondo la pensi in modo diverso.
Il diritto alla rispettabilita' non lo dovresti avere perche' appartieni ad una minoranza piu' o meno linciata. Ce l'hai come essere umano. Del fatto che la gente non mi consideri rispettabile, non me ne importa un fico. Per me conta cio' che la legge mi garantisce. E tutti gli altri si fottano, scusate il francese.
Dolce Galy, ma se hai votato... allora vuole dire che esisti! Credevo tu fossi un'identità ectoplasmatica che si manifesta alla bisogna, ora so che sei reale. Cercherò di superare l'emozione.
Guarda, sto vedendo il risultato della sua uscita dal posto di prefetto qui, davanti al mio ufficio, alla Stecca di via Confalonieri. Da quando Ferrante non c'è più, lo spaccio sta per prendere il sopravvento, sovrastando tutto quello che di buono era stato fatto lì dentro anche grazie alla sua mediazione.
Insomma: nonn credo che avremo mai un Brunetto in cravatta ciclamino, ma se Ferrante vincerà, avremo un sindaco capace di comprendere chi è diverso da lui e di dialogarvi.
Le donna definite impropriamente "minoranza":
Abbiamo discusso della sottorapresentanza delle donne in parlamento e in un recente topic,mi riagganciavo in modo poco chiaro all'argomento.
X Mario:
Mi riferivo all'autore del topic che lancia strali contro chi si permette di non conoscere cultura storia e tutto quello che evidentemente non si puo' ignorare sul mondo gay
X Davide:
Volutamente ho scelto un taglio polemico.
Spero che i più capiscano.Ho usato anche la parola negro se e' per questo.E' che qui tra certo conformismo di sinistra e certo politally correct importato dagli amici yankees rischiamo di cominciare a ragionare un po troppo a cazzo.
X antonella_C:
Spero di aver chiarito il mio pensiero.In caso contrario,fammi sapere, chiederò asilo al bellissimo blog messo su da quelli di forza nuova
auzzz...
alla fine sei arrivato..., eh??? :-DDD
x Sandro: a me hanno insegnato che se di una cosa non sai nulla, stai zitto...
x drizzt: I'm back :)
Avete rotto il cazzo, ma siete fuori di testa?
Volete davvero dare l'opportunità ai froci di fare famiglia?
Già prima questo paese faceva ridere con berlusconi ora grazie a voi diventerà il pianeta delle scimmie!
no Gentilini, o genio. vogliamo di peggio... cheeeeeeeeeebo per la beeeeeeeeestiaaaaaa... :-D
Vogliamo che tu legga questo post per esempio:
http://semplificazioni.splinder.com/post/7947237
lo so, è un po' crudo, e oltretutto parla di noi in genere e non particolarmente dei gay, ma a suo modo rende l'idea di tutto quel che vogliamo superare...
Carolina
Carolina...
grazie di aver risposto tu...
non l'avrei fatto con stile...!!!
In qualità di psichiatri di Galy pregheremmo l'Abiraghi di non sottolineare ulteriormente "l'esistenza" o meno sul pianeta terra della paziente nonchè la consistenza ectoplasmatica della medesima..
Galy è un caso borderline ed è affetta da Disturbo Narcisistico di Personalità. Praticamente il suo quadro psichiatrico presenta una forte tendenza alla superiorità, necessità di ammirazione e mancanza di sensibilità per gli altri.
Potrebbe diventare pericolosa e tutto il lavoro svolto dalla nostra equipe ...andare a puttane!
E non è bello!
Grazie.
Carolina,
anch'io ho visto Crozza e il talk show spagnolo! Nella seconda puntata invece che all'uso del ditino la tipa insegnava a fare sesso orale con l'acqua in bocca (da variare - calda tiepida fredda).
Ho sbobinato, se vi servono gli appunti ditelo ;-)
appunti! appunti! :-D
Carolina
Hola soy yo! la conductora del programa de sexo en la television espanola, aquì no necesitamos apuntes. Tengo todo grabado en mi memoria ;o)
La conductora Jorjita
:-DDDDDD l'importante era infastidire Gentilini :-DDDDDD
Carolina
Brave ragazze!studiate studiate.
Appunti,ripasso e non dimenticate un po' di pratica
Grazie di esistere
uhmmm...!!! :-DDD
e viva le anatre vive anzi vivissime...
eheheh..
Grazie a voi sandro :o)
Credete che Ferrante riuscirà aalmeno ad aumentare la popolazione dei gay attivi a Milano?
Ma che senso ha questa cosa? Serve a qualcosa aumentare la popolazione gay!?!?