ma la congestion charge non era almeno stata ipotizzata anche da ferrante?
certo, quella della moratti è chiaramente classista: chi ha soldi cambia l'auto e circola liberamente, oppure paga il balzello per circolare con catafalchi impresentabili. senza contare che significherebbe un ulteriore incentivo di stato all'industria dell'auto, peraltro a spese dei pendolari.
e allora è necessario studiare bene come è stata applicata a londra. in particolare richiamo la vostra attenzione su un particolare su cui livingstone ha insistito molto: i soldi incassati con la congestion charge vanno in trasporti pubblici. non a ripianare i buchi della sanità privata. non alle cooperative di cielle. non a costruire strade e parcheggi. non a distruggere i pochi angoli di milano che hanno un'identità. non in stadi. non in viaggi promozionali in cina. in trasporti pubblici, quelli che servono a andare a milano senza l'auto.
certo è giusto ragionare non solo sul livello di emissioni ma anche su quello di consumi, sia di carburante che di spazio urbano. e quindi il SUV, anche se col motore euro5, dovrebbe essere stratassato sia per la dimensione del motore e i relativi consumi che per la dimensione del catafalco e lo spazio che occupa.
quindi prima di far pagare l'ingresso alle auto bisogna lavorare - e molto - sulle alternative all'auto: trasporti pubblici ma anche mobilità ciclabile.
e anche tutti quegli interventi più complessi ma utili: educazione alla mobilità, car pooling, car sharing, mobility manager nei luoghi di lavoro, scuolabus, telelavoro, gestione dei tempi della città...
perché di auto ce ne devono essere di meno. non sempre di più ma un poco meno inquinanti. questo è il discrimine con il programma della moratti: cambiare il modello di mobilità oppure tentare ipocritamente di renderlo "sostenibile".
ma quando tutti questi interventi sono almeno visibilmente iniziati, bisongna anche guardarsi in tasca, e vedere che non ci sono i soldi per realizzarli. e non si pensi di recuperarli dall'aumento di biglietti dell'ATM: il trasporto pubblico è strutturalmente in perdita.
e non perché sia un cattivo affare, al contrario. è in perdita perché i soldi che il pubblico ci butta sono ampiamente ripagati dai vantaggi per la collettività: se i mezzi pubblici funzionano bene, più gente li usa, quindi ci sono meno auto in giro, quindi tutti stanno meglio. anche quelli che per qualche motivo continuano ad usare l'auto.
del resto il pubblico spende caterve di soldi per supportare il trasporto individuale motorizzato: strade, ospedali e pensioni per le vittime di incidenti stradali, vigili...
quindi se vogliamo spostare quote di traffico dall'auto al mezzo pubblico o alla bici, bisogna incentivare il trasporto pubblico e disincentivare l'auto. e a quel punto non vedo niente di male a farne pagare l'utilizzo.
magari qualcosa meno se è euro5, e qualcosa di più se usi un trattore di lusso quando potresti usare una macchinina, ma lo dovrebbero pagare tutti. perché l'auto non significa solo inquinamento, ma anche occupazione e devastazione dello spazio urbano. e questo non deve essere gratis per nessuno.
HCE
sottoscrivo, HCE, e aggiungo che il mezzo pubblico a milano, fuori dal centro storico attualmente non è un'alternativa praticabile, se per fare 3 km coi mezzi ci metto 45 minuti perchè il tram resta piantato dalle auto in sosta e la metro copre 1/4 del territorio vuol dire che c'è qualcosa di completamente sbagliato nell'attuale organizazzione globale del pubblico.
scusassero, ma euro5 è già stato definito? e ci sono automobili euro5?
(sì, lo so che è un punto tangenziale al discorso, ma mi piacerebbe capire se se lo sono sognati o no)
Dal 2008 arriva l’Euro 5, la nuova legge proposta dalla Commissione europea per ridurre le emissioni di particelle dai mezzi di trasporto garantendo una migliore qualità dell’aria.
La normativa Euro 5 ridurrà dell’80% le emissioni prodotte dai veicoli diesel e del 25% da quelle alimentate a benzina.
Cmq. basta sostituire il catalizzatore con uno a celle di ampiezza ridotta (cat. sport) e tenersi l'originale x la revisione ehehehe
Dal programma di Ferrante, si evince: limitazioni significative ai veicoli di grandi dimensioni ad uso privato (devi SUV), in particolare si dovrà dimostrare di possedere un box dove tenerli al momento dell'acquisto, costruzione di parcheggi sotterranei SOLO PER I RESIDENTI, estensione delle righe gialle e blu. Costruzione di parcheggi gratuiti o a basso costo di raccordo con i capolinea delle metropolitane, creazione di una linea circolare del metro (sul modello circle line di Londra), in grado di evitare di tragliare la città per forza, potenziamento dei mezzi attuali (eliminando quelli inquinanti e sostituendoli con nuovi), drastici tagli al prezzo degli abbonamenti e dei biglietti. in particolare, per i giovani, la creazione di una Carta Giovani multifunziolane, che abbassi i prezzi dei biglietti.
Creazione di un parco di cinta, un anello verde che ruota intorno a tutta la città, mediante l'unione dei vari parchi periferici: Trenno, Nord, Bosco in città, parco delle cave, ecc.
Creazione di aree verdi ad uso ciclo-pedonale, oltre che nei parchi (dove non potrà metterci piede un'auto che sia una, mentre per esempio a New York o Londra è possibile nei parchi più grandi: Central Park e Richmond Park, ma solo bici e pedoni), anche tra via Legnano, via Alemagna e Largo Cairoli, cioè un area enorme, considerando anche il PArco Sempione. Poi, una rete di piste ciclabili, con corsia riservata, che renda possibile raggiungere qualsiasi punto della città da qualsiasi altro. Ovviamente, questo richiederà , presumo, un certo lasso di tempo. L'idea di fondo è "muovere di più e meglio le persone e non le auto".
A breve, sarà disponibile, credo, una versione cartacea, ridotta, del programma presentato, che sarà distribuita in giro per la città: mercati, feste, fiere.
Se avete il tempo, andatevi poi a vedere uno degli spettacoli dei comici dello Zelig (uno su tutti Luca Klobas) per Bruno Ferrante, itineranti nei vari quartieri. Io credo che potremmo avere un grande sindaco.
Per quanto riguarda il traffico, nel programma della Moratti si parla, furbamente, solo e genericamente di "qualità dell'aria", in quello di Ferrante di "qualità della vita": cioè non solo non -inquinamento, ma meno auto, in assoluto. Numeri alla mano: si deve passare da un tot a un tot entro un tot di tempo. E meno auto nelle nelle dimensioni: più spazio per i pedoni, più sicurezza per i bambini e per le bici. Il concetto è rendere meno desiderabile l'uso dell'auto in città, attraverso una rete di provvedimenti che la limitano. Io lo trasformerei in un "renderlo un inferno", attraverso divieti assoluti. ma so che chiedo troppo. Per Milano.
A leggere queste cose, se non fossi convinto della vittoria della Moratti, inizierei a preoccuparmi ;-)
Ma se vincesse Ferrante si potrà continuare a tirare lo sciacquone o dovremo tenerci la merda in casa come fa il sindaco di Londra....?!
Willy, è straordinara la tua percezione del concetto di "Limitazioni" e "Libertà".
Credo coincida con la percezione che ha la maggior parte dei milanesi e questo mi basta. Riformulando il concetto di prima: se non fossi convinto che anche se vincesse questo prefetto pentito, per una serie di motivi strutturali e insiti nell'anima della nostra città, non potrà attuare che un quarto di quello che promette a proposito del traffico, inizierei a preoccuparmi.
Allora preoccpati.
Per fortuna non sono nelle condizioni di dovermi preoccupare seriamente di queste cose. Però non mi piace questo atteggiamento proibizionistico che si sta delineando. Tutto qui. Posso o devo per forza pensarla come te anche su questo? Sai, ti dico una grande verità, a volte le persone hanno opinioni diverse....sorpreso?
no, per carità, infatti le elezioni esistono per quello.
proibizionismo? proibizionismo è quando ti si impedisce di assumere, che so, alcolici, droghe, roba che se ha un effetto negativo, lo ha su di te.
se si limita la tua libertà di sbattere polveri sottili in faccia alla gente non è proibizionismo, è rispetto per la salute del prossimo, e in fin dei conti anche della tua.
Io credo che non si possano non prendere dei provvedimenti che scontentino nell'immediato qualcuno. Ma perché non pensare che anche questi ultimi magari tra un po' saranno più contenti? Come la legge anti-fumo nei locali. E' proinizionismo? In quanti al momento lo han pensato? E oggi, quando puoi andare in un bar e non buttare via i vestiti quando esci, o quando puoi portarci i tuoi figli? E' così traumatico? Deragliano i tram? Secondo me, no.
Non so, io sinceramente non mi sono mai limitato del fumo pur non fumando e non avendo mai fumato e non mi lamento del traffico. Sarò come i porcellini d'india, che dove li metti stanno? E cmq. è più facile rinunciare a fumare per un 'ora che a spostarsi con mezzi propri per tutta la vita. La necessità di spostarsi quando e come si vuole secondo me è alla base della nostra civiltà. L'altra sera ero in tangenziale, ora di punta, mentre mi lamentavo del traffico, dei camion, camioncini, furgoni, un mio amico che era in macchina con me mi ha fatto notare come il traffico sia sintomo di un'economia attiva, che si muove, che trasporta merci, beni, soldi: un meccanismo che è alla base del nostro sistema, che ne permea la linfa vitale. Ora, io non avevo mai pensato in questi termini, ma in effetti, a pensarci bene, è vero. Il fumo è un vizio stupido, lo spostarsi in auto spesso è necessario, ed è necessario farlo nei modi e nei tempi che uno ha e che il lavoro gli consente.
un mio amico che era in macchina con me mi ha fatto notare come il traffico sia sintomo di un'economia attiva, che si muove
che si muove? il traffico è il simbolo di una rete stradale congestionata, di gente che fa 5 km in tre quarti d'ora, di beni che rischiano di andare a male durante il viaggio, da tanto che dura, di polmoni che vanno a farsi benedire, di un'aria che fra poco si farà prima a calcolare la percentuale di ossigeno nelle polveri sottili...
per il tuo amico consiglio una terapia intensiva, a prima vista si potrebbe pensare che ormai è troppo tardi, ma la speranza è l'ultima a morire
leggasi "lamentato del fumo"...
Guarda quello che indico, non il dito che indica. E' evidente che sarebbe meglio se ci fossero tre tangenziali scorrevoli anzichè una congestionata ma finchè quella che c'è è trafficata vuol dire che l'economia si muove, nonostante il prezzo della benzina, nonostante la crisi strutturale, nonostante tutto.
Invece io penso che usare l'auto in città e non sopportare alcun tipo di limitazione in tal senso sia un vizio compulsivo tanto quanto il fumo.
Non vedo la differenza. Anche considerandola da un punto di vista di mera "qualtià dell'aria". Tu inquini per un tuo vizio anche me, che ho il sacrosanto diritto di romperti i coglioni. E prima o poi di venire ascoltato anche da chi governa.
3 tangenziali? assolutamente no, l'esatto opposto: meno auto e meno inquinanti.
car sharing, mezzi pubblici potenziati, carburanti alternativi... il fatto che ci sia traffico dimostra solo che non ci sono alternative o che nessuno si sforza di proporle con convinzione: è un segno di decadimento
Davide, che ti devo dire...troppe differenze antropologiche e culturali per continuare a disquisire. Achab, abiti in un città di un milione di abitanti in una zona geografica dove in pratica l'atmosfera degli strati più bassi vine schiacciata al suolo come fossimo in una pentola a pressione, con una carenza di venti storica, in cui vivono milioni di persone (considerando l'hinterland). In più negli utlimi anni sono stati adottati provvedimenti restrittivi che mai prima d'ora si erano visti per cercare di abbassare le concentrazioni degli inquinanti. In più, ora la stragrande maggioranza delle auto rispetta i limiti delle direttive euro 4 il che vuol dire, parlando di auto a benzina che emettono solo co2 cioè anidride carbonica, cioè vapore acqueo. Ora, se proprio vuoi l'aria di montagna, sappi che è chimicamente e biologicamente impossibile averla in pianura padana a 70 metri sul livello del mare con milioni di abitanti. Bisogna farsene una ragione. Anche i tanto auspicati provvedimenti che auspicate in pratica non faranno che diminuire di pochissimo l'inquinamento perchè, è statisticamente provato, dipende solo in parte dal traffico privato.
Insomma, tu non faresti un cazzo. Ne prendo atto e sorrido.
:-DDD Willy deve avere i polmoni d'acciaio :-D e anche le narici :-DDD "sei vuoi proprio l'aria di montagna" :-DDD uaz... :-DDD
Carolina
tra l'aria di montagna e aver già superato un paio di volte il limite di giorni con il pm10 fuori scala ci sarà pure qualche via di mezzo! l'aria della pianura padana è un rischio per la salute. il traffico è un rischio per la stessa linfa vitale dell'economia che ti piace tanto. il nervosismo di chi ha passato una-due ore in coda a far girare l'economia è un rischio per chiunque gli capiti a tiro.
no, caro willy, l'economia non deve per forza girare facendo ammalare le persone. per me il segno di una economia florida è un sistema di trasporti efficente, che mette i cittadini in condizione di avere meno bisogno di usare l'auto. e magari li mette anche in condizione di avere un po' meno bisogno di muoversi, perché possono trovare sul proprio territorio il lavoro, i servizi, lo svago, senza andare tutti a cercarselo nel capoluogo.
e visto che purtroppo non siamo in un paese ad economia pianificata, in cui si possa vietare ai cittadini di possedere un'auto privata, ci tocca usare gli strumenti dell'economia di mercato per renderla meno conveniente.
e proprio di questo stiamo parlando. non di "limitare la tua libertà", ma semplicemente di fati pagare direttamente i costi delle scelte che fai: ti piace tanto andare in auto? va bene, fallo. ma allora sappi che stai abusando di beni comuni come l'aria, la salute, lo spazio urbano. e queste cose non sono gratis. le paghi con il biglietto d'ingresso. e con quel biglietto noi ci facciamo un sistema di trasporti pubblici efficente, in modo che potremo guardarti con compatimento dalla bici o dal tram in corsia riservata mentre eserciti la tua libertà di stare fermo in coda dentro la tua liberissima bara a motore.
HCE
sì ma poi Milano puzza proprio! non solo ma rientrando da fuori ha anche un mefitico colorino di cappa sopra... come si fa a dire "se vuoi proprio l'aria di montagna"??? mah...
Carolina
Quando si iniziarono a chiudere i centri storici al traffico ricordo che ci furono lamentele a tutto spiano, commercianti che temevano di finire in rovina, cittadini che si sentivano privati di un loro diritti, impiegati comunali che non ne volevano sapere.
Oggi, dopo tanti anni, il centro storico della città e più vivo che mai, le case costano 10 volte tanto ed i commercianti fanno affari d'oro.
Questo almeno nella mia città.
Credo che anche coloro che prima si lamentavano abbiano cambiato idea.
Le rivoluzioni positive non sempre vengono comprese immediatamente.
Certo, più grandi diventano le zone chiuse al traffico più è necessario un trasporto pubblico efficente.
Meglio fare qualcosa prima di arrivare a questo punto:
http://www.kataweb.it/multimedia/media/190900/2
no..., lasciamo che le cose vadano,
poi quando saremo ai livelli di Bangkok..., beh..., allora ci sarà da piangere..., ma sarà un'pò tardino...
siamo già al livello peggiore dell'Europa perché Atene nel frattempo il depuratore l'ha messo. quindi non abbiamo più scuse.
Carolina
"siamo già al livello peggiore dell'Europa perché Atene nel frattempo il depuratore l'ha messo. quindi non abbiamo più scuse. "
Carolina, ma quindi è vero che a Milano non esiste un depuratore per le acque reflue?
Ma dove vengono scaricati i liquami?!
Mi sembra una cosa un pò bislacca, milioni e milioni di scarichi non depurati, sarebbe una pazzia, e dovrebbe essere uno dei primi punti nel programma di Ferrante..
Purtroppo ho dovuto constatare che il pensiero di Willy è sostenuto da un partito molto trasversale.
La liberta di movimento, di poter utilizzare l'auto ovunque e comunque è considerta un'immensa conquista. Irrinunciabile. La campagna della lista Moratti ha, con infida bravura, puntato molto sulla questione del trasporto privato e sulla demolizione, mediatica, di quello pubblico (se ne parlava in un thread un paio di mesi fa). D'altra parte ATM, MM, Treniitalia, FNM non fanno altro che incentivare l'utilizzo di mezzi propri perchè sono gestite con mano politica insapiente.
Ferrante sul traffico si gioca una larga fetta della sua possibilità di essere eletto perchè gioca direttamente contro lobby potentissime.
Poi, dire che se i mezzi si muovono, l'economia gira, non mi pare una grande teoria. Esiste un costo sociale ed economico altissimo nella congestione del traffico e la costruzione di nuove strade, peggiorerebbe solo il problema.
Sono solo 4 le categorie che vengono premiate da una situazione simile: compagnie petrolifere, case automobilistiche, sanità&farmaceutica, gestori delle concessioni.
è competenza regionale credo... non vorrei cmq dire corbellerie quindi è benvenuto chiunque ne sa più di me... so solo che la querelle è con Formigoni che in tutti 'sti anni se n'è ben guardato!!!
Carolina
sui depuratori per l'esattezza le cose stanno più o meno così:
http://www.ilfiumepo.net/it/depuratori.html
http://www.conosceremilano.it/aim/conoscere_milano/luoghi_2/luoghi_2/default.htm
«Un grande polmone verde che avvolga la città e ci restituisca, come per incanto, aria pulita al posto di quella miscela di veleni che ci intossica giorno per giorno: è sicuramente il desiderio di ogni cittadino, e l'angoscia di chi ha vicino un bambino o un anziano»)
Delizioso.
Il marito pompa petrolio, lei profuma l'aria. Coppia perfetta.
Vai con la censura, Albert..
"e visto che purtroppo non siamo in un paese ad economia pianificata, in cui si possa vietare ai cittadini di possedere un'auto privata, ci tocca usare gli strumenti dell'economia di mercato per renderla meno conveniente"
?!
Bene, a posto così, buon pomeriggio e buona fortuna.
Drizzt, quindi, a quanto ho capito, adesso i depuratori ci sono..., meglio tardi che mai.
Certo che nel frattempo il danno ambientale non è stato di poco conto.
Questa storia di "Milano senza depuratori" me l'avevano raccontata quando lavoravo in Provincia di Bolzano, dove se la menano abbastanza con l'efficenza, la tutela dell'ambiente, la tutela delle montagne e dei Masi, e come esempio contrapposto parlavano dell'abusivismo edilizio dell'"Italia" e mi dicevano che a Milano "non hanno neanche il depuratore".
Poi usavano Milano anche per dire che le case a Bolzano costano "come a Milano", ed in effetti i prezzi sono da follia! :-)
Comunque parlando di trasporti pubblici secondo me a Roma sono messi molto molto peggio, a Milano c'è una metro più grande ed i trasporti pubblici sono abbastanza efficienti, quando sono passato da Milano mi sono mosso sempre abbastanza agevolmente, questo nell'area urbana..., mio zio che abitava a Paderno Dugnano invece andava sempre in auto.
Non so se per sua volontà o perchè non aveva molte alternative.
ciao willy, ci mancherai
HCE
"anidride carbonica cioè vapor acqueo"?
Willy, sei fortunato che la gente non legga quello che scrivi.
sì, adesso ci sono..., ma come dici tu, ci sono stati danni irreversibili a carico dell'ambiente circostante e non solo... :-(((
Qualche idea:
Le nostre proposte per far respirare la città:
- ridurre immediatamente l’inquinamento da diesel: i mezzi pubblici di trasporto, quelli adibiti al trasporto merci e i taxi devono passare ai biocombustibili, al gas, all’alimentazione elettrica; il riscaldamento degli immobili pubblici e privati deve passare al metano;
- promuovere investimenti sul rinnovamento, la manutenzione e l’aumento del numero di bus e tram, per consentire di raggiungere rapidamente ogni punto della città;
- costruire una rete di piste ciclabili lungo tutti gli assi e le circonvallazioni cittadine;
- contro il proliferare dei parcheggi nel centro cittadino, creare lungo la cintura esterna isole di scambio per le merci e per il milione di auto di chi tutti i giorni entra ed esce dalla città per motivi di lavoro o di studio: la consegna delle merci, unificata e concentrata per zone, avviene con mezzi di trasporto elettrici, e con il ticket del parcheggio auto si raggiunge gratuitamente la città utilizzando mezzi pubblici, auto elettriche e bici;
- successivamente all’applicazione dell’insieme di queste misure, il centro cittadino potrebbe essere chiuso al traffico, e transitabile solo pagando una tariffa d’ingresso.
Le nostre proposte per una città da abitare:
- realizzare la Città Metropolitana, in cui Milano allarga il suo territorio all’hinterland dando vita a Municipalità con poteri reali - funzioni amministrative, servizi sociali e culturali, attività produttive - in sostituzione delle attuali zone del decentramento prive di qualunque utilità;
- opposizione all’attuazione di progetti speculativi, a partire da quelli già approvati nell’area dell’ex Fiera Campionaria e nel quartiere Isola, e a quelli previsti nelle ex stazioni ferroviarie;
- promuovere l’aumento di spazi destinati all’edilizia convenzionata e al verde pubblico in tutte le zone della città.
www.dariofo.it
La necessità di spostarsi quando e come si vuole secondo me è alla base della nostra civiltà.
se per "nostra" intendi quella dell'imperante uomo massa allora hai indubbiamente ragione. il fatto e' pero' che forse e' arrivato il momento di ripensare un po' questo dogma del nostro tempo: e' da oltre mezzo secolo che si vive acriticamente il mito dello spostamento individuale illimitato, e in questo non breve lasso di tempo dovremmo esserci liberati dalla smania di spostamento e accorti che in 50 anni il mondo e' cambiato enormemente. liberiamoci scanzonatamente dalla zavorra di questo mito dello spostamento totale: come si fece anni addietro scendendo dalle piante per insediarci nelle caverne, prossimo senza indulgi al prossimo livello della scala evolutiva.
il traffico sia sintomo di un'economia attiva, che si muove, che trasporta merci, beni, soldi.
questa catena logica forse non e' del tutto sbagliata, ma elude del tutto la questione di fondo: una siffata economia attiva come si inserisce nel contesto del progresso dell'umanita' e del migliorare la nostra qualita' di vita? il fatto che si muovono merci, che si trasporta, non vuol dire che questo sia necessario, efficace, desiderabile o la soluzione migliore a medio/lungo termine per il progresso dl uomo.
tornando on topic, sul traffico a milano si sa da tempo quali possono essere le soluzioni efficaci per risolvere il problema. il nodo della quesione non e' pero' questo. il problema e' trovare un candidato sindaco e una squadra con le palle sufficientemente fumanti da attuare gli interventi, un leader sufficientemente coraggioso e carismatico da somministrare una medicina che sara' molto amara per una fetta consistente della popolazione urbana (non dimentichiamoci che a milano il partito delle auto ha una maggiornaza assoluta e schiacciante).
in quest'ottica ritengo gli aspiranti sindaci dei due schieramenti principali troppo poco coraggiosi, audaci e rivoluzionari per attuare una terapia d'urto sulla mobilita' che dev'essere necessariamente molto impopolare. e', come sempre, principalemente un problema di persone prima che di programmi (nel caso della moratti il grosso problema e' anche programmatico visto che gli obbiettivi che si pone per i 5 anni di legislatura sono risibili e un chairo segnale che non ha alcuna intenzione di affronatre il nodo strutturale del problema). dario fo per me era forse l'unico candidato in lizza con il coraggio di prendere decisioni drastiche come quelle che servono a milano, spero davvero la sua lista raccolga molti consensi per dar peso al suo contributo in un eventuale legislatura ferrante.
Ottimo il post e anche molti commenti (in particolare HCE).
- Traffico come sintomo di economia attiva, ecc.: affermazione ingannevole nella sua apparente verità. E' vero che, se le cose nel momento x vanno meglio di due mesi prima, il traffico cresce subito; ma non è vero che l'aumento del traffico in qualche modo FAVORISCA lo stato dell'economia, è una conseguenza, non una causa; anzi probabilmente alla lunga causa un feedback negativo di congestione e rende la città anche economicamente meno appetibile/competitiva.
- Questione della libertà di spostamento individuale: sia o non sia una cosa "importante", certo è una libertà, e limitare una qualunque libertà è sempre in qualche modo una sconfitta. Ma limite alla libertà di ciascuno è la libertà e il diritto degli altri. In questo caso il diritto ad una vita sana, a una mobilità sicura, a scegliere per sè stesso modalità di trasporto differenti quali bici o camminata, ecc. Quindi dobbiamo contemperare diritti diversi e ciò comporta SACRIFICI. Che questi sacrifici siano equamente ripartiti fra tutti, senza furbizie elettorali.
- Allora, quando sento parlare di tassa d'ingresso per i pendolari, mi altero subito. Ma chi sono molti pendolari? Sono gente che da Milano è andata ad abitare fuori perché non poteva più permettersi i prezzi di case e affitti in città. Ma il lavoro è rimasto qui, e quindi ogni giorno si fanno due ore di commuting.
E ora, dopo tutto questo, vogliamo anche fargli pagare il privilegio di entrare in città??? (solo a loro, solo perché non votano per il Sindaco). Ma andate....
No, ottima la congestion charge, ma la DEVONO PAGARE TUTTI, anche i residenti, e in proporzione all'utilizzo delle vie (credo che non sia più tecnicamente impossibile, con i transponder e simili, e probabilmente presto non sarà più nemmeno troppo costoso).
- Infine meditiamo sul fatto che il tema traffico e mobilità non è stato risolto in moltissimi centri di altri paesi. Ho visto congestioni orribili a Parigi, a Londra, in Asia, in Sudamerica, ecc. Quindi è vero che qualunque amministrazione forse non riuscirà a risolvere il problema. Non aspettiamoci troppo, per non essere inevitabilmente delusi e non strillare poi contro la "politica".
Ma è anche vero che tutti sanno che una serie di provvedimenti avrebbero un effetto comunque migliorativo (vedi commenti HCE, achab, pa.ro) E allora APPLICHIAMOLI. (Speriamo che vinca BF...)
Paolo, se leggi il mio intervento è evidente come il traffico fosse interpretato come una conseguenza dell'economia che gira e non come una causa, del resto non potrebbe essere altrimenti. Secondo punto: se una tassa deve essere pagata, è giusto che la paghi chi viene da fuori e non chi già paga un'Ici altissima e affitti di box al costo di un monolocale. E questo vale anche se io da Milano dovessi andare in un'altra città, non lo dico perchè abito a Milano città. Terzo punto: nessuno ti impedisce di girare a piedi o in bici, del resto io non è che sono dotato di due ruote al posto delle gambe, giro anch'io a piedi e sinceramente non capisco il problema, se le auto sono parcheggiate sul marciapiede prima o poi verranno multate, giustamente. Gli estremismi, i fanatismi, gli isterismi di cui vi fate portavoce non giovano alla vostra causa, così come non giovano alla città. E secondo me neanche il vostro mito Bruno potrà accettare di immobilizzare una metropoli come Milano, che della libertà di spostamento individuale, giustamente e come molte altre città da te citate, non può fare a meno. Mi rendo conto che sembra quasi che io e voi si viva in due città diverse. Per voi Milano è un girone dantesco,una bolgia infernale, a me invece piace ed è sempre piaciuta. Addirittura quando c'è poco traffico mi prende lo scoramento...mi fa tristezza, mi dà un'impressione di minore vitalità, di minore dinamismo. Insomma per dirla tutta a me il casino piace, mi divertono anche i litigi da viabilità, pensa un po'! Sarà per questo che ho una visione diversa dalla vostra...?!
Purtroppo, per ragioni di attività e vizio di pigrizia, sono drogato di auto come Willy. Ma capisco che sarebbe auspicabile che il governo della città proponesse risposte alternative alle mie giustificate esigenze e mi chiamasse a pagare le risorse scarse (spazio, aria) che consumo con la mia pigrizia. E con quei soldi finanziasse la mobilità sostenibile.
Una curiosità: in vita mia sono stato accusato di tante cose (dall'essere un "destro" ad essere "stalinista") ma credo sia la prima volta che vengo considerato un "verde" carico di estremismo, fanatismo, isterismo. Mi mette di buon umore! :-)
"una metropoli come Milano, che della libertà di spostamento individuale, giustamente e come molte altre città da te citate, non può fare a meno"
Oggi in via Carducci, alle 19 e spiccioli, la "libertà di spostamento individuale" era appannaggio dei pedoni, dei ciclisti, dei motociclisti. Il coglione con l'Hummer che ho sorpassato in piazza Cadorna, probabilmente è uscito dalla coda ora. Idem il coglione con la Bentley Turbo nera partito da Radetzky mentre io andavo ta Moscatelli a prendere l'aperitivo e ritrovato in via Craducci mezz'ora dopo.
Sia chiaro, coglioni non perché possiedono la supercar, ma per come la usano. Tutti i Willy del mondo possono continuare a farsi le pippe su Quattroruote, oggi - e non solo oggi - quello libero di muoveri ero io, in bici.
Paolo, perdonami, ma io non ti ho mai accusato, se poi di accusa si può parlare, di essere "verde". E in realtà la stigmatizzazione degli "ismi" in generale non era tanto rivolta a te quanto per esempio ad HCE quando dice "peccato che non si possa vietare la proprietà dell'auto". Invece ad Alberto voglio dire che sarà un caso ma ogni volta che pubblica un intervento critico nei confronti di qualche auto, portando ad esempio dei fatti a lui accaduti, ebbene, non si tratta mai di un'auto normale come può essere una Uno, una panda, una punto ma sono sempre hummer, bentley o ferrari (memorabile rimane il racconto della sua gara in porta vercellina con una ferrari volgarissima condotta da uno loschissimo individuo o della vaiassa che non riusciva a ripartire). Insomma, per correttezza innanzitutto con se stessi, ammettiamo che c'è anche un senso di critica sociale. Così, pacatamente, discutendone da persone che hanno idee diverse ma che possono anche ragionare senza insultarsi. Del resto mi sembra che a parte una volta con tonii che mi aveva fatto davvero arrabbiare, anche se non ricordo su cosa, non ho mai usato toni particolarmente aggressivi o offeso chicchessia, sbaglio?!