L’emozione di essere stati comunisti
di Roberto Cotroneo
IERI PIERO FASSINO aveva tirato fuori il pallottoliere, e in pratica aveva detto chiaro e tondo: i voti ci sono, aspettate la quarta votazione e sarà eletto Giorgio Napolitano. Ma i cronisti continuavano a evocare, come fossero dei medium in una seduta spiritica, altre strategie, mondi sommersi e inconoscibili, colpi di scena improvvisi. Nella cultura del reality show che ormai contagia l'intero paese, inclusi molti cronisti politici, le cose non possono andare in quel modo lineare, semplice semplice, che conosciamo. Devono invece obbedire alle regole della commedia; con cambi di registro, ritmi che mutano, spiazzamenti e quant'altro.
D'ora in poi bisognerà abituarsi a chiudere in un cassetto per un bel po' di tempo il gioco delle strategie e le parole dette a mezza bocca, i retroscena e i virgolettati rubati qui e là, come ha detto qualcuno, persino ai cavalli della polizia in alta uniforme quando passa da piazza Montecitorio.
Da ieri l'aria è cambiata. Bastava guardare la scena dell'aula della Camera, che aveva un sapore solenne, e che sembrava racchiudere in pochi minuti un percorso lunghissimo, lento, meditato ma concreto, e persino doloroso. Un percorso di almeno sessant'anni. Fausto Bertinotti, esponente sindacale della Cgil, poi leader di quello che fu il partito comunista italiano, e segretario del partito di rifondazione comunista, che dichiarava eletto come presidente della Repubblica il senatore Giorgio Napolitano, il migliorista del Pci, esponente e dirigente di Botteghe Oscure. E dopo che un presidente della Camera, "comunista", leggeva il risultato della votazione che eleggeva un Presidente della Repubblica che era stato "comunista", il presidente Bertinotti affidava a Teodoro Buontempo, esponente di un partito "post-fascista", di leggere il verbale del voto. In quei pochi secondi, in quella luce di Montecitorio marrone e calda, davanti a tutti quei pannelli che sancivano l'annessione delle varie regioni al Regno d'Italia, e poi l'approvazione della Costituzione, e prima il referendum istituzionale Monarchia-Repubblica, in quei pochi secondi sembrava che si fosse inciso un altro pannello in legno. 10 maggio 2006: viene eletto il primo Presidente della Repubblica Italiana che nella sua vita ha avuto un ruolo fondamentale e importante in quello che fu il partito comunista italiano. Per il centro destra sarà stato uno smacco ma per il paese ieri si è dissolto del tutto un brutto incantesimo fatto di veti e di luoghi comuni; di "pregiudiziali", persino di quello che anni luce fa, Alberto Ronchey aveva definito, in una situazione ben diversa, il fattore "K". Un ex comunista a palazzo Chigi lo avevamo visto, con Massimo D'Alema. Ma per le due più alte cariche dello Stato non era mai accaduto. Palazzo Madama e il Quirinale erano rimasti esclusi da questo lungo cammino, fino a ieri.
La storia spesso si accompagna alla semplicità e all'immediatezza. Ieri è successo quello che si era annunciato da tre giorni, senza che nessuno volesse credere potesse davvero avvenire: è stato eletto Giorgio Napolitano, con i voti previsti (tre in più ma cosa importa?). E tutto è avvenuto alla luce del sole, senza tormenti e colpi di scena. Il centro destra non ha applaudito al risultato, era in buona parte alla buvette nel momento in cui veniva letto dal presidente della Camera. Peccato che la storia è passata senza curarsi di loro. Così il centro destra ha dimostrato ieri, e ancora una volta, che con la storia ha in genere poca dimestichezza, non riesce neppure bene a capire che cos'è, perché ne sa poco e dà troppa importanza alle chiacchiere.
La storia ieri la vedevi nelle facce dei giornalisti di sinistra che andavano e venivano per il transatlantico, la vedevi nella commozioni di Fassino e di D'Alema, la vedevi nel sorriso di un ex democristiano di ultima generazione come Dario Franceschini, che ripeteva: «finalmente è caduta per sempre la pregiudiziale comunista in questo paese. Finalmente, ora dovranno smetterla e una volta per tutte, a tirar fuori questa storiella dei comunisti». La vedevi nel compiacimento, ancora incredulo, di Sandro Curzi, seduto soddisfatto e accompagnato da una giovane cronista di "Liberazione". E la vedevi nel sorriso convinto di Ritanna Armeni; o nel vestito scelto con cura, da molte giornaliste, di sinistra, per l'occasione. La vedevi, insomma, nell'orgoglio di una sinistra che assisteva all'elezione di un esponente di primo piano di quello che era stato il Partito Comunista Italiano al colle più alto.
Si è chiusa ieri una storia lunghissima e liberatoria, costellata, soprattutto negli ultimi anni da boutades anti-comuniste di ogni tipo, esibite da un Berlusconi, che ancora ieri non ha perso occasione di dire le solite cose, trite e ritrite. E ha proprio ragione Giovanna Melandri, felice e davvero commossa per l'elezione di Napolitano, a essere un po' intristita da quel parlamento di centro destra che non è stato capace di applaudire l'elezione del presidente della Repubblica. Unica eccezione, l'onorevole Giulia Bongiorno, di An, unica che ha trasgredito al diktat. Altra eccezione, ma era ovvio, la stretta di mano di Giulio Andreotti a Romano Prodi. Il resto era costituito dai marziani che in questi giorni vi sono stati raccontati, e su cui è del tutto inutile tornare, perlomeno oggi
L'Italia politica di centro destra che ci siamo sopportati in questi ultimi anni è stata un'Italia priva di memoria e di identità. Da oggi si capisce che si è voltata davvero pagina.
E nonostante i cronisti cominciassero a pensare ai loro prossimi articoli sul governo che verrà, nonostante le attenzioni tornassero da subito su Prodi, come in questi giorni non era più accaduto, si capiva che mai come nei minuti successivi all'elezione di Napolitano il centro destra si era allontanato in modo esponenziale dalla storia vera, quella istituzionale, di questo paese. Sembravano capitati alla Camera per caso. Parevano non capire. Continuavano, ancora, a dire le stesse cose. Ma a mezza voce, senza crederci troppo. Nelle parole di Bertinotti, nel cerimoniale successivo, nell'emozione di aver eletto Napolitano alla più alta carica dello Stato, c'era tutta la consapevolezza della nuova maggioranza. Dall'altra parte una palude di gente fuori sincrono con il vero significato di quello che era avvenuto. Gente che d'un tratto, e d'improvviso sembrava fuori luogo e fuori tempo, attori di un vecchio varietà che non ha più spettatori e non si rappresenta più.
E adesso cosa succederà? Franceschini ripeteva: "ora sarà più facile fare il partito democratico". Certo è che da domani la più strumentale e stupida propaganda politica utilizzata negli ultimi anni in questo paese non esisterà più. "I comunisti" non sono più un deterrente politico plausibile. Ed è davvero una grande soddisfazione non doversi risentire ancora nelle orecchie quel disco rotto insopportabile.
melassa, melassa, melassa.
e anche un bel po' di cazzate ed affettuosita' varie.
prepariamoci a cinque anni cosi', sara' dura.
Berja : "de rerum idiotiae".
ma lavori ?
che lavoro fai ?
il cagacazzo
confermo
vedo che oggi andiamo col vento in poppa... :-DDD
intanto si prepara un incarico per D'Alema...
ASCA) - Roma, 10 mag - Massimo D'Alema avra' un ruolo nel nuovo esecutivo? ''Penso proprio di si' . Lo desidero. Credo che questo avvenga. Faro' un governo rappresentativo che duri 5 anni''. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio in pectore, Romano Prodi, intervistata da La7. Quanto alla possibilita' che i leaders dei partiti della coalizione entrino nel governo, Prodi ha spiegato che ''bisognera' capire chi tra loro vorra' dedicarsi al partito o meno''. Prodi ha ricordato i passi che hanno portato alla candidatura di Giorgio Napolitano per il Quirinale e alla rinuncia da parte di Massimo D'Alema. ''Io credo che ci fosse la necessita' di raccogliere un'ampia platea. Quando la destra ha alzato un muro nei confronti di D'Alema, questo nostro desiderio di raggiungere una maggioranza piu' allargata ha spinto verso Napolitano. In questo senso - ha sottolineato il Professore - il mio rammarico e' che, in seguito, una convergenza di questo tipo non sia avvenuta. Ma un gesto di apertura da parte nostra e' stato fatto. D'Alema ha avuto stile, non solo lanciando Napolitano ma dando ieri un messaggio di unita' di forze. E poi c'e' da sottolineare come il leader Ds abbia voluto chiudere le possibili tensioni che rimangono sempre in queste situazioni''.
Perchè gioire della vittoria di tutti questi ex-comunisti, felici delle loro poltrone, oggi che non sono più comunisti e quindi considerati normali? Per fortuna che ci sono ancora giovani-comunisti, quelli antifascisti, antirazzisti, difensori della democrazia e della costituzione, no-global, antimperialisti e contro le guerre di occupazione. per fortuna che tanti ragazzi e ragazze hanno ancora voglia di lottare per un mondo diverso. Lasciamoli gioire delle poltrone, questi borghesucci, fonderanno il partito democratico-populista, riproposizione del peggio che rappresentava il PCI e la sinistra DC. l' opposizione vera non sarà quella di berlusconi(ormai stracotto), ma quella dei movimenti e di chi non si rassegnerà alla normalizzazione imposta dai nuovi oligarchi!!!
il cagacazzo
grande complimento, se fatto da un imbecille.
(come nel caso di cui sopra)
tsk tsk tutto qua, borja?
il fatto è che c'è qualche decina di imbecilli che concorda in pieno
da "vecchio" cagacazzzo:
"a prescindere" dall'uomo Napolitano -INDISCUTIBILE- ,per me, il segnale politico che viene fuori si riassume nel "migliorismo".
Ok: fatemi vedere/spiegatemi come si "migliora" la Moratti,Berlusconi,Bush,etc.
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Che cosa voleva dire "migliorista"? Voleva dire che gente come Napolitano o Luciano Lama avevano rinunciato alla rivoluzione ma volevano "migliorare" la società. Non cambiarla radicalmente, perché il capitalismo non solo non andava abbattuto, ma bisognava scendere a patti con esso per riformarlo, emendarlo e renderlo più umano. Ecco che cosa si intende per comunista "di destra" rispetto a un comunista "di sinistra". Come era considerato il suo oppositore principale, Pietro Ingrao.
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Il debito verso il maestro Amendola. I duelli con Berlinguer
La vita politica di un "migliorista" con la passione per la poesia
La lunga marcia di Napolitano
il comunista che fu ex in anticipo
di DARIO OLIVERO
http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-presidente-4/ritratto-napolitano/ritratto-napolitano.html
non mi risulta che il ruolo di un presidente della repubblica italiana consista nel migliorare la Moratti, Berlusconi, nè tantomeno Bush...
mentre 'riformista' è sinonimo di ex-comunista, 'cagacazzo' è un sinonimo di 'comunista'?
no, cagacazzo non ha sinonimi, se non 'berja' stesso
a meno che ora comunista significhi 'critico a prescindere'
davide, oltre ad insultare berja, del quale invece io ne condivido il parere, hai qualche argomentazione? oppure chi non la pensa come te è automaticamente un cagacazzo?
parafrasando un grande copywriter di qualche anno fa "molti nemici, molto oDore"
jello trovi decine di argomentazioni sparse per il blog.
scusa se per oggi non mi va di ripetermi.
jello il problema principale di davide e' che non gli piacciono gli equipe 84.
lol quest'ultima non è male davvero.
comunque banalmente rispondo che se uno sente odori ovunque, è probabile che la fonte sia lui
''Napolitano: il solo comunista con il visto permanente per gli USA, anche negli anni della guerra fredda. Il gentiluomo di casa alla Fondazione Agnelli. Il compagno per cui votano 30 mila compagni elettori di Caserta, fedeli al motto: non capisco, ma mi adeguo. Lo zoccolo duro, si sa, è lento a capire.''
ok, vi lascio alla vostra disputa.. comunque rimango dell' opinione che un parlamento pieno di mogli questo e di quello, lista bloccate zeppe di fedeli e fedilissimi votate da ingenui elettori di centrosinistra e soprattutto un governo che vuole 'migliorare' il capitalismo, quando questo sta' morendo in tutto il mondo sotto il perso delle sue contraddizioni, non mi sembra un evento originale che possa segnare la svolta per l' Italia. Penso che questo governo sarà di transizione, verso qualcosa di meglio se la parte sinistra della coalizione potrà far sentire la sua voce, oppure verso l' ennesima disfatta se i riformisti continueranno la politica di migliorare tutto per non cambiare niente.
un po' di amarcord per jello:
grazie.....mossad?
Postato da jello Martedì 20 Settembre 2005 alle 10:09
jello, vaffanculo
basta con queste stronzate antisemite travestite da politica antagonista.
Postato da berja Martedì 20 Settembre 2005 alle 12:07
jello ri-vaffanculo tu e maurizio blondet di merda, i vostri pregiudizi da stronzi ammantati di ipocrisia piccolo-borghese, adesso chiamate i giudei "sionisti" e i sette savi di sion li chiamate mossad, ma il senso di quello che dite non cambia.
...
Postato da berja Martedì 20 Settembre 2005 alle 14:18
cfr. il famoso tributo a Wiesenthal
che dire, brindo alla vostra amicizia ritrovata ;)
a quanto pare io e berja la vediamo molto diversamente sulle questioni mediorientali, in particolare sul sionismo e sulla sua influenza sulla politica nazionale e internazionale.. non per questo non posso che concordare con il commento:
'melassa, melassa, melassa.
e anche un bel po' di cazzate ed affettuosita' varie.prepariamoci a cinque anni cosi', sara' dura.'
poì, quando napolitano, da bravo e ossequiente presidente occidentale, si ergerà a difensore della politica sionista-antipalestinese, allora vedrai che torneremo nemici.
poche idee e ben confuse, davide, o solo intenzione di seminare zizzania?
magari jello ha riflettuto su cosa pensava di wiesenthal (e se lo ha fatto, sicuremante non grazie ai miei modi da cafone)e cambiato idea, oppure ha capito che blondet e' un pezzo di merda nazista, oppure ha deciso che malgrado abbia idee diverse dalle mie puo' comunque concordare su qualche argomento con la mia umile persona senza che tu abbia a ridirne, no?
bellali' davide,
il tuo ultimo commento sembra proprio da...cagacazzo;-)
(spero di non essermi guadagnato la tua attenzione adesso...per un cosi' piccolo dissenso)
24 interventi, dei quali solo due-tre apprezzabili, poi insulti reciproci.
così commentiamo l'elezione di Giorgo Napolitano alla Presidenza della Repubblica ?
noto la totale, per ora, assenza di commenti delle donne.
a cosa sarà dovuta ?
al fatto che siamo o ci comportiamo tutti come degli stupidi ?
nè l'uno nè l'altro berja, volevo solo mostrare a jello una volta di più la differenza fra comunista e cagacazzo
sensi, un po' sì :)
cominciamo bene!
http://trafficantedecannelloni.blogspot.com/
Invece di prendercela tra di noi perchè non ce la pigliamo con Vittorio Feltri, che usa carta e inchiostro pagati dallo Stato per questo titolo infame: "Comunismo coi pannoloni"?
Pino...
in realtà, se vai nel tread il nostro presidente vedrai che ne stavamo parlando... :-)
Ops, scusate. Mi sembrava... grazie Drizzt
Io l'elezione di Napolitano la festeggio e anche tanto - compatibilmente coi tempi naturalmente. Ogni tappa fa storia a sé: è bello guardare l'orizzonte ma si rischia di non fare mai un passo avanti (e di farne parecchi indietro).
Eh, che emozione!
Mah... quando viene eletto un ottuagenario (+1) presidente, dopo un'accesa competizione elettorale tra due settantenni (ed il rischio della conferma sul colle dell'uscente fino all'età di novantadue) viene da pensare a quanta linfa nuova innervi la nostra democrazia..ne' si dimostra vera la classica banalità ciampiana ("il futuro è dei giovani").
Almeno qui da noi, alla perfieria estrema dell'impero.
Dedalus, da prevedibile radicale, hai detto esattamente le stesse parole di Capezzone a "Le invasioni barbariche" dell'altra sera. Come se quello che conta fosse l'età, quasi fosse un fatto di costume: meglio un cretino giovane, purché sia giovane. Perché voi radicali siete così prevedibili nelle vostre uscite, come le espulsioni e gli scioperi della sete di Pannella? E il bello è che credete di essere originali.
Achab caro, forse sottovaluti il problema.
In questo paese la politica invecchia sempre più(Zapatero, Clinton etc. governavano a quarant'anni, età in cui la mente funziona al massimo) e si sprofonda in una visione del mondo in cui nulla cambia neanche a morire. Non è questione di giovani cretini o vecchi rincoglioniti, il problema sta nella capacità di ricambio ed innovazione. Il problema di Pannella (se vuoi sentire il parere di un radicale) è che anche lui è invecchiato e ormai dice confuse. D'altronde è naturale. Meno naturale che la classe dirigente dei partiti sia quasi tutta così.
meglio un cretino giovane, purché sia giovane
e infatti il loro leader è Capezzone :)
Bene. Continui a non voler capire.
Hai riportato gli esempi di Capezzone: manca solo Blair. Pannella oggi dice cose confuse? Oggi???
Il ricambio generazionale non c'è. Perché da anni ai giovani non fotte niente della politica. Ci si arrangia con quello che c'è. Quindi Napolitano va benissimo. Chi volevi? Luxuria?
Oh, se vi piacciono i vecchi merletti..
Il ragionamento è diverso, ma l'impressione è che dia fastidio. Non parlo di Napolitano in se' (vecchia icona moderato-perbenista dell'ex pci) ma di tutta la classe politica. A volte, tuttavia, è meglio un "cretino giovane", perchè x governare bisogna essere figli dei propri tempi, averne in qualche modo respirato la cultura ed il senso, anche gli errori..e non rifarsi continuamente ad un mondo che non è più.
mah, resto dell'idea che non è mai meglio un cretino giovane. E che questa elezione di un "vecchio" sia un bel segnale. Perché sono troppo vecchi i giovani d'oggi.
E' ovvio che tutti auspicheremmo dei giovani. Ma se non ci sono, cosa facciamo? Prendiamo i Capezzone e gli facciamo fare il presidente del consiglio? Dio ce ne scampi. Dai capezzone e dai giovani.
Ingrao ministro della pubblica istruzione.
Esempio di giovane: Caruso. il ragazzo (a parte le strumentalizzazioni di striscia la notizia) parla e ragiona in maniera moderna, semplice e diretta su questioni che interessano ai giovani e non solo. ma non va bene, perchè il tg4 e rai uno dicono che è no-global. il problema è che essere no-global, oggi, a parte i politici e chi ha interessi finaziari (cioè il 5% della ppolazione italiana) è un modo di pensare e di essere molto comune. i dazi dei leghisti, le proteste del no-tav o di quelli contrari al ponte sullo stretto, le richieste dei fedeli di san precario, i movimenti dei ciclisti, gli scioperi dei pendolari. Insomma ritengo che la maggior parte dei cittadini italiani è sfavato, a prescindere per chi vota, in particolare i giovani, che non mi sembrano così attratti da leader come Fassino, Rutelli, D'Alema o Veltroni
No, esempio di giovane invece Luxuria: intelligente, colto, sveglio, spigliato, ironico. Sopra la media dei suoi coetanei.
Caruso è insopportabile e noioso. Nella media dei suoi coetanie, di destra e di sinistra. Non c'è verve, non c'è "gioventù", niente che sorprenda.
ma dai jello! caruso e' una testa di minchia insostenibile.
errore achab: intelligente, coltA, svegliA, spigliatA, ironicA.
L'interessatA ci tiene :)
A leggere tutti i nostri commenti, sciocchi, presuntuosi, scollacciati, arroganti, spiritosi a 'spirito di patate', si capisce perchè le contese sono fra settuagenari ed ottuageniari + 1.
per tutti noi:
-PrPrPrPrPrPrPrPr
donne, fatevi sentire, intervenite, salvateci.
:-!
nondimeno luxuria e' un cubista da balera.
e oramai avra' pure lui i suoi 40 anni.
siamo serii, sarebbero questi i giovani? a me sembrano piuttosto dei "ggiovani" da realiti-scio'.
volete dei politici "giovani" che si sono comportati bene? qualche nome: Martone, Cortiana, Titti De Simone; niente facce da realiti, niente individui da performance pseudo-situazionista ad uso delle televisione ma persone che si sono impegnate per i diritti di tutte/i.
octopus :la politica è roba da uomini ;-)
(torno al lavoro ma vigilo ...!)
"siamo serii, sarebbero questi i giovani? a me sembrano piuttosto dei "ggiovani"
Sottoscrivo completamente.
E rincaro: Ingrao alla Pubblica Istruzione. Hegel obbligatorio dalla prima elementare.
ingrao e' veramente troppo anziano, perfavore.
Cazzo, ma è una provocazione. Quella di Hegel no però
;-)
Tra i giovani vanno benissimo Capezzone (alla faccia di Achab, che deve avere un proprio problema col mondo radicale) lo stesso Luxuria (ogni volta che l'ho sentito mi è sembrato intelligente) e anche la "polista" Prestigiacomo (assai più avanzata in temi di diritti civili di certe mezze suore del centro-sinistra). Ce ne è anche una di rifondazione della quale non ricordo il nome.
Caruso no, è un rancoroso estremista ignorante, una specie di Derme del Nord.
Sì, e Daria Bignardi ministro della Cultura.
E rincaro: Ingrao alla Pubblica Istruzione. Hegel obbligatorio dalla prima elementare.
Proprio no (il padre di tutti gli orrori dello stato etico; Hegel dico).
Casomai Kant, Hume, Locke, lo stesso Nietzsche..sicuramente + Gentile (che ha fatto un'ottima riforma della scuola) che Croce..
ma che dai le pagelle tu radicale che hai cambiato piu' schieramenti politici che mutande?
"il padre di tutti gli orrori dello stato etico"
Tennent's super o Menabrea, dedalus?
Hegel è il padre di tutti i pensieri. E, guarda, che parli con uno che ha dovuto leggersi "La fenomenologia dello spirito" quasi per intero. Hegel più invecchia (nelle tue conosenze e nei tuoi approfondimenti) più matura.
Quando a Locke, lo dici pensando solo al lato politico. Quanto a Hume, ti dimentichi di quello, ma già ne discutemmo, credo, scettico.
Solo Hegel può pensarli. Loro non possono pensarsi.
Buono borja, cuccia..
Do le pagelle che voglio, quando e come mi va (alla faccia tua).
Evita comunque di aggredire a cazzo, rimani in argomento (se ne sei capace).
in argomento con un trasmigratore pindarico come te? siamo serii, meglio le pernaccchie.
Quanto a Hume, ti dimentichi di quello, ma già ne discutemmo, credo, scettico.
Non lo dimentico, anzi..dimenticavo invece Hobbes, un altro grande (va capito, però).
"caruso e' una testa di minchia insostenibile"
E perchè? è il rappresentante di tanti ragazzi e ragazze che fanno capo ai disobbedianti, ai centri sociali e ad altre forme di contestazione. forse sarà poco presentabile per i normali canoni di chi vede nei giovani che fanno politica o chi è un manager trentenne di successo, o chi fa tutta la trafila dalla sinistra giovanile fino ai quadri di partito. Io penso che oggi tantissimi ragazzi e ragazze si rivedono meglio in Caruso, un normale ragazzo, che organizza manifestazioni contro la privatizzazione dell' acqua per esempio o le marce della pace, rispetto a un Capezzone ospite di Chiambretti o di una velina come Mara Carfagna, amante-deputata del nano. I giovani d'oggi sono molto meno idioti di quanto pensate, il problema è che i riflettori si accendono su di loro solo quando contestano (leggittimamente), mentre quando organizzano eventi, come il mayday, o cercano consenso intorno a questioni cruciali, come la non-privatizzazione dell' acqua, nessuno se li caca.
Hobbes invece non mi è mai piaciuto. Degno di Miglio. Comunque certo intelligente.
Scherzi a parte, Hegel è il filosofo più letto e meno capito. Più parlato e mai a proposito. E' il più grande. Quante lacrime e sangue su "La fenomenologia dello spirito" a diciannove anni, aiutato dal solo "Hyppolite", ma quanto mi ha aperto la mente non lo dimenticherò facilmente.
Hegel non può essere studiato sull'Abbagnano o sul Reale o su qualsisi manuale. Hegel va studiato con il tempo. Hegel è i manuali. E può pensare i manuali. Heimat è Hegel incarnato.
Heimat è Hegel incarnato.
Ne ha tutta la teutonica malinconia e cupezza.
Da buoni pessimisti (e scettici) preferiremmo goderci la vita dalle parti della Polinesia..
Viva i Comunisti!!!
incredibile !
adesso siamo alla discussionni filosofiche !
ma in che mondo vivete ?
chi siete, figli di papà, ricchi, oziosi ed indolenti ?
guardate un po' fuori dalla finestra !
esilarante octopus!
figli di papà, ricchi... anche tu, vedo, vai giù di Menabrea. Se ti dico con quanto campo e che ho due figli, mi pigli per fesso.
chi siete, figli di papà, ricchi, oziosi ed indolenti ?
guardate un po' fuori dalla finestra !
Mmmm..appena ho finito di dare un paio di tirate al mio cubano mi affaccio alla finestra e guardo se laggiù ti vedo, giovinastro..
PS. eh si, diamine, ozioso e indolente: capperi, ho anche il tempo di leggere qualche libro
non potrei mai achab.
:-|
la mia era una invettiva per il (per me) scarso impegno negli interventi.
:-|
qualcuno che rispetto ha rispetto di te.
:-|
dedalus, forse vedi un giovinastro di 70anni ?
se sì, è erba cattiva.
achab: cosa intendi per Menabrea ?
una birra ? Un Blog ? Un principio scientifico (sistemi elastici) ? Che altro ?
octopus, secondo te? Menabrea: ottima birra italiana. Talora trovabile anche alla spina.
Non credo che per parlare di Filosofia ci sia bisogno per forza di essere figli di papà. Non ancora. del resto Marx era un filosofo.
Chi è che rispetti che ha rispetto di me?
achab. Marx era "figlio di papà" come estrazione sociale. suo padre era un industriale che quasi lo diseredò per quello che diceva. se non fu "figlio di papà" fu perché se ne sbatté del diseredamento (anche se quando piantava figli naturali in giro li piazzava comunque ad amici ricchi. Ma era l'Ottocento, non il marxismo). In ogni caso... di emozioni a essere stati comunisti non ne son mancate di certo! :-DDD E del disco rotto non ne potevamo più!!!
Carolina
achab, mi ci vuole la tua mail, non te lo posso dire nel blog.
achab, mi ci vuole la tua mail, non te lo posso dire nel blog.
aggiungo che ho sbagliato parola, volevo dire stima.
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