segnalo che la riduzione ferroviaria vale solo per le tratte italiane.
quando ricevetti la cartolina -anni fa- chiesi in ambasciata se mi rimborsavano davvero tutta la transiberiana.
stanno ancora ridendo
invece in turchia per le amministrative si puo' votare via posta o al consolato. in questo caso sono loro che ridono di noi.
guarda guarda
tonii che si è pentito di non aver votato alle politiche....
surprise
Posso assicurare i lettori che Paolo fa sul serio: mi sta chiamando tre volte al giorno per farmi tornare da Mosca...
rotafi': quelle erano le politiche del 92
e ho foto che comprovano che ho bruciato la scheda in piazza tiananmen...
...travestito da pachiderma?
:-)
no, quelli si stavano strafogando al nuovo mcdonald appena costruito all'angolo della piazza, davanti wangfujing (dove ora ci sono i grattacieli blu).
io indossavo una giacchetta castigatissima con 4 tasche... ;-)
Ivan: è *fondamentale* che tu torni da Mosca. Oltre al piacere di vederti, c'è che ogni voto può essere determinante. Un viaggio lungo come il tuo può essere un grande esempio di impegno e partecipazione. Io ci metto un invito da Koboo se vieni :-)
vorei sapere se a qualcuno interessa collaborare attivamente per recuperare questi voti che potrebbero essere anche più di 50 mila
c'è un sosia che si aggira per l'Europa o almeno per Milano... giuro: uno uguale a Paolo Hutter... mah... comunque questa è una città folle che può prevedere anche il simil-Paolo :-)
A parte gli scherzi: Corrado ci vieni a votare? La mia amica "italo-tedesca" sì. ok, lei verrebbe pure dal Giappone comunque... venite a votare Ferrante... e non filatevi Tognoli con le sue pretese che "si liberi della sinistra radicale" che non sono sono pretese fuori luogo ma poi avanzate da lui...
Carolina
Volevo segnalare che il problema del voto per chi non abita più nella sua città d'origine pur mantenendone la residenza è antico.
Io parlo per esperienza personale e vi assicuro che la percentuale di meridionali che, per motivi di studio/lavoro, si trovano in altre città è veramente altissima.
La maggior parte non torna a votare, d'altronde le distanze sono quelle che sono e così anche i mezzi a disposizione ed i costi di viaggio.
Visto che fanno votare gli italiani all'estero sarebbe molto semplice dare la possibilità di votare, almeno per le elezioni nazionali, da qualsiasi seggio elettorale.
Siccome il voto è un diritto bisognerebbe agevolare quanto più possibile il votante, sia per le elezioni nazionali che per le regionali ed i referendum, sia che si trovi al polo nord che in Oceania.