Gli assassini e gli indifferenti
di Silvia Ballestra
Decapitata per strada con un coltello - non vi sfugga il dettaglio - tipo «Rambo». Sepolta viva col pancione di nove mesi a una settimana dal parto indesiderato (dall’assassino). Rapite, violentate, picchiate come tamburi. Ricattate sessualmente. Insomma, le donne e la violenza, una buona benzina per la cronaca nera, che è poi semplicemente la cronaca: quel che succede. Eppure, a quanto sembra, pochi collegano le immagini splatter dei telegiornali sulla donna-uccisa-del-giorno con le grandi cifre di come va il mondo tutto intero.
Quel che è vicino è tanto grande da impedirci di vedere l'insieme. Una povera donna con la testa mozzata sembra un'altra cosa rispetto alle cifre dell'Onu (1998) che fanno il punto sulla violenza sulle donne. Sembrano distanti e invece sono la stessa cosa. La violenza è la prima causa di morte e invalidità sul pianeta per le donne dai 15 ai 44 anni. Più della guerra o della malaria, più degli incidenti stradali o del cancro, le donne muoiono per le botte di padri, fratelli, mariti e compagni. Una questione di diritti umani che riguarda più o meno metà dell'umanità (l'altra metà, pare, preferisce menare le mani). Verrebbe quasi da dire che il problema è degli uomini, che dovrebbero fare loro una seria riflessione sul loro malessere.
Paradosso della comunicazione: dici violenza sulle donne su scala planetaria e pensi a faccende tribali, a mutilazioni religiose, alle moltitudini la cui vita è considerata quasi naturalmente in bilico. La violenza italiana quotidiana sulle donne pare invece uscire dalle statistiche e diventare «caso limite», buono per il voyeurismo dei media. C'è indignazione ma in pochi notano che le vittime sono quasi sempre donne, che il movente della violenza è quasi sempre molto maschio, che si muore di più, o si viene picchiate, di norma quando ci si sottrae a un «possesso». Secondo Amnesty International (2003) almeno in una coppia su dieci la donna subisce violenza. Niente ci impedisce di pensare che qui vada meglio, anzi, e il 65 per cento delle violenze in famiglia ha per vittima una donna. Ecco un posto dove le quote rosa non servono.
Moltissimi se ne occupano: studi e convegni, prevenzioni varie, accoglienza e soccorso, sociologia, polizia, medici e infermieri, cioè praticamente interi pezzi di società vengono ogni giorno a contatto con donne che hanno subito violenza. Molti dedicano vite e carriere al problema. Ma l'emergenza sembra non fare breccia sull'informazione popolare - che pure maneggia con disinvoltura violenza ogni giorno - né pare di vedere in giro una presa di coscienza collettiva, né sembra che la grande informazione sappia sommare tra loro tanti singoli episodi per intuirne una tendenza: che le donne sono più esposte alla violenza.
Farli smettere (di menare, di ricattare, di sottomettere in ogni modo, e di ammazzare) dev'essere il punto fermo. È l'obiettivo di ogni campagna per i diritti umani: salvare i minacciati. Intanto, e come condizione preliminare, si vorrebbe anche una specie di movimento ideale, stupore e indignazione collettivi, che sollevasse il problema. Che collegasse in modo evidente a tutti la stupefacente distanza tra l'immagine di donna che ci è propagandata e la donna reale, che prende pure qualche sberla. Gli uomini, in genere, ne traggono un certo fastidio. Esitano, persino i più democratici, ad accettare di far parte della parte che opprime, anche loro in qualche modo accettano l'enormità delle statistiche finché se ne stanno lontane, e la vicina picchiata, o l'accoltellata del giorno sembrano un'altra cosa. Forse non è indifferenza, ma lontananza, una specie di neutralità. Spezzare questo atteggiamento, per esempio nei grandi media elettronici, nella stampa popolare, nei linguaggi pubblicitari, nell'opinione pubblica più ampia, potrebbe essere un primo mattoncino. Quante volte troviamo il modello di donna esposto spaventosamente a misura d'uomo (e non di donna)? Sarebbe ora di cominciare a dirlo più spesso.
Che dire?
Il problema è reale.
gli uomini sono infastiditi da 'sta cosa.
certi fattacci non riguardano loro direttamente, ma sempre un altro diverso da sè.
sono spesso vittime essi stessi di violenze subite in famiglia(anche se non lo ammetterebbero mai).
le donne che subiscono non le capisco.
o meglio secoli di soggezione a una cultura di tipo maschilista le porta a subire senza reagire al primo ceffone, perchè il pover'uomo dopo poco si scusa...
embè?
"se lo rifai un'altra volta non mi vedi più!!!..."
bisogna farlo e non subire fingendo che va tutto bene :-(
ogni donna prima o poi nella vita incontra qualche babbeo che vorrebbe farne una proprietà personale e si arroga pure il diritto di metterle le mani addosso (e lo fa)...scappare via subito!
la povera Jennifer era troppo giovane...peccato per lei e per il suo bambino...che fine orrenda!
lucidissimo, amaro, forse sconsolato articolo, che denuncia la violenza sulle donne non ai confini del mondo, ma qui, oggi, in casa nostra, espressione del maschilismo più spietato e dell'ignoranza della quale è figlia la brutalità.
quei due - il ferocissimo rambo ed il dannato uccisore di Jennifer - non avranno vita facile in carcere.
anzi, dovrà farsi molta attenzione perchè basta una disattenzione ed i detenuti salderanno loro un conto che per l'ambiente del carcere non cade mai in prescrizione.
Ma invece di andare avanti si va indietro e si depenalizza la violenza sessuale perpetrata tra le mura domestiche
http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/cronaca/sentenza-stupro-cagliari/sentenza-stupro-cagliari/sentenza-stupro-cagliari.html
chiara, la sentenza di Cagliari è solo una sentenza di II^grado, deve ancora passare il vaglio della cassazione penale.
è una sentenza difficile da commentare, sicuramente una alzata di ingegno del collegio giudicante che sicuramente il giudice di legittimità cancellerà, ma non ha depenalizzato nulla, ha solo interpretato in modo non accettato nè da me nè dall'opinione pubbiica, una attentuate concessa all'imputato.
le depenalizzazioni le fa il Parlamento, con legge ordinaria, non la magistratura.
:o)
In natura è sempre il più debole a soccombere.
Nelle società costruite dall'uomo nel corso dei secoli questa cruda verità è stata mitigata dalla ragione che, nel tempo, ha preso sempre più il sopravvento sull'istinto puro ed ha generato concetti come diritto, pietà, uguaglianza, benevolenza.
Oggi viviamo in una società che sotto molti aspetti è migliore delle civiltà in cui hanno vissuto i nostri nonni ma, per quanto la società civile condanni duramente le violenze, ancora oggi certi eventi avvengono con una frequenza spaventosa ed a pagarne le conseguenze sono sempre i più deboli (donne e bambini).
Allora dov'è il problema?
Purtroppo io credo che sia una questione di cultura, ancora oggi in questa società i bambini maschi vengono allevati con insegnamenti da futuro "macho", e le donne vengono allevate ed istruite a diventare perfette fidanzate, mogli, casalinghe con variante velina/miss.
Finchè l'uomo che ha frequenti rapporti sessuali con varie donne è un playboy, ed una donna che fa lo stesso è una troia, finchè l'uomo che tradisce ripetutamente la sua compagna è un "libertino" e la donna che tradisce è una puttana (con annessa giustificazione maschilista che le donne tradiscono con il cuore e gli uomini invece no).
Finchè le cose andranno così ed i modi di pensare non saranno radicalmente modificati, vivremo sempre in una società molto lontana dalla perfezione.
salvatore, concordo pienamnente
*..la sentenza di Cagliari...deve ancora passare il vaglio della cassazione penale*
Vado a memoria, ma non mi pare che la Cassazione abbia ultimamente brillato in questo campo.
charlie, se mi dai la tua mail ti documento.
quanto vorrei sentire il commento di un maschietto che usa le sberle.............
chissà quanti ce ne sono...tra gli insospettabili!!!!!!!!!!!
non li snideremo mai!
mi aspettavo una 'caterva' di interventi per questo thread.
forse è presto?
mahhhhh
penso che l'argomento sia molto scomodo per troppi
vero? ;-)
Sibilla, è che ancora sono tutti presi a discutere di altre violenze, ovvero quella del rinoceronte che ha ucciso Tarabini...:-)
Io comunque la mia l'ho detto (quindi non rompermi le scatole donna...:-DDDDD)
OOps..:D
sibilla finchè ce la cantiamo e suoniamo fra di noi non si va avanti .
l'escalation omicida di questi giorni non è solo cronaca "della donna-uccisa-del-giorno" ,
è peggio .
perchè le donne uccise erano mogli (nel caso dell'egiziano a torino se non sbaglio),mogli appena separate (la povera donna decapitata)
ex fidanzate (a genova )etc.
qua non c'entra la cronaca ,c'entra la sociologia la psicologia e la politica .
una volta le donne dovevano stare attente agli sconosciuti ora devono gurdarsi dai familiari .
è un incubo .
è finchè non ci saranno leggi ferree e punizioni vere a questi abusi , finchè non verrà posto un freno all'involuzione dell'immagine femminile ormai completamente distorta continueremo a sentire scusanti del tipo : era una leggera o gli aveva fatto le corna ,come se fossero attenuanti.
mi rendo conto che quote rosa ,ministeri delle pari opportunità e quant'altro non sono ormai inutili e antiquati ma assolutamente attuali.
antonella, mi ci tiri dentro per i capelli.
guarda che oggi gli abusi sessuali non sono più reati contro la morale ma contro la persona e sono molto più severamente puniti.
le sanzioni penali per l'omicidio sono uguali per tutti.
come si possono proteggere le donne dagli abusi dentro le mura domestiche ?
francamente non lo so.
posso solo dirti che NON c'è un metro di valutazione che consente di capire se quell'uomo è un violento, prima che la violenza si manifesti e quando si manifesta dopo il matrimonio o la convivenza è troppo tardi, già quell'uomo si sente e si comporta come un padrone.
la prevezione in questa casi è quasi impossibile, la cronaca fa registrare molti delitti annunciati che nessuno è riuscito ad impedire.
quanto alla violenza che si esercita fuori casa, lì è possibile prevenire usando il semplice buon senso, chi ce l'ha.
è molto triste.
l'ho già detto e lo ripeto:
"homo hominis lupus"
non parlavo degli abusi sessuali , ma di omicidi .
parlavo di donne uccise .
beh è quel che le associazioni denunciano da tempo. che 1/2 dei crimini con conseguenze gravi son dentro la famiglia (di solito commessi da chi più forte, quindi un genitore di qualunque genere verso un bambino o un uomo verso una donna). dà fastidio? non dà fastidio? non importa molto che dia fastidio visto che appunto sono tutti delitti contro la persona non contro qualche morale. importa come sempre capire perché per impedirli. importa capire che questa è una nostra piaga sociale e non cercare nemici altrove. importa denunciare. e se possibile ancora prima: prevenire.
Carolina
x Octopus
Documentarmi? Su cosa?
charlie, dammi la tua mail e ti documento io, sulla cassazione penale, ovviamente, e sulle recenti sentenze della stessa.
antonella, anch'io ho parlato di omicidi, che siano uomini o donne per la legge penale non fa differenza.
per questo motivo ho introdotto l'argomento abusi sessuali, dove c'è una disicplina penale particolarmente severa, che ha trasferito questi reati dal settore 'contro la morale' al settore 'contro la persona'.
ti pare poco ?
carolina: O.K.
Antonella, si comincia con le botte tra le mura domestiche e si può arrivare all'epilogo finale dell'omicidio.
L'articolo sull'Unità è intitolato "Gli assassini e gli indifferenti".
Alberto ha intitolato il thread "Non è indifferenza, ma lontananza"(ripreso dall'ultima parte dell'articolo.)
Mi ha colpito molto. Queste cose accadono in tutto il mondo. Ma è molto più grave che accadano in zone del mondo che si dice siano civilizzate. All'anima!!!
*Lontananza* qui per me significa che certe cose accadono agli altri e non a me. Io prendo le distanze da questi fenomeni che non mi appartengono (ma davvero?!).
Io non ho mai mollato un ceffone
alla mia donna (ma davvero?!)
e così via di seguito.
Chi confesserà mai tra le persone 'comuni' di averle prese o di averle suonate???
E' qui il punto.
La giornalista scrive:
"Gli uomini, in genere, ne traggono un certo fastidio. Esitano, persino i più democratici, ad accettare di far parte della parte che opprime, anche loro in qualche modo accettano l'enormità delle statistiche finché se ne stanno lontane, e la vicina picchiata, o l'accoltellata del giorno sembrano un'altra cosa. Forse non è indifferenza, ma lontananza, una specie di neutralità."
Già, una specie di neutralità...........:-(
Salvatore,ho apprezzato il tuo intervento.
Per lavoro, sono quotidianamente a contatto con i giovani e spesso ho dovuto notare gli effetti devastanti procurati dall'essere testimoni loro malgrado (quando non anche vittime) di violenze domestiche. Questi ragazzi sembrano a volte perdere la bussola...hanno scatti e moti di aggressività repentini nei confronti di qualche compagno, senza preavviso, in modo del tutto imprevedibile. E si vede che loro per primi ci stanno male...hanno tanta rabbia dentro, non sono tranquilli...mi fanno tanta pena. Se nessuno li aiuta possono diventare i soggetti di cui si sta cercando di parlare qui.
bah,chiudo qui, sennò poi Salvatore mi dice le cose.......;-)
ho letto una pubblicità del body-sushi .
queste sono le cose che mi fanno incazzare doppiamente .
1 quando parlo di visione distorta dell'immagine femminile è questo che intendo : che si avalli un comportamento come questo dandogli una patina di glamour .
2 come può una persona fare un lavoro del genere!un pò di rispetto per se stessi .
iiirk. scusa la mia ignoranza. che cos'è il "body-sushi"?
Carolina
sushi servito direttamente sul corpo di una donna ovviamente nuda , al posto del piatto .
ps ovviamente nei locali più trendy .in italia .
grazie. intendi dire il lavoro di posare nude? ehm mi sa che stamane ho dei tempi di comprendonio un po' lunghi...
Carolina
ah... non è che la pubblicità vendesse il sushi mostrando un body-sushi. no, vendeva proprio il body-sushi è giusto così? dai che forse capisco 'sta faccenda...?
Carolina
ti ho mandato un link con l'email
buongiorno carolina !
buongiorno. :-) almeno ho l'attenuante che fino a 3 minuti fa non sapevo manco dell'esistenza di questa attività? altrimenti poi ti dovrei raccontare di quanto mi son stortata ieri sera... :-)))
Carolina
body-sushi
forse è OT
perchè queste donne si prestano?
qualquno le obbliga?
"...Che collegasse in modo evidente a tutti la stupefacente distanza tra l'immagine di donna che ci è propagandata e la donna reale..."
ot sibilla ?
queste donne che si prestano sono donne con un'immagine distorta , l'essere oggetto pensando di essere soggetto .
preferirei lavare piatti .
O.T. body sushi: figo
;-)))
punti di vista antonella e sibilla.
si prestano per denaro !
senno' per cosa ?
denaro, la vile moneta.
:-(
a me non sembra fighissimo. posso capire che sia trendy, che sia un'idea di bellezza, tante cose... ma "figo" no almeno per il tono come è presentato mi pare (e poi è un po' fuffarolo: classicamente si guarda e non si tocca ma il ricco babalone che spende lo si trova sempre... anche se lo sa dall'inizio che è così...) http://www.2night.it/2night/venezia/rubrica/news/73339.html
Carolina
infatti, carolina, non lo è.
stravo solo celiando !
:-) ah beh... comunque senza andare a di queste "novità" ci son locali a Milano che si basano su quello da lustri... tipo i "topless bar" dove la gente spende i milioni in offerte di bibite alle ragazze seminude... che per contratto poi non "se li faranno" mai... servono infatti solo a svuotare i portafogli di quegli individui... e però sono locali che rendono tuttora... e che qualcuno considera pure molto à la page... che dabbenaggine!
Carolina
che rincoglioniti, carolina !
:-) sul serio. :-)
Carolina
non era mia intenzione portare il discorso sul perchè queste ragazze facciano questo lavoro né sulla loro moralità né tantomeno sul loro guadagno .
ho commentato il bodysushi come esempio di ciò che intendo come immagine negativa delle donne , non credo che dovrebbe esistere una cosa così ,umiliante , schiavismo puro , puro oggetto .
è questo si ripercuote su tutte le donne ,
e i risultati si vedono tutti i giorni nella cronaca (nera).
antonella_c...
hai per caso dato un'occhiata al tread il nemico che li insidia???
se sì, puoi darmi per cortesia la tua opinione...???
grazie...