e un po' di mea culpa noi donne non dobbiamo cominciare a farcelo? cominciare a pensare che non siamo solo corpi ma anche anime e menti pensanti e come tali pretendere rispetto e dignità?
Quante donne veramente antepongono la dignità e la propria intelligenza all'uso improprio del corpo?
Quale messaggio di noi diamo all'esterno?
Quale sorellanza siamo riuscite a creare?
Qunate donne arrivate alla massima visibilità si sono arroccate sui loro scranni dimenticandosi delle donne che avevano alle spalle?
Ho letto l'appello di bainca berlinguer è su rosablog dell'espresso di chiara valentini, molte donne in rai , a fare le inviate di guerra, in prima linea rischiare la vita ma nessuna ai vertici rai.
Cominciano ad accorgersi , molte donne, che credevano di essere arrivate ai vertici, che in realtà sono lo zerbino di potenti che non si fanno scrupolo di usare l'immagine femminile senza cambiare in realtà nulla, anzi nobititando cause solo di facciata.
Qunato dolore nel scrivere queste mia parole, quanta amarezza nel vedere le lacrime sul viso di donne e bambini violati, dobbiamo andare avanti, dobbiamo continuare tenacemente, uomini e donne, a dire che la violenza anche in occidente esiste, non è una vergogna ammetterlo è segno di civiltà, solo così che attua e perpetua certe meschinità non avrà alcun alibi e dovrà nascondersi dalla vergogna della sua trivialità.
Toccante.
Descrivere 1 singolo fatto in genere riesce a far empatizzare le persone con il personaggio della vicenda, ma il bello di questo articolo è ke nn si empatizza con 1 sola donna, ma con tutte le donne del mondo.
Giorgia centrata al cuore.
bello sì. anche la riflessione di Mira. forse comunque ci può essere anche una motivazione anche non di "perdita di comando", ma proprio un ritorno di sessismo e in genere di razzismo e svalutazione dell'essere umano, che colpisce tutti e di cui le donne con altri soggetti finiscono per fare le spese anche in modo barbarico. un po' di "scarnificazione" del corpo sociale in un certo senso. non riesco a spiegarmi queste vicende solo nell'altro modo anche se chiaramente è un punto di vista molto profondo e importante.
Carolina
Commentare un simile articolo,esprimere una opinione è impresa ardua. Non ce la possiamo cavare con qualche frasetta, piena di buone intenzioni, anche perché l’articolista è una scrittrice, prima che giornalista.
Ciò che si percepisce è una sofferenza profonda, una angoscia così forte da impedire alla scrittrice di scrivere un racconto, una narrazione della realtà attraverso la sublimazione della fantasia, il prendere spunto da fatti veri per narrarli in un tessuto narrativo di fantasia.
Allora non le resta che dare sfogo alla propria sensazione di impotenza descrivendo i sentimenti che attraversano il suo animo nel corso della elaborazione dei fatti criminosi, che sono dati per noti e lo sono, scrivendo la tempesta che essi suscitano nell’animo non solo suo ma di tutti coloro che hanno vissuto quegli orrori senza morbosità, ma con smarrimento.
È drammaticamente vero, la transizione dell’universo femminile, della donna, dallo stato di soggezione atavica, che fa, meglio faceva parte del dna di maschi e femmine, al raggiungimento della parità fra i sessi, non è ancora terminata nel mondo occidentale, un maschilismo odioso e non sempre legato alla degenerazione di alcuni strati della società i più poveri ed emarginati continua a sopravvivere in modo molto forte da noi, in noi.
E non ci sono giustificazioni di sorta, solo strumenti di lettura e di comprensione, il singolo cittadino si sente impotente nel dover constatare il “vuoto umano”, l’insensato, aggiungo io l’insipienza, l’indifferenza se non il disprezzo per la vita umana, che sembra essersi nuovamente impossessato della razza umana.
Personalmente, non ho mai avuto un capo donna, se non in veste di supplenza del capo maschio, ma devo confessare che quando ciò è accaduto per la prima volta ho dovuto analizzare le reazioni che a pelle io avevo provato e non è stato facile concludere che non contava il sesso ma la bravura.
Mio figlio non ha avuto bisogno di fare tante analisi, lui l’ha appresa in casa la consapevolezza della bravura e della difficoltà della cultura del merito.
Altrove no, non è accaduto e non accade.
sì, l'articolo colpisce dritto al cuore!
condivido le riflessioni di mira
sta a noi donne anteporre dignità ed intelligenza all'uso improprio del nostro corpo, porca miseria!
ma anche ciò che dice Carolina è giusto
una generale svalutazione dell'essere umano in quanto tale si riscontra in ogni strato sociale e in realtà geografiche 'civilizzate'...
ahinoi!...se questa è civiltà :-(
sono lievemente stupefatto.
scorpo dai commenti di sole donne a questo post che le donne, quanto meno queste quattro blogger che hanno commentato, si sono sentite solo oggetto, solo dei corpi e non anche di corpi dotati di mente ed anima.
certo, è sintomatica l'assenza di commenti a questo articolo della Viganò da parte dei tantissimni maschietti che in altri campi pontificano a tutto spiano, coprendo e coprendosi di insulti, contumelie, frasi e parole volgari.
raramente mi è stato dato di leggere commenti così meditati che aprono squarci sull'universo femminile insospettati anche per un vetero-maschietto.
A me quest'articolo non piace.
La MAGGIOR parte degli uomini sono persone sensibili, aperte al dialogo e bisognose d'amore esattamente come le donne, non vivono alcuna competizione e non gli frega di dominare alcunchè, gli animali sono una parte infinitesimale della società.
Una società in cui la violenza insensata non colpisce solo le donne.
Avete idea delle violenze, anche domestiche, che sono costretti a subire i bambini?
Io ripeto, è un problema culturale e non riguarda solo gli uomini ma anche le donne.
Molte sembrano cercarli gli uomini "uomini" che le trattano come pezze e che le fanno soffrire, molte subiscono violenze, se ne lamentano, ma se poi tu le inviti a denunciarle o le denunci a tua volta vieni aggredito da loro stesse che ne sono vittime, ed a quel punto ti girano ancora di più le scatole perchè non riesci a "capire" che diavolo fare se non riesci a convincere ne con le parole ne con i fatti che per amare qualcuno bisogna prima amare se stessi.
Perchè alla fine spesso di questo si tratta, di mancanza di amor proprio, che spinge molte persone ad inguairsi con il "primo che capita", o con l'uomo forte che "le sappia guidare".
Ho una cara amica che lavora nel settore sociali e di storie così me ne racconta ogni giorno.
Così ci ritroviamo, maschilisti impenitenti che affermano gongolanti: "le donne sono tutte troie", e dall'altra le donne che dicono: "gli uomini sono tutti stronzi".
Ma la verità non è questa imho e chi parla così ha in primis conflitti irrisolti con se stesso più che con gli altri.
buondì...
in effetti commentare un simile argomento, significa affrontare un problema annoso...
lo si può guardare da più angolazioni ed il problema..., pur restando lo stesso, assume connotazioni tanto diverse da renderlo di difficile interpretazione...
infatti, se è vero che l'universo femminile è da sempre relegato in un cantuccio dall'altro universo, che millanta la propria superiorità da sempre..., è altresì vero, che la donna, non si troverebbe in questa situazione, se avesse affrontato il problema in un modo diverso...
(non si fosse posta all'attenzione delle masse come oggetto di desiderio..., punto...)
da che mi ricordo, ho sempre notato nelle donne, l'incapacità di fare quadrato contro un problema...(grande e che racchiude in sè temi che dividono)
è vero che le donne riescono a raggiungere complicità elevatissime tra di loro, ma di fronte a questo argomento, mi sembrano impaurite e spesso confuse...
se le donne fossero state più coscienti delle loro capacità umane ed intellettive, sarebbero state esse stesse le artefici del cambiamento, non certo divenendo femministe (sic!!), ma bensì, cominciando l'opera dalla loro stessa famiglia...
se i giovani (leggasi figli) vengono educati alla uguaglianza tra i sessi e non al mercimonio che fà la nostra cultura becero/maschilista della differenza sessuale, raggiunta l'età della ragione, sono in grado di affrontare la diversità con curiosità e non con malcelata incapacità di confronto...
il numero sempre maggiore di casi in cui la donna viene uccisa dall'uomo lasciato/frustrato/ecc. dimostra che siamo arrivati al parossismo..., se la situazione non cambia radicalmente, tempi molto duri attendono le donne...
ormai, l'uomo (macho) non è più in grado di confrontarsi con le donne, vuoi perchè le vede emancipate, vuoi perchè le teme, vuoi perchè è rimasto legato all'idea della donna relegata in un cantuccio a fare la calza...
personalmente, non ho mai visto nella donna un nemico, anzi...
ho sempre avuto più facilità nel confrontarmi con le donne, piuttosto che con i maschi, dei quali spesso e volentieri non apprezzo le vedute..., ma ho notato che per alcuni miei coetanei, questo è ancora di difficile comprensione...
addirittura in una accesa discussione, un ragazzo di 42anni, giunto al culmine della sopportazione, mi disse:
sì..., ma lei non è come mia madre...!!!
adducendo poi spiegazioni del tipo:
mia madre cucina così...,
non è mai uscita...,
non interferiva nelle decisioni di mio padre...
a me sono cadute di botto...!!!
tra di me ho pensato che l'ultima cosa che vorrei da una donna è che si comporti così...,
se voglio una schiava...,
beh... forse non ho capito che l'unione tra due persone è un'altra cosa...(sic!!)
fino a che ci si confronterà con questa mentalità, che è tristemente moltoben radicata nel nostro paese, ci sarà da temere l'ira funesta delle persone frustrate che non avendo argomenti per controllare la altrui vita, decideranno che l'unica via per non subire è eliminare colei che si è permessa di avere una sua personalità...
donne..., unitevi... e non abbiate paura di dire la vostra..., gli Uomini non vi considerano merce...
se quando siete con le spalle al muro guardate intorno, vedrete che ci sono molte persone che lavorano per tirarvi fuori dai guai...
non perdete la speranza...
Drizzt,
(non si fosse posta all'attenzione delle masse come oggetto di desiderio..., punto...)
Ma non è che la donna si è posta solo come oggetto del desiderio, e poi in questo non ci vedo niente di male, è nella loro natura, ed è parte del loro fascino, mettersi in mostra, generare competizione.
Il corteggiamento esiste da sempre, ed il mettersi in mostra anche.
vero...,
ma il commento era più per fomentare una discussione, che per un'accusa alle donne...
ma..., visto che ci siamo potremmo definire meglio il tutto...
è normale che la donna utilizzi il suo fascino..., ben venga...
ma ciò non deve essere necessariamente il punto di forza...
credo che sia divenuto quasi un punto a sfavore..., perchè alla fine..., le ha mercificate... e mortificate...
occorre che esse puntino sulla loro innata capacità di costruire..., ho sempre creduto che le donne siano più capaci di noi di occuparsi (per esempio) della gestione..., sono più concrete...
certo non sto generalizzando, ma la semplice (per ridere) gestione della casa, dimostra che le donne sono in grado di fare cose che all'uomo in genere non riescono molto bene...
il vedere costantemente (vedi in tv) donnine seminude che si esibiscono in balletti ridicoli, oppure in commenti talvolta esilanti in trasmissioni che di culturale hanno ben poco (senza contare le pubblicità..., nelle quali, la figura femminile è relegata nel ruolo di civettuola semi incapace di pensare...), non giova all'immagine della donna...
l'uomo ha usato (complice la donna) una delle caratteristiche della Donna per mercificarla e infine sminuirne le altre peculiarità...
relegandola in un cantuccio..., è contro questo che ci si deve battere...
l'uso improprio della figura femminile
Drizzt, purtroppo la bellezza è e sarà sempre un punto a favore, sia per gli uomini che per le donne.
Le statistiche americane dicono ad esempio che le persone grasse e le persone brutte guadagnano sempre meno delle persone piacenti.
Piuttosto "temo" che una donna bella abbia le sue difficoltà nel mondo del lavoro e proprio a causa della solita "cultura" che manca.
Insomma, non capisco, un ragazzo muscoloso e palestrato può indossare vestiti aderenti per esaltare il suo fisico, senza subire per questo condanne ne dalle donne (compiaciute) ne dagli uomini, ed una donna invece no?
Già me la vedo la donna piacente costretta a sopportarsi la battutina degli uomini nelle loro riunioni da "caserma" e dall'altra parte lo sguardo acido ed inquisitorio delle colleghe che la apostrofano in tutti i modi possibili ed immaginabili, magari facendo comunella con gli uomini.
Qualcuno disse che il femminismo era morto a causa della mancanza nelle donne dello spirito di caserma, perchè gli uomini quando si tratta di rivendicare leadership e potere sono sempre uniti, mentre spesso e volentieri nelle donne scattano "invidia" e "competizione", tutte al femminile e quindi sono spesso le stesse donne ad affossare altre donne alleandosi con gli uomini.
Ora, a parte il fatto che io vorrei rinngare quest'idea dei sessi contrapposti, c'è forse del vero in questo.
Mi ricordo una festicciuola di compleanno di qualche hanno fa, quasi tutti fidanzati, tranne io ed un mio amico al quale feci notare gli sguardi "circospetti"che si scambiavano tra loro le ragazze, le battute più "velenose" fatte ad altre donne le ho sentite da altre donne, che notavano particolari e gesti di cui a noi uomini non ci frega proprio niente!!
In quanto alle pubblicità non credo che sia così, le pubblicità trasmettono immagini che attirano un determinato target.
La donna "pantera nera" che ruggisce agli uomini di una pubblicità di profumi, la donna che salva un uomo che vuole buttarsi da un grattacielo, salvo in realtà spostarlo solo da una finestra ad un'altra per evitare che danneggi la sua macchina cadendo, la donna "animale" di una marca di fuoristrada, ovvio che nelle pubblicità per uomini le donne abbiano altri ruoli, così come nelle pubblicità per famiglie...
era ora, maschietti.
Però, un po' di sintesi non guasterebbe, altrimenti la lettura è difficoltosa.
:o-))))
Octopus, a parte il fatto che qui stiamo scrivendo solo io te e Drizzt, lo sai che chiedermi di essere sintetico equivale a chiedermi un miracolo? :-)
sì, è vero quello che dice Salvatore
noi donne non abbiamo 'spirito di caserma'
tristemente vero :-(
da questo punto di vista siamo fatte piuttosto male
se c'è una sola donna che lo nega, la chiamo sin da ora BUGIARDA!
Sibilla, ma questo perchè avviene, è un fatto istintivo, legato alla vostra più intima natura o è un problema culturale? Perchè alla fine è questo uno dei "nodi" principali da comprendere.
Salvatore, onestamente non lo so
forse è connaturato in noi
a volte siamo peggio del diavolo
invece voi uomini siete fondamentalmente più 'buoni' dentro
questo è quello che ho capito (meglio, ho creduto di capire) in 60 anni di vita
@ drittz rispondo all'invito .
mi ripeterò però .
ho 41 anni e sino a qualche anno fa non mi era mai passato per la mente che si sarebbe arrivati al 2006 parlando di parità dei sessi .
era (sembrava ) una realtà acquisita ,un dato di fatto .già dalle elementari , grazie ad un 'insegnante non particolarmente femminista ma sicuramente intelligente . e via via sempre meglio scuola università .
alla luce di quanto sta succedendo mi chiedo : ma era vera parità , consapevole e voluta da entrambi i sessi , o era piuttosto per gli uomini un subire per non passare da retrogradi , costretti dalla legge , ma dentro di sè assolutamente e fieramente certi della loro superiorità e frustrati delle capacità delle colleghe e compagne ? in attesa di un qualcosa che le rimettesse a posto , disoccupati perchè le donne rubano loro il lavoro (sembra tra l'altro che ogni donna che abbia un lavoro prestigioso abbia fatto dei "compromessi"...a parer loro).
bene , tanta rancorosa attesa è stata premiata , e il bombardamento ossessivo di pseudo-sceme siliconate , simil-mucche poppute e labbrute che sono lì apposta per assecondare l'uomo mica per contraddirlo , l'appoggio retrogrado e misogino dei preti e la destra al governo hanno fatto esplodere la bolla della fittizia parità .
ps ovviamente : alcuni uomini . non tutti .
grazie antonella_c... per aver risposto...
a volte è meglio ripetersi...
sono tragicamente concorde sulla tua esposizione...!!!
concordo anche sul (ps)...
dividerei i maschi in uomini e Uomini
e le femmine in donne e Donne...
Io di anni ne ho 46 , ho sempre creduto anch'io che bastasse essere studiose, corrette per essere apprezzate.
Ma ahimè non è così e, mi spiace dirlo, i colpi peggiori li ho sempre ricevuti da donne, gli uomini anche i più maschilisti i più retrivi, si mascherano dietro la scelta di donne paravento, a loro misura , immagine e somiglianza.
Se non fosse così ditemi cosa avrebbe in comune una donna che ama la vita, che antepone la cura delle relazioni umane con una condoleeza rice?
E le donne kapò? e le donne carceriere in iraq?
Penso, purtroppo, che dovremmo noi donne cominciare a fare i dovuti distinguo , se non vogliamo riconoscerci in una letizia moratti e donne similari, cominciare a dire no! ad affermare che siamo diverse da loro , che non ci rappresentano, ad affermare senza paura che alcune di esse sono persone negative .
Avete notato quante signore di buona società si danno alla polica oggi?
Immagino che non abbiano mai partecipato in gioventù ad una manifestazione per il diritto di famiglia, per la parità dei salari, per il diritto al lavoro.
Una volta si dedicavano alle aste di beneficienza, facevano le crocerossine( il libro di susanna agnelli"vestivamo alla marinara" indica chiaramente il percoso di ieri delle signorine di buona famiglia in società), oggi si danno alla politica, c'è la società che conta, salotti buoni, visibilità e danaro .
Cominciamo noi donne ad allontanare donne che non ci rappresentano e guardiamoci attorno, in fabbrica, in ufficio, tra le mamme dei compagni di scuola dei nostri figli, ci saranno sicuramente donne intelligenti,, in gamba che sanno e vogliono spendersi, sosteniamole nei partiti, nei sindacati, gli uomini che formano le liste di fronte alla forza dei numeri e del sostegno massiccio non avrebbero alibi che regga.
Sarà sacrilegio pensare ad una lobby di donne che sostengano altre donne?
Naturalmente non a capocchia, ma su progammi, su contenuti, su obiettivi chiari.Molti uomini sono convinta ci sosterrebbero se avessismo la possibilità di esporre le nostre ragioni.
E' utopia la mia? scusatemi ma io continuo a sperare e a sognare, di esempi femminili positivi in passato ne abbiamo avuti tanti, pensiamo solo alle mamme argentine, alle partigiane, alle nostre stesse mamme, il più delle volte analfabete e senza reddito proprio.
E'il loro esempioil sale con cui possiamo condire l'insipienza di molti programmi e cartelli elettorali.
"tantissimni maschietti che in altri campi pontificano a tutto spiano, coprendo e coprendosi di insulti, contumelie, frasi e parole volgari."
Octopus noi qui sfoghiamo la nostra aggressività così possiamo tornare a casa a fare i bravi maritini
(mi piace cacciarmi nei guai)
Sandro, a volte è necessaria una provocazione di quel tipo...vedi che ha sortito il suo effetto :-)
mira non concordo totalmente con quanto dici .
certo anch'io vorrei vedere la moratti distante anni luce dalla politica italiana e con lei le dame chiccose e annoiate che sono lì per darsi una patina intellettuale . ma e poi ? al loro posto chi ci va ? non certo la mamma disponibile e sveglia ,no ! ci andrebbe un parimerito e pari requisiti di sesso maschile .
a me non importa in che senso si esprimano le donne ,importa che si possano esprimere .
certo oggi fa da apripista una manager(coi soldi del papi o del marito poco importa) odiosa e ,non per niente ,di destra , domani al suo posto ci sarà un'altra donna e di sinistra , o qualunque donna che si senta di poterlo fare .
c'e bisogno di donne che abbiano visibilità non solo quando sono carine , ma anche in posizioni difficili ,contrastate come può essere la moratti , che non piace a me ma che all'attuale opposizione si .Pensa alla prestigiacomo di an che comunque al di là delle sue idee politiche ha provato in tutti i modi di fare passare le quote rosa e la fecondazione assistita con l'ostracismo del suo partito , e pensa alla mussolini becera e villana ma che si è impegnata veramente insieme alle colleghe di opposto pensiero per la legge sulla violenza sessuale e non solo .
ben vengano le donne in parlamento e non dobbiamo essere noi a dire che non van bene perchè quando sono lì ci rappesentano come donne , indipendentemente dalla destra o dalla sinistra .
cara antonella, non faccio distinguo tra donne di sinistra o destra, volutamente non l'ho fatto nel mio post, so bene che si può essere di destra con valori e idealità nobili, anche se in Italia non c'è un partito conservatore degno di nota, fuori dai nostri confini i partiti conservatori hanno degni rappresentanti, in fondo garantiscono una visione della vita diversa ma coerente, ognuno tende a rappresentare i propri stili di vita, a difendere i propri interessi o appartenenze sociali,paolo borsellino era un uomo di destra, ma nessuno può dire che non fosse una persona onesta e corretta, tanto che ha pagato con la vita la difesa dei valori in cui credeva.
La formazione politica delle donne è invece ben diversa, le donne ricche hanno gli strumenti del denaro per pagarsi campagne elettorali onerose che hanno dei costi esorbitanti, le donne comuni , che non hanno quelle risorse devono assolutamente attingere ad altri canali.
nei partiti o nei sindacati, solitamente,nella scelta dei candidati valgono scelte differenti, per acquisire visibilità e credibilità. Se una donna deve rappresentare altre donne, un' altra visione della vita, devono essere le donne stesse a sceglierla e a sostenerla, solo così sarà libera da laccioli vari, un dirigente politico o sindacale uomo o danna che sia deve osservare necessariamente meccanismi ad incastro che per osservanza, mediazione , credibilità, visibilità deve rappresentare un certo sistema e garantire a sua volta un quorum o semplificando volgarmente il classico pacchetto di tessere, o voti in caso di elezioni.
Le donne non sono avezze a questi sistemi, o almeno non ancora in modo concreto, penso solo perchè entrate da troppo poco tempo per assimilarne i metodi , le strategie e purtroppo a volte anche i tatticismi.
ecco perchè o sono scelte da dirigenti maschi, che tutelano la facciata del voto femminile, ma in realtà sono la loro longa mano, oppure a parte rare eccezioni ( non nego che ci siano esempi di vera capacità ma ancora troppo pochi e sono casi isolati) sono donne come la prestigiacomo o la mussolini che hanno un elettorato proprio, personale direi, legato al nome o all'apparteneza sociale, poi come interpretino questo loro patrimonio aggiunge solo valore alla loro scelta di vita politica.
Ho visto troppe donne scelte e proposte dalla dirigenza, dimenticarsi di appartenere al genere femminile e comportarsi peggio del peggiore maschilista da caricatura, per non avvertire un disagio sempre maggiore.
Maria
hai perfettamente ragione sui comportamenti scorretti e "maschilisti" di alcune donne al "potere" , ma ciò non contrasta con quello che ho detto : è una cosa caratteriale e non conseguente di quel potere , in un negozio sarebbero le proprietarie tignose ed acide che infieriscono sulle commesse , in un ufficio sarebbero le manager che si prendono i meriti delle sottoposte magari cococo .la stronzaggine è universale .
riguardo alle "donne di paglia" candidate dai partiti , beh è normale che ciò avvenga per ora , come ti ho detto ora le apripista , e speriamo che il nuovo governo si renda conto di quanto valgono le donne che ha a disposizione .
sandro, va bene, sfogate pure la vostra aggressività (io non sono aggressivo), è sempre meglio di niente.
i mie complimneti ai blogger, siamo arrivati a 25 post, un risultato non da poco per un argomento così insidioso.