accidenti !
è un professore di applicazioni tecniche !
non mi è chiaro: alla scuola professionale o al politecnico ?
la biografia dice semplicemente insegnante: propendo per la prima soluzione.
comunque, è solo una curiosità, ciò che viene riferito di Penati è, perdonatemi ll gioco di parole, penoso, semplicemente penoso.
il solo parlare di vetero-marxismo è antistorico, accusare poi la Mortizia di marxismo vecchia maniera è ridicolo.
così le elezioni le perdete.
non si tocca, vero ?
che odio. non è neanche un inciucio: è un peana questo, a una come la Mestizia.
Carolina
Provate a leggere l'intervista...
Penati ha utilizzato quella frase in senso completamente negativo, per criticare Moratti. (Quale "inciucio"? Quale "peana"?...)
Sembra casomai inspiegabile il riferimento al (vetero) "marxismo". A quanto mi risulta non c'è mai stato alcun marxismo "elettoralistico"; il metodo marxista non ha mai avuto come obiettivo la conquista del potere per via elettorale, men che meno "convincendo spicchi di elettorato".
La partecipazione alle elezioni da parte dei fautori della rivoluzione marxista-comunista è al massimo giustificata da momenti storici contingenti, ma viene addirittura negata come mezzo per ottenere il potere. La strada marxista-comunista per il raggiungimento del potere è la rivoluzione, con la "soppressione violenta ed immediata degli organi democratici, e la loro sostituzione con gli organi del potere proletario" (P.C. Internazionale.)
Di qui il conflitto (storico) tra comunisti "marxisti" e "socialisti riformisti", in senso però opposto rispetto a quanto sottointeso da Penati.
(Certo, molti comunisti odierni hanno probabilmente fatto molta strada da queste posizioni. Però Penati parlava di "vetero"-comunismo...)
eh? ma non può criticarla dicendo che vende fuffa come tutte le campagne elettorali dei berlusconiani? questo intendevo dire!
Carolina
Ah...
Avevi scritto "inciucio" e pensavo volessi dire "inciucio".
;-)
(Sono un po' rompiballe, lo so...)
rispondevo a questa frase del post: "che Penati tenti l'inciucio con la potenziale sindaca di Milano ci sta anche". non sei rompiballe, ma mi stai raccontando la storia del marxismo quando io sono di sinistra e tu "di destra" (non questa). :-)))
Carolina
ho letto l'intervista.
effettivamente, sarebbe stato opportuno postarla, in modo da consentire una valutazione più piena.
sono d'accordo con danjar, al quale però rivolgo uan domanda: professore di che cosa e dove ?
bada bene che è un uomo pubblico, un politico, e queste domande sono legittime.
:o-)
e tu pulp' guardia in quale corpo e con quale ruolo e grado?
(eccheccazz)
Io non appartengo alla schiera dei trafficoni ma a quella di coloro che hanno alle spalle un lunghissimo impegno nelle istituzioni e perciò la mia biografia politica è pubblica e sotto gli occhi di tutti.
L’intervista che ho rilasciato al Corriere della Sera sabato scorso era chiara. In quell’intervista ho affermato che il progetto riformista può nascere solo da un atto di netta discontinuità dalla lunga e fallimentare esperienza milanese di governo di Centro destra, il che significa che solo con l’elezione di Bruno Ferrante potrà aprirsi una nuova stagione per Milano. Ho detto che quella di Letizia Moratti è una campagna elettorale vecchia, che non interpreta ciò che i cittadini chiedono con l’elezione diretta del sindaco perchè cerca il consenso di pezzi separati della società milanese in un rapporto quasi clientelare. Ferrante e l’Unione invece stanno costruendo un progetto, stanno lanciando un’idea nuova di Milano e la stanno sottoponendo con successo crescente ai cittadini milanesi.
A proposito di premi ritiro virtualmente il Premio Calderoli e rilancio. Propongo di assegnare a Onemoreblog il Premio Tafazzi per la definizione “potenziale sindaca”, riferita a Letizia Moratti: mi sembra espressione del retropensiero di considerare persa la battaglia a più di due settimane dal voto.
Io più semplicemente e contrariamente a voi, che non avete bisogno di millantare cultura perché avete già capito tutto, sono convinto che Ferrante vincerà e per questo mi sto impegnando.
Filippo Penati
un applauso a Filippo Penati !
:o-)))
io ce l'avevo con la frase, devo dire de-contestualizzata, e non con Filippo Penati! Poi oggi sto per cenare con almeno 15 persone cui conto di far la solita tiritera di campagna spesso anche "di successo" pro Ferrante!!!
Carolina
ho letto l'articolo...
m'è parso ok... :-)
L'Autorevole Giuria che sovraintende all'assegnazione del Prestigioso Riconoscimento Verde accoglie con particolare soddisfazione questo intervento del Professor Pippo (abbiamo verificato che è autentico, esce proprio dall'IP della Provincia che ci è tanto caro, visto che compare nei log di OMB ogni giorno, più volte al giorno), perché dimostra che un Premio Calderoli è più forte anche dei diktat a non rispondere emanati dal segretario cittadino.
"sono d'accordo con danjar, al quale però rivolgo una domanda: professore di che cosa e dove ?" (Octopus.)
Da quanto sono riuscito a trovare è (era) professore di educazione tecnica "in aspettativa" e assicuratore (Unipol). Questo prima di fare il sindaco di Sesto San Giovanni.
Dal nome della materia direi che insegnasse alle medie, ma è solo un'ipotesi.
Del resto la questione non è interessantissima, è come chiedersi "dov'è che non insegna?"...
"non sei rompiballe, ma mi stai raccontando la storia del marxismo quando io sono di sinistra e tu "di destra" (non questa). :-)))" (Carolina.)
=:D
Hai ragione!
no ma non è questione del 1896 questa contrapposizione. ma dal 1976 e oltre. che poi i "riformisti" pensino di me come a una talebana è un altro discorso. io quando penso a quella parola visualizzo dei ladri.
Carolina
Caro Penati, accetto il premio Tafazzi perché da quel che resta della sinistra (a cui per antica disciplina, coerenza, romanticismo e inguaribile ottimismo, continuo a dare la mia delega) sto accettando di tutto da parecchio tempo, compresa la rivalutazione di Craxi e l’allontanamento da Enrico Berlinguer.
A differenza tua, non sono affatto convinto che Brunetto (anche lui "potenziale") riuscirà a spuntarla contro le armate di orchi guidati da Donna Letizia. Né sono convinto che "voi" (un pronome che comprende in modo forse qualunquista il variegato mondo della politica di professione) stiate facendo tutto il possibile per aiutarlo nell’impresa. Anzi, sono certo che riducendo spocchia e attenzione alle poltrone e usando un po’ di intelligenza emotiva potreste fare molto meglio. Ma continuo ad accettare, disciplinatamente, anche perché non sono in grado di proporre un’alternativa al vostro modello.
Spero che questa mia opinione venga smentita da una vittoria netta di Ferrante, un candidato di cui non condivido la gran parte delle idee, ma che ho imparato ad apprezzare sul campo come persona. Se poi per disgrazia non si vincesse, mi auguro che tutti gli addetti ai lavori, quelli che si dicono più o meno certi di stare facendo del loro meglio, avranno decenza e dignità sufficienti a evitare scuse e prodursi nelle doverose autocritiche e (soprattutto) nei passi indietro che in tanti ci aspetteremmo.
Comunque, un grazie sincero per l’attenzione, che è comunque un bel segnale non tanto nei confronti di OMB, ma di tutte le persone che ci gravitano attorno.
Penati, mi spiega come fa Ferrante a vincere cambiando lo stratega della campagna due settimane prima delle elezioni e mettendosi nelle mani dello stratega che fu di Guazzaloca? Ma vi rendete conto che vi siete trasformati in una brutta copia della destra, di cui condividete i metodi, ma non l'efficienza?
Non è chiaro della replica di cosa c'entra la cultura con la paura che Letizia vinca. Uno mica deve aver letto i classici per vedere che il centrosinistra sta facendo una campagna moscia e parcellizzata.
ragazzi(e ragazze)faccio una proposta piccola piccola:usiamo questi ultimi giorni di campagna elettorale per convincere quel 14% di indecisi (secondo il sondaggio di republica) a votare ferrante. poi parliamo di premi calderoli e la materia di insegnamento del prof penati. a proposito, caro presidente della provincia continua a dare una mano al nostro ferrante, portalo in qualche mercato sotto braccio e dacci dentro a convincere le vechiette stregate da berlusconi
"poi parliamo di premi calderoli e la materia di insegnamento del prof penati".
Prendo spunto da Vinicio per fare un'osservazione sulla questione della "materia di insegnamento". È un po' fuori tema, ma non poi così tanto.
Chissà perché ogni tanto viene aperto un dibattito sul maggiore o minore prestigio della professionalità di chi fa politica; credo che questo atteggiamento sia particolarmente nefasto per la qualità della mentalità pubblica sul tema.
Se i soli professionisti e scienziati avessero le carte in regola per fare politica avremmo una società di casta; la democrazia è bella (anche) perché perfino gli operai e gli impiegati hanno, almeno in teoria, la possibilità di partecipare. La "spocchia" con cui si trattano persone di presunta levatura culturale inferiore, tragicamente diffusa anche e forse soprattutto a sinistra, è stupidamente aristocratica. Il feudalesimo è finito da un pezzo e stupisce che ci siano "post-comunisti" che ancora non se ne sono accorti.
Più del (presunto) prestigio associato alla professionalità di chi fa politica, o comunque assume ruoli di responsabilità, dovrebbe interessare la professionalità individuale della persona, quale che sia il suo lavoro.
Meglio un politico dotato di solida morale, magari anche saldatore o salumiere - se ha amato e svolto con coscienza e onestà il suo lavoro, è di mentalità aperta e ha la base culturale che ci si può aspettare da chi abbia continuato "a leggere" dopo la scuola media - piuttosto di un professore universitario dalla carriera "baronale".
Se Penati ha svolto bene e con coscienza il suo ruolo di insegnante e assicuratore, poi di sindaco di Sesto e di presidente della provincia di Milano, lode a lui e ben venga come uomo politico.
Spezzo poi una lancia a favore dei professori della "scuola media" (come si diceva una volta). Svolgono un lavoro delicato e importante che, per essere svolto adeguatamente, richiede una professionalità assai elevata. È un lavoro che dovrebbe essere considerato prestigioso.
In Italia è invece considerato un parcheggio di serie C per laureati altrimenti disoccupati; la disfatta formativa che affligge la scuola italiana è una delle ragioni principali del nostro involgarimento come nazione, con il conseguente declino morale; le considerazioni "sprezzanti" verso una delle risorse che è più urgente salvare e riqualificare rappresentano uno degli atteggiamenti più stupidi che si possano assumere.
Le ricadute economiche negative sono solo l'ovvio corollario della crisi morale e il fatto che siano, invece, pressoché l'unico aspetto di cui ci si preoccupi è un altro sintomo della gravità della situazione.
Concludo con una considerazione "di parte" (la mia), spudoratamente politica.
Da persona di destra (liberale) sono tristemente non stupito che i post-comunisti cosiddetti "radical-chic" si producano in queste manifestazioni di "superiorità". Non hanno mai veramente fatto gli interessi del popolo che pretendevano di voler riscattare. La pretesa di "livellare" gli individui e la visione dell'educazione come strumento di emancipazione politica, invece che umana, non possono che portare a queste conseguenze. Una mentalità ristretta genera conseguenze ristrette (sia chiaro che non sto parlando di "tutta" la sinistra.)
La differenza con la posizione dell'attuale "destra" italiana è più virtuale che reale. Il Moratti/Nano-pensiero è che il popolo abbia bisogno solo della formazione necessaria per essere utile ai "padroni", sul modello delle scimmiette ammaestrate. L'accento è sugli allievi e non sugli insegnanti, ma sempre di "serie C" si tratta.
Se queste idee malsane non vengono combattute, con forza, da subito e da tutti quelli in grado di capire, ci si preparano tempi veramente bui...
pienamente d'accordo con te, danjar, ma se alludi alle mie domande erano pura e semplice curiosità.
Ma no, parlavo in generale. :-)