L’Ambasciatore nel Pallone
di Marco Travaglio
Niente da fare, siamo nati per soffrire. Anche quando, una volta ogni tanto, arriva una buona notizia, c’è sempre il frate flagellante che fa il giro del convento per comunicare ai confratelli: «Ricordati, figliolo, che devi morire».
Da una decina di giorni gli amanti dello sport sono in festa perché i magistrati di Torino, Roma e Napoli hanno scoperchiato la cupola mafiosa che da anni truccava le partite, pilotava gli arbitraggi, dopava i giocatori, manometteva il mercato, premiava i peggiori e puniva i migliori. Ma ecco irrompere sulla scena l’ambasciatore Sergio Romano, il frenatore capo, l’ambasciatore del cinismo nazionale, per ammonirli severamente col ditino alzato e l'estintore portatile dalla prima pagina del Corriere della sera: chi prova un senso di sollievo o di liberazione dinanzi alle inchieste che han toccato gli intoccabili del pallone e li hanno indotti alle dimissioni deve vergognarsi e arrossire. È un bieco giustizialista, insensibile al vero cancro che ammorba l’Italia: che non è tanto la Cupola del calcio, con le sue estorsioni, corruzioni, abusi, financo sequestri di persona («cattive abitudini», concede l’ambasciatore), quanto il «circuito mediatico-giudiziario», l’«anomala reazione dei magistrati», i giudici «nel cerchio di luce dei riflettori». Esattamente come ai tempi di Tangentopoli, quando il vero problema non erano le tangenti (absit iniuria verbis), quanto «lo stile di Mani Pulite». Ecco finalmente smascherati i veri colpevoli di Calciopoli: non Moggi, Giraudo, gli arbitri e i designatori e i giornalisti à la carte, la Federcalcio, la Lega Calcio, ma i magistrati.
Nella prima e unica puntata di «Raiot» di Sabina Guzzanti, compariva a un certo punto un personaggio dalle sembianze di Sergio Romano interpretato da Roberto Herlitzka, il Professor Cerchiobot, il quale sosteneva che un po’ di censura fa bene al Paese, che «all’italiano, in fondo, gli piace la frusta». Ecco, da allora l’ex ambasciatore, pur autore di pregevoli monografie su Giolitti, Crispi e sui Savi di Sion, non riesce più a uscire dai panni di Cerchiobot. Svolge, nel mondo del giornalismo, quello che nella vita quotidiana svolgono le galoches, la pancera Gibaud, la trapunta di lana. Mentre il mondo del calcio sprofonda nella vergogna sotto gli occhi del mondo, mentre anche l’arbitro Moreno impartisce lezioni di moralità ai colleghi italiani, Romano-Cerchiobot trova «inquietante» il comportamento della «magistratura che scopre gli scandali» anziché «tornare alle antiche virtù del mestiere: il silenzio, la discrezione e una forte distanza di sicurezza dal mondo della politica». Che diavolo c’entri la politica con le inchieste sul calcio, Dio solo lo sa. Quanto alle «antiche virtù» dei magistrati «discreti e silenziosi», ce le ricordiamo bene: sono quelle di una magistratura che fino agli anni 70 restò cieca e sorda dinanzi ai delitti delle classi dirigenti, dei colletti bianchi, dei ladri in guanti gialli. Una magistratura che, senza mai affacciarsi alla ribalta, si voltava dall’altra parte dinanzi alle corruzioni, ai falsi in bilancio, ai fondi neri delle grandi imprese, ai finanziamenti occulti ai partiti, alle collusioni mafiose e financo alla mafia propriamente detta. Giovanni Falcone si divertiva a mettere in fila i discorsi di inaugurazione dell’anno giudiziario dei procuratori generali di Palermo, che riuscivano a non pronunciare mai la parola «mafia» o, se la pronunciavano, era per negarne l’esistenza. Quella era la vera magistratura politicizzata, legata a filo doppio a tutti i poteri: lontana dai riflettori proprio per insabbiare meglio. La prima rottura arrivò con i cosiddetti «pretori d’assalto», spregiativamente ribattezzati così proprio perché applicavano il codice penale tutto intero, compresi i reati dei potenti, i soldi sporchi ai politici (scandalo petroli), i diritti violati dei lavoratori (le schedature Fiat scoperte nel 1970, guarda un po’, da Raffaele Guariniello), la devastazione e l’avvelenamento del territorio da parte di speculatori e imprenditori senza scrupoli. Fu allora che partì la prima offensiva contro il «protagonismo dei giudici»: di quelli che indagavano a 360 gradi, non di quelli che, nell’ombra, lavoravano per sottrarre i processi scomodi alle loro sedi naturali per avocarli e trasferirli nel porto delle nebbie. Sono queste le «antiche virtù» auspicate dall’ambasciatore Romano? Renato Squillante e Vittorio Metta non han mai rilasciato un’intervista: erano troppo occupati ad aprire conti in Svizzera (il primo) e a incassare tangenti per emettere sentenze su commissione (entrambi). Sono questi i modelli a cui oggi i pm torinesi, romani e napoletano dovrebbero ispirarsi?
Romano si domanda angosciato «quale uso si faccia dell’indipendenza della magistratura rivendicata in questi anni dal Csm». La risposta è semplice: la magistratura può scoprire i delitti dei derelitti anche se non è indipendente; ma solo se è indipendente può scoprire quelli degl’intoccabili. Ecco perché gl’intoccabili sono così allergici alla sua indipendenza. Quanto alle «procure che cominciano a contendersi le indagini» che tanto allarmano l’ambasciatore, vorremmo tranquillizzarlo: per ora le Procure di Torino, Roma, Napoli non si contendono un bel nulla. Si incontrano, si scambiano atti, lavorano insieme, ciascuna per i fatti di sua competenza. Se dovesse emergere un conflitto, assolutamente fisiologico e codificato per legge, non spetterebbe al Csm dirimerlo °© come scrive Romano, piuttosto ignorantello in materia °© ma alla Cassazione. Quanto, infine, alle presunte «fughe e indiscrezioni» che «ci sommergono di notizie di cui ignoriamo la paternità», chieda notizie a qualcuno dei cronisti che per il suo giornale seguono le indagini. Scoprirà che non esistono. Le telefonate intercettate dalla Procura di Torino non sono più segrete da novembre, quando il procuratore Maddalena consegnò il dossier del fascicolo archiviato alla Figc, che le tenne chiuse in un cassetto fino all’altroieri. Le telefonate intercettate dalla Procura di Napoli sono contenute in 48 inviti a comparire recapitati ad altrettanti indagati e ai loro legali. Un centinaio di persone che non sono tenute ad alcun segreto (per il nostro Codice, gli atti dell’inchiesta non sono più segreti nel momento in cui diventano «conoscibili dall’indagato»). In ogni caso gli italiani hanno tutto il diritto di sapere che cosa accade nelle segrete stanze del calcio: come tifosi di squadre avvantaggiate o penalizzate, come piccoli azionisti di club quotati in Borsa, come scommettitori del Totocalcio. A questo proposito, è curioso che l’ambasciatore non abbia tuonato contro la pubblicazione delle intercettazioni sulle recenti scalate alle banche e alla Rcs (telefonate contenute nei provvedimenti dei giudici, dunque assolutamente pubbliche): senza quelle notizie sui giornali, Fazio sarebbe ancora governatore di Bankitalia, Fiorani avrebbe messo le mani su Antonveneta, Consorte & Sacchetti sulla Bnl e forse Ricucci & C. sul Corriere.
Può darsi, come conclude cinicamente Romano, che alla fine «i risultati di questo clamore giudiziario» saranno «inferiori alle attese dopo aver suscitato una appassionata sete di giustizia»: «qualche condanna cassata in appello, qualche detenzione cautelativa seguita da proscioglimento, qualche archiviazione». A parte il fatto che per Tangentopoli le condanne e i patteggiamenti, solo a Milano, furono 1200 (diconsi 1200!), dove vuole arrivare Romano? Perché, seguendo il suo discorso, tanto vale chiudere le procure e i tribunali: i pm indagano per verificare ipotesi di accusa, i giudici stabiliscono se quelle ipotesi erano fondate. Se un pm dovesse indagare solo su ipotesi certamente destinate a condanna definitiva, non si aprirebbe più una sola inchiesta. Finora quelle sul terrorismo islamico si sono concluse quasi tutte con clamorose assoluzioni: che facciamo, interrompiamo le indagini sul terrorismo islamico? Strano che il frenatore capo e i suoi adepti scendano in campo solo quando sotto inchiesta finiscono i colletti bianchi. Per seminare sfiducia, per distribuire alibi, per sollevare polveroni che rendano meno nitidi e più confusi i contorni dei fatti già scoperti. Perché, è vero, le intercettazioni sono materiale incandescente da maneggiare con le molle. Ma hanno anche questo di bello: che uno parla e l’altro risponde. In presa diretta. Non «se ne ignora la paternità». Si sa tutto, paternità e maternità. E, visto che il primo scopo del processo penale non è l’arresto dei colpevoli, ma «l’accertamento della verità», qui le verità accertate sono molte e, esse sì, inquietanti. Fra qualche anno sapremo se quei fatti sono anche reato. Ma fin d’ora sappiamo che quei fatti sono avvenuti, e sono orribili. Non c’è bisogno di tribunali, corti d’appello e cassazioni per provare schifo e chiedere che chi li ha commessi, in attesa delle sentenze e dell’eventuale galera, sparisca per sempre dalla circolazione. Ci accontentiamo di poco.
Sergio Romano è un ex "diplomatico", e si vede.
e Travaglio è un giornalista coi controcoglioni, e si vede :)
ancora c'è qualcuno che si chiede perchè siamo in tantissimi ad adorare Travaglio ? :-)
l'avete visto ieri a "Che tempo che fa"?
Davide, io l'ho visto solo verso la fine, ovvero mezza intervista a Travaglio...
Fazio - Anche lei, daltronde, è stato condannato dalla magistratura, vero?
Travaglio - assolutamente sì ed ho dovuto pagare, allora, circa 40 milioni...
Fazio - bene, andiamo avanti...
Travaglio - ...per aver detto che Previti era indagato...
Fazio - ...e parliamo di...
mmm, io ricordo diversamente
Fazio - Mi tolga una curiosità, quante querele e quante condanne hai subito?
Travaglio - Beh querele non saprei (...) direi una cinquantina, condanne una
Fazio - Motivo?
Travaglio - Ho dovuto dare 40 milioni a Previti, per aver detto che era indagato...
Fazio - Beh, ecco...
(interrotto dall'applauso del pubblico)
Fazio - Beh, le sentenze vanno rispettate, no?
Travaglio - Ah, certo, certo
Fazio - Bene, andiamo avanti...
qualche osservazione:
1) Travaglio è fenomenale;
2) non si è capito se la condanna a pagare 40 milioni a Previti sia per effetto di causa penale o civile; nel primo caso potrebbe chiedere la revisione del processo. A tempo debito;
3) rivogliamo Sabina Guzzanti in TV;
4) l'ambasciatore Sergio Romano questa volta ha esagerato più che altre in passato, sostenendo tesi paradossali, per continuare a mantenere visibilità nella migliore delle ipotesi, nella peggiore per Akzheimer galoppante.
Qualcuno ha visto il d'alemiano Rondolino sbavare
contro Travaglio nella trasmissione di Gad Lerner?
Sbavare e' poco sembrava il vito di forza italia dei bei tempi.
Nel caso a qualcuno vengano dei dubbi su che tipo di personaggio e' veramente d'alema basta vedere di che persone si circonda.
Un tipo di mestiere tutto italiano "Il Fedelissimo"
io non l'ho visto purtroppo. si tratta della puntata di settimana scorsa? Travaglio era presente?
Si era presente e non e' praticamente riuscito ad aprire bocca,il tutto con la piena complicita di Lerner.
Prove tecniche di regime contro chi veramente puo' rompere i coglioni.
A proposito,l'ineffabile mimum comincia a confezionare panini al contrario,se dovesse continuare su questa linea non escludo una sua riconferma al tg1.
x la miseria...
mi avevano detto che era stata una puntata condita dalla cialtroneria...,
ma se è vero quello che dite...,
non era cialtroneria...,
ma un nuovo monopolio...
abominevole... :-(
d'accordo con sandro, la puntata dell'infedele è stata disgustosa, nessun giornalista o conduttore nel possesso delle sue facoltà darebbe piu' spazio a rondolino piuttosto che a Travaglio.
Giusto, non ricordavo il nome della trasmissione.
Quindi un fedelissimo all'infedele
e comunque bisogna dire che Travaglio non si considera un giornalista da televisione, lo dice sempre e da sempre si è chiamato fuori dalla lista degli epurati "per decreto", però c'è un fatto, non mi sembra per niente corretto che oggi tutti lo vogliano ospitare per parlare delle malefatte di moggi & co., quando per anni e anni nessuno lo ha cercato per parlare di altre malefatte, gravi e importanti quanto queste se non di piu'.
l'ultima volta fu quella di satyricon che costò il licenziamento di Luttazzi, quella causa Travaglio e Luttazzi l'hanno vinta ma nessuno lo ha pubblicizzato nè ha restituito il maltolto.
questi sono i fatti, nient'altro.
cazzo ma c'era anche Bondi a quella puntata dell'infedele!!! e io me la sono persa!!
nooooooooooo
Cristina...
adesso fà figo avere Travaglio in studio...,
quindi in molti lo vorranno...,
a patto di non dargli la possibilità di parlare liberamente...!!!
vorrei ricordare tra gli epurati eccellenti, uno che si è sempre distinto per correttezza ed onestà:
Oliviero Beha... uno dei primi che segnalò il marcio nel calcio e fu epurato per questo e per le sue inchieste che colpivano i poteri forti in tutti gli ambiti istituzionali o meno...
del suo ultimo libro, consiglio di leggere foss'anche solo la prefazione, che è scritta da Travaglio... ne vale la pena...
bè drizzt, anche beha non sta messo male in questi giorni...l'altra sera era quasi in contemporanea su 'controcorrente' a sky e su 'primo piano' a raitre...mò se li litigano, capito ?:-)
No Bondi non c'era!?!
C'era una signora dei Ds che ricordava tanto i bei tempi della Boniver con Bettino.Scene già viste,con l'aggravente che d'alema finora ha maneggiato un decimo del potere dell'allora imperatore e conducator socialista
Poi c'era un inedito replicante forzitaliota di cui e' inutile ricordare le generalità
era Lupi. ho trovato una trascrizione (molto lacunosa, a giudicare da quel che mi raccontate) sul sito de La7
http://www.la7.it/news/videorubriche.shtml?3021
altrove ho letto che bondi era inizialmente previsto come ospite, evidentemente c'è stato un cambio di programma e hanno mandato Lupi come riserva (è un habitué del salotto di Lerner)
non c'era bondi, c'era rondolino, la pollastrini e lupi, uno di forzitaglia...la pollastrini era peggio del forzaitaliota...
purtroppo ho capito...(sic!!)
non sapevo che ci fosse Beha..., me lo son perso..., peccato...!!! :-(
beha scrive quasi ogni giorno su l'unità drizzt...
beha scrive quasi ogni giorno su l'unità drizzt...
grazie Cristina..., non lo sapevo...
:-D da questo si evince che leggo l'unità solo on-line... :-D
Noooo! Incredibile! Non credo ai miei occhi!! Un'articolo di Travaglio che non parla di BERLUSCONI!! Allora ha davvero altri pensieri...
uhm, quanti articoli di travaglio hai letto in vita tua? quattro, cinque? quanti libri? nemmeno uno? beh, ma allora di che parli? vai a fare i compiti, kaiser, vai...
Davide, ho letto di Travaglio, tutti gli articoli riportati su questo blog, che hanno per un'unico argomenti LUI. Tutti sintomi di una
Berlusconite compulsivo-ossessiva, già diffusa in tantissime altre persone. Come tutti voi,ad esempio,e non solo.
Kaiser,
"Berlusconite compulsivo-ossessiva, già diffusa in tantissime altre persone. Come tutti voi,ad esempio,e non solo."
Fosse vero, tu per parallelismo saresti affetto da pro-berlusconite acuta, nè più ne meno di noi.
Che poi Travaglio porti a favore delle sue tesi, e con puntualità ragguardevole, date, fatti, condanne, documenti, questo per te non significa nulla.
Allora, non sarebbe meglio chiedersi, sono loro ad essere troppo aggressivi e antiberlusconiani o sono io a voler negare a tutti i costi la realtà dei fatti?
compulsivo-ossessiva? non usare parole di cui non conosci il significato, e non ripetere a memoria filastrocche pensate da altri.
comunque, su questo blog ci sono una cinquantina scarsa di "bananas", di cui non più che una quindicina riguardanti berlusconi. togli le fette di salame e metti un paio d'occhiali
"Fosse vero, tu per parallelismo saresti affetto da pro-berlusconite acuta, nè più ne meno di noi."
No,Salvatore,c'è una bella differenza. Ed è : io non credo che ogni cosa di buono che succede in Italia sia merito di Berlusconi. Forse qualcuno la fa. Voi invece ritente che qualsiasi cosa succeda in Italia,nel Mondo,nell'Universo, qualsiasi male ci colpisca,qualsiasi cosa è sicuramente opera di un solo uomo,di LUI,o nel migliore dei casi,di un suo collaboratore. Io apprezzo Silvio ma non ne ho l'ossessione,in positivo. Voi ne avete l'ossessione in negativo.
Che Travaglio porti prove concrete di quanto dice, d'accordo, è un merito. Io non ho messo in dubbio ciò che scrive. Ma non si può negare che il suo unico pensiero sia LUI. E quella è un'ossesione...potrebbe portare prove certe e documenti anche su altri personaggi e altre vicende.
Kaiser riporto integralmente,
"No,Salvatore,c'è una bella differenza. Ed è : io non credo che ogni cosa di buono che succede in Italia sia merito di Berlusconi. Forse qualcuno la fa. Voi invece ritente che qualsiasi cosa succeda in Italia,nel Mondo,nell'Universo, qualsiasi male ci colpisca,qualsiasi cosa è sicuramente opera di un solo uomo,di LUI,o nel migliore dei casi,di un suo collaboratore. Io apprezzo Silvio ma non ne ho l'ossessione,in positivo. Voi ne avete l'ossessione in negativo."
Per quanto il potere di Berlusconi lo porti ad avere le mani in pasta dappertutto non credo che NESSUNO qui dentro lo ritenga responsabile di tutti i mali del mondo, queste sono tue affermazioni non supportate dai fatti.
Personalmente io ho parlato sempre di un sistema economico malato e basato sulle "oligarchie" di pochi, che controllano l'economia.
Il caso Moggi è l'ennesima riprova di quanto affermo da tempo.
La cosa peggiore di Berlusconi è che si dichiara "liberale" mentre lui il liberismo non sa neanche di casa visto che ha sempre agito in un regime di monopolio, voluto, cercato ed ottenuto.
Contesto Berlusconi quando attacca il "sistema politico" ed accusa imprenditori come Della Valle di essere attaccati alla gonna della politica quando la sua INTERA vicenda imprenditoriale è stata incentrata su ripetuti favori politici, quando alla fine lui stesso per tutelare i suoi stessi interessi ha addirittura fondato un partito.
Le sue bugie sono talmente enormi da risultare a me ed agli occhi di tanti altri intollerabili, ed il fatto che la sua esistenza sia oscura e lastricata da vicende brutte vicende giudiziarie non fa altro che appesantire il quadro che già sarebbe avvilente da solo.
Non ho mancato di citare spesso Tronchetti Provera e Benetton, altri due bei tomi, e non a caso i tre hanno participato ad uno degli scandali finanziari di questi anni, la vicenda di Blu (la compagnia telefonica).
Inoltre non ho mancato di scrivere critiche feroci a Tanzi, Geronzi, Cragnotti, alle banche che rifilano bidoni ai poveri risparmiatori.
Proprio questa domenica su "Report" hanno parlato dei fallimenti pilotati di molte aziende, io ti consiglerei di procurarti la cassetta e vedere il reportage, impareresti molte cose su come funziona il mondo della finanza in Italia.
Insomma, scrivi meno stupidate ed informati di più...:-)
"Che Travaglio porti prove concrete di quanto dice, d'accordo, è un merito. Io non ho messo in dubbio ciò che scrive. Ma non si può negare che il suo unico pensiero sia LUI. E quella è un'ossesione...potrebbe portare prove certe e documenti anche su altri personaggi e altre vicende."
Come detto da Davide dimostri di non aver letto quasi un cavolo di Travaglio.
Travaglio non ha scritto solo di Berlusconi, ed inoltre non si è risparmiato, quando è stato il caso, critiche anche feroci alla sinistra.
Ti invito a trovare un articolo di critica contro il governo Berlusconi su Libero ed Il Giornale, poi potremo discutere del giornalista in questione.
certo che leggere ancora oggi - dopo tutto cio' che è stato - che uno degli unici giornalisti che ci ha sempre informati puntualmente su tutto, ha l'ossessione di berlusconi mi mette addosso una profonda tristezza. questo significa, per me, che c'è chi non ha ancora capito la pericolosità del 'fenomeno' berlusconi...
kaiser...
oggi mi sembri in vena umoristica...
Travaglio, scrive portando i mostri alla luce...
non solo ha scritto di tutto e di più, ma ha come bersaglio il malcostume (i)tagliano...
porta alla luce i monopoli che impinguono le tasche di pochi beceri arrivisti, che con i loro traffici, portano alla rovina le nostre imprese...
vedi la Olivetti..., tanto per citarne una (giusto Salvatore???)
ebbene, Travaglio non ha come bersaglio solo illo, ma non si può negare, che illo e i suoi accoliti, siano coloro che detengono i monopoli..., per cui è facile che il suo nome, venga fuori...
come dice Cristina, il tragico è che dopo 5 anni di (s)governo ed alla luce di fatti, dati, testimonianze e chi più ne ha più ne metta, non ci si sia ancora vaccinati dal morbo del genio delle televendite...
"compulsivo-ossessiva? non usare parole di cui non conosci il significato, e non ripetere a memoria filastrocche pensate da altri."
Perchè tu invece le conosci? Fai lo psicologo?
io infatti non le uso