Personalmente sono un folle innamorato di New York. La ritengo la città più bella, più affascinante, più incredibile del mondo. E i grattaceli, se fatti bene, udite udite, mi piacciono. Non sono contrario a priori. Non ci vedo il simbolo del capitalismo. Non mi sembra che, sopratutto, in quella zona, dove ho abitato per anni, ci sia niente da deturpare: più deturpata e splacchiata e insulsa di così si muore. E il progetto della fiera, se resa quello con dentro anche libeskind, non è per forza da considerare una cagata. Anzi. Sprovincalizzare questo cesso di città, singifica anche renderla imprevedibile, affascinante e attraente. A New York, a Parigi, a Berlino queste cose le fanno. la gente ha imparato (si pensi al caso del Pompidoud a Parigi) che all'inzio molte idee sembrano folli, poi diventano geniali. Avere il coraggio di chiudere il centro storico alle auto, non è diverso da avere il coraggio di fare di Milano un po' meno, come dice Moni Ovadia, "quel paesono vicino a Monza". Perché contrari a priori? I grattaceli non sono mica i SUV: non inquinano, non ti investono, possono anche essere belli.
Nel lungo percorso del Cantiere
al quale il signor Fo si è fatto vedere si e no 2/3 volte, si è raggiunto un accordo:
i grandi progetti (Polo urbano della Fiera e Garibaldi-Repubblica) non vanno "bloccati" perchè hanno sostanzialmente completato l'iter di approvazione (e un blocco comporterebbe ricorsi al TAR avverso il comune da parte degli operatori certamente vincenti e penali per l'amministrazione comunale (rammento che la giunta Faglia a Monza non è risucita a bloccare il centro commerciale del Rondò dei Pini, già approvato in Regione), ma si negozieranno con gli operatori tutti gli interventi migliorativi possibili (rimodulazione planivolumetrica degli interventi, abbassamento delle altezze dei fabbricati, maggior verde pubblico e più fruibile, cambi di destinazioni d'uso - riduzione degli uffici, residenze temporanee per studenti e nuova residenza convenzionata - e uno schema di accessibilità orientato al ferro - il passante Ovest per la fiera, la MM5 per garibaldi-repubblica).
Si è poi deciso di "bloccare" (questi si) l'intervento della Strada Interquartiere Nord, il Parcheggio della Darsena e il prolungamento della Paullese verso l'Ortomercato.
Questo è quanto deciso come compromesso nel Cantiere e recepito nel programma di Ferrante di coalizione.
Tutto il resto è normale campagna elettorale delle singole forze politiche.
L'idea di sviluppo urbano che i DS, legittimamente, hanno discusso e approvato, attraverso un ampio e ricco dibattito, è la seguente:
Milano deve sviluppare nuove centralità urbane (in termini di servizi pubblici, funzioni di pregio ed eccellenze - culturali-ricreative, ambientali, ecc...) in particolare negli ambiti periferici e a scala di città metropolitana, la città centrale deve essere decongestionata (da qui la critica a progetti come la Fiera e Garibaldi-Repubblica che, con quelle densità, non avremmo fatto).
Questo nuovo modello di sviluppo deve fondarsi sulle infrastrutture del trasporto pubblico (in primis Passante Ferroviario, 2° Passante Ovest e nuove metropolitane), oltre ad alcune infrastrutture stradale extra-urbane che vanno fatte al più presto (Pedemontana, Tangenziale Est esterna su un tracciato diverso dall'attuale e Bre-Be-Mi) e alle gronde merci ferroviarie.
Savino Natalicchio
Resp.le Territorio DS Milano
E' allora, con tutto il rispetto del Sig. Ferrante, tanto vale votare Suor Letizia come sindaco di Milano. Tanto vale, in campo nazionale, mantenere tutte le leggi vergogna del Cavaliere.
Bravo, e allora fallo.
nessuna ambiguità sui grattacieli...FACCIAMOLI!!
Invece credo che il progetto edilizio relativo alla Fiera sia, al contrario dei suv, un vero scempio, per una zona che conosco perchè ci abito e che trovo la più bella di Milano per svariati motivi. Mi spiace constatare che chi si professa attento al verde, al benessere dei cittadini, si palesi così insensibile davanti a questo schifo. New York è un'altra cosa, un altro pianeta,lasciamola lì dov'è. Una città che sembra un film e che in fondo non ha nulla di così straordinario, a parte i luoghi comuni di cui è inevitabilmente prigioniera.
new york la città più bella del mondo?? achab, dai ammettilo è stata una boutade, facciamo finta di non aver letto e ricominciamo da capo...
:D
No, davide, confermo: New York mia città preferita. O voi dedicere anche i miei gusti?
Willy, la zona fiera dove abiti tu non è la zona fiera dove è previsto quel progetto. La tua zona fiera è, come dire, pituttosto signorile...e non è quella la zona cui mi riferivo quando dicevo di averci abitato. C'hai presente Lotto? Viale Scarampo?
Meglio i grattaceli e un parco che quel cesso del portello o quei campi di sabbia per auto da rottamare o gli autolavaggi abbandonati. Non so, io la penso così.
no no ci mancherebbe. pensa che la mia preferita è Cesano Maderno.
Mah... io non conosco la zona di Milano in questione, e conosco Milano molto poco. Per cui parlo dell'idea del grattacelo in generale. Non capisco perche' alcuni di voi ritengano inconciliabile la costruzione di edifici di quelle dimensioni e il mantenimento del verde. Al contrario, i grattaceli lasciano piu' spazio a disposizione. Questo ovviamente posto che quello spazio in piu' lo si voglia usare per metterci delle piante, e allora il discorso vale anche se il grattacelo non lo costruisci.
Mi sembra pero' un po' assucrda questa idea di "copiare" New York. Non e' che quattro palazzi fanno Manhattan... Li' la spinta dell'edilizia verso l'alto e' partita da un motico semplice. Manhattan e' un'isola. Milano fatta di soli grattaceli personalmente mi farebbe schifo, cosi' come New York fatta di casette a due piani con giardino, figli ariani e cameriera senegalese mi farebbe altrettanto schifo.
Il problema e' piu' complicato. E' giusto introdurre nuovi modelli architettonici per promuovere il cambiamento in una citta'? Fino a che punto questi modelli non ne violano l'anima? Come esempio al negativo io porterei londra, avevano iniziato bene, fino a fare uno scempio dell'architettura cittadina quando gli e' scappata un po' la mano...
Mettiamola così: potenzialmente si sarebbero potute fare tante cose più belle e che coinvolgessero i cittadini che non dei palazzoni che cmq. stridono con il paesaggio circostante, a differenza di New York. Mi sembra un'occasione persa. Poi magari mi sbaglio ma ho il sentore che avremo tanti uffici, disabitati dalle 18 alle 9, un parco "chiuso" o probabilmente oggetto di degrado. Niente che possa migliorare la vita dei cittadini. Naturalmente sarò lieto di sbagliarmi.
Tra un po' l'amore per i grattacieli ci porterà a innamorarci pure dello scempio di Gioia?
Forse fraintendete: il mio non è amore per i grattaceli. E non voglio "Imitare" New York. La mia è un'apertura verso la voglia di osare un po'. Che come manca sul traffico, a Milano, manca dappertutto, quindi anche nell'architettura. Non credo che ripensare un'area che non ha nessuna identità architettonica precisa (ripeto, sono capannoni, aree dismesse, parcheggi abbandonati ecc), dandogliene una nuova, che ovviamente deve comprendere un parco, anche grande (e fare i grattaceli, vuol dire salire verso l'alto, e lasciare più spazio sul terreno), non deve per forsa essere qualcosa di negativo. In tutte le grandi città europee e del mondo, quando ci sono stati grossi cambiamenti, ci sono stati anche nell'architettura. Introducendo cose che coglievano impreparati: si pensi all'attuale Potsdammer Paltz di Berlino. In più, rispetto per esempio a Roma, o altre città d'arte italiane, Milano prensenta la particolarità di non avere grossi vincoli: non ci sono rovine, non ci sono bellezze artistiche particolari, tranne in alcune zone. E non certo in quella. Preferite l'area dismessa, il degrado? Io no. E non credo che l'alternativa sia trasformarla in un parco.
Per me, opportunamente valutata, può essere un'occasione. Tutto qui.
A coloro , che poco politicamente lasciano trasparire il suo livore per Dario Fo, che ha intercettato il desiderio di molti cittadini milanesi, vorrei fare un invito.
Per favore andate a parlare con gli abitanti cittadini delle zone in questione e poi ne riparliamo di sviluppo, di New York ed di altre fantastiche uscite.
Avevano, i cittadini, grandi aspettattive per il candidato sindaco di csx, poi è venuta la doccia fredda.
Alcuni conoscenti hanno già provveduto a vendere i loro immobili prima che lo scempio renda invivibile la zona. Ma lo avete visto il progetto e scusate per non ricorrere al tar, si permette un simile obbrobio?
Davvero dove sta la differenza con l'altra mediocre candidata? Se avevo dubbi ora ho la certezza: perderemo e non basterà il bel tempo! Bravo Ferrante e bravi coloro che lo hanno ritenuto all'altezza della candidatura. I poteri forti hanno vinto ancora e Milano perso una splendida occasione per rimpensarsi e sperarsi migliore.
Questa era l'ultima occasione per recuperare un bel po' di voti, non vedere che l'arrogante risposta brucia consensi,per me significa avere una grande miopia progettuale e politica.
Comunque non stiamo parlando di Gioia. O di altre zone. Stiamo parlando di un parte della Zona Fiera. che, come ripeto, conosco bene, avendoci abitato per 25 anni. E che credo abbia enormi potenzialità, ma sia, per mancaza di coraggio, da anni abbandonata al degrado. Su Dario Fo ho detto tante volte che ho trovato gratuitamente aggressivo il suo atteggiamento nei confronti di Ferrante. Di fatto, non lo ha mai, e continua a farlo, al di là dei proclami di facciata, sostenuto. Per il resto, credo che sia facile catalizzare il consenso della sinistra antagonista che per definizione non ha interesse a governare. E da un Premio Nobel mi aspetto di più.
I poteri forti? pa.ro, guarda che ci sono state le Primarie: e se Dario Fo ha preso poco più del 20, non è colpa di Ferrante.
In teoria i grattacieli non sono un male.
Le costruzioni in verticale "dovrebbero" consentire un maggior risparmio di spazio, una città di soli grattacieli consentirebbe un risparmio di spazio e quindi potenzialmente di "verde" enorme.
Certo, ad ogni palazzo "alto" dovrebbe corrispondere un grande parco.
Parliamoci francamente, allora Achab.
Credo che la vivace dialettica di Dario Fo riguardo a Ferrante sia dovuta alla inadeguatezza che lo stesso candidato mostra per posta in gioco e cioè Milano. Non nascondiamoci dietro al fatto che è stato democraticamente scelto dai milanesi, perchè lo stesso valeva per Berlusconi, che aldilà della opposta visione politica della società, si è rivelato inadeguato a governare.
Dunque Ferrante è stato investito dall'Ulivo, perchè a Milano rappresenta esattamente quello che è l'Ulivo, senza coraggio e senza uomini da proporre.
Sarebbe andato meglio sicuramente Penati e gli spazi istituzionali c'erano, ma si è preferito ripiegare su Ferrante. Ora io credo che i più smaliziati politicamente si siano accorti che qualche lacuna, per usare un eufemismo, nella candidatura c'è e che solo, come ironicamente faccio notare da tempo, solo il bel tempo può favorire il csx.
Tuttavia vorrei far notare che la città deve essere vivibile per i cittadini in concreto e non un progetto astratto ingestibile in rappresentanza di sogni di architetti vanesi, di cui non abbiamo bisogno. Ricordo Bari e REnzo Piano.
Ci sono studi del Politecnico che hanno affrontato l'impatto ambientale dei progetti, per amore di Milano, provate a guardarli.
Per tornare a Fo, il nobel non ha mai avuto un buon carattere, ma a parte che neanche Ferrante mostra bonomia, si discute di progetti e non di buone maniere e in politica si deve saper leggere oltre la passionale verbosità.
Bisogna davvero amarla Milano per osare e qui non si osa rompere progetti inadeguati e oserei dire, demenziali.
Non capisco il riferimento a Berlusconi. Cosa intendi: che le Primarie erano farlocche? La cosa, in caso, mi fa riflettere.
Sul fatto che fosse meglio Penati, beh, mi consentirai di dissentire, spero. Su Ferrante sono convinto che sappiate poco. Che poco abbiate letto. E che molto vi siate fatti ammaliare dalla famosa idea che fosse un "questurino".
Renzo Piano? sputaci sopra. Architetti vanesi? Può essere, ma architetti vanesi hanno fatto il Pompidou, lo Judishe Museum di Berlino a Kreuzberg, i Gugghenhaim a Bilbao, la Defanse a Parigi ecc. Perché anche a Milano non possiamo sognare? Ripeto: ma tu ce l'hai presente come è adesso quella Zona intorno alla Fiera?
Se Dario Fo non ha i numeri per governare Milano, perché parla solo alla sinistra estremista, che a Milano è ancora meno che in Italia, cosa vuoi fare? opporre alla Moratti un candidato già perdente in partenza? Io no. E credo che Ferrante non sia affatto un moderato. Lo dico per conoscenza diretta di alcune cose. Ma che a "moderarlo" purtroppo siano molte persone che gli stanno intorno. E questo purtroppo è un peccato. Io voterò Lista Ferrante e non DS a Milano, anche per questo.
Io personalmente a dir la verità ritengo che l'unico pregio di Ferrante sia proprio il fatto di avere un passato da uomo d'ordine. Resta il fatto che qualunque cosa avessero deciso di fare al posto di 4 grattacieli da newyorchesi di provincia, con tutta probabibilità sarebbe stato meglio. Tra l'altro i residenti della zona stanno da tempo muovendosi legalmente contro questo scempio, l'edicolante di piazza Giulio Cesare vende delle bandiere da appendere da finestre e balconi con slogan contrari al nuovo piano edilizio, si sono fondati comitati contrari a questo progetto. Insomma, chi abita in zona probabilmente preferisce l'autolavaggio e i parcheggi con le erbacce, c'è poco da dire. E chissà come mai? Penso che il parere dei residenti si debba comunque tenere in considerazione, o sbaglio? Ma abbiamo presente solo l'ombra che sti palazzoni faranno sulle gradevoli abitazioni che circondano la zona? Giò Ponti offuscato dal palazzo della Chase Manhattan Bank della sede di MIlano..? Ma dai, per favore, chè Milano non è New York nè la vuole essere per fortuna.
E certo, meglio restare in Brianza.
Achab, cerco di rispondere velocemente:
l'esempio Berlusconi stava a significare che non sempre le scelte democratiche effettuate dai cittadini sono le migliori dal punto di vista politico. Berlusconi forse è un buon imprenditore(ma avrei qualche perplessità al riguardo), ma sicuramente è stato un pessimo presidente del consiglio,sebbene scelto dal popolo. Questo è l'esempio per dire che Ferrante è stato scelto, ma non è detto che sia il sindaco di cui Milano avrebbe bisogno per rinascere.
Su Penati la pensiamo diversamente e secondo me sarebbe stato un ottimo candidato che avrebbe saputo coptare le energie di Dario Fo positivamente.
REnzo Piano l'ho citato perchè è annoverato tra i firmatari del progetto dui Punta Perotti, recentemente demolita.
I tre grattacieli saranno di circa 200 m di altezza più o meno, mentre le case circostanti non superano i 30 m, hai presente che vuol dire?
al riguardo di copio un link del parere espresso da Gregotti al riguardo.
http://www.quartierefiera.org/fieragregotticor070704.pdf
Ferrante è un moderato e credo che qualcuno all'interno dei Ds se ne sia accorto e qualche entusiamo si sia spento. Ne riparleremo dopo le elezioni.
p.s. la zona Fiera la conosco benissimo ed è per questo che sono contraria al progetto.
beh, Milano è in Brianza, non vedo dove altro dovrebbe andare. New York è New York, non imita altre città, non lo fa Parigi, non lo fa Londra, non lo fa Roma.
Non vedo perchè Milano debba cercare modelli architettonici a cui rifarsi.
Parlavi di Potsdamer Platz achab, beh io devo dirti che Berlino è la città europea che meno mi è piaciuta fra tutte quelle che ho visto, un'accozzaglia di stili, buttati là quasi a casaccio. Certo, non per colpa sua, è stata quasi interamente ricostruita in anni recenti, per cui la disomogenità è un'ovvia conseguenza.
Ma a mio parere è bene che una città cerchi di conservare un proprio stile, una propria omogeneità.
E Milano, dal punto di vista dello stile, già non parte avvantaggiata, vedete di non peggiorare le cose.
Vedo che non ci capiamo: non sto dicendo di imitare altre città. Sto dicendo di cercare di diventare una città. Con un'identità. Milano è una città vaga, pressapochista. A me spiace leggere a priori condanne unilaterali a qualsiasi tentativo di costruire qualcosa di nuovo. Penso che siano equivalenti alle ritrosie di chi non vuole alcun provvedimento che scontetni qualcuno per il traffico o per l'ambiente.
Su Berlino caschi male: è la mia città ideale. Quella in cui vorrei andare a vivere. Quella in cui ho cercato di andarci a vivere dieci anni fa. Senza riuscirci. La conosco bene. So che può dare quell'impressione che dici. Ma è solo un punto di vista. Io ne ho un altro. Per fartelo capire ti rimando a quanto ho scritto sul mio sito:
http://www.autet.it/index.php?option=com_content&task=view&id=82&Itemid=55
Vale anche per quello che penso e immagino potrebbero diventare molti quartieri di Milano. Se si avesse un po' meno timore e un po' più voglia di rischiare.
Quanto alla Brianza era una battuta: la Brianza è un posto interessante, con degli ottimi salami.
Achab se a te piace Berlino questo non vuol dire che lo devi inporre a coloro che non la amano, dunque se i cittadini milanesi delle zone interessate non vogliono che il loro quartiere, quello dove LORO abitano, vivono, respirano ecc. venga stravolto, perchè non li si vuole ascoltare?
Partiamo bene! Per favore, riguardati il progetto con lo studio di impatto ambientale.
Non è una prova di saggezza quella che sta dando Ferrante,già sapevo da tempo che aveva una comunanza di idee con gli immobiliaristi, mi ricordo le sue scelte prima delle primarie, ora si è certi che li preferisce ai cittadini, quelli che di casa ne hanno magari solo una e proprio in zona Fiera o all'isola.
Milano ha bisogno di respirare, di parchi, come Monaco e non di grattacieli come Berlino o New York.
E meno male che Ferrante nei manifesti pubblicitari dice di volere una città meno grigia, forse i palazzi li faranno con del cemento colorato....
pa.ro, ho espresso un parere. Non ho imposto niente a nessuno. Tanto meno dico di non ascoltare gli abitanti della zona. ci mancehrebbe altro. Però spesso credo che qualsiasi cosa si proponga, a chi ci abita non adrà bene. Sopratutto in una città narcotizzata come Milano. A partire dal ridurre i parcheggi. Tutti dicono "meno macchine", ma appena tocchi la loro, ti dicono "Ma anche la mia?".
Saper "osare" vuol dire liberarsi dalle zavorre. Anche quelle ideologiche. Se c'è un bel progetto, sostenibile da un punto di vista ambientale (okkei, andrò a rivedermi quello per la zona fiera), che comprende anche dei grattaceli, oltre a parchi, perché esserne a priori contrari? Per la parola "grattaceli"? Viale Scarampo, ripeto, ti piace così com'è? Il palazzo costruito da Renzo Piano per il SOle 24 ore a poche centiaia di metri ti pare un obrobrio che ha deturpato una cotanto pittoresca zona?
Ho solo detto di essere meno prevenuti di default verso qualsiasi novità. E di non identificarla immediatamente con uno scempio che distruggerà l'ambiente. E te lo dice un ambientalista.
Tornando a Berlino, mi fa riflettere la superficialità di giudizio "non grattaceli come a Berlino", dove per altro ce ne sono ben poci. E ti chiedo: sai quanti parchi ci sono e come sono a Berlino? sai quanto spazio hanno i bambini a Berlino? Sai quante e come sono le piste ciclabili a Berlino?
Quanto a Ferrante: certo, pa.ro, è immanicato con gli imoblliaristi, è tutto un complotto, il mondo è brutto e cattivo. E intanto vince la Moratti.
So bene che la Germania in genere ha un'altra cultura del verde, dei parchi e delle piste ciclabili, avevo solo usato il tuo esempio....
Non penso a complotti, però ad una sintonia di intenti di Ferrante con gli immobiliaristi.
Mi parli del palazzo di Via Silva che forse non arriva a 25 metri di altezza, ma io ti sto parlando di 3 grattacieli dai 180 metri ai 210 metri,cioè alti 6 o 7 volte l'edificio in questione, con il parco intorno, certo, ma privato.
Non c'è necessità di costruire in altezza, Milano perde abitanti ogni anno e se la tendenza si sta fermando è solo grazie agli immigrati, quindi non ha questa grande necessità di svilupparsi verso il cielo. E' solo Albertini che vuole che lo si ricordi per quest'opera, come Berlusconi voleva il ponte sullo stretto.
Fermiamoli finchè siamo in tempo.
Non mi piace viale Scarampo, ma questo non vuol dire che devo accettare qualsiasi soluzione anche la più orrenda.
Comunque vada l'elezione, a mio parere, sarà la vittoria della fiera della mediocrità e non si capisce dove si distinguono i due candidati, come è stato osservato giustamente all'inizio.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano di questa faccenda Majorino e il buon Rocchi di rif.com.
A tal proposito vi segnalo un aggiornamento sulla situazione, quasi in tempo reale. E' una mail inoltratami dal presidente del comitato spontaneo dei cittadini della zona fiera. "Cari amici, molti di voi(circa 50) hanno ritirato ed appeso la bandiera che abbiamo preparato per manifestare la nostra ostilità al "mostruoso" progetto di grattacieli e palazzoni sul vecchio recinto della fiera. In vista delle prossime elezioni comunali, è molto importante far arrivare al nuovo sindaco un messaggio di disapprovazione da parte del quartiere, che induca a rivedere il progetto. Penso che vedere balconi e finestre con bandiere appese sia molto efficace. Rinnovo l'invito, soprattutto a quelli tra voi che abitano in stabili prospicenti il recinto fiera, di grande passaggio e quindi molto visti. La bandiera può essere ritirata presso l'edicola del giornalaio all'angolo tra piazza Giulio Cesare e via Buonarroti. Vi invitiamo a lasciare un contributo di 8 euro per le spese dell'associazione. Non sò se otterremo qualcosa, di fronte a colossali interessi economici che sanno bene come influire su sindaci e consiglieri comunali, ma almeno avremo la soddisfazione di aver dato la nostra piccola partecipazione ad una "battaglia" di civiltà, invece di subire passivamente e rintanarci ciascuno nel proprio particulare. E' chiaro anche che esporre queste bandiere non vuol dire sostenere Ferrante contro Moratti, anche perchè non sò francamente quale dei due potrebbe essere più sensibile alle nostre richieste."
la faccio io una proposta per Ferrante: da maggio a settembre distributori di Autan gratuito ad ogni angolo di strada!
ieri sera mi sono lasciato trascinare ad una partitella di calcetto con colleghi e alcuni clienti, luogo dell'incontro: centro sportivo (affiliato al Milan!) di Famagosta.
Le zanze mi hanno divorato, un salasso!
A Berlino e a New York queste cose non accadono, Milano ti odio !!!
Posso dire la mia?? ragazzi ci sono grattacieli e grattacieli... vogliamo soffermarci al mitico crysler oppure alla bellezza dell'empire,magari in formato ridotto o rimanento in casa nostra, al fascino della torre Velasca? Non soffermiamoci alla bruttezza delle 2 torri che sovrastano garibaldi, iniziamo a pensare a palazzi alti 30 piani e più, ma in stile art decò che con i bellissimi palazzi di Milano andrebbero a pennello.
ogni epoca storica ha le sue costruzioni. nel medioevo si costruivano castelli e non il colosseo. nel rinascimento non si costruivano castelli. nel 2006 ci sono dei pazzi come celentano che criticano la costruzione dei grattacieli a milano per fare un quartiere ottocentesco...i grattacieli rendono una città una vera metropoli dei tempi moderni. visto che milano nn ha la storia e le bellezze di roma,la vogliamo rendere accattivante in qualche maniera? think global! qulacuno qui mi pare un pò troppo conservatore e provincialotto...