Ma quando si capirà che la ghettizzazione degli immigrati porterà conseguenze nefaste per tutti?
Il caso delle Banlieu parigine dovrebbe allarmare non per la protesta degli immigrati ma perché si è voluto scientemente "immagazzinare" gli immigrati tutti in un unico posto perché dessero "meno fastidio" ad i soliti borghesi benpensati.
Questa forma di "apartheid morbido" porterà ad una divisione dirompente della società di cui le banlieu sono state solo un focolaio.
Le società occidentali hanno, per lo più, un concetto di integrazione completamente sballato!
Finchè si riterranno gli immigrati un "male necessario" e si penserà che integrarli voglia dire soltanto dargli un lavoro e un posto dove dormire, ma il più possibile lontano dagli occhi degli indigeni infastiditi da colore della pelle e modo di vestire diverso dal loro, allora non esisterà nessuna integrazione.
Si avrà un vero stato di integrazione sociale quando norme, valori, credenze, simboli del sistema sociale saranno connessi in modo da dare vita a un insieme coerente.
In tal senso valgono progetti come quello della Gazzetta del Mezzogiorno che pubblica una versione del giornale anche in Albanese: "Gazeta Shqiptare", ma ancora di più dovrebbero essere presi ad esempi casi come quello del paese di Badolato in Calabria:
http://www.cir-onlus.org/Progetto%20Badolato.htm
Da ricordare che questo è stato possibile grazie ad un grande gesto di solidarietà, infatti gli abitanti di Badolato hanno "donato" le loro case agli immigrati curdi, evento incredibile in una società materiale come la nostra.
salvatore questa storia di badolato è stata all'epoca ignorata completamente dai media .ricordo che mio fratello me la raccontò avendola appresa dalla tv in svezia dove ebbe invece molta risonanza ,impressionati dal fatto che fossero state donate più case di quelle che servivano .
Certo Antonella, i media esaltano sempre le cose negative mai quelle positive.