Ecco, Alberto, io e i miei amici residenti all'estero (Francia) proprio qualche giorno fa ci siamo chiesti, molto arrabbiati con questi nuovi governanti, cosa possiamo fare. Una petizione, una lettera a Prodi, non lo so, ma qualcosa va fatto. Abbiamo votato per loro anche, e soprattutto!, per avere una legge che impedisca a Berlusconi, e a chi come lui possiede di tutto, di candidarsi alle elezioni. Questa è la priorità.
E per fortuna che Nanni viene in Francia e parla.
fa piacere sapere da Moretti che la legge sul conflitto di interessi non sia fra le priorità di questo governo.
Mentre a Cannes, con Il Caimano, Nanni Moretti denuncia il baratro culturale ed etico in cui b., ha fatto cadere l'Italia, vespa resta il padrone della rai e offre il suo salotto da cui b., a cinque giorni dalle amministrative,lancia le sue calunnie,il suo capovolgimento dei fatti,le sue mistificazioni d'imbonitore. SENZA CONTRADDITTORIO.
nonostante la sua sconfitta,berlusconi imperversa in rai e vespa ne fa abusivamente e illegalmente da spalla.
evidentemente il"giornalista" venduto pensa che la bugie e le diffamazioni, la disinformazione possono continuare impunemente in rai. se non si libera la rai, non ci può essere cambiamento in Italia.
L'impresario, imperversa, alla sua nuova televisione: la rai, grazie all'accondiscendenza dei nostri rappresentati freschi di nomina.
A proposito di conflitti di interesse, ma come'è quell'incogruenza che circola in questi giorni, circa di pietro, ministro per le infrastrutture e presidente di una società immobilirista di suoa PROPRETA', oltre a lui c'è qualche altra incompatibilità con de castro e qualche altro di cui non ho capito bene.
Insomma, come si dice a cavaldonatononsiguardainbocca.
Fatemi sapere chi sono gli altri con problemi di incompatibilità.
L'impresario, imperversa, alla sua nuova televisione: la rai, grazie all'accondiscendenza dei nostri rappresentati freschi di nomina.
Mi scuso per i refusi:
A proposito di conflitti di interesse, ma come'è quell'incogruenza che circola in questi giorni, circa di pietro, ministro per le infrastrutture e presidente di una società immobiliarista di sua PROPRIETA', oltre a lui c'è qualche altra incompatibilità con de castro e qualche altro di cui non ho capito bene.
Insomma, come si dice a cavaldomatononsiguardainbocca.
Fatemi sapere chi sono gli altri con problemi di incompatibilità.
Ma alla fine questa uscita cinematografica ha spostato voti? Risponde Silvio Orlando: «Perchè a Nanni tutti chiedono se ha influenzato le elezioni con un film e nessuno chiede se Berlusconi le ha influenzate con almeno tre televisioni?».
Già...perché? Qualcuno me lo spieghi...
Ma quando lo si diceva a sinistra che c'era un regime si alzava un polverone, lo dice Berlusconi e quasi quasi gli si da pure ragione?
ragazzi, qua c'è poco da stare allegri, la legge sul conflitto di interessi va fatta, 'sti cazzi se prodi & co. pensano che non sia la priorità.
invece lo è, prim'ancora del riaggiustamento dell'economia, solo un idiota non arriva a capire che tutto parte dall'enorme potere di frottolo.
Credo che ciò che dice l'impresario non vale niente, il problema portato da moretti è da non sottovalutare, cioè ha perso l'impresario, perfetto adesso comunque vada tutto è a posto, tanto c'è d'alema agli esteri, di pietro alle infrastrutture, paddoa-schioppa all'economia, ecc. e se questo governo di sx permette di blindare l'impresario, in modo da dargli l'ennesima occasione di un ribaltone, come la mettiamo?
" Stabilità e crescita sono dunque i binari, secondo il ministro dell'Economia, sui quali dovrà camminare l'economia italiana. "
da repubblicaonline: http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/economia/conti-pubblici-2/padoa-schioppa/padoa-schioppa.html
Mi fate capire cosa rappresentano la stabilità e la crescita, spero che non siano sinonimi di Lacrime e Sangue!!!!!!!
"A proposito di conflitti di interesse, ma come'è quell'incogruenza che circola in questi giorni, circa di pietro, ministro per le infrastrutture e presidente di una società immobiliarista di sua PROPRIETA'"
Onebloger, Di Pietro ha dichiarato di essersi gia' dimesso da presidente dell'immobiliare e dall'albo degli avvocati.
Ragazzi, mi sa che state correndo un po' troppo, il nuovo governo e' ancora in fase embrionale, abbiate pazienza e dategli un po' di tempo per cominciare a lavorare, non credo abbiano una bacchetta magica.
E questo e quello che chiamo serieta' http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_1548150.html?ref=hprepnews
Oh guarda, noto con piacere che qualcun altro comincia a vedere cosa è veramente questo governo Prodi e chi è il ministro più pericoloso.
Certo, Onebloger, che significa "Lacrime e Sangue"! E del resto cosa ti aspettavi da un TPS che esce dalla splendida tradizione della Banca D'Italia?
In realtà quell'ambiente ha sempre perseguito una politica economica deflazionista e restrittiva, alle spalle dei lavoratori e per far guadagnare le banche.
Ma almeno, fino al 1980, la sinistra lo considerava correttamente come il proprio nemico: rileggiamo la storia della politica economica degli anni '60, poi i socialisti contro La Malfa padre nei '70, le polemiche contro l'ingresso nello SME, ecc.
Dopo il '90, invece, ci siamo fatti imbrogliare da questi ambienti, consapevolmente o no. E allora tutti a credere a palle come "l'indipendenza della Banca Centrale", i tecnici neutrali al governo, la santificazione di Ciampi, ecc. Io aspetto che uno studioso serio scriva la vera storia della svalutazione del '92 e del perché é stata fatta settimane troppo tardi.
Ci sarebbero da sviluppare anche altri spunti interessanti (ma so di essere OT):
- la vera figura di Prodi, dal punto di vista politico - economico, e del suo maestro Andreatta padre. Non riesco a rendermi conto di come abbiamo potuto farne un'icona della sinistra
- cosa succederà nei prossimi mesi. A questo proposito vi suggerisco una ipotesi simpatica:
* A ottobre il governo si trova coi conti fuori controllo, anche perché non avrà voluto far nulla subito per correggerli (ad es. tassando le rendite).
* Dovrà proporre una finanziaria dura e non riuscirà a farla approvare.
* Cadrà Prodi e TPS formerà un governo di "salvezza nazionale" che farà approvare una finanziaria ancora più dura anche coi voti della destra.
* Dopo un anno in cui avremo pagato un prezzo appunto di lacrime e sangue (pensioni, ecc), nell'estate 2007 ne usciremo con un governone democristiano Rutelli - Casini - Formigoni, senza nemmeno bisogno di andare a votare.
E nel frattempo i vari Moretti e C si sentono di sinistra sparando le loro c....ate.
Il problema è che con i conti così mal ridotti da qualche parte i soldi devono uscire, o più tasse o meno servizi, oppure vi aspettate che i soldi crescano sugli alberi?
Anche se ho votato sx, alcune volte in questo blog mi sento un estraneo, adesso Paolo Zinna argomenta su dei macigni che per la maggior parte del popolo di sx sono tabù, mi sono permesso in un altra discussione si trattare circa gli avvenimenti successi nel 1992, sono stato trattato non molto bene. Sottoscrivo, al 1000%, che concordo con quanto esposto da Paolo, sperando di poter dire dopo ci siamo sbagliati, infatti come scrive Chiara:
"mi sa che state correndo un po' troppo, il nuovo governo e' ancora in fase embrionale, abbiate pazienza e dategli un po' di tempo per cominciare a lavorare, non credo abbiano una bacchetta magica."
Speriamo sia così. Nel frattempo però il barometro indica burasca in arrivo della serie "dayaftertomorrow"
X Salvatore, se i soldi devono uscire da qualche parte e le soluzioni possibili sono solamente più tasse o meno servizi, perchè nessuno arriva a pensare di intervenire alla partenza di tutti i debiti.
Così come hanno, per decreto negli anni '90 del secolo scorso, privatizzato BankItalia con un analogo atto lo STATO ITALIANO si riprenda la SOVRANITA' dell'emmissione della nostra valuta?
Certo, Salvatore, a malincuore sono d'accordo con te sul fatto che si dovrà fare qualcosa.
Ma facciamo qualcosa davvero DI SINISTRA e POSSIBILE.
Vediamo alcune possibilità:
- non proporsi di ridurre lo stock di debito. Siamo vissuti così da 10 anni, perché dovremmo soffrire per "migliorare"? Ormai i mercati finanziari hanno scontato questo livello del debito italiano, l'importante è solo non farlo più crescere.
- quindi fissare la pressione ad un livello che non dia né avanzo né disavanzo primario
- in questo quadro, spostare la tassazione dalle attività sottoposte alla concorrenza internazionale a quelle che non lo sono (dall'industria ai ristoranti e agli avvocati, tanto per fare un esempio). Aumentare l'IVA e ridurre l'IRAP
- spostare in parte la tassazione alle imposte indirette. Hanno il difetto di non essere progressive, ma almeno le pagano tutti. invece l'evasione generalizzata rappresenta una progressività al contrario, pagano solo i lavoratori dipendenti
- tassare i patrimoni, alleggerendo le imposte sui redditi. Questa non è una idea veterocomunista, anche Einaudi sosteneva giustamente la imposta di successione come imposta "LIBERALE" che avvicina alla uguaglianza dei punti di partenza.
In campagna elettorale avremmo dovuto sostenere a viso aperto che volevamo tassare i patrimoni. Ma certo, bisognava anche gridare che, correlativamente, avremmo detassato gli stipendi. Ma questo Prodi non lo ha fatto. Non vorrai mica scontentare la BdI e le banche!
- non diminuire l'ICI, ma l'irpeg
- sviluppare un mercato comune mediterraneo per rilanciare il Sud
- ecc.
Ma tu credi che TPS farà queste cose? Ma non scherziamo!
E io, che ho sempre raccomandato di non parlar male di noi finché c'era da liberarsi del nano, oggi mi sento libero di dire che questo governo ha un'apparenza di sinistra (vedi il post Zitti Zitti....) ma farà una politica di destra. Spero di sbagliarmi.
Si Paolo ma riducendo irap e irpeg siamo sicuri che
facciamo ripartire le aziende e l'economia italiana?
Cioe' gli imprenditori italiani saprebbero approfittarne,facendo investimenti e creando nuovi posti di lavoro (anche per far ripartire il mercato interno)
Io ho poca fiducia nella classe imprenditoriale di questo paese ... quelli grandi sono tutti monopolisti (Benetton,Provera e mettiamoci pure il nano) per scelta.E se non ci credono loro...
X Paolo Zinna,
"- non proporsi di ridurre lo stock di debito. Siamo vissuti così da 10 anni, perché dovremmo soffrire per "migliorare"? Ormai i mercati finanziari hanno scontato questo livello del debito italiano, l'importante è solo non farlo più crescere."
Quando studiavo Economia Politica io mi si diceva che lo Stato, non essendo un'azienda a fini di lucro e dovendo offrire i servizi a TUTTI i cittadini, poteva benissimo sopravvivere con un debito pubblico "controllato".
Quindi sarei d'accordo con te, il problema è che il debito pubblico italiano è tutt'altro che controllato ed anche solo per fermare lo sforamento in atto qualche sacrificio è necessario.
- Aumentare l'IVA e ridurre l'IRAP
Assolutamente NON d'accordo con te.
Non è vero che le imposte dirette vengono pagate da tutti, le attività commerciali possono evadere l'IVA con la stessa facilità con cui evadono le tasse.
Un esempio? Un bar invece di comprare bibite con fattura le acquista dal grossista in nero, nessuno dei due paga l'IVA, tranne il cittadino a cui la bibita sarà venduta.
Equilibrando fatture e scontrini si possono evadere abbastanza agevolmente una buon quantitativo di tasse.
Inoltre l'IVA colpisce indistintamente ricchi e poveri, quindi è una delle tasse più INIQUE e di destra che esistano.
- tassare i patrimoni, alleggerendo le imposte sui redditi.
In realtà basterebbe tassare tutte le rendite sugli affitti e far pagare una tassa sulle case sfitte (magari dalla terza in poi).
Dare la possibilità al lavoratore di scalare dalla sua rendita le spese di "affitto" equivarrebbe a diminuire gli affitti in nero.
L'imposta di successione non porterebbe granché nelle casse delo Stato, è stato fatto un gran casino per niente, e se davvero il proposito di "tassare le successioni" ha impaurito le persone ed ha rischiato di farci perdere le elezioni sarebbe stato meglio non parlarne proprio.
- non diminuire l'ICI, ma l'irpeg
Io credo che l'ICI vada eliminata, ma solo per le prime case.
- sviluppare un mercato comune mediterraneo per rilanciare il Sud
Un mercato di tale tipo ci sarà solo quando Albania, Montenegro, Grecia, Egitto e Libia saranno nazioni con cui intrecciare proficui rapporti economici, ora mi sembra una prospettiva lontana.
Il sud ha bisogno di infrastrutture, in fondo se ci fosse un aereoporto degno di tale nome la Germania e la Francia sarebbero a solo due ore di volo.
Ma se in alcune zone del sud ancora non arriva l'acqua potabile..., non scherziamo per favore, i politici meno parlano del sud e meglio è guarda....
Vorrei che valutaste la logica del pacchetto, che mi pare essere: facciamo tutte le manovre fiscali possibili, nell'ambito dei ferrei vincoli posti dalla apertura dei mercati finanziari, per rilanciare lo sviluppo. Quanto avrà effetto, lo sapremo a posteriori, ma certo sarà sempre meglio che non far nulla o privilegiare i privilegiati di sempre.
Per Salvatore: tutte le tasse sui consumi non sono progressive, lo so e lo avevo detto; però si può agire differrenziandole per tipo di consumo, ecc. Comunque, lo proponevo solo come "riduzione del danno" per uno stato che è lontanissimo dal riuscire a contenere l'evasione.
In particolare, credo di conoscere il Sud abbastanza bene, a questo proposito.
Infine, una notazione tecnica (ma è solo un punto minore): credo che l'evasione IVA sia stimata molto più bassa di quella Irpeg, e si capisce. Infatti il tuo grossista, se desse al bar le bibite in nero, non riuscirebbe a riavere indietro l'IVA che a lui ha applicato il produttore (e ti assicuro che per un industria alimentare non è così semplice evadere l'IVA).
Non nego che talvolta il grossita lo faccia (per evadere anche l'imposta sui redditi, ecc), ma è complicato e non generalizzato.
Solo qualche osservazione:
l'imposizione indiretta, oltre ad essere la classica tassa sulla povertà, deprime i consumi;
non è comunque facile intervenire dull'imposizione indiretta anche volendo, perchè ci sono dei limiti imposti dalla Cee sin dal '77 per salvaguardare l'equilibrio del mercato interno;
il debito pubblico si autoalimenta a causa degli interessi passivi: quindi più è basso più risorse si liberano;
l'indipendenza della Banca Centrale porta generalmente rigore contro manovre sulla valuta che portano necessariamente a spinte inflattive.
Quanto precede lo scrivo in base a reminiscenze di scienza delle finanze: se sono bestialità aspetto sereno confutazione.
Mah, le argomentazioni di Zinna non sono mai banali, però sì, mi sembra che sia lui che gli altri intervenuti su Moretti si stiano fasciando la testa prima del tempo. Critico Alberto per la sua fissazione con D'Alema, non perché manchino i motivi per farlo, ma perché si perde di vista la visuale d'insieme, e allo stesso modo non trovo salutare una fissazione aprioristica su Prodi. Io ho la mia dose di obiezioni da sollevare sulla sua impostazione, perciò discutiamo giustamente ora che abbiamo la scadenza elettorale alle spalle, ma senza darci al catastrofismo preventivo. Tra l'altro si rischia di ritrovarsi in linea con uno come Cossiga se si induce in quella linea.
Tornando a Moretti mi sembra ovvio che su queste cose non bisogna abbassare la guardia. O meglio, senza l'ovvietà, non abbassiamo la guardia su conflitto d'interessi, riforma del sistema radiotelevisivo, cancellazione delle leggi ad personam, etc. Io personalmente però non vedo segnali negativi, magari mi sbaglio anche, però con qualche incertezza, con qualche resistenza, mi sembra di vedere una certa determinazione in questo esecutivo dalle mille teste. Il Berlusconi mai domo, che non si rassegna alla sconfitta e si da alle dichiarazioni in libertà è inquietante, a dir poco. Sperò però che la sua presenza sia anche un elemento catalizzatore per il nuovo governo, un monito di quello che ci aspetta se appena appena danno segni di rilassamento o cedimento.
ciao
A Pino:
- "deprime i consumi" qualora non si diano ai consumatori risorse aggiuntive equivalenti. Ma il suggerimento era di "ridurre in misura equivalente l'imposizione diretta"
- "limiti imposti dalla Cee": si può ad es. agire sull'IVA, altri paesi l'hanno fatto
- "il debito pubblico si autoalimenta": proponevo solo l'azzeramento dell'avanzo primario, cioè le entrate dovrebbero superare le spese di quel tanto che serve a pagare gli interessi. Sarebbe bello che non ci fosse questa necessità e si potessero "liberare risorse" ma abbiamo un gran debito pregresso. Io negavo soltanto che si dovessero fare ULTERIORI sacrifici per ridurre lo stock di debito (cioè il capitale dovuto): ne dobbiamo fare già molti per pagare gli interessi.
- "rigore contro manovre inflattive": verissimo, è proprio per questo che i banchieri la chiedono. E un po' di ragione ce l'hanno, i governi degli anni '70 hanno fatto politiche imprevidenti e poco sagge. Non propongo di imitarli, il debito non deve più crescere. Ma non deve neanche diminuire, sennò strozziamo l'economia.
Spero che tu possa trovarti d'accordo con questa visione cauta, ma non disattenta allo sviluppo.
Sul tema delle tentazioni mai sopite di appeseament a sinistra vi propongo un'interessante riflessione di Gennaro Carotenuto (non sono d'accordo solo sulla fiducia nella maturazione di AN, che mi sembra un fatto più riscontrabile a livello di sistema - l'alternanza che zoppicando funziona - piuttosto che a livello di partiti).
Ancor prima del conflitto di interessi andrebbe risolto il problema dell'oligopolio televisivo - e questo già risolverebbe in gran parte il problema del conflitto, oltre a tutti i problemi che resterebbereo anche se il caimano si disinteressasse di politica formalmente attiva. Non è accettabile, né oggi né per il futuro, che le frequenze scarse per le trasmissioni siano occupate in gran maggioranza da un'unica azienda; ed anche la RAI andrebbe ridimensionata e resa un vero canale di stato, senza rincorrere le TV commerciali sul loro terreno. So benissimo che gli interessi contrari a ciò sono enormi, Occhetto ci provò ma fallì (per una pessima sua gestione della cosa), tuttavia bisogna aver sempre chiaro il problema, che ritengo ancor più importante, oggi ed in prospettiva, del conflitto d'interessi.
Ancora riguardo conflitti/collusioni:
Il ministro della giustizia Italiano coinvolto nell'inchiesta di mafia
John Hooper da Roma - Giovedì 18 maggio, 2006 - The Guardian (http://www.guardian.co.uk/)
· Prodi obbligato a nominare l'uomo che regge la bilancia del potere
· Clemente Mastella era presente al matrimonio del colluso
Il nuovo leader italiano, Romano Prodi, ha nominato ieri al Ministero della giustizia un politico controverso collegato ad un confesso colluso di mafia.
Clemente Mastella, a suo tempo della Democrazia Cristiana vicino Napoli, è noto anche per le critiche ai giudici.
Il piccolo partito che egli guida regge la bilancia del potere all'interno del nuovo parlamento e se Prodi non gli avesse elargito una sedia di rilievo nel gabinetto dei ministri il futuro del suo governo di centro-sinistra avrebbe potuto essere in pericolo.
Mastella è stato inquisito quest'anno presso la Direzione nazionale anti-mafia a Roma per i suoi rapporti con Francesco Campanella, che ha ammesso di aver aiutato l'allora latitante boss mafioso, Bernardo Provenzano. Nel luglio 2000 Mastella fece da testimone al matrimonio di Campanella. Mastella non figurò tra i sospetti e non ha nessun capo d'imputazione.
Campanella, ex-presidente del consiglio comunale di Villabate, popolosa città fuori Palermo, ha ammesso di avere fornito assistenza vitale al fuggitivo "boss dei boss" della mafia, Provenzano, che è stato catturato il mese scorso dopo 42 anni di latitanza. Nel 2001 abusò della sua posizione ufficiale per fornire al più grande “padrino” di Cosa Nostra una carta d'identità per recarsi all'estero a ricevere terapie mediche.
Un altro testimone al matrimonio di Campanella fu Salvatore Cuffaro, governatore della Sicilia e in precedenza compagno politico di Mastella, già rinviato a giudizio per favoreggiamento a Cosa nostra, la mafia. Egli ha respinto ogni addebito.
Il ruolo sostenuto da Campanella nell'aiutare Provenzano, che si recò in Francia per un'operazione alla prostata, è stato svelato da un pentito. L'esponente del consiglio comunale venne posto sotto indagine e, posto di fronte all'incarceramento, ha cominciato a collaborare con le autorità.
In un tribunale pesantemente blindato, con le fattezze celate da un passamontagna, Campanella da allora ha testimoniato per esteso sui suoi contatti con la mafia e il coinvolgimento dei politici con mafia.
Mastella è una delle figure più sveglie ed esplicite della scena politica Italiana. L'anno scorso criticò e indagò sulla supposta corruzione della sinistra dicendo in un'occasione che i pubblici ministeri che cercavano tra le affermazioni di legami tra il governo locale e il crimine organizzato a Napoli avevano generato un "clima di terrore".
Nei 12 anni trascorsi, il 59enne Mastella ha partecipato alla fondazione di non meno di quattro partiti. Ministro nel primo governo Berlusconi nel 1994, abbandonò la destra nel 1998 per fondare un proprio partito e quindi si alleò con la sinistra.
L'anno scorso, quest'ultimo partito, Unione Democratici per l'EURopa, minacciò di abbandonare la coalizione guidata da Prodi perché si sentiva emarginato. Nelle elezioni politiche del mese scorso ha ricevuto solo l' 1.4% dei voti. Ma poiché il suoi voti sono concentrati attorno a Napoli, gli hanno portato più seggi di altri partiti più grandi, ma con elettorato distribuito più uniformemente. Fondamentalmente, i senatori di Mastella occupano tre dei 315 seggi totali del senato, dove il centro-sinistra ha una maggioranza solo di uno.
Il gabinetto dei 26 di Prodi pende notevolmente a sinistra e include il primo ministro degli esteri ex-comunista, Massimo D'Alema. Le traballanti finanze del paese sono state affidate a un ministro indipendente, Tommaso Padoa-Schioppa, in precedenza membro esecutivo della Banca Centrale Europea.