Ne dice di stupidate questo Rotondi...:)
Qui ormai non se ne puo' piu'. Incomiciano ad
aver paura i forzaitaliotimafiosi eh?
Ma lo avete visto ieri sela il nano pelato con il tacco quanta bile ha vomitato fuori? Pensavo che sarebbe esploso in diretta!!
niente da fare...,
anche stavolta sono l'unico che non sa chi è sto tizio... :-(
in ogni caso che gli spetti il premio è innegabile...!!! :-D
beh questa è davvero esagerata.
rotondi è il tipico servo che per compiacere il Padrone le spara talmente grosse da risultare ridicolo anche agli occhi dei suoi stessi alleati...
estirpare, estirpare, estirpare
beh, finché c'è Kaiser nessuno sarà mai solo nell'ignoranza.
rotondi è il segretario della nuova gloriosa DC, forte di un impressionante 0.7% alle politiche
Mi sembra un ottimo segnale della bontà di queste nomine e della reale volontà di risanamento, che nel centrodestra siano presi dal nervosismo. Comunque che fogne: si richiama un integerrimo come Rossi per fare chiarezza e questi la definiscono un'occupazione rossa. Mi domando a parti invertite come avrebbero gestito la situazione: ulteriore nomina di Galliani a commissario Figc? E non è una battuta.
chi è Rotondi ?
facile: il ventriloquo di Berlusconi !
è un Berlusconi's boy !
a tremare devono essere i corrotti del calcio, di qualunque casacca sportiva.
si chiami Juventus o Milan o cos'altro.
scelta felicissima !
Davide, mi fa piacere che ti faccio uscire da quel senso di solitudine
Davide...
la mia domanda è:
da dove salta fuori sto tizio...???
è un riciclato o uno nuovo...???
Ma questo parla sempre.. lo trovo sempre nei TG. Eppure non dovrebbe contare più del partito dei pensionati..
Un riflesso pavloviano. Leggono Borrelli e mordono. Ma non pretendeva che gli ridessero gli scudetti? Se Borrelli è il giustizialista che dicono ed il Milan non ha fatto nulla (fissa a cu ci criri) non vedo quale problema ci sia. Il nano pallonaro teme di doverselo trovare un'altra volta davanti...tranquillizzatelo al massimo qui lo mandano in B, non in galera.
Mi stavo chiedendo, ma quando ha dato del vecchio rancoroso a Biagi non si è accorto che si stava facendo il ritratto?
ragazzi, scusate, forse non ricordo bene, ma quando prodi propose gianni letta come commissario straordinario della figc, non furono berlusconi, cicchitto e co. ad arrabbiarsi da matti al tono di "ecco il contentino che ci dà la sinistra dopo essersi presa tutto!"? ed ora che c'è rossi hanno ancora da ridire? ma cosa si dovrebbe fare per farli contenti?
morrisey: fare un passo indietro e ridare il trono al Berlusca !
;-)))
nino: sicilianuzzo sei ? comm'a' mia !
;-)))
e' commovente vedere gli sforzi del centro-destra per abbassare i toni! sti cazzi ! se fossimo negli anni 60-70 ci sarebbe veramente da temere per un pronunciamento golpista delle forze reazionarie: berlusconi in questo periodo e' letteralmente una furia ed i cani del suo canile delle sue liberta' sono solo un pallido contorno. ma che si deve fare perche' l'opinione pubblica si renda conto della scandalosa eversivita' di un essere che di fronte al proprio utile personale travolgerebbe qualunque cosa, qualunque valore, qualunque verita'. mi viene in mente l'ultima potente scena del caimano di moretti dove il protagonista come una sorta di demonio svelato, ebbro di sordida esaltazione di se stesso, si lascia alle spalle le macerie fumanti di tutto cio' che la sua furia distruttrice ha travolto, la verita', le istituzioni, lo stato, l'italia.
mha, pensiamo a cose piu' allegre: ma ccu tutti sti siculi fori do canili ca ci semu peri peri na firamu duminica 28 a scuffari a cuffari vasa vasa (difficili mi para!... ma a lu voti i miracoli...)
octopus: Reggino (Noponte, of course) ;)
11:36 Berlusconi: "Sinistra ha utilizzato sistema Moggi"
Con la nomina di Francesco Saverio Borrelli a capo dell'ufficio indagini della Figc, il centrosinistra ha dimostrato di sapersi adeguare al "sistema moggi", scegliendosi cioè un "arbitro di parte". La pensa così il leader di FI, Silvio Berlusconi, oggi a Milano.
lui avrebbe preferito senz'altro Squillante
O.T. nino: ci separa sempre scilla e cariddi. ovvero, siamo cugini
O.T. nino: ci separa sempre scilla e cariddi. ovvero, siamo cugini
O.T. nino: ci separa sempre scilla e cariddi. ovvero, siamo cugini
Postato da octopus Mercoledì 24 Maggio 2006 alle 13:57
Hai detto niente, vaglielo a dire ad Ulisse..:-D
Eehehhe mi raccomando non stuzzicate troppo Cola Pesce ;)
Travaglio: "Pretendere da questa gente un giudizio sereno su Borrelli è come stupirsi se la Banda Bassotti detesta il commissario Basettoni."
Mani Pulite sul pallone
Marco Travaglio
Non basterebbe un plotone di neuropsichiatri, né un manipolo di criminologi, per spiegare le reazioni della Casa della Libertà Provvisoria alla nomina di Francesco Saverio Borrelli a capo dell´Ufficio indagini della Federcalcio. Reazioni decisamente più dure di quelle che avrebbero accolto la nomina di Al Capone. Il fatto è che, per la prima volta nella sua storia, il calcio italiano scivola via dalle mani della politica, che fin dai tempi del Duce l´aveva sempre usato come "instrumentum regni" e gestito come il cortile di casa.
Scivola via, il calcio, e si dà un vertice totalmente sganciato dai partiti. Il commissario Guido Rossi e il procuratore Borrelli sono due marziani: hanno un´età, una storia, un prestigio, un peso specifico e un orgoglio financo un po´ snobistico della propria autonomia da garantire assoluta libertà di movimento, al riparo da ogni condizionamento, ammiccamento, accomodamento. Con due così, l´italica arte della strizzatina d´occhio, del darsi di gomito, dell´ "aumma aumma", del ricattuccio non attacca. E tanto basta a spiegare lo sgomento di chi quell´italica arte ha elevato a programma di vita e poi di governo. Quelli che tuonano contro Borrelli sono gli stessi che 12 anni fa volevano Previti ministro della Giustizia e 10 anni fa avevano pronto un collegio sicuro per Dell´Utri e uno per Squillante (il primo fu eletto, il secondo fu arrestato appena in tempo). Pretendere da questa gente un giudizio sereno su Borrelli è come stupirsi se la Banda Bassotti detesta il commissario Basettoni. L´idea, poi, che a guidare le indagini sul calcio sia uno che sa guidare le indagini getta gli intoccabili nel più cupo smarrimento: all´ex procuratore di Milano avrebbero preferito di gran lunga un procuratore della Gea.
In fondo, bisogna capirli. Già duramente provati dalle indagini sui furbetti, dalle elezioni politiche, dalla cattura di Provenzano, dall´arresto di Previti e dalla condanna di Vanna Marchi, stanno vivendo come un incubo questa strana aria di legalità che si respira da qualche settimana. Il centrosinistra non c´entra, anzi: Prodi aveva pensato bene di offrire la Federcalcio a Gianni Letta, il quale ci aveva fatto la grazia di declinare, e solo a quel punto era saltato fuori Guido Rossi. Quel che si dice, per la politica politicante, un marziano. Un odioso e odiato "moralista" che parla di «etica negli affari» e «conflitto d´interessi», e che con la sinistra ufficiale c´entra poco o nulla (basti pensare alla sua fiera opposizione alla scalata Unipol a Bnl e all´immortale battuta sulla «merchant bank» di Palazzo Chigi ai tempi di D´Alema). Esattamente come Borrelli, protagonista di epici scontri con il centrosinistra ai tempi della famigerata Bicamerale e delle leggi-vergogna della legislatura dell´Ulivo. Per questo Berlusconi li detesta: sa benissimo che la sua litania sulla «sinistra che ha messo le mani sul calcio» è una balla sesquipedale, visto che né Rossi né Borrelli rispondono ad alcuno se non alle proprie coscienze e alle leggi penali e sportive. Ed è proprio questo che lo preoccupa. È più forte di lui. Quando sente parlare di legge, e peggio ancora di coscienza, mette mano alla fondina. O allo stalliere.
Come diceva Bossi quand´era lucido, «se Berlusconi piange, state allegri: vuol dire che non ha ancora messo le mani sulla cassaforte». Dunque stiamo allegri. Godiamoci questa boccata d´ossigeno, ovviamente passeggera, finchè dura: due uomini di legge di specchiata fama ai vertici del calcio. E ringraziamo l´ingorgo istituzionale, il vuoto di potere a Roma, le intercettazioni di Torino e di Napoli e le congiunzioni astrali che han consentito ad alcune pericolose schegge di legalità di insinuarsi proditoriamente nel corpo marcio del Paese, rischiando fra l´altro di creare un pericoloso precedente. Se non si provvede per tempo, queste tracce di Stato potrebbero contaminare irrimediabilmente l´Antistato e disorientare l´opinione pubblica non più avvezza a emozioni così choccanti.
È bello leggere, mentre le acque del Mar Rosso restano ancora miracolosamente aperte, i commenti di Cicchitto, Rotondi, Mantovano e altri giureconsulti di fama mondiale sul ritorno di Borrelli. Non potendo tirar fuori la solita menata delle toghe rosse, anche perché il Comintern non ha squadre nel campionato di serie A, sono a corto di argomenti. Detestano Borrelli, ma non riescono a trovare un solo motivo (confessabile, s´intende) per cui non dovrebbe diventare procuratore della Figc. E per di più sanno che i tifosi di tutt´Italia non capiscono a quale titolo i politici continuino a pontificare sul pallone e, auspicando una giustizia rapida e inflessibile, non comprendono perché mai Borrelli non va bene. È forse un dirigente di qualche squadra? Lo manda forse l´Inter, o la Juve, o il Peretola? Non sanno che dire, e allora delirano, dicendo cose che una persona normale si vergognerebbe di pensare. Berlusconi seguita a blaterare di «mani della sinistra sul calcio», ma solo perchè vorrebbe tenercele ancora lui («Ho detto a Galliani di non dimettersi»: come se la Lega Calcio la nominasse il capo dell´opposizione o il padrone di Milan). Intanto Fabrizio Cicchitto, con grave sprezzo del ridicolo, intravede «una manina che vuole recuperare il giustizialismo» e parla di «nomina incredibile e tutt´altro che innocente»: e lui, venendo dalla P2, di colpevoli se ne intende. La manovra, prosegue il boccoluto muratorino, punta a «riprendere a sparare a raffica in molteplici direzioni, e aumentare il potere di ricatto e di interdizione di alcuni ben precisi ambienti milanesi collocati a cavallo fra alcuni grandi studi legali, alcune banche, qualche potere editoriale». Parole incomprensibili, da cifrario esoterico. «È un´altra prova del regime dell´Unione», tuona Isabella Bertolini, farfugliando di «uso politico della giustizia sportiva contro Berlusconi». Anche Alfredo Mantovano di An, magistrato-deputato («toga nera»?), sostiene che questa è «la risposta più adeguata all´intenzione di Berlusconi di tornare presidente del Milan». Capìta l´antifona? Borrelli potrebbe disturbare il conflitto d´interessi politico-sportivo di Berlusconi, dunque è meglio che si faccia da parte (a proposito: ma perchè Mantovano e Bertolini, a proposito del nuovo capufficio indagini, pensano subito al Milan? Sanno qualcosa che noi non sappiamo?). Sempre acuto l´ex ministro Gasparri: «Io non ho problemi perché sono romanista, ma se fossi milanista sarei preoccupato. Perché gli ex procuratori di Milano non vanno in pensione a fare i nonni?». Parola del responsabile di un partito che, all´Authority della Privacy, ha nominato un condannato definitivo per violazione della privacy. Il meglio lo dà l´on. avv. prof. Gaetano Pecorella: «Se Borrelli farà al calcio italiano quello che ha fatto alla politica, sarà la fine del calcio italiano». Tre cazzate in una: il calcio italiano è finito a causa degli scandali, ben prima che arrivasse Borrelli; la politica non è mai finita, anche se la presenza di Pecorella in Parlamento potrebbe farlo supporre; Borrelli non s´è mai occupato di politica e ora non si occuperà i calcio: s´è sempre occupato di reati, e se questi hanno attinenza con la politica e con il calcio, è colpa della politica e del calcio, non di Borrelli.
Un certo Ciocchetti dell´Udc vaneggia di «ferite che si riaprono» e di nomina che «spacca ulteriormente il Paese». Evidentemente ha notizia di moti di piazza fra borrelliani e antiborrelliani che, per il momento, non abbiamo notato. Per il segretario, con rispetto parlando, della Nuova Dc, Gianfranco Rotondi, la nomina di Borrelli è «un´operazione politica contro Berlusconi», addirittura «un ghigno mafioso»: parola di uno che ha portato in Parlamento due pregiudicati, De Michelis e Cirino Pomicino (ieri molto critico anche lui). Ora Rotondi minaccia di «lasciare il Paese», per la gioia dei più. E pare che si lamenti anche Mario Pescante di An, quello che dovette dimettersi da presidente del Coni perché nel laboratorio dell´Acquacetosa era vietato cercare il doping, onde evitare il rischio di trovarlo.
Politici a parte, gli unici commenti normali arrivano da due calciatori azzurri. Alberto Gilardino: «Borrelli è uomo di grande competenza, mai come ora ci aspettiamo molto dalla giustizia sportiva perchè il calcio torni pulito» (Gilardino è, o almeno era fino a ieri, l´attaccante del Milan). E Simone Perrotta: «Se Borrelli è riuscito a fare pulizia nel mondo politico, ci riuscirà anche nel calcio. Speriamo che ci riesca come ha fatto a suo tempo con il pool di Mani pulite». Ecco: quel che sperano gli sportivi è proprio quel che temono lorsignori.
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ahi ahi Travaglio mi cade sui Classici: il commissario Basettoni sta a Topolinia, e non ha giurisdizione sui Bassotti che furoreggiano a Paperopoli
marcolino, marcolino questa è una grave imprecisione!
La Banda Bassotti, quelli si che erano ladri degni di tal nome, altro che la Banda Berlusconi.
Almeno quando li arrestavano non facevano una piega, ma suppongo che anche a Paperopoli ci fosse la prescizione perché nel numero successivo di "Topolino" i gaglioffi erano di nuovo in libertà...:-D
Azz è vero...ma paragonare quelli qui con Macchia Nera mi sembra eccessivo! La Banda Bassotti calza a pennello, anche per il nome ;)
A proposito di calciatori e di ignoranza la maggioranza alla domanda: "cosa ne pensa di Borrelli?" cadevano dalle nuvole perché non sapevano chi fosse questo "Carneade".
Insomma, come se negli ultimi 12 anni non fosse successo niente, viva l'ignoranza! :)
per forza, salvatore, cadevano dalla nuvole: hanno tutti la testa ... nel pallone !
;-)
nino: Non c'è bisogno di tirar fuori Macchia Nera, ci sta sempre Pietro Gambadilegno!
chi è il presidente della Authority della Privacy, condannato in via definitiva per violazione della legge sulla privacy, nominato da Gasparri ?
Giuseppe Fortunato...
sostenuto da AN
condannato a 6 mesi per violazione del segreto d'ufficio (condanna resa definitiva l'8 marzo 2002 dalla sentenza numero 9331 della Corte di Cassazione) che e’ stato eletto dal passato (s)governo all'authority per la privacy