Temo sia proprio vero:
"I nostri governi hanno la malattia del sonno !".
anche i blogger hanno la malattia del sonno
Gli stessi managers senza scrupoli non disdegnano invece la ricerca nei paesi del terzo mondo, quando si tratta di sfruttare la biodiversità e l'esperienza delle medicine tradizionali di luoghi come Africa e Amazzonia: in questi casi saccheggiano piante patrimonio delle tradizioni di quei popoli, ne brevettano i principi attivi e tanti saluti. Attualmente il governo brasiliano ha in corso oltre cinquanta processi contro le multinazionali del farmaco di tutto il mondo. Una si è conclusa recentemente con la condanna di un'azienda giapponese, ma dopo tempi lunghissimi, costi e problemi logistici incalcolabili (basta pensare che mentre in Brasile è giorno, in Giappone è notte).
Concordo, ma la responsabilità va ricercata negli altri vertici. Mio nonno era direttore del reparto ricerche di un'azienda farmaceutica. Lui lavorava perché gli piaceva il suo lavoro e pensava di essere di aiuto agli altri, per cui era in perfetta buonafede (a parte che sperimentava i farmaci sugli animali mentre io sono contrario alla vivisezione), ma erano altri tempi, era l'Italia del dopoguerra. Oggi le industrie farmaceutiche sono, prima di tutto, industrie, grosse industrie e multinazionali (non più piccole aziende come quella in cuilavorava mio nonno) e come tali vengono amministrate uardando ai profitti anziché al benessere delle persone. Ecco perché una mia conoscente ha dovuto far venire dall'estero un farmaco per una sindrome di cui in italia ci sono non più di 4 o 5 casi. Secondo me dovrebbe essere lo stato a condurre e finanziare determinate ricerche per farmaci che magari servono a una minoranza di persone che stanno male ma non sono abbastanza per coprire le spese di produzione.