Un parlamento di frizzi e lazzi
di Lidia Ravera
«Tocca a Fini ed entra in aula Berlusconi: siede sopra Tremonti, circondato dalle ragazze in bianco.Carlucci Carfagna Gardini e Rubino, tutte attrici e soubrettes». L'ho letto su la Repubblica, nell'esilarante e deprimente resoconto di Concita De Gregorio sulla seduta della Camera dei Deputati.
Si doveva votare la fiducia al Governo. Roba seria, direte voi. Invece no: si è svolta «tra battute, fischi, cartelli e urla leghiste». Senza pietà, ma con commendevole zelo, l'ottima Concita ne riporta alcune di battute, e segnala le reazioni. «D'Alema ride con Mussi e Amato», «Berlusconi applaude e ride», «Da sinistra gridano: sei una macchietta!». «Berlusconi fa partire il coro: Unipol unipol unipol...». Gridano, ridono, cantano. Mentre le soubrettes ( un discorso finalmente chiaro sulla rappresentanza femminile in politica: un femminile di rappresentanza. Come certe automobili. Come un attico pentacamere quadriservizi pluriterrazzato affaccio piazza di Spagna...) interrompono, tutte contente, e si agitano a comando con il vantaggio dei capelli lunghi. Mentre i deputati alzano i cartelli come alle manifestazioni di piazza. Mentre altri deputati protestano contro la lettera M (estratta dai commessi per stabilire l'ordine alfabetico della votazione).
E giù risate. Fischi. Pernacchie no? Si arriva alla fine dell'articolo con un senso di disagio. Vilipendio della politica? È questo il reato? Oppure disprezzo per noi. Noi che siamo fuori e ci siamo sbattuti come somari per liberarci di una classe dirigente fallimentare e un tantino farabutta, per insediare al Governo gente brava, che trainasse il Paese fuori dai guai.
Disprezzo per noi. Noi cittadini che non siamo soltanto elettori, ma anche membri di una collettività, donne e uomini che si preoccupano degli altri (i poveri, per esempio. Ce n'è. Quando saranno finiti i fescennini, sarà il caso di parlarne) e della cosa pubblica. Noi, che non abbiamo nessuna voglia di ridere.
Questo governo, come recita un famoso best seller, «speriamo che se la cavi». Ma le premesse non sono buone. Una maggioranza risicata, un’opposizione che gioca al boicotaggio, un’eredità nefasta di conti in rosso e leggi sbagliate... riusciranno i Nostri Eroi a darci un po' di stabilità e di fiducia?
Boh... intanto godiamoci qualche bella faccia in qualche posto chiave. Qualche persona che ci piacerebbe invitare a cena. Leggo sul manifesto: «Chi aveva ancora dei dubbi sulla determinazione del commissario straordinario della Figc. a dare segnali di discontinuità con il passato, ieri si è dovuto ricredere: la scelta di Francesco Saverio Borrelli in quel posto chiave ha un valore simbolico dirompente nei confronti dell'establishment politico economico che ha gestito il malaffare del calcio». Guido Rossi e Francesco Saverio Borrelli. Due belle persone. Chi ha trasformato un gioco in un business e poi il business in un truffa sarà sistemato a dovere . C'è un sacco di gente per bene, competente, da guardare per dominare il disagio, per ridurre l'ansia. C'è gente che ci piace. Fabio Mussi alla ricerca, che è un uomo colto . Padoa Schioppa all'economia: finalmente uno che all'estero ce lo invidiano. Bertinotti a sedare i tumulti a Montecitorio: avrà modo di esercitare sia la pazienza che l'ironia, bagaglio di ogni buon excomunista. Rosy e Livia: due che la mettono subito giù dura ( una coniuga al plurale-famiglie-il suo ministero e non si sdraia sul Vaticano, l'altra propone che non partoriscano «nel dolore» soltanto quelle che non possono pagarsi l'epidurale e si attrezza per farla passare dalla mutua).
Si capisce che lavoreranno duro, Rosy e Livia. Come spesso le donne. Quelle di sostanza, quelle di apparenza non so... Applaudono e fischiano?
Questo articolo mi pare esattamente un fastidioso esempio della "sinistra dell'apparenza" cioè di quella che piglia lucciole per lanterne.
Entusiasmo per Mussi,(condivido, mi pare una persona seria) e per Borrelli "che ha un valore simbolico dirompente" e che è stato messo infatti in un posto di altissimo impatto simbolico (chi non segue le vicende del calcio?) ma, lasciatemi dire, di limitato impatto sui meccanismi del potere. Intanto, anche entusiasmo per Rossi: grande avvocato d'affari, espressione di ambienti economici e culturali ben definiti e lontanissimi dalla sinistra popolare. Se vogliamo potremmo commentare: sempre meglio dei "berluscones", almeno conosce le regole della buona educazione.... ma di qui all'entusiasmo, ne corre.
E poi, Padoa Schioppa "che all'estero ci invidiano": basta sapere chi ce lo invidia e perché. Ma su TPS non voglio ripetermi (vedi thread "L'assuefazione").
Immaginati come godono "i poveri" a saperlo ministro dell'economia! Ma perché piace a Lidia Ravera? L'unica ragione che posso immaginare è che "non ruba". Vero, credo anch'io. Ma quando impareremo che "non rubare" è condizione assolutamente necessaria, ma non sufficiente a fare il politico di sinistra?
P.S. devo pronuciare una palinodia. Devo sottoscrivere le lodi di LR a Bindi e Turco, che io, pur rispettandloe, avevo sempre considerato esempi paradigmatici della sinistra codina e baciapile. Hanno dimostrato di essere veramente cristiane nella comprensione delle ragioni di chi soffre.
D'altronde, da madame "porci con le ali" che ti aspetti (film nel quale ho fatto anche una parte, all'epoca, insieme ad altri del mio liceo)?
Curioso che le piaccia Mussi..(cupo burocrate di partito con baffetto anni cinquanta).
Per il resto mi pare una specie di novella 2000 gauchista.
"espressione di ambienti economici e culturali ben definiti"
Ovvero Classi Sociali.(eh lo so non va piu' di moda questa parola)
La sinistra popolare e' già tanto se arriva a fine mese figuriamoci se riesce a far emergere dal suo interno figure come Rossi e Padoa Schioppa
Si capisce che lavoreranno duro, Rosy e Livia. Come spesso le donne
Mera retorica, stile..boh..femmimil-scottiana (Thelma & Louise).
Devo dire che (pur essendo notoriamente radicale) l'esordio delle due non mi è parso male, anche se siamo ancora alle parole. Mi scoccia un pochino quella carità e "comprensione" cristiana di Thelma-Rosy per i casi "patologici" che soffrono..sarebbe a dire i gay o quelli non sposati. Qui non si tratta mica di fare la carità a dei pezzenti, ma di riconoscere diritti di persone. Che poi gli usi normali della società contemporanea per alcuni siano patologici..beh, non sarà il contrario?
No, Sandro, non esattamente. Io non ho remore ad usare i termini classe e conflitto di classe (ho già detto che li usano anche sociologi liberali europei!).
Ma qui volevo dire una cosa più ristretta e precisa: economicamente si tratta di "finanza milanese laica" che è cosa diversa, ad es. da Banca Intesa, dai bresciani, ecc. Piuttosto è gente che in passato trovava il proprio faro in Mediobanca. Poi un po' collaterale c'era De Benedetti (quando contava qualcosa).
Culturalmente, si parte da un'area di "anticomunismo laico azionista". Poi alcuni esponenti di questri ambienti, durante gli anni '70, hanno sdoganato il PCI di Berlinguer. E hanno continuato ad apprezzarlo sempre di più, in proporzione a quanto diventava sempre più "democratico" e meno "socialista".
Il "partito democratico" Prodi - Veltroni - Rutelli sarà il compimento dei loro sogni.
Bene, la destra all'attacco anche in questo post !
Leggo solo commenti di Palo Zinna (è vera la tua mail ?) e di dedalus (bada bene il gestore xxx, che sta per sito porno, non è passato, rassegnati).
Gli altri dove sono ?
Dico la mia.
Bello, graffiante, doloroso, duro l'articolo di Lidia Ravera, in cui si legge una sconsolazione, un pessimismo per il futuro dell'Italia, una ironia priva di sarcasmo, una lucida consapevolezza delle rissose risorse della sinistra.
D'Alema che ride con Mussi ed Amato è il manifesto (non sto alludendo al quotidiano, badate eh !) embelatico di ciò che potrebbe accadere.
Predo a prestito una fra del best-seller "Io pseriano che me la cavo" per dareun monito a D'Alema.
Attenzione ! Potrebbe fare la fine, non da solo, "d'u'gall' che canta 'cnopp' a' munnezz' !"
Quanto alla destra: Ahinoi !
:o-(((
Una esortazione per PaOla Zinna: usa vocaboli più consueti e meno ricercati, la miA (nostra ?) comprensione ne risulterà avvantaggiata.
Una esortazione per Paola Zinna: usa vocaboli più consueti e meno ricercati, la mia (nostra ?) comprensione ne risulterà avvantaggiata.
scusa: Paolo.
:-|
luigi qualcuno lavora pure...e nonostante tutto posta ...(c'e' anche un mio intervento anche se breve, cazzo)
Ti spiego:
Paolo Zinna -che non mi pare di destra- sostiene che certa finanzia laica (cui appartengono Rossi, De Benedetti e c.) non appartiene alla classica sinistra popolar-ex comunista, ma sta su posizioni di sinistra moderata.
E che il sogno di questa finanza sarebbe il partito democratico (che nascerebbe dalla fusione tra margherita e ds).
Tutto chiaro ora, signor Morsello?
Quanto al gestore porno: ottimo, mi piacerebbe esistesse? Adesso siamo diventati anche bacchettoni?
Qualcuno faccia un esempio di finanza popolare ex comunista
(Non validi consorte stefanini e cooperative)
scusatemi, sandro e Paolo Zinna. Non ho letto per il primo, ho letto male per il secondo.
e non ho fatto alcun commento.
:-!
dedalus, il sig. Morsello ce lo potevi pure risparmiare: hai imparato da tuoi capi ?
anche la loro mail è: xxx@xxx.it ?
e poi, meglio bacchettoni (io non lo sono) che fifoni (tu lo sei).
Non solo è vera la mail, ma anche nome e cognome.
Quanto all'essere di destra, sono certo un riformista (SDI, per la precisione) Se per te sono di destra, non mi offendo. Devo dire però che ho fatto tutto il mio dovere nei lavori del csin degli ultimi mesi qui a Milano (Cantiere, primarie naz e locali, ecc)
Scusate la palinodia, in effetti mi è sfuggita una parola inusuale.
Paolo,esponenti della finanza popolare prego
Sdi?Completamente fagocitati e digeriti da pannella & C.
Siete spariti....
ma non è ancor detta l'ultima parola...
Paolo, ho già detto che mi sono sbagliato.
E'il mio post subito prima del tuo ultimo.
Capita !
:-)