D'Ambrosio: pena inutile, lui è un altro uomo
di Giuseppe Guastella
Senatore Gerardo D'Ambrosio, ha guidato la Procura che ha indagato sull'omicidio Calabresi. Cosa pensa della grazia a Bompressi?
«Non sono mai contrario alla grazia quando si tratta di fatti accaduti in un periodo storico superato, di uomini che non hanno più commesso reati e hanno maturato una personalità completamente diversa. In questi casi la pena è ingiusta e inutile».
Conciliazione Perché? Dopo Bompressi, Sofri, ma non ha chiesto la grazia.
«La potrebbero chiedere altri per lui. Ora la sua situazione potrà essere vista sotto un'angolazione diversa».
Come pensa si senta il pm che chiese e ottenne le condanne?
«La pena, dice la Costituzione, deve servire alla redenzione del reo. Se la persona ormai convive degnamente nella società, a cosa serve che stia in galera? E poi mi pare che la famiglia della vittima non si sia espressa contro la grazia, per cui non vedo quali ostacoli ci potessero essere ancora. Così si comincia a chiudere un periodo storico, senza dimenticare che per altri delitti, anche efferati, commessi ad esempio dalle Br, ci sono stati dei provvedimenti per ridurre le pene che hanno sicuramente agevolato una generale.
Credo non ci sia recriminazione. La magistratura ha fatto il suo lavoro, è arrivata alle sue conclusioni, ha inflitto le condanne, parte delle quali sono state anche scontate. La grazia non ha nulla a che vedere con la colpevolezza. Non è una revisione del processo, anzi presuppone che la persona sia colpevole. Ritengo che era giunto il momento per un provvedimento che, non a caso, si chiama di clemenza».
Nessuna manovra politica?
«La politica non c'entra niente. Si tratta di una prerogativa che spetta al capo dello Stato. Se fosse arrivata prima la pronuncia della Corte costituzionale, il provvedimento sarebbe stato firmato da Ciampi. La grazia era era nell'aria e sarebbe arrivata comunque»
Mastella prima e Napolitano dopo hanno firmato ieri la grazia a Bompressi.
ma un ca**o di commento non lo fa nessuno/a ?
Speriamo che la diano anche a sofri.
Non tanto x il "pentimento" o il fatto che sia "un altro uomo" (che è materia insondabile e fumosissima) quanto perchè il processo è stato piuttosto dubbio e x la mancanza di pericolosità sociale.
per quel che mi riguarda non penso che la pena debba "cambiare" il condannato (lo stato, secondo me, non ha questo diritto sull'individuo) quanto tenere a distanza un eventuale pericolo x i terzi.
"perchè il processo è stato piuttosto dubbio e x la mancanza di pericolosità sociale"
E anche perche' ha tanti amici a destra e a sinistra
dovrebbero buttare la chiave solo per questo
dedalus, sulla funzione della pena nel nostro diritto positivo ci sarebbe di che argomentare, ma basta uno sguardo alla Costituzione repubblicana.
mario, non sai di che parli: le chiavi non si buttano mai.
E anche perche' ha tanti amici a destra e a sinistra
dovrebbero buttare la chiave solo per questo
una visione a dir poco borbonica della giustizia..
fuor di metafora sofri dovrebbe fare la fine dell'abate faria (in questo senso buttare le chiavi)
ma questo e' il paese degli amici degli amici ...
Almeno non c'era la presa per il culo della legge uguale x tutti
Ma quale presa x il culo?
Sofri è l'unico che sta dentro!
Gli altri, quale che sia il reato, dopo qualche annetto stanno tutti fuori!
E' una specie di colabrodo generale nel quale (sofri a parte) si sta dentro solo in attesa di giudizio.
Casomai è curioso che la prima grazia arrivi a bompressi, considerato l'autore materiale del delitto.
Bompressi ha seri problemi di salute da qui la precedenza
"Gli altri, quale che sia il reato, dopo qualche annetto stanno tutti fuori!"
Evidentemente Sofri e' vittima pure lui dei poteri forti.
Sandro, sai qualcosa del processo a Sofri? Sai com'è andato? Sai che ci ha riso dietro tutto il mondo per come Sofri è stato condannato all'ergastolo dopo una infinità di processi (altro che i tre gradi di giudizio e la certezza della pena) sulla base di dichiarazioni di un personaggio che così ha del tutto evitato ll processo e che è stato più volte, tra i vari gradi di giudizio, dichiarato inaffidabile?
Sofri fuori dalla galera vuol dire affermare senza ombra di dubbio che una forma di giustizia in Italia esiste ancora ed il fatto che abbia amici a destra e a sinistra non fa altro che confermare che oggi è una persona al di sopra delle parti... D'altra parte poteva scappare dall'Italia come hanno fatto in tanti e nessuno avrebbe più vuto da ridire su di lui, invece rimane a fare la sua battaglia, che è la vera battaglia per la civiltà, la giustizia e la libertà.
la condanna di sofri e bompressi è stata una vendetta nei confronti di quello che sofri sosteneva negli anni'70.
una vendetta tardiva fatta usando un pentito che ha passato un periodo in una caserma dei carabinieri prima di confessare, una caserma nella quale è stato ben istruito
un pentito che si è proclamato partecipante materiale all'omicidio, ma che nessuno ha visto.
un omicida che si salva il culo dal carcere perché prescritto (cosa che non scandalizza nessuno) e che, senza avere nulla da perdere, dice che l'ha mandato sofri.
leonardo marino, mentre sofri scontava carcere ingiusto e bompressi rischiava di morire per anoressia, ha continuato a vendere crepes nel luogo dove vive.
quella contro sofri è stata la vendetta di questo bel paese, garantista coi potenti e forcaiolo contro i deboli.
una vendetta della peggio italia, quella ipocrita e conservatrice che come non sopportava sofri allora, non sopporta la società civile oggi.
l'atto di grazia non è altro che un tardivo e dovuto gesto riparatore dello stato nei confronti di un cittadino più intelligente e pulito degli altri.
un gesto a cui ha portato l'atteggiamento coerente di sofri
il fatto di non chiedere la grazia per se è un gesto di enorme dignità.
se lo stato avesse lasciato marcire in carcere una persona capace di tale gesto, sarebbe stato sconfitto ancora una volta sul piano della civiltà.
la richiesta di bompressi è stato il mezzo attraverso cui lo stato si è potuto salvare da una figura di merda già in parte fatta.
e, ricordo agli smemorati che la grazia è prevista dalla nostra costituzione.
e, giusto per par condicio:
Il 12 dicembre 1969 a Milano nella sede della banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana alle 16,37 scoppia una bomba che causa la morte di 16 persone e il ferimento di altre 88.Nella stessa ora a Roma scoppiano altre bombe. Infine nella banca Commerciale di Milano viene trovata una borsa contenente una bomba che in tutta fretta, viene fatta esplodere eliminando una prova preziosa per le indagini.Immediatamente, a dimostrazione di un disegno già preordinato le indagini senza alcun indizio seguono la pista anarchica. Il commissario Luigi Calabresi già alle 19,30 ( 3 ore dopo la strage) ferma alcuni anarchici davanti al circolo di via Scaldasole.
Nella notte del 12/12/1969 sono illegalmente fermate circa 84 persone quasi tutte anarchiche, tra cui Giuseppe Pinelli. Il lunedi 15/12 viene arrestato con l'accusa di starge Pietro Valpreda, anarchico. Dopo più di tre anni di galera, innocente sarà completamente assolto. I giornali partono con una campagna stampa di calunnia e denigrazioni sposando le tesi della questura.
La sera del 15 dopo 3 giorni di continui interrogatori muore, volando dalla questura del 4° piano della questura, Giuseppe Pinelli. Aldo Palumbo, cronista dell'Unità, mentre cammina sul piazzale della questura sente un tonfo poi altri 2 ed è un corpo che cade dall'alto, che batte sul primo cornicione del muro, rimbalza su quello sottostante e infine si schianta al suoloper metà sul selciato del cortile per metà sulla terra soffice dell'aiuola.
Nella stanza dell'interrogatorio sono presenti il commissario Luigi Calabresi, i brigadieri Panessa, Mucilli, Mainardi, Caracutta e il tenente dei carabinieri Lograno che saranno tutti per 'meriti' elevati di grado. Il questore Marcello Guida, nel 1942 uomo di fiducia di Mussolini e direttore del confino politico di Ventotene, già 20 minuti dopo, dichiara che il Pinelli si è suicidato e che il suicidio è una ammisione di colpevolezza perché "l'alibi era crollato".
un processo che è stato il classico esempio di un certo uso dei pentiti (abbondantemente pagati) senza riscontri reali.
Insomma: il tipico processo sommario che piace a travaglio e di pietro (aggiungerei borrelli, che è arrivato a proporre di abolire il processo di appello).
Vedo, sandro, che vai d'accordo con castelli..
"atto di grazia non è altro che un tardivo e dovuto gesto riparatore dello stato nei confronti di un cittadino più intelligente e pulito degli altri"
Una perla..
"un processo che è stato il classico esempio di un certo uso dei pentiti (abbondantemente pagati) senza riscontri reali."
C'e' stata una sentenza?Si? va rispettata
"Vedo, sandro, che vai d'accordo con castelli"
L'avevo notato e comunque e' stata l'unica volta
Tu piuttosto fedele alla linea sempre e comunque
(salutami massimo bordin)
Infatti, Sandro, il Signor Sofri (con la S maiuscola, come vedi) la sentenza l'ha rispettata sempre e non si è mai sognato neanche di contestarla. A differenza di certi simpatici signori (con la s minuscola) come Previti e soci.
La grazia non dipende da Sofri, Napolitano può concederla (vedi in proposito la nostra grande Costituzione) come e quando vuole. E lo farà, ristabilendo così il giusto ordine delle cose.
Mi dispiace per te e quelli come te che non arrivano a capire questo, sono contento per Sofri.
"la condanna di sofri e bompressi è stata una vendetta nei confronti di quello che sofri sosteneva negli anni'70"
E che sosteneva mai per spaventare tanto il sistema?
Sofri era solo il leader di quella che è passata alla cronaca (e alla storia) come la sentina dei movimenti rivoluzionari dell'estrema sinistra italiana.
Sandro, ma chi te le da certe informazioni?
Citami un po' di fonti per favore, così mi vado a leggere da qualche parte un po' delle cazzate che stai dicendo qui...
"E lo farà, ristabilendo così il giusto ordine delle cose."
Secondo un ex militante (da me interpellato) delle unità comuniste combattenti Sofri e' il mandante dell'omicidio Calabresi senza dubbio alcuno.
Ma e' una sua opinione esattamente come il tuo giusto ordine delle cose
"Sandro, ma chi te le da certe informazioni?"
Mi dispiace per il tuo ardore rivoluzionario fuori tempo massimo,ma prova a scorrere i nomi dei militanti (dirigenti) di LC e guarda oggi cosa fanno
Sandro: i militanti ed i dirigenti non sono la stessa cosa. Inoltre mi sembra che il principale tra i dirigenti (Sofri) stia in galera a pagare per le sue idee. Chi sarebbe poi questo ex militante da te interpellato? Qualcuno di quelli che oggi stanno con la destra o dirigono qualche banca? Cristina ti ha fatto un quadro preciso su come è andato il processo, lo sanno tutti, tutti sanno chi era Marino e come si è salvato scaricando la colpa su Sofri senza nessun riscontro se non la sua parola. Il giusto ordine delle cose e Sofri fuori dalla galera e, possibilmente, un po' di altra gente dentro...
sandro, con l'abate Faria si torna al 1813 !
dedalus, il pentito - si fa per dire - era uno solo.
cristina: ricostruzione perfetta, è facile intuire chi si è vendicato e perchè.
Perdonatemi, un po' di storia dei processi, così si può discutere cn cognizione di cauaa.
" La storia dei processi:
Il 17 maggio 1972 il commissario di polizia Luigi Calabresi viene assassinato con due colpi di pistola mentre esce dalla sua abitazione di Milano. Nelle testimonianze di allora alcuni elementi concordano. Si parla di un aggressore sulla trentina, alto e biondo, fuggito su un'auto guidata da una donna. Calabresi è personaggio assai noto. Il 15 dicembre di tre anni prima, dal suo ufficio al quarto piano della questura, è precipitato l'anarchico Pino Pinelli, fermato per la strage di piazza Fontana. La versione offerta dalla questura, poi dimostratasi falsa, è che Pinelli si sia suicidato perché inchiodato alle "prove della sua colpevolezza". Il movimento Lotta Continua e il suo giornale conducono una dura campagna di opinione contro la questura di Milano e il commissario Calabresi. Quest'ultimo, nell'autunno del 1971, verrà inquisito con l'accusa di omicidio. Il procedimento sarà archiviato lo stesso anno dal giudice D'Ambrosio, che accrediterà l'ipotesi del "malore attivo".
Le indagini sull'omicidio Calabresi compiute nei mesi seguenti non giungono ad alcun esito, dopo essersi vanamente indirizzate verso obiettivi della sinistra extraparlamentare (ma anche dell'estrema destra).
Il 28 luglio 1988 Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani vengono arrestati all'alba nelle loro case per l'assassinio di Luigi Calabresi. Due giorni prima, ufficialmente, è stato arrestato Leonardo Marino, ex militante di LC, ex operaio, ora venditore ambulante. si dimostrerà in seguito che i contatti di Marino con i carabinieri duravano da molto tempo prima dell'arresto. Per tutti e quattro l'accusa è di omicidio volontario premeditato. Sofri e Pietrostefani vengono indicati come i mandanti, Bompressi come l'esecutore materiale, Marino quale "autista" dell'agguato. Altri ex dirigenti di LC ricevono comunicazioni giudiziarie per concorso in omicidio.
Il 6 settembre 1988 il tribunale della libertà dispone gli arresti domiciliari per Sofri, Bompressi e Pietrostefani, che saranno rimessi in libertà un mese e mezzo più tardi. Marino rimarrà agli arresti domiciliari, con permesso di recarsi al lavoro, per circa sei anni, che gli varranno come pena scontata.
Il 28 giugno 1989 Sofri, Bompressi, Pietrostefani e Marino sono rinviati a giudizio assieme ad altri 13 ex militanti di Lotta Continua, accusati da Marino di aver partecipato con lui a diverse rapine. Per altre 22 persone, tra cui i maggiori dirigenti di LC, si dichiara il non luogo a procedere.
Il processo di primo grado inizia il 27 novembre 1989 a Milano. E' in questo processo che emerge la maggior quantità di contraddizioni e bugie nel racconto di Marino, in modi addirittura plateali. Dopo che Sofri aveva annunciato che non sarebbe ricorso in appello in caso di condanna, il 2 maggio 1990 il processo si conclude con la condanna di Sofri, Bompressi e Pietrostefani a 22 anni di reclusione. Marino è condannato a 11 anni, in base agli sconti di pena previsti dalla legge sui pentiti. Durante il processo si era appreso che il presidente del tribunale era già stato trasferito alla procura di Milano, cioè all'ufficio che gestisce l'accusa.
Il 15 maggio 1991 inizia il processo d'appello. Malgrado non abbia fatto ricorso, Sofri vi è giudicato in quanto si ritiene che la sua posizione sia legata a quella degli altri imputati. Il dibattimento è assai più sbrigativo e l'unico nodo nuovo affrontato sono le perizie balistiche, che contraddicono la versione dell'omicidio riferita da Marino. Il 12 luglio 1991 la sentenza conferma tutte le condanne del primo grado. Le motivazioni dimostreranno una docilissima fedeltà a quelle del processo precedente.
Il 18 giugno 1992 Adriano Sofri inizia uno sciopero della fame per protestare contro la decisione di spostare la discussione del ricorso al processo Calabresi dalla prima sezione penale della Corte di Cassazione alla sesta. Un mese dopo il presidente della Corte di Cassazione dispone che il processo venga affidato alle Sezioni Unite. Adriano Sofri sospende lo sciopero della fame.
Il 23 ottobre 1992 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione annullano la sentenza d'appello. Nelle motivazioni si spiega che la chiamata di correo di Marino non è confortata da sufficienti riscontri. Intanto, nei processi celebrati a Torino per le rapine confessate da Marino, questi non viene ritenuto credibile, e gli imputati sono assolti.
Il nuovo processo d'appello si celebra ancora a Milano. Il dibattimento è condotto in maniera più accurata e la sentenza viene pronunciata il 21 dicembre 1993. Tutti gli imputati vengono assolti, compreso Marino che non viene creduto nemmeno su se stesso.
Le motivazioni della sentenza vengono depositate a maggio del 1994. Il testo, scritto dal giudice a latere del processo d'appello, si diffonde interamente in valutazioni sulla assoluta credibilità di Marino, rendendo ingiustificabile la sentenza di assoluzione. Da più parti viene definita una "sentenza suicida", costruita apposta per essere annullata dalla Cassazione, e che disattende il giudizio della giuria.
Il 27 ottobre 1994 la Corte di Cassazione, chiamata a decidere per la seconda volta, annulla la sentenza di assoluzione, proprio richiamandosi alle incongruenze delle motivazioni.
Il terzo processo d'appello dura appena un mese. Non compare nessun elemento nuovo e niente modifica lo stato di cose condannato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione..
Ciò nonostante, ormai dimenticato dai mezzi di informazione e dall'opinione pubblica, il processo si conclude l'11 novembre 1995 con la riconferma delle condanne a 22 anni di carcere.
Per Marino, in nome della legge sui pentiti, il reato è considerato estinto senza che abbia scontato più di tre mesi di carcere.
Il 22 gennaio 1997 la Quinta Sezione della Corte di Cassazione conferma la sentenza di condanna a 22 anni di carcere per Sofri, Bompressi e Pietrostefani e la prescrizione del reato per Marino.
Il 24 gennaio 1997 Adriano Sofri viene arrestato e rinchiuso nel carcere di Pisa. Sempre a Pisa, qualche ora prima, si costituisce Ovidio Bompressi. Giorgio Pietrostefani fa sapere da Parigi, dove vive, che entro pochi giorni tornerà in Italia per costituirsi.
Il 29 gennaio 1997 Giorgio Pietrostefani fa ritorno in Italia per costituirsi e viene portato nel carcere di Pisa."
Adesso discutiamo pure.
Luigi, cosa c'è più da discutere? Hai messo la prola fine a questa farsa, se Sandro vuole continuare a pensare a modo suo, faccia pure. La tua ricostruzione (a proposito, la fonte?) è quanto basta a zittire chiunque abbia più di due neuroni funzionanti.
sofri rappresenta la possibilità di sovvertire un potere con la forza dell'intelligenza , del movimento e della dialettica.
lotta continua rappresentava questo negli anni 70, una forza di movimento giovanile che non si era alleata con le brigate rosse e compagnia, ma che attraverso un movimento e un giornale dava voce agli extraparlamentari di sinistra.
occorrevA macchiare quel movimento di un delitto, sporcarne la genesi tacciandolo di terrorismo, dimostrare che in italia la politica non può essere di movimento o tanto più che si possa farne senza inchinarsi ai poteri forti.
marini era un fallito, un operaio di catena di montaggio fiat che pensava di riscattarsi dalla fabbrica facendo da spalla ai compagni di lotta continua.
dicevano che continuava a chiedere denaro, prestiti, vedeva i vecchi compagni sui giornali, in tv, fare i consulenti politici, ed erano tanti,
che avevano successo, fama, ma gli altri erano gli intellettuali, lui operaio di catena cosa gli rimaneva? Studiare, far la gavetta?
No! c'era una caserma dei carabinieri dove farsi addestrare, prendere soldi, darli alla moglie famelica e finalmente fare la rivoluzione di classe da lui tanto agognata.
cosa non si fa per i soldi! se l'avessimo capito tutti prima, quanti morti sarebbero stati risparmiati!
maria
"marini era un fallito, un operaio di catena di montaggio fiat che pensava di riscattarsi dalla fabbrica facendo da spalla ai compagni di lotta continua."
Un altra perla ...
Ti fanno così schifo gli operai ? sei sedotta piu' dall'intellettuale di mezz'età finto rivoluzionario
ma di chiara fama e pure con qualche soldo?
Che rivoluzionari...Avanti popolo
adimant, basta cercare bene in Google.
Il tutto è virgolettato, proprio perchè non farina del mio sacco, ma ti assicuro che la ricostruzione è veridica.
non mi permetterei mai di chiamare fallito un operaio, anche perchè lo sono stata anch'io. ma era lui che si sentiva un fallito se si è venduto per un piatto di lenticchie, io non mi sono mai venduta nè ho cercato guadagni facili , sempre faticato caro sandro e continuo orgogliosamente a farlo.
maria
uno come marini fa schifo a prescindere del mestiere che fa e che faceva.
Lo so, Luigi, lo so, purtroppo.
Sandro, come sempre parli a sproposito: nel contesto di quanto dice Maria è evidente che cerca una motivazione psicologica, per lo stesso Marini, per le bugie che Marini andò a raccontare, e non dà certo un giudizio sullo stesso nè sul suo essere operaio... ma tu ci sguazzi nelle parole rivoltate a tuo comodo, vero? Non è che per caso sei uno di quelli del master in comunicazione di Publitalia? Ti ci vedo bene!!
"Secondo un ex militante (da me interpellato) delle unità comuniste combattenti Sofri e' il mandante dell'omicidio Calabresi senza dubbio alcuno"
sandro deve essere un mitomane, tipo marino.
oppure ha 14 anni e crede nella befana.
fosse stato sofri a colpire calabresi bisognerebbe dedicargli un monumento alla giustizia.
quella giustizia che valpreda e pinelli non hanno avuto.
tutte le bombe di stato rimangono tuttora impunite.
Il problema NON E' se sofri sia stato il o meno il mandante dell' omicidio (anche se, sul concetto di "mandante" ci sarebbe da discutere a lungo).
Il problema è che stato condannato con un processo-farsa, fondato sulla volontà politica di condannarlo.
Processo-farsa basato sulle dichiarazioni di un pentito sul quale si è già scritto quanto bastava e non suffragate da riscontri reali.
Questo è il problema.
La società funziona sulla base di leggi (che sono forme) e non su intuizioni o condanne morali di ipotetici colpevoli.
Levate le leggi e avrete il far-wast ed i giustizieri della notte.
Ora è apparso chiaro che la destra è garantista quando arrestano i politici, ma diventa giustizialista quando si parla di reaqti contro il patrimonio, extra-comunitari etc.
D'altro canto la sinistra (un tempo garantista) si è spostata su posizioni giustizialiste e sommarie per sostenere l'azione nei giudici nei confronti della classe politica del vecchio centro-sinistra.
Ovvio: sono due posizioni opportunistiche e orrende.
comunque è piacevole constatare che nel paese dove il detenuto agli arresti domiciliari ( perchè?) cesare previti puo' usufruire di passeggiatina al centro di Roma con tanto di scorta ( per proteggere lui mica gli altri), pagata coi soldi dei cittadini, fa scalpore se viene concessa la grazia ad una persona, speriamo presto che siano due, che ha già scontato gran parte della pena e che è debilitata da una grave malattia.
ma quanto fa schifo l'Italia ?
Cristina, fa talmente schifo che una persona su tre crede ancora che il Nano sia la persona adatta a governarla! Fa talmente schifo che la Sicilia tra mafia e antimafia sceglie la prima! Fa talmente schifo cha a Milano il sindaco si chiama Letizia Moratti! Questo è sufficiente per capire l'Italia di oggi.
Comunque Napolitano rimetterà a posto almeno uno delle migliaia di tasselli fuori posto di questo paese di m...
Ma perchè cavolo continuate a dare spago ai troll?
Infatti tonii l'ho segnalata come opinione sua personale valida o meno come tante altre
Quello di Calabresi e' il primo omicidio "Rosso"
e tu sai meglio di me che le BR ancora non erano arrivate a tanto,nel 72 anzi erano ancora agli albori e l'unica organizzazione extraparlamentare
di sinistra di un certo peso era LC.
Questione finale: ma a Calabresi chi cazzo gli ha sparato?I Fasci non credo ...Un atto isolato di qualche anarchico per vendicare pinelli...può darsi...
Di certo non Sofri, nè Bompressi, ne Pietrostefani... Marino? Cazzi suoi, tanto non lo sapremo mai!!
Cristina,Adimant e quell'altro coglione che straparla di troll siete capaci di portare avanti un ragionamento logico o sapete solo starnazzare di previti pubblitalia nano e altre parole "feticcio" che qualcuno vi ha messo in bocca!
"Di certo non Sofri, nè Bompressi, ne Pietrostefani"
Adimant fai il serio che tu di questa storia non sai proprio un cazzo!
garp: c'hai ragione c'hai!
sandro, qua se c'è qualcuno poco serio sei tu, che anzichè dibattere del tema ti vai ad attaccare alle singole battute, Luigi ti ha dato tanto di quel materiale, perchè non approfitti e magari ti studi un po' di storia di questo paese ?
Sandro, vediamo, tu che ne sai: ce li dici i nomi di quelli che ti hanno direttamente informato? Ci dici le tue fonti (a parte Topolino e Dylan Dog, ovviamente)? Per favore, idiota, vai a rompere i coglioni dove ci siano altri mentecatti della tua stessa specie, qua siamo persone di una certa intelligenza e di una certa cultura, nessuno ci mette parole in bocca e la gente come te la smontiamo come e quando vogliamo.
tonii mi dispiace constatare che anche tu non esci di un millimetro dal seminato...
Bombe di stato ... si si bravo ma qui si parlava di un altra cosa.
Secondo te uno stronzo detenuto proletario ce l'ha una campaga di stampa a favore come il detenuto Adriano Sofri?
Adimant però un pò tardo lo sei eh,continui a non capire il senso delle frasi
"qua siamo persone di una certa intelligenza e di una certa cultura"
eh lo vedo lo vedo
compagno sandro che mi tocca vedere, t'hanno scambiato per berlusconiano!
perdonali, so' ragazzi :)
piuttosto mi stupisce il fatto che tu non gioisca per la clemenza di Clemente! è o non è "the one and only"??
Allora parliamo seriamente: il detenuto Adriano Sofri la sua camapagna di stampa a favore se l'è costruita da solo, con anni di dichiarazioni e di azioni coerenti, con la dimostrazione di una superiorità morale che gli viene dalla sua cultura, dalle sue capacità di scrittore e di oratore, dal modo sempre pacato e sommesso con cui ha affrontato tutto quanto gli è successo. E nonostante la campagna di stampa a favore, Sofri è ancora detenuto, 18 anni dopo il primo arresto... Dalle tue parole sembra che Sofri si dovrebbe vergognare per avere avuto possibilità che altri non hanno avuto, ma Sofri quelle possibilità se le è guadagnate e le sta pagando tutte sulla sua pelle. Puoi dire altrettento, oggi, in Italia, per qualcun altro? Sentiamo la tua risposta e vediamo se tu sei capace di farlo un ragionamento logico o ti sai solo riempire la bocca di parole come "stronzo detenuto proletario".
A Davide a questi se non gli dici quello che vogliono sentirsi dire, se incazzazo come cammelli!
Comunisti da spiaggia!
Mi dispiace x tonii però... evidentemente ce ne sono due , uno fesso e uno...
Comunisti da spiaggia!
Turisti del comunismo!
;)
"ma a Calabresi chi cazzo gli ha sparato?I Fasci non credo ...Un atto isolato di qualche anarchico per vendicare pinelli...può darsi..."
fanculo a te.
hai sempre bisogno di un anarchico cui addossare tutte le colpe?
sei solo un questurino frustrato. ripassati il capitolo sulle bombe di stato. magari impari qualcosa.
Lascia stare Tonii, lui e quell'altro (Davide) hanno deciso che siamo solo dei finti comunisti, loro sono quelli veri e hanno tutte le verità nel pugno sinistro... Meglio perderli che trovarli soggetti del genere...
Buona giornata a tutti, io vado a casa...
hanno deciso che siamo solo dei finti comunisti, loro sono quelli veri
strano, avevo pensato la medesima cosa riguardo a te.
in realtà a me di essere considerato comunista non me ne potrebbe fregare di meno. non mi considero nemmeno tale.
sei tu l'idiota che prende per berlusconiano chiunque sia in disaccordo con te su una qualsiasi questione.
e fatti una buona dose di senso dell'umorismo ogni tanto, imbecille.
"Un atto isolato di qualche anarchico per vendicare pinelli...può darsi..."
A ecco tu hai capito che io voglio addossare colpe agli anarchici.Bene,anzi male.
Il "può darsi" era dubbioso così come e' indimostrabile qualsiasi verità riguardo quegli anni al di là delle parole d'ordine della militanza.
Se tu fossi più sereno nelle discussioni andremmo tutti meglio.
Bravo LUIGI MORSELLO!
La tua ricostruzione è p-e-r-f-e-t-t-a. Compreso il fatto che non è affatto provato che Calabresi fosse presente al momento della caduta di Pinelli (disse che in quel momento si era allontanato, se non ricordo male.)
Peccato che la discussione successiva si sia persa negli insulti... Chi è convinto (posizione legittima) della colpevolezza di Sofri evidentemente pensa che la strategia dialettica migliore sia di "attaccarsi" ai particolari e alle parole che possono più facilmente essere distorte. Nessuno ha osato confutare nel merito la tua ricostruzione.
Per tutto questo e per il tempo speso nella ricerca - che hai fatto anche a beneficio nostro - di nuovo ti dico "bravo" (e grazie! ;-) )
"Compreso il fatto che non è affatto provato che Calabresi fosse presente al momento della caduta di Pinelli (disse che in quel momento si era allontanato, se non ricordo male.)"
questa e' la tesi della polizia, cioe' dei colpevoli dell'assassinio. (oltre che autori della finta pista 'anarchica' volta a nascondere i colpevoli veri della bomba)
gli altri anarchici presenti (perche' sotto interrogatorio o in attesa dello stesso), che potevano vedere chi passava nel corridoio, hanno sempre escluso che calabresi fosse uscito dalla stanza.
Certo, tonii, ho solo detto che non è provato. Non ho detto che fosse fuori dalla stanza (anche perché non ne ho idea).
La sua presenza è "storicamente" incerta, al contrario di come è invece accertato che Pinelli non si suicidò - tanto per fare un paragone (nei confronti della "verità processuale").
La presenza o meno di Calabresi è un particolare che viene spesso dimenticato ed è invece contemplato dalla ricostruzione di Luigi, che giustamente non riporta come "fatto" un elemento controverso. Gli stavo solo facendo i miei complimenti.
Faccio inoltre notare che l'innocenza di Sofri (e degli altri) per essere sostenuta non ha bisogno della colpevolezza dei poliziotti nel caso Pinelli, quindi se ti va eviterei di discutere di quest'ultima. Semplicemente perché (ne sono certo) la discussione diventerebbe infinita.
La campagna di Lotta Continua contro Calabresi basta e avanza come ipotesi di movente per il (presunto) complotto dello Stato ai danni di Sofri, senza dover decidere se (la campagna stessa) fosse o meno fondata.
"Chi è convinto (posizione legittima) della colpevolezza di Sofri"
Tralascio il resto che e' meglio.
Caro amico danjar io sono convinto solo che la sentenza va rispettata.
E' inutile che vieni qui a tirare le fila di un discorso se non hai capito neanche questo.
danjar: concordo. volevo solo mettere un puntino sulla i.
Se non hai capito che la parte centrale del mio discorso era sull'attaccarsi ai particolari è inutile che tu venga qui a tirare le fila del mio discorso.
Se invece l'hai capito ti stai di nuovo attaccando ai particolari per evitare di rispondere nel merito.
Va meglio così?
Ooops! Il mio commento precedente NON dovrebbe essere in questa pagina... Che io abbia fatto casino? Eppure mi pareva...
Comunque, ignorate il mio messaggio precedente, non c'entra nulla con questa discussione!
Sono allibito...
Che ridere... Avevo visto il mio penultimo commento in un altra pagina, dove avevo risposto, e ora trovo tutto qui.
Sarà meglio che riavvii il browser... Scusate il casino!
(A questo punto, ammesso che "mi funzioni", i commenti da ignorare sono gli ultimi due, non quello indicato in precedenza.)
danjar, a me sembra che c'entri
Per tonii invece: oggi è già due volte che scopriamo che andiamo d'accordo!
:D :D :D
devo ignorare anche il mio commento?
:-)
Oggi mi facico ridere da solo... Più che male è bene, o no?
:-)
E quale sarebbe il merito? Se dalla faticosa ricostruzione dei fatti (taglia e incolla) si evince se sofri sia colpevole o innocente?
E chi lo emette il nuovo verdetto danjar tonii luigi?
Si parlava di privilegi di campagne di stampa a favore e di poveri cristi che stanno dentro perchè non si chiamano sofri.Questo e' il merito.
Fatti non pugnette
"Per tonii invece: oggi è già due volte che scopriamo che andiamo d'accordo!"
Cos'è vi siete fidanzati?
"Si parlava di privilegi di campagne di stampa a favore e di poveri cristi che stanno dentro perchè non si chiamano sofri"
mbe'?
io sono contrario alle carceri, tutte.
sono strumenti barbarici, non hanno alcuna utilita' sociale e servono solo a soddisfare bisogni e pulsioni inconsce di classe.
ora, capisco che la campagna pro-sofri possa dare fastidio perche' incentrata su un singolo caso e non sul problema carcerario in quanto tale.
ma,
detto questo,
scagliarsi contro la campagna per la liberazione di sofri non aiuta ad abolire le carceri.
sandro, eri partito con il piede giusto (la grazia ottenuta anche grazie ai "tanti amici" a al "tanto parlare"), poi ti sei messo ad "attaccarti ai particolari".
Almeno, così mi sembra.
Tornando sul tuo discorso iniziale, se (se) concordiamo con quanto detto da D'Ambrosio - che rispetta la sentenza e parla però anche di clemenza - più che dispiacerci per Sofri che esce dal carcere dovremmo preoccuparci dei "poveri cristi" che - nelle stesse condizioni - continuano a rimanere dentro.
sandro, non esagerare, da parte mia nessun verdetto, ma solo una opinione, se permetti molto più informata della tua.
forse dimentichi che ho diretto carceri per 40 anni, forse non lo sai affatto.
le pugnette te le fai tu.
bella domanda tonii: chi è stato ? E perchè ?
la verità processuale dice Ovidio Bompressi e qui ci si deve fermare.
la verità effettiva, forse, non sarà mai conosciuta.
ma non sono lecite illazioni di sorta.
"La campagna di Lotta Continua contro Calabresi basta e avanza come ipotesi di movente per il (presunto) complotto dello Stato ai danni di Sofri, senza dover decidere se (la campagna stessa) fosse o meno fondata."
ma la libertà di stampa e parola?
No, non basta e non avanza!
Qualunque sia stato il tono, se poi un fa macelli perchè è invasato da quello che legge, la colpa è solo sua!
Corrado, credo che non ci siamo capiti.
Quello che ho scritto significa che, ammettendo che Sofri sia innocente e stato "incastrato" dallo Stato, attraverso un complotto, bisogna che ce ne sia stata una ragione. Un movente.
Lo Stato (una parte deviata di esso, per la verità) potrebbe aver voluto disfarsi di Sofri e di Lotta Continua, ritenuti troppo scomodi a causa della "campagna di stampa" che è stata qui più volte citata. (O per altre ragioni!)
Non è necessario che la campagna di stampa fosse fondata (cioè non è necessario che Pinelli sia stato veramente assassinato da poliziotti) perché la campagna di stampa stessa desse "fastidio". Anzi, era comunque possibile usare detta "campagna" per accreditare un'immagine violenta ed eversiva di Lotta Continua, implicandola nell'omicidio Calabresi.
Quindi, anche ammettendo che Pinelli sia morto per una disgrazia, ci sarebbero comunque state le motivazioni e i mezzi per un complotto (chiaramente illegale!) ai danni di Lotta Continua.
Ergo, non è necessario qui discutere sulle cause della morte di Pinelli (l'argomento sarebbe anche interessante ma se si allarga troppo il problema si rischia di non capirci più niente).
La tua risposta non ha quindi alcuna attinenza con le (mie) parole che hai citato.
(Spero di essere riuscito a spiegarmi meglio.)
Grazie danjar per la delucidazione, avevo frainteso, scusami.
Oltretutto da nanche un anno ho scoperto di essere vivo per miracolo. Avevo letto su uno speciale de "L'espresso" sugli anni di piombo della bomba alla sede della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala. Li' ci lavorava mio padre all'epoca. mi e' venuto un brivido nella schiena al pensiero se fosse esplosa...
Per evitare i soliti insulti o una cancellazione del post,premetto che non sono assolutamente favorevole alla grazia ad Erich Priebke. Vorrei solo far notare una cosa :
"Non sono mai contrario alla grazia quando si tratta di fatti accaduti in un periodo storico superato, di uomini che non hanno più commesso reati e hanno maturato una personalità completamente diversa. In questi casi la pena è ingiusta e inutile». "
Boh...ci vedo un pò di incoerenza. Queste parole sembrano perfettamente adatte anche ad un altro tizio di cui si discuteva la grazia, Erick Priebke.
Periodo storico superato,nessun reato successivo, personalità diversa. Ci stanno. E a queste ci si può aggiungere l'età avanzata e le cattive condizioni di salute. Ma per il capitano SS la grazia non ci sarà (giustamente,a mio avviso). Ma allora perchè Sofri...? Boh, io cmq sono contrario ad entrambe
evergete le tue premesse non t'assolvono della tua ignoranza, penso che ci sia un bel manipolo di nullafacenti che invece di informarsi ed istruirsi entri in blog tipo questi e zitti zitti quaatti quatti cerchino le informazioni che potrebbero cercarsi da soli sui libri di storia o su internet stesso, il mio professore di storia ti avrebbe dato due per la pigrizia pur che per l'ignoranza, rischi l'atrofizzazione cerebrale se non ti dai una mossa.
ma visto che siamo laboriosi ti do quella mano che non si nega a nessuno, neppure al più ciuccio della comitiva, priebke fu condannato per i morti delle fosse ardeatine ben più di 300 morti civili per rappresaglia, delitto che compì personalmente, sofri ha subito un processo sull'unica testimonianza di una persona marino, e non è stata suffragata da altre prove , come il buon luigi morsello ti ha pubblicato due tre post più sù, anche lui ha dovuto studiare per te e farti la ricerca che manco ti sei dato pena e scrupolo di leggere.
se parli di priebke per un'eventuale grazia perchè vecchio, sono d'accordo a mostrare quell'umanità che lui e i suoi amici bestie hanno negato ad altri esseri umani, l'accetterei, mai negare la pietas per fare giustizia , noi siamo Civili!
maria
verrebbe da chiedersi Erich Priebke in che modo ha maturato una personalità completamente diversa, tale da rendere inutile e ingiusta la continuazione della esecuzione della pena.
Evergete (!), hai le idee un po' confuse.
prendi esempio da mira e schiariscitele, se puoi e vuoi.
giusto per tornare al tema informazione...???
La Lotta Continua che molti hanno dimenticato
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=94860
...appunto! gli assassini di pinelli.
siamo con le pezze al c***...
passano gli anni e siamo sempre arenati...
e l'informazione..., latita...
Interessante articolo drizzt. Non ho capito come tu ti ponga in merito ma penso valga la pena aggiungere comunque qualche precisazione.
Le parole di Lotta Continua riportate da il Giornale sono estremamente violente, peccato che siano in parte false (per quanto ho potuto ricostruire), in parte poi rinnegate dallo stesso Sofri.
In particolare (sembra che) Lotta Continua non uscì, all'indomani dell'omicidio Calabresi, con il titolo «Giustizia è fatta» - questa è (sarebbe) una leggenda metropolitana.
Inoltre Sofri, in un intervista pubblicata (sembra) sullo stesso Giornale, definì "abominevole" (l'effetto di) un altro dei frammenti citati. Raccontò di avere poi riconosciuto come fosse "un'infamia" la campagna di stampa di Lotta Continua contro Calabresi.
Non intendo con questo prendere posizione a favore di Sofri (né contro); scrivo solo perché mi sembra giusto completare il quadro con altre voci oltre a quella dell'articolo del Giornale precedentemente citato, smentendo quello che vi è (sarebbe) di falso, riportando anche la critica del Sofri di oggi al se stesso di trent'anni fa.
(Non ho trovato documenti originali, ma solo notizie "riportate". Internet è purtroppo spesso inefficace nell'indagare vicende antecedenti al 1990...)
danjar...
come puoi notare ho scritto informazione...???
per dare un'idea del mio pensiero...
credo..., anche per altre ricostruzioni fatte in vari dossier, nonchè su internet, che la morte di Pinelli non sia certo dovuta ad un incidente..., tanto meno ad un suicidio...
ma che sia dovuta ad un atto di "follia" delle (sic..!!) forze di polizia...
il perchè...???
siamo tutti concordi nell'affermare che i morti non parlano..., no...???
in quanto a Sofri, tenendo conto di tutte le varie contraddizioni e falsità oggettive che emergono durante il processo..., mi pare che buona parte del processo sia da considerare una farsa, volta a tacitare l'opinione pubblica..., giusto per non far pensare a ciò che realmente avveniva in quegli anni...
eppoi..., uno o più capri espiatori cosa sono per uno stato..., dove ancora oggi, si cercano (o si dovrebbero cercare...) i mandanti di numerose stragi...???
Immaginavo ma non ne ero sicuro. :-)
Ho scritto comunque le mie (imprecise) "precisazioni" a beneficio di quanti da qui potessero andare a vedere l'articolo del Giornale, magari con occhio (altrimenti) un po' acritico.