Corritore: giunta ombra e sia Bruno a guidarla il percorso
Tutto il centrosinistra, e non solo, si compatti per fare proposte e progetti concreti
di GIUSEPPINA PIANO
Il manager con quell´eterna faccia da ragazzo, a 47 anni cambia vita: «Voglio dedicare la maggior parte del mio tempo al consiglio comunale e alla vita politica in città», promette Davide Corritore con le sue 2030 preferenze, secondo eletto nella lista civica di Bruno Ferrante. Ma l´ex outsider delle primarie, l´ex amministratore delegato della Swg fissato con Internet e con «l´innovazione» in politica, va di corsa. Dribbla la ricerca dei colpevoli della sconfitta («ormai è storia») e dice: «Voglio fare una proposta che ci porti a vincere nel 2011».
Quale, consigliere Corritore?
«La Lista Ferrante si faccia motore di un progetto da proporre a tutto il centrosinistra: la costituzione di una giunta-ombra che abbia la capacità di unire alla funzione di opposizione una funzione di proposta. Solo preparando una cultura di governo, ci si prepara a vincere nel 2011».
Cosa dovrebbe fare questa giunta-ombra?
«Elaborare idee e progetti, proposte concrete anche a disposizione della Moratti».
E chi dovrebbe esserci dentro?
«I partiti del centrosinistra, anche quelli che non sono rappresentati in Consiglio, esponenti della società civile, una forte presenza di donne. E di giovani, perché ci vuole un forte investimento sulle nuove leve».
Dovrebbe guidarla Ferrante? Non si sa neppure se resterà in consiglio comunale.
«Forse proprio questo può essere il progetto politico che Ferrante chiede. E in cui può avere un ruolo fondamentale di coordinamento, o di garanzia, deve deciderlo lui. Io spero che possa e voglia rimanere in Consiglio».
Luca Beltrami Gadola, candidato come lei nella Lista Ferrante, dice che la lista è stata osteggiata dai partiti e trascurata dal suo stesso leader. Condivide?
«Non mi pare proprio, Ferrante ci ha creduto e investito. E non ho sentito conflittualità dai partiti. La verità è che in queste elezioni era difficilissimo spostare i voti di campo, se abbiamo perso non è colpa di qualcuno in particolare».
Ferrante dice che è colpa dei partiti.
«Io voglio guardare a quel che succederà. Per me il passato è già storia».
Ma avete "cannibalizzato" o no i partiti del centrosinistra?
«La lista Ferrante non ha pescato tutti i suoi consensi nel centrosinistra. Ma è anche verissimo che la radicalizzazione dello scontro politico nazionale ha portato a pochissimi spostamenti di campo. C´è stata una sostanziale immobilità».
Nei Ds sperano che entriate nel futuro gruppo unico dell´Ulivo. Si può fare?
«Non ne abbiamo parlato. Se si costruisce un percorso comune nel centrosinistra, dopo si potranno anche unire le forze. Ma prima deve nascere un processo politico comune».
Corritore: giunta ombra e sia Bruno a guidarla il percorso
musica per le mie precchie da "ambientalista disperata"( scusate copio Rita Peluso).
In trenta pronti a collaborare,incontriamoci.
Mi sembra una proposta sensata e un'analisi obiettiva di quanto accaduto. Pensiamo al futuro e investiamo sulle nuove generazioni. Davide sono con te.
A Milano una giunta ombra potrebbe permettere a tutti i milanesi di conoscere quali misure alternative avrebbe preso l'opposizione se fosse stata in carica: tanto più saranno convincenti e realizzabili quanto più potranno assicurare una elevata competizione nei confronti della giunta Moratti e guadagneranno visibilità sui media in modo realizzando una sorta di campagna elettorale permanente che consentirà di arrivare alle prossime elezioni con un progetto già costruito.
I partiti dovrebbero fare una cessione di sovranità alla Lista Ferrante lasciando spazio ad una struttura che ospiti anche le forze non partitiche in modo da creare un ponte tra mondo politico e società civile fondato sui principi della rappresentanza territoriale (consigli di zona, associazioni di quartiere).
E' l'unico progetto che consentità al centrosinistra di non arrivare alle prossime elezioni trovando un candidato che debba portare tutto il peso di vincere da solo...