una foglia di fico per tentare di nascondere le 'pudenda'.
una cinica disinvolta giravolta della frittata.
tristezza e pure un po' di puzza. queste son balle, nemmeno "accuse", e c'è aria di cattiva coscienza.
Carolina
Brutta sta cosa, veramente brutta. A questo punto mi pare evidente che per la coalizione che l'ha sostenuta la cola della sconfitta sia di Ferrante che ha voluto fare di testa sua. Fossi in Ferrante manderei a quel paese tutti e me ne tornerei in Salento, a godermi il mare, una città stupenda come Lecce e a lasciar perdere. Chi lavora bene, in questo paese, non viene apprezzato. Ci sono degli schemi, vuori dai quali non si può andare. Non si puà guardare più in alto, non si può "sorperendere" (per riprendere il discorso di Prodi di ieri). Ferrante c'era riuscito, prendiamo atto che per il centrosinistra milanese questo non sà da fare. Però il risultato è che hanno perso sine die il mio voto.
Achab: se uno come Brunetto nostro si fermasse davanti alla prima sparata in politichese avrebbe fatto dietrofront dieci minuti dopo l'investitura. In questo momento lui è una delle risorse a cui attaccare la speranza di rinnovamento della classe politica. Un rinnovamento che non può limitarsi a due o tre sedie liberate, deve essere una rifondazione nata da un gesto giacobino di purificazione (chiarisco: non penso alla ghigliottina - anche se l'idea non è male - ma a una cacciata in massa e indiscriminata).
Alberto, sono molto disilluso. Per eseperienza personale, quando le cose si mettono così, è difficile che chi ha saputo far bene riesca a fare. Si crea una ferita, profonda, difficile da rimarginare. Il peso si sentirà per molto.
So che non segui il calcio, ma ti assicuro, che se lo seguissi, il paragone con Cuper e su come venne additata a lui solo e a lui solo venne fatta pagare lo scudetto mancato di un soffio, dopo 15 anni di lontananza siderale, calza a pennello. Cuper rimase, ma la "fine" gliel'avevano già preparata per benino.
Ma siete così sicuri che sia proprio Penati, lo scellerato irriconoscente nei confronti del candidato Ferrante?
Ma che la versione che voi avete sia parziale non vi sfiora?
Se Penati ha cambiato idea, dato che è persona seria, forse una ragione c'è e forse è politica.
Abbiamo perso, la nostra gente non è andata a votare, possibile che non vi dica niente tutto ciò? Continuiamo a lamentarci che meglio di così non si poteva fare e non cerchiamo di capire invece perchè non si è riusciti a mobilitare il nostro elettorato. Mi sembra che il più lucido sia Filippo Maraffi in questo periodo post elettorale. Sono stati fatti errori da parte di tutti i soggetti e sottolineo tutti e ostinarci a non volerli riconoscere ci porterà a ripetere l'errore.
Ringrazio pa.ro per avermi definito lucido.
Ieri sera ho saputo che la corte d'appello ha proclamato la Zona 5: ABBIAMO PERSO DI 120 VOTI. Non si può sostenere che a fronte di uno scarto tanto basso significa che abbiamo ottenuto un grande successo. Abbiamo perso malamente, è mancato quel colpo di reni che serviva, anche all'ultimo giorno. Leggete l'analisi di Schiavi sul Corriere di oggi (lettere al Corriere Milanese) sul voto milanese. Schiavi accredita la vittoria della CDL all'unità e allo sforzo unitario che tutte le forze politiche hanno fatto nel sostenere incondizionatamente il loro candidato. Allo stesso tempo non dimentica tutti i tentennamenti che l'Unione ha avuto nel sostenere Ferrante. Possibile che nessuno voglia fare l'esamino di coscienza?
Filippo, però un giorno dici che l'esame di coscienza lo si deve fare per non aver criticato dappresso Ferrante e il giorno dopo per non aver criticato dappresso i partiti, o altri leader. Non so. Forse sono io che non capisco bene. In ogni caso non possiamo suicidarci per le cappelle di certa gente... o per le sue pochezze... adesso secondo me la sinistra ha solo che il dovere di sospendere la diatriba e far campagna contro la devolution. sapendo che è un'altra partita a scacchi, non prendendola sotto gamba quindi, ma nemmeno dandosi alle sparate visto che la controparte le sue sparate le fa da almeno 6 canali tv. una cosa seria e onesta insomma.
Carolina
Non vorrei sembrare critico, vivo in Friuli ed ho visto le cose milanesi da esterno.
Ferrante sembrava un commissario prefettizio messo in quel contesto perchè l'asse Margherita-DS non aveva NESSUN candidato milanese valido.
Insomma a Milano (come in molte parti del Nord) non si hanno addirittura candidati validi all'interno dei partiti. Forse le Segreterie locali imbottite di cialtroni (che nel loro far nulla non fanno ombra ai leader) sono il vero male della Sinistra al Nord.
Aprirsi alla società civile significa aprire le porte e consegnare le chiavi delle sedi a molte persone valide che agiscono localmente, mettendo da parte chi si vanta che sono anni che fa attività politica, poichè in decenni non ha fatto altro che prenotare la sala per qualche comizio sempre meno affollato del leader romano o regionale in visita sul posto.
Troppi galoppini e nessun leader locale, questo è il problema per cui si è perso a Milano e per cui a quella della Sinistra alle amministrative di giugno è stata una non-vittoria (vincere in Toscana o con Veltroni a Roma è la normalità ed i toni trionfalistici sono stati ridicoli).
Purtroppo la lettura di Moreno Puiatti, amara e dura è molto vicina alla realtà, non è la sola però. A Milano è da troppo tempo che non si riesce a esprimere una classe DIRIGENTE all'altezza della situazione e i risultati delle elezioni ne sono la prova.
Se non riusciamo a coltivare una nuova classe POLITICA radicata nella società siamo predestinati alla sconfitta eterna.
Chiarisco!
I partiti avrebbero dovuto criticare Ferrante (o meglio stimolarlo) alla luce del sole: almeno l'elettore avrebbe capito che era in corso un dibattito chiaro e che c'era un programma in divenire sempre più condiviso e condivisibile, il tutto chiarendo che Ferrante era e rimaneva il candidato sul quale si puntava. Tutto ciò è invece accaduto sottobanco e il diktat era quello di non dire nulla pubblicamente. Se vai indietro nel tempo di pochi giorni ricorderai che c'è stato lo scontro Moratti/Albertini sui parcheggi e su altri temi, ma questo, a chi vedeva da fuori, dava l'idea di un dibattito interno alla CDL reso pubblico perchè si voleva far credere (e ci sono riusciti) che la prima cosa da fare era ascoltare i desiderata della cittadinanza, ma mentre si criticavano fra di loro (La Russa contro le multe e altro) tutti si presentavano in TV con la patacca recante la scritta "Io voto con Letizia".
Ma ti rendi conto della confusione?
Dalla Chiesa addebita la sconfitta alle figuracce del Governo fatte nel primo mese.
Altri dicono che se il Governo si fosse fatto vedere più spesso a Milano avremmo vinto.
Penati (che ha goduto di un sostegno alla Moratti per essere eletto) se la prende con Ferrante.
Rocchi se la prende con i DS, dimenticando l'errore Fo.
Mirabelli e Majorino pare che pensino solo a giustificare se stessi e sembra che non vedano avanti al loro naso (mi viene in mente una vecchia battuta di Benigni su Buttiglione: "Buttiglione cnotinua a girare su se stesso talmente veloce che arriva persino a metterselo nel culo da solo e poi si domanda chi è stato"
Filippo, grazie del chiarimento. certo che mi rendo conto della confusione. mi piacerebbe che anche i partiti politici se ne rendessero conto, e si rendessero anche conto che in qualche modo essa è endemica visto che viviamo in una città e in una società complessa. rendersi conto che il casino sta nel sociale apre la strada ad ascoltare il sociale e a fare le proposte che servono al sociale. un partito con la Binetti a che cosa serve per dire? a far passare Rosy Bindi per un'eversiva? :-D
Invece: battagliare contro la devolution serve. Le date sono il 25 e 26 giugno, molti non lo sanno nemmeno, siamo a 'sto livello e quindi pure al livello in cui qualunque cialtrone può raccontare agli elettori quel che vuole.
e per giunta, non è nemmeno qualunque cialtrone, ma il cialtrone maximo non per "demonizzazioni" ma nei fatti: il nano.
Carolina
Ho la sensazione che voi non sappiate come sono andate effettivamente le cose. Ma non sto qui a dilungarmi. Mi limito a essere brevissimo e cercare di farmi capire senza entrare nei dettagli. Ferrante aveva dei lati buoni in cui io gli ho creduto. Ma vi rammento che una fetta dei suoi sostentiori sono di una parrocchia ben diversa di quanto voi potreste immaginare. Io li ho sostenuti pur riconoscendone gravi limitazioni. E proprio perché l'ho trovata una politica giusta e su misura e adatta ad un elettorato di media cultura, milanese, e che non offendeva quelle persone che erano di origine straniera. Devo dire che l'1,9 % di differenza è pochissimo. Ferrante avrebbe potuto farcela se non fosse stato per un magliaro che all'ultimo minuto gli ha rubato qei voti che erano giusti giusti per farlo vincere. Ma ora arriviamo al dunque: sarebbe stato un buon sindaco Ferrante secondo voi?. Io dico di No, poiché in una assemblea ho sentito alcune riflessioni di chi l'ha sostenuto. Spero di sbagliarmi e spero con il cuore di essere smentito da qualcuno. Temo che sarebbe stato Letizia Moratti bis. Questo è ancora più triste. Pier
Scusa...dicci chi è il magliaro.
Detto questo dimostri che se non si fosse consentito, almeno nelle zone, a Ferrante di farsi la sua lista, certi personaggi nonm avrebbero trovato spazio.
Beh ma devo dirti proprio tutto.
Ferrante per vincere avrebbe avuto bisognio di 50mila voti in più, e guarda caso sono proprio quei 50mila voti che gli sono stati scippati in modo ignobile e disonesto. E da parte del candidato dell'ultima ora: l'unico personaggio di cui l'Italia dovrebbe vergognarsi. Iscritto alla corporazione dei magliari e sicuramente emulato da Wanna Marchi. L'uomo vincente per il modo e le sue capacità di convincere la gente. Alludo ovviamente a quel losco personaggio che è il nostro ex primo ministro. Pier
Mah ... sulla definizione di magliaro concordo.....ma guarda che nei seggi hanno scritto "nano" dappertutto... no no i voti che non abbiamo avuto sono da altre parti.
Una critica la faccio io a Ferrante adesso!!!!
Perchè ha detto solo dopo le elezioni che il "nano" gli aveva offerto la carica di capo della Polizia e che lui ha rifiutato e non lo ha detto prima?
Ai posteri...............
boh. Ferrante non è Diego Abatantuono. mi rendo conto che questa frase da sola potrebbe generare un flame, ma so che non accadrà mercé la moderazione del grande Al. e comunque è un po' questa la questione: conquistarsi i paninari e i piccoli balilla. perché sul puzzone c'è già una letteratura, e a Milano anche stranota.
Carolina