Iraq, la dignità è smettere di mentire
di Lidia Ravera
«Più chiara di tutti la mette Arturo Parisi: escludiamo una presenza militare perché la riteniamo incompatibile con gli impegni presi dagli elettori, dice, quasi a sorpresa, all'uscita dall'aula. Ed è così che il giorno del cordoglio per l'ennesimo militare morto in Iraq diventa anche quello in cui il governo italiano chiarisce che le nostre truppe torneranno a casa». L'ho letto su Il manifesto e ho sentito un' ondata di sollievo. Allora, ho pensato, non siamo proprio trasparenti, non siamo «un voto e basta», non siamo «eleggi e taci», sassolini nella scarpa dei leaders, avventizi della politica, amateurs incompetenti, da sfruttare e scansare.
Grazie, Parisi. Grazie anche da parte delle madri e dei padri di tutti quei ragazzi che rischiano di perdere la vita, come il povero Alessandro Pibiri, in una missione di guerra e non di pace, in una guerra ingiusta, avvelenata dalla menzogna e destinata a diventare infinita. L'ha dovuto scrivere perfino Il Giornale, riportando le parole di Marco Pibiri (il padre di Alessandro): «Prima rientrano a casa e meglio è, sono ragazzi giovani e vanno lì soprattutto per il miraggio, forse, di un po' di soldi... che sia un eroe non mi interessa più di tanto, io avrei voluto mio figlio a casa». Commuove leggere parole come queste. Come ha commosso, mesi fa, leggere la lettera che Cindy Sheehan ha inviato a Barbara Bush, dopo che il suo primogenito, 24 anni, è tornato a casa in una bara, coperta dalla bandiera americana. Anche lui un eroe, anche lui un ragazzo che voleva/doveva tornare a casa. Il titolo di eroe viene concesso volentieri, è un'onorificenza postuma che suona retorica insulsa e sommamente inutile a chi ha perso un figlio un fratello un fidanzato, ma anche a tutti noi, che piangiamo (con sincero dolore, caro exministro Antonio Martino, non con «ipocrita cordoglio», come ha detto Lei, nel suo discorso alla Camera del 6 giugno) un ragazzo morto a 25 anni. L'inflazione di eroi, le polemiche su chi soffre davvero e chi fa le finte, questo immondo commercio dei morti e delle lacrime, quest'uso elettorale del lutto, a me personalmente, dà l'urto di vomito. L'unico modo per onorare i giovani caduti di Nassiriya, così come le migliaia di soldati americani morti e gli ancora più numerosi civili e militari iraqueni ammazzati e mutilati e massacrati, l'unico doveroso omaggio a chi li piange, è mettere fine a questa guerra idiota. È smettere di mentire. Smettere di giocare con le parole. Si rispettano i morti tacendo ed evitando altre morti, altra distruzione.
La nostra Costituzione, che il 25 giugno saremo chiamati a difendere, parla chiaro: «L'Italia ripudia la guerra». Art. 3 (?). In Italia la guerra è illegittima, illecita, se non illegale. Speriamo che il voto popolare ce la conservi, questa bella Costituzione, sana e robusta, che ha 60 anni ma non li dimostra, così come la maggior parte della nostra invecchiata popolazione!
E a proposito di «nuovi vecchi», sentite che cosa ho letto su La Repubblica: «Passati i 50 anni, un disoccupato su due non riesce più a trovare lavoro». In Francia il bellissimo De Villepin, trombato dalle contestazione giovanile dei precari under 30, ha deciso di metter mano ai discriminati d'una certa età, proponendo: bonus per le persone che continuano a lavorare dopo i 60 anni, agevolazioni fiscali alle ditte che assumono lavoratori di 57 anni, contratti di diciotto mesi rinnovabili per gli anziani che vogliono ributtarsi sul mercato. Si dovrebbe fare anche da noi: visto che oltre l'età della ponsione la vita, ormai, dura ancora 30 anni, perché costringere all'inattività chi ha ancora energia e voglia di fare? Se, come dice Parisi, la volontà degli elettori vincola gli eletti, proviamo a pensare ad una proposta di legge che agevoli chi trova l'inattività malinconica? Suggerisco uno slogan: «per una vita che duri tutta la vita». Che ne dite? (se l'idea vi stimola il mio e-mail è: lidia@rara.fastwebnet.it)
brava. per la cronaca la Costituzione USA è pressoché uguale a se stessa... dal 1777 (e ha tutti i pesi e i contrappesi della democrazia, che non c'entra con il fatto che una volta o due possa capitare un governo di cacca). che cosa sono mai 60 anni??? sull'Iraq: ritiro immediato delle truppe!!!
Carolina
La costituzione USA non è pressoché uguale a sé stessa dal 1777: dove li metti gli emendamenti?
sono stati pochissimi. e non l'hanno stravolta. inoltre son legati a evenienze politiche d'interesse generale, non a ugge autoritarie di qualche paròn.
Carolina
Chissà perchè tutti hanno fretta e desiderio di cambiare la nostra carta costituzionale che, imho, è bellissima già così.
non solo è bellissima: è chiarissima.
Carolina
Tra l'altro non credo che la classe politica attuale sia all'altezza dei padri costituenti di allora.
No alla costituzione del Fu Verde Ministro Odontotecnico, ma no anche ad una eventuale costituzione di Clem Clem da Ceppaloni..:-D
dire che non sono all'altezza è poco. :-)))
www.laCostituzione.it
Carolina
Il solito fiume di retorica.
La costituzione ha dentro cose ancora valide ed altre obsolete. Piantiamola di fare le vestali del nulla., comunque,
Al referendum voterò no (ma non per la tronfia e lacrimevole retorica dei "padri fondatori", semplicemente xchè penso che la devolution, in italia, significa aggiungere potere locale su potere locale, raddoppiando la burocrazia ed il peso dell'apparato).
Dedalus, invece di fare il solito "al di sopra delle parti" perché invece di condannare come "retiroche" le convinzioni mie e di Carolina non ci fai sapere quali articoli della costituzione non ti piacciono?
In quanto ai poteri locali, la riforma Calderoli non li aumenta, semmai li diminuisce.
A dire il vero la parola "Devolution" non ha senso nella costituzione Calderoniana, semmai dovrebbe chiamarsi "Dissolution"....
Non solo, Salvatore. Le Costituzioni non "hanno dentro cose". Le Costituzioni sanciscono i diritti dell'uomo e del cittadino su base nazionale (perché esistono le nazioni, non per altro). La nostra poi accorda anche limitazioni della sovranità nazionale in condizione di parità con altri Stati ove questo sia garanzia migliore del rispetto dei diritti umani. La "devolution" non attacca "cose obsolete". Contiene una finta circolare ministeriale - che dev'essere quello che i padani han capito dello Stato e del diritto - in un modo che sostituisce il vero fiume di retorica: quello mussoliniano. in poche parole, non c'è scritto né "bivacco di manipoli" né "quell'aula sorda e grigia" solo perché quella "obsolescenza" c'è già stata. però il senso è che "l'unico partigiano buono è quello morto". che si va verso una monarchia ereditaria. che si basa sul potere economico. che sottomette tutto a uno o pochi(ssimi). sottomette tutto compresa l'opposizione, che non esisterebbe più (nemmeno la lingua italiana, ma tu pensi che sia per etnicità? no. "l'etnico" è il servo. il mafioso e fascista è il padrone). e poi, oltre a quello che hai detto, in questo orrendo disegno del partito della distruzione il vincolo di mandato si reintrodurrebbe e per di più solo dal lato del mandato verso il padrone. il popolo non conterebbe più un cazzo.
Carolina
Non sto al di sopra delle parti, ma dalla mia.
Tuttte le costituzioni risentono del periodo in cui sono state scritte e delle mediazioni trai gruppi politici che partecipavano alla loro stesura.
La mania, poi, di chiamarli "padri fondatori" (quasi uscissero da un fil di John Ford) è davvero ridicola.
DOvendo proprio scegliere mi piace l'inizio della costituzione americana.
Venendo al sodo (ammetto però di faticare molto a seguire i ragionamenti lievemente psichedelici di Carolina) non sono favorevole alla devolution ed alla possibilità di legiferare -in materie più generali- delle regioni; sia che a guidarle ci sia soru, calderoli, heider o bouvet.
Luigi, basta che tu non ti astenga dal votare NO. e dal leggere perché che sul sito citato c'è. e spiegato bene e da gente non greve. secondo me il tuo parere sarebbe molto interessante perché penso che il servizietto reso da Calderoli al nano sia roba che forse sarebbe accettabile solo fra comunità di carcerati (altro che psichedelia!!!). Però non ne sono sicura perché a differenza tua non ho mai lavorato a contatto con i carcerati.
www.laCostituzione.it
Carolina
"..Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società."
E perchè mai?
Se io voglio starmene a casa a fumare il toscano (antico) rischio la gattabuia?
A rileggerla -sul sito- è piena di frasette poco necessarie, probabilmente messe x far piacere a questa o quella forza politica.
Anche se -in linea generale- i diritti degli individui sembrano ben rispettati. Recepimento dei patti lateranensi a parte.
Quella frase invece è bellissima, sta a significare:"italiani non siate ignavi come sempre, la democrazia è frutto di partecipazione".
Poi ovviamente si parla di dovere morale.
L'unica pecca della costituzione era proprio nel rispetto delle religioni in quanto dava prevalenza a quella cattolica, ma in quel senso era già stata corretta.
riproviamoci: andiamo con l'opuscolo che mi sa che se no ti perdi fra tue convinzioni preconfezionate e molteplicità di stimoli:
http://www.lacostituzione.it/opuscolo_costituzione.pdf
Carolina
PS di materiale ne ho a iosa. Non voglio nemmeno intasare OMB. Se vuoi mandami un mail.
Carolina,il mio posto Alberto l'ha cancellato !
Pazienza, Alberto non sa che io ho fatto la tesi di laurea in diritto costituzionale, perciò mi sono permesso di dire che l'argomento è greve.
Inoltre, voterò senz'altro NO al referendum.
ci mancherebbe altro che affidassimo al nome di un medico dentista ed alla lega Nord l'aggiornamento della seconda parte della Costituzione.
Vorrei dire solo una cosa: la prima parte, quella che, fortunatamente, non hanno toccato, contiene principi che hanno valore universale, non nazionale, come qualcuno ha detto.
quanto alla seconda parte il 'vulnus' più grave consiste nell'avere dato al Presidente del Consiglio il potere di scioglimento delle Camere, che prima spettava (ed ancora oggi spetta) al Capo dello Stato.
In questo modo una repubblica parlamentare viene trasformata in repubblica semi-presidenziale.
Ancora, l'averla voluto approvare con maggioranza assoluta e non qualificata, donde la necessità del referendum confermativo.
Infine, altra grossa trave nell'occhio dei cittadini, lo spacciare per 'snellimento' una complicazione del processo legislativo, che riguarderà la Camera, il Senato delle regioni e le stesse regioni, con il 'correttivo' di avere introdotto il principio dell'unità nazionale, che conferisce allo Stato il potere di revocare quelle norme regionali che contrastino con tale principio.
Non sono certissimo delle ultime considerazioni, ma lo sono del fatto che si tratta di un vero e proprio guazzabuglio, per far digerire il quale al cittadino chiamato alle urne si è creato uno strumento di propaganda fomidabile, un messaggio semplicissimo: abbiamo diminuito il numero degli eletti !
Ergo, abbiamo risparmiato i soldi dei contribuenti !
Che facce di bronzo !
Alla faccia della rappresentatività parlamentare del corpo elettorale !
S.E.&O.
un po' peggio. usa la formula ambiguissima e vagamente esterofila (altra propaganda) di "interesse nazionale". che poi in pratica è quello del governo che farebbe quel che vuole con nemmeno le regioni ("rappresentate" da capi e capetti cordata partitici locali), ma con la loro legislazione in materia di cose che vanno dall'energia, ai trasporti, alla sanità, al lavoro e alla giustizia. infatti il problema non è che ci sarebbe un passaggio di "competenze". il problema sarebbe l'assenza di checks and balances, il senso della cosa e chi potrebbe gestire un potere simile. quanto a organi inutili ce ne sarebbero un sacco e una sporta. tipo "l'assemblea della Repubblica" dove gente nominata dal governo e non votata dal popolo eleggerebbe un Presidente privo di poteri (versus il "Primo Ministro" nelle cui mani essi si accentrerebbero tutti). cosa, questa, che significherebbe solo due cose: o un uomo di paglia o un parente di chi governa.
Carolina
esatto, carolina: interesse nazionale !
Non mi veniva.
old man
;-)
bubbiddolo (ceto basso-basso): aspetto il tuo commento di laureato in giurisprudenza.
dacci sotto, boy !
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